Lascia un po' perplessi questo disco degli UNKLE, da l'impressione che sia stato fatto poco più di un riempitivo nella discografia del gruppo.

 Pieno di pezzi essenzialmente soul a cui non basta una spruzzata di elettronica per divenire in alcun modo significativi.

La recensione evidenzia come The Road Pt. 1 degli UNKLE sembri un lavoro riempitivo poco ispirato nella discografia del gruppo. Gli arrangiamenti sono curati ma non incidono, e i pezzi soul con elettronica risultano poco significativi. Alcuni momenti spiccano, come la voce di Mark Lanegan e tracce che ricordano Massive Attack, ma sono sporadici e non sufficiente a giustificare più ascolti. Scopri se The Road Pt. 1 degli UNKLE fa per te con la nostra recensione dettagliata!

 Mi ha fatto tenere gli occhi attaccati allo schermo fino a quando questi non si sono asciugati e rinsecchiti come due fichi sotto il sole di Luglio.

 Peccato, davvero. Sarebbe stato interessante vedere i nemici incontrarsi, costruendo un discorso intelligente e diplomatico.

La settima stagione de Il Trono di Spade mantiene alto il coinvolgimento emotivo, ma lascia deluso il recensore per alcuni sviluppi narrativi frettolosi e fan service evidenti. L'incontro diplomatico tra fazioni risulta banale, e la perdita di un drago indebolisce la maestosità di Daenerys. La speranza resta nell'ottava e ultima stagione per un finale all'altezza della serie. Scopri la nostra recensione completa e approfondita sul Trono di Spade 7!

 "24 brandelli di non senso e insanità: perlopiù brevissime ossessioni, tormenti illogici, art brut da rigattiere."

 "L’universo recluso di Marvin Pontiac è abitato da nani da giardino, Godzilla, orsi, maialini fuggiti, rane e un Santa Claus che si presenta in aprile senza pantaloni."

La recensione racconta l’ascolto di "The Asylum Tapes", un album sperimentale di John Lurie sotto lo pseudonimo Marvin Pontiac. L'opera è descritta come una serie di brevi tracce intense e molteplici influenze culturali. L'autore evidenzia il fascino unico e la complessità del disco, collegandolo alla storia personale di Lurie e al suo percorso artistico. Il tono è emozionale e nostalgico, suggerendo un'opera per ascoltatori sensibili e aperti. Ascolta "The Asylum Tapes" e immergiti nell'universo unico di Marvin Pontiac!

 Questo disco qui è una vera e propria chiamata alle armi.

 Uscite allo scoperto e combattete la paura facendo sentire la propria voce contro l’oppressore.

Horn Ur Marken di The Janitors è un album maturo che combina psichedelia dronica e blues acido con un forte messaggio sociale contro il nichilismo, il capitalismo e le ingiustizie. Registrato a Stoccolma, il disco supera i precedenti lavori della band offrendo una proposta sonora ipnotica, potente e coinvolgente. Con brani carichi di tensione e momenti di mantra drone, questo concept album guida l'ascoltatore a riflettere e a combattere l'oppressione. L'album è considerato uno dei migliori del 2017 nel suo genere. Ascolta Horn Ur Marken e unisciti alla lotta sonora contro l'oppressione!

 Un disco studiato nei minimi dettagli, partendo dai testi fino ad arrivare agli arrangiamenti.

 Ti addormenti chiude l’opera in grande stile: in modo leggero ma epico allo stesso tempo, forse la canzone più suggestiva e toccante dell’album.

L'album 'Universi alternativi' di Eliamo fonde rock americano, cantautorato poetico e pop in un'opera dettagliata e piena di emozioni. Il disco esplora tema del viaggio, del cambiamento e della riflessione su amore e società, alternando atmosfere malinconiche e luminose. I dieci brani si distinguono per la cura sonora e testi intensi, con una forte carica espressiva che coinvolge l'ascoltatore. La varietà degli stili musicali arricchisce l'esperienza, rendendo l'album un viaggio intenso e suggestivo. Ascolta 'Universi alternativi' di Eliamo e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico.

