L’epopea degli Antonius Rex è sicuramente una delle più affascinanti ed oscure del panorama prog italiano degli anni ‘70.

 “Zora”, anche se oggi in parte ripudiato da Bartoccetti, è in realtà un bell’album, molto acido e occulto.

La recensione celebra 'Zora' degli Antonius Rex come un album gotico e occulto, fondamentale per il prog italiano anni '70. Nonostante alcune critiche dell'autore, il disco è apprezzato per le atmosfere uniche e la sua originalità. La musica si distingue per l'uso di organo lugubre, recitato in latino e temi misteriosi, creando un'aura magica e affascinante. Il testo ripercorre inoltre la storia della band e le sue origini nell’affascinante mondo di Jacula. Ascolta 'Zora' e immergiti nel misterioso prog italiano anni '70!

 Il pianto di un pianeta pulsante.

 Il concetto di musica è superato. Suoni per esploratori del suono, ogni minima vibrazione è melodia.

Clear Stones di Fis & Robert Thorne è un album innovativo che supera il concetto tradizionale di musica. Attraverso suoni manipolati ed elementi naturali, l'opera crea un viaggio sonoro affascinante e inesplorato, perfetto per chi ama immergersi in paesaggi sonori intensi e singolari. Ascolta Clear Stones e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico e profondo.

 Niente rabone, elastici e doppi