La gioia di giocare finalmente al tavolo dei grandi.

 Lemandorle sono punk: con i computer, Google e la tecnologia al posto di chitarra, basso e batteria.

La recensione offre una critica ironica e tagliente al mondo degli addetti stampa a pagamento nel panorama musicale indipendente. Racconta l'identità unica e contraddittoria dei Lemandorle, duo punk digitale che mescola tecnologie moderne a una sensibilità pop postmoderna. La musica di San Junipero è vista come un divertente e genuino tentativo di emergere nel 'tavolo dei grandi', tra ricordi e ambizioni globali. Scopri l'universo unico dei Lemandorle e immergiti in San Junipero!

 Tolkachev tende a nascondere quel che nella techno di genere è esibito, lavorando all’illusione e alla decostruzione di un ritmo costante.

 Dieci minuti che non avrebbero sfigurato in coda a un Exai, ché di simile materia sonora oscura sembra aver deciso di disporre Tolkachev, e con assoluta padronanza del linguaggio.

La recensione esalta l'ultimo EP di Stanislav Tolkachev, 'There Is Almost No God', un lavoro techno sofisticato e oscuro che si muove tra strati ambient e ritmiche distorte. Il disco rappresenta un decennio di maturazione artistica, con una produzione raffinata e una sperimentazione sonora che sfida le tradizionali strutture di genere. L'autore apprezza l'equilibrio tra atmosfera e percussioni, sottolineando la padronanza tecnica e l'espressività distintiva di Tolkachev. Ascolta 'There Is Almost No God' per un viaggio unico nella techno più intima e sperimentale.

 Una tavolozza di caldi battiti di una dolce malinconica 'MORR MUSIC' di Markus Archer.

 Una porta aperta, una brezza dal profumo di lillà e note che volano nel nostro sentire fra gentilezze di un cuore che vorrebbe essere più umano.

Spirit Fest offre un insieme delicato di melodie elettroniche e folk, aggraziate dalla voce dolce di Saya e dalla malinconia di Markus Archer. L'album evoca immagini di natura, innocenza e poesia, intrecciando suoni analogici e atmosfere calde in un viaggio sonoro unico. Le composizioni si distinguono per la loro semplicità e autenticità, capaci di trasportare l'ascoltatore in un mondo intimo e colorato. Ascolta Spirit Fest e immergiti in un delicato mondo sonoro pieno di emozioni.

 Nel mezzo di questo intrigo internazionale, praticamente quello che possiamo definire come un 'casino' totale, ma coordinato dalla regia sapiente del grande Lucio Fulci.

 Il film spazia con assoluta disinvoltura dallo spionaggio a altri generi trasformando in una farsa tanto le spy-story quanto generi come il giallo, il cinema d’orrore e la fantascienza.

"Come rubammo la bomba atomica" è una commedia italiana del 1967 diretta da Lucio Fulci con Franco e Ciccio protagonisti di un'intricata spy story durante la Guerra Fredda. Il film mescola spionaggio, giallo, fantascienza e orrore in una farsa divertente e surreale, ispirata ai film di James Bond. La regia sapiente di Fulci valorizza la comicità unica della celebre coppia, offrendo un cult del cinema italiano anni '60. Un mix di azione, risate e personaggi iconici rendono il film un must della commedia del periodo. Scopri il film culto di Fulci e rivivi la surreale commedia degli anni '60!

 Il batterista più richiesto al mondo tra la seconda metà dei '60 e l'inizio dei '70, alias Harold Simon Belsky, alias Hal Blaine.

 Un riconoscimento non da poco e un aneddoto veramente succulento, che dovrebbe far provare vergogna a tutti quelli che ci hanno messo tanto prima di conoscerlo.

La recensione celebra Hal Blaine, batterista leggendario dietro grandi successi pop degli anni '60 e '70. L'album Psychedelic Percussion, uscito nel 1967, rappresenta una fusione di jazz d'avanguardia e suoni psichedelici, mostrando la maestria e l'innovazione dell'artista. Questo lavoro strumentale, basato su un concept sui mesi dell'anno, anticipa alcune improvvisazioni elettroniche e batteristiche di artisti famosi. Blaine è riconosciuto come uno dei musicisti più influenti della sua epoca. Ascolta ora l'album Psychedelic Percussion e scopri la magia delle percussioni di Hal Blaine!