 Un incontro tra Black Sabbath e Mazzy Star.

 Una voce tormentata che decanta versi che sviscerano anni di conflitti interiori, dubbi religiosi e instabilità mentale.

Il debutto di King Woman, "Created in the Image of Suffering", fonde doom metal e shoegaze con una produzione curata da Jack Shirley. La voce tormentata di Katrina Esfandiari e i riff psichedelici costruiscono un'atmosfera intensa e introspettiva. L'album si distingue per i suoi brani potenti e malinconici, con "Hierophant" come apice indiscusso. Un album che si distingue per la sua profondità e coesione sonora. Scopri il potente doomgaze di King Woman ascoltando il loro debutto ora!

 Le mie orecchie stanno sanguinando...ed è tutto molto divertente...SCUM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 Brevi sassate introdotte da campionamenti tratti da film horror con tanto di urla disumane di persone che non devono passare dei bei momenti.

La recensione esalta l'EP 'House by the Cemetery' dei Mortician come un lavoro iconico nel brutal gore grind. La musica è descritta come estremamente abrasiva, con growl gutturali e ritmi industriali dettati da drum-machine. L'atmosfera è cupa e horror, enfatizzata da campionamenti da film e temi macabri. La band è definita geniale e divertente, anche se non per tutti i gusti. Scopri l'EP più feroce e iconico dei Mortician, un must per gli amanti del metal estremo!

 Il battito del cuore d’Africa irruppe così nel cuore della discografia di quel paese.

 ‘Grounation’ è UNA ROBA ASSOLUTAMENTE FUORI DI TESTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La recensione esplora l'album 'Tales of Mozambique' di Count Ossie & Mystic Revelation of Rastafari, sottolineando il legame profondo tra le radici africane e la nascita del reggae. Il racconto evoca l'atmosfera mitica di Kingston negli anni '40 e '50, i raduni spirituali, e la fusione di misticismo, musica tribale e jazz sperimentale. L'autore evidenzia l'importanza storica e culturale di Count Ossie come portavoce del suono rastafariano. L'ascolto dell'album è invitante per chi vuole immergersi nelle origini del reggae più autentico. Immergiti nelle radici vere del reggae ascoltando Count Ossie e 'Tales of Mozambique'.

 Questo gioco di rimandi continuo tra i vari brani mi porta a sentire questo fluire musicale come un’unica suite di circa 35 minuti da ascoltare tutta d’un fiato.

 Siamo davanti a musicisti dalla caratura tecnica sopraffina e dalla capacità d’ascolto reciproco tale da produrre un interplay che fa piangere di gioia.

Fly or Die segna l'esordio di Jaimie Branch come leader con un album ricco di jazz creativo e sperimentazione sonora. La tromba è protagonista in un dialogo intenso con violoncello, batteria e basso, creando un flusso musicale continuo che alterna momenti vivaci e malinconici. L'album si presenta come una suite fluida, valorizzata da groove poliritmici e un interplay pregevole tra musicisti di alto calibro. Un viaggio musicale che esprime vitalità e profonda emozione, consigliato a chi ama il jazz innovativo. Ascolta Fly or Die e immergiti nell'innovativo jazz di Jaimie Branch!

 La gioia di giocare finalmente al tavolo dei grandi.

 Lemandorle sono punk: con i computer, Google e la tecnologia al posto di chitarra, basso e batteria.

La recensione offre una critica ironica e tagliente al mondo degli addetti stampa a pagamento nel panorama musicale indipendente. Racconta l'identità unica e contraddittoria dei Lemandorle, duo punk digitale che mescola tecnologie moderne a una sensibilità pop postmoderna. La musica di San Junipero è vista come un divertente e genuino tentativo di emergere nel 'tavolo dei grandi', tra ricordi e ambizioni globali. Scopri l'universo unico dei Lemandorle e immergiti in San Junipero!

 Tolkachev tende a nascondere quel che nella techno di genere è esibito, lavorando all’illusione e alla decostruzione di un ritmo costante.

 Dieci minuti che non avrebbero sfigurato in coda a un Exai, ché di simile materia sonora oscura sembra aver deciso di disporre Tolkachev, e con assoluta padronanza del linguaggio.

La recensione esalta l'ultimo EP di Stanislav Tolkachev, 'There Is Almost No God', un lavoro techno sofisticato e oscuro che si muove tra strati ambient e ritmiche distorte. Il disco rappresenta un decennio di maturazione artistica, con una produzione raffinata e una sperimentazione sonora che sfida le tradizionali strutture di genere. L'autore apprezza l'equilibrio tra atmosfera e percussioni, sottolineando la padronanza tecnica e l'espressività distintiva di Tolkachev. Ascolta 'There Is Almost No God' per un viaggio unico nella techno più intima e sperimentale.

 Una tavolozza di caldi battiti di una dolce malinconica 'MORR MUSIC' di Markus Archer.

 Una porta aperta, una brezza dal profumo di lillà e note che volano nel nostro sentire fra gentilezze di un cuore che vorrebbe essere più umano.

Spirit Fest offre un insieme delicato di melodie elettroniche e folk, aggraziate dalla voce dolce di Saya e dalla malinconia di Markus Archer. L'album evoca immagini di natura, innocenza e poesia, intrecciando suoni analogici e atmosfere calde in un viaggio sonoro unico. Le composizioni si distinguono per la loro semplicità e autenticità, capaci di trasportare l'ascoltatore in un mondo intimo e colorato. Ascolta Spirit Fest e immergiti in un delicato mondo sonoro pieno di emozioni.

 Nel mezzo di questo intrigo internazionale, praticamente quello che possiamo definire come un 'casino' totale, ma coordinato dalla regia sapiente del grande Lucio Fulci.

 Il film spazia con assoluta disinvoltura dallo spionaggio a altri generi trasformando in una farsa tanto le spy-story quanto generi come il giallo, il cinema d’orrore e la fantascienza.

"Come rubammo la bomba atomica" è una commedia italiana del 1967 diretta da Lucio Fulci con Franco e Ciccio protagonisti di un'intricata spy story durante la Guerra Fredda. Il film mescola spionaggio, giallo, fantascienza e orrore in una farsa divertente e surreale, ispirata ai film di James Bond. La regia sapiente di Fulci valorizza la comicità unica della celebre coppia, offrendo un cult del cinema italiano anni '60. Un mix di azione, risate e personaggi iconici rendono il film un must della commedia del periodo. Scopri il film culto di Fulci e rivivi la surreale commedia degli anni '60!

 Il batterista più richiesto al mondo tra la seconda metà dei '60 e l'inizio dei '70, alias Harold Simon Belsky, alias Hal Blaine.

 Un riconoscimento non da poco e un aneddoto veramente succulento, che dovrebbe far provare vergogna a tutti quelli che ci hanno messo tanto prima di conoscerlo.

La recensione celebra Hal Blaine, batterista leggendario dietro grandi successi pop degli anni '60 e '70. L'album Psychedelic Percussion, uscito nel 1967, rappresenta una fusione di jazz d'avanguardia e suoni psichedelici, mostrando la maestria e l'innovazione dell'artista. Questo lavoro strumentale, basato su un concept sui mesi dell'anno, anticipa alcune improvvisazioni elettroniche e batteristiche di artisti famosi. Blaine è riconosciuto come uno dei musicisti più influenti della sua epoca. Ascolta ora l'album Psychedelic Percussion e scopri la magia delle percussioni di Hal Blaine!

 Ventiminuti di voce rauca che mastica fango sopra una specie di punk psichedelico.

 Peccato con ‘sti Cosmic Dead, li ho sempre trovati un pochetto logorroici, eppure avrebbero tutte le carte in regola per farsi adorar.