 Ventiminuti di voce rauca che mastica fango sopra una specie di punk psichedelico.

 Peccato con ‘sti Cosmic Dead, li ho sempre trovati un pochetto logorroici, eppure avrebbero tutte le carte in regola per farsi adorar.

La recensione analizza lo split 12" tra The Cosmic Dead e Pigs Pigs Pigs, offrendo quaranta minuti di stoner, sludge e space rock. L'autore mostra affetto per Pigs Pigs Pigs e critica la prolissità di The Cosmic Dead, pur riconoscendone il potenziale. L'album è descritto come intenso e originale, con atmosfere psichedeliche e voce rauca. Scopri l'intensità dello split tra The Cosmic Dead e Pigs Pigs Pigs, ascolta ora!

 FREAK, uscito a 48 ore dal tragico epilogo di Kurt Cobain e de I Nirvana.

 La celeberrima Spaccacuore ... ci fa venire i brividi, cazzarolona.

La recensione celebra Freak di Samuele Bersani come uno degli album più significativi degli anni Novanta in Italia. Viene apprezzata l'originale fusione tra pop d'autore e melodie regionali, la forte carica emotiva e le tematiche di denuncia sociale. Particolarmente memorabili i brani come Spaccacuore e le cover finali. L'album è descritto come intenso, evocativo e ricco di sfumature sonore e testuali. Scopri l'intensità di Freak, un classico imperdibile di Samuele Bersani!

 Un vero peccato, perché il mix di hard rock alla AC/DC e Great White creò un disco gradevole.

 "Woman In Love" con l'assolo di Steve Stevens è il vero picco dell'album.

La recensione esplora l'unico album dei McQueen Street, una band hard rock anni 90 con influenze glam e sleaze, prodotta da Tom Werman e arricchita dagli assoli di Steve Stevens. Pur riconoscendo la mancanza di originalità e longevità della band, viene sottolineata l'efficacia e la buona qualità musicale dell'album. Le tracce più riuscite come "Woman In Love" e "My Religion" sono messe in risalto, mentre la parte finale del disco risente di un calo d'intensità. Un lavoro semplice ma curato e piacevole per gli appassionati del genere. Scopri il sound hard rock anni 90 di McQueen Street, ascolta ora!

 Un disco che non cambierà la storia del rock ma che fa venir voglia di premere ancora play non appena finito.

 Il risultato è entusiasmante e quantomai intrigante.

L'album Orc degli Oh Sees si presenta come un energico mix di garage-pop e psichedelia con una sezione ritmica serrata e chitarre esplosive. Non rivoluziona il rock ma cattura l'ascoltatore con atmosfere vibranti e abbondanti influenze hard rock e noise. Un disco capace di stimolare la voglia di riascoltarlo subito dopo la fine. Scopri l'energia di Orc e lasciati travolgere dal rock psichedelico degli Oh Sees!

 Amyl e gli Sniffers sono qui e ora, forse la cosa più bella capitata alla musica punk nel nuovo secolo.

 Ci piace quando la gente viene ai nostri concerti e si diverte e suda insieme a noi.

Questa intervista approfondisce Amyl And The Sniffers, band punk di Melbourne nata nel 2016, che fonde influenze anni '70 con il punk attuale. La band parla dei loro inizi spontanei, degli stili musicali che li ispirano, dell'importanza di internet e vinile per la distribuzione e dell'entusiasmo per il loro prossimo album e tour internazionale. Il pezzo rivela una band giovane, energica e genuina, pronta a conquistare nuovi palcoscenici. Ascolta Amyl And The Sniffers e scopri il nuovo volto del punk australiano!

 La differenza la fanno la sua sbalorditiva vocalità e le canzoni, scritte bene e suonate altrettanto, senza fronzoli.