La recensione analizza lo split 12" tra The Cosmic Dead e Pigs Pigs Pigs, offrendo quaranta minuti di stoner, sludge e space rock. L'autore mostra affetto per Pigs Pigs Pigs e critica la prolissità di The Cosmic Dead, pur riconoscendone il potenziale. L'album è descritto come intenso e originale, con atmosfere psichedeliche e voce rauca. Scopri l'intensità dello split tra The Cosmic Dead e Pigs Pigs Pigs, ascolta ora!

 FREAK, uscito a 48 ore dal tragico epilogo di Kurt Cobain e de I Nirvana.

 La celeberrima Spaccacuore ... ci fa venire i brividi, cazzarolona.

La recensione celebra Freak di Samuele Bersani come uno degli album più significativi degli anni Novanta in Italia. Viene apprezzata l'originale fusione tra pop d'autore e melodie regionali, la forte carica emotiva e le tematiche di denuncia sociale. Particolarmente memorabili i brani come Spaccacuore e le cover finali. L'album è descritto come intenso, evocativo e ricco di sfumature sonore e testuali. Scopri l'intensità di Freak, un classico imperdibile di Samuele Bersani!

 Un vero peccato, perché il mix di hard rock alla AC/DC e Great White creò un disco gradevole.

 "Woman In Love" con l'assolo di Steve Stevens è il vero picco dell'album.

La recensione esplora l'unico album dei McQueen Street, una band hard rock anni 90 con influenze glam e sleaze, prodotta da Tom Werman e arricchita dagli assoli di Steve Stevens. Pur riconoscendo la mancanza di originalità e longevità della band, viene sottolineata l'efficacia e la buona qualità musicale dell'album. Le tracce più riuscite come "Woman In Love" e "My Religion" sono messe in risalto, mentre la parte finale del disco risente di un calo d'intensità. Un lavoro semplice ma curato e piacevole per gli appassionati del genere. Scopri il sound hard rock anni 90 di McQueen Street, ascolta ora!

 Un disco che non cambierà la storia del rock ma che fa venir voglia di premere ancora play non appena finito.

 Il risultato è entusiasmante e quantomai intrigante.

L'album Orc degli Oh Sees si presenta come un energico mix di garage-pop e psichedelia con una sezione ritmica serrata e chitarre esplosive. Non rivoluziona il rock ma cattura l'ascoltatore con atmosfere vibranti e abbondanti influenze hard rock e noise. Un disco capace di stimolare la voglia di riascoltarlo subito dopo la fine. Scopri l'energia di Orc e lasciati travolgere dal rock psichedelico degli Oh Sees!

 Amyl e gli Sniffers sono qui e ora, forse la cosa più bella capitata alla musica punk nel nuovo secolo.

 Ci piace quando la gente viene ai nostri concerti e si diverte e suda insieme a noi.

Questa intervista approfondisce Amyl And The Sniffers, band punk di Melbourne nata nel 2016, che fonde influenze anni '70 con il punk attuale. La band parla dei loro inizi spontanei, degli stili musicali che li ispirano, dell'importanza di internet e vinile per la distribuzione e dell'entusiasmo per il loro prossimo album e tour internazionale. Il pezzo rivela una band giovane, energica e genuina, pronta a conquistare nuovi palcoscenici. Ascolta Amyl And The Sniffers e scopri il nuovo volto del punk australiano!

 La differenza la fanno la sua sbalorditiva vocalità e le canzoni, scritte bene e suonate altrettanto, senza fronzoli.

 Questo disco è uno dei più belli del 2017, ci consegna un artista che ha tutti i numeri per riscrivere in chiave moderna la grande musica RnB e Soul.

La recensione esalta 'The Thrill of It All' come un album che combina radici jazz, soul e RnB senza effetti digitali e con arrangiamenti semplici ma efficaci. Sam Smith mostra una vocalità straordinaria e un raffinato senso melodico, con brani che richiamano gospel e musica classica. Il disco è considerato uno dei migliori del 2017 e dimostra la maturità artistica dell'artista. Ascolta ora 'The Thrill of It All' per un viaggio emozionale nel soul contemporaneo.