 Questo disco è uno dei più belli del 2017, ci consegna un artista che ha tutti i numeri per riscrivere in chiave moderna la grande musica RnB e Soul.

La recensione esalta 'The Thrill of It All' come un album che combina radici jazz, soul e RnB senza effetti digitali e con arrangiamenti semplici ma efficaci. Sam Smith mostra una vocalità straordinaria e un raffinato senso melodico, con brani che richiamano gospel e musica classica. Il disco è considerato uno dei migliori del 2017 e dimostra la maturità artistica dell'artista. Ascolta ora 'The Thrill of It All' per un viaggio emozionale nel soul contemporaneo.

 «La loro musica si è avviluppata in una patina plasticosa, artefatta, sovraprodotta eccessivamente arrangiata»

 «Songs Of Experience è complessivamente mediocre. Certi episodi, poi, sono talmente tristi che sembra impossibile siano veri.»

La recensione esprime un forte senso di delusione verso 'Songs Of Experience', ultimo album degli U2, considerato un seguito mediocre e troppo pop mainstream rispetto al passato sperimentale e autentico della band. L'autore evidenzia alcune tracce salvabili, ma critica la produzione e le scelte artistiche recenti, sottolineando la perdita di profondità interpretativa di Bono. Nonostante ciò, resta un fan nostalgico del gruppo. Scopri perché 'Songs Of Experience' ha diviso i fan storici degli U2.

 Forse in fondo egli stesso ha le idee poco chiare al riguardo e su una questione così delicata e difficile.

 ‘The Worthy’ è un film sicuramente evitabile (a meno che non siate appassionati del genere) e la cui originalità nel genere post-apocalittico sta se non altro nella collocazione geografica degli eventi.

The Worthy di Ali F. Mostafa è un film post-apocalittico ambientato in un Medio Oriente devastato da conflitti e terrorismo. Sebbene originale nell'ambientazione, manca di profondità nell’analisi delle tematiche religiose e politiche, risultando un’opera evitabile se non per appassionati del genere. Il film trasmette un messaggio di pace ma lascia molte questioni irrisolte. Scopri di più su The Worthy e il cinema post-apocalittico mediorientale.

 Un sound diafano, angelico, cristallino. E struggente. Un sound trascendentale.

 ‘Begin’, oggi, assurge lo status di classico, avendo a lungo ignorato d’esserlo.

La recensione racconta 'Begin' dei The Millennium come un album unico e sofisticato del sunshine pop, prodotto nel 1968 a Los Angeles. Con arrangiamenti complessi e melodie avvolgenti, il disco rappresenta un classico sommerso, grazie al lavoro di Gary Usher e Curt Boettcher. Nonostante l'insuccesso commerciale, l'opera rimane un gioiello senza tempo, paragonabile ai Fleet Foxes e influenzato dai Beach Boys e Byrds. La copertina e i temi dell'album riflettono la distanza e la nostalgia, regalando un ascolto emozionante e raffinato. Ascolta 'Begin' e lasciati avvolgere dal classico perduto del sunshine pop!

 Il disco non è un semplice divertissment, ma la prova di un’artista che ha raggiunto una perfetta consapevolezza di sé.

 Songbird In A Cage è una canzone elegante dove si sente chiaramente il tocco del migliore Paul McCartney.

Rest segna la piena maturità artistica di Charlotte Gainsbourg, con un sound elettronico raffinato e collaborazioni di alto livello come Paul McCartney e SebastiAn. L'album, cantato in francese per la prima volta, è un viaggio tra atmosfere synth e arrangiamenti sofisticati. L'artista dimostra una forte consapevolezza e personalità musicale, superando le aspettative legate al suo background familiare. Ascolta Rest di Charlotte Gainsbourg per scoprire la sua nuova dimensione musicale.

 In ambito musicale la città di Glasgow è da sempre una garanzia e la band guidata dal carismatico Chris McCrory ne è la conferma.

 Un album non certo sperimentale ma tra i più divertenti di questo 2017 che sta per concludersi.

Catholic Action, quartetto di Glasgow guidato da Chris McCrory, pubblica un debutto fresco e divertente. L'album 'In Memory Of' mescola sonorità indie anni Zero con influenze di Franz Ferdinand, Pavement e Supergrass. In 36 minuti alterna brani energici a ballate melodiche come 'The Shallows'. Un lavoro ben prodotto e tra i più interessanti del 2017. Ascolta ora l'album 'In Memory Of' e lasciati coinvolgere dal fresco indie di Catholic Action!

 Questo non è un film di fantascienza né un documentario scientifico, ma un percorso spirituale attraverso lo spazio e l’anima.

 Alla fine, chiudiamo gli occhi e immaginiamo di essere in nessun tempo e in nessun luogo, ricercando quel calore umano che solo il contatto con i nostri simili ci può dare.

The Wild Blue Yonder di Werner Herzog non è un semplice film di fantascienza o documentario, ma un viaggio mistico e spirituale che unisce lo spazio profondo all’esplorazione dell’anima umana. Attraverso un monologo intenso di Brad Dourif e immagini provenienti dalla NASA, il film riflette sulla fragile condizione dell’umanità, la sua storia tecnologica e il futuro incerto. La pellicola emerge come un’opera visionaria e simbolica che invita a meditare sulla nostra esistenza e il rapporto con l’universo. Scopri il visionario viaggio spirituale di Herzog oltre lo spazio e l’anima umana.

 "Quando metto sul piatto quel piccolo pezzo di vinile che va a 45 giri e parte 'Cry Baby Cry', non posso che battermi il cinque da solo nella certezza che esager(av)o un ca##o."

 "'Cry Baby Cry' è l'ultimo monumento eretto a quella esaltante scena garage che scosse un bel po' di corpi nei lontani anni Ottanta, e anche se il garage è morto e sepolto, sempre VIVA IL GARAGE!"

La recensione celebra il valore di "Cry Baby Cry" degli Electric Shields come monumento del garage revival italiano anni Ottanta. Con riferimenti alla genesi della band, l'importanza del suono fuzz e dell'organo Vox, e il contesto storico-musicale, viene eletto a simbolo di una scena che, nonostante le critiche sul concetto di revival, ha lasciato un'impronta indelebile nel rock italiano. Un dischetto di culto, ancora oggi capace di emozionare e testimoniare un'epoca. Ascolta ora 'Cry Baby Cry' e rivivi l'energia del garage revival italiano!

 „Il concetto di 'mostro' è mutevole e il confine tra ciò che è permesso e ciò che è vietato è deciso dai potenti.”

 „I Cody non sono semplici mezzi di volo, ma ombre gigantesche che decidono il destino dei protagonisti.”

Kiteworld è un romanzo di Keith Roberts ambientato in un futuro post-apocalittico dominato da rigide caste e superstizioni religiose. La storia segue giovani aviatori che volano su alianti tecnologicamente avanzati, simboli di libertà e al contempo strumenti di potere. Con uno stile senza tempo, il romanzo esplora temi di giovinezza, amore e il difficile rapporto con un sistema oppressivo. Un'opera che trascende la fantascienza per scendere nel simbolico e umano. Scopri Kiteworld e immergiti in un mondo di libertà sospesa e potere oppressivo.

 Il Piccolo Bu punta l’indice contro sé stesso, facendo autocritica introspettiva.

 Una band divertente ma allo stesso tempo drammaticamente nichilista.

La recensione analizza 'Noi siamo del 2000', il primo album de Il Piccolo Bu, sottolineando l'influenza dei Baustelle e la predominanza di un pop elettronico maturo e innovativo. Il disco si distingue per testi riflessivi e autocritici, con aperture musicali interessanti e una forte identità che unisce nostalgia e nichilismo. L'autrice riconosce la prova convincente della band in un contesto indie italiano sovraffollato e spesso omologato. Scopri il mondo introspettivo e innovativo de Il Piccolo Bu ascoltando 'Noi siamo del 2000'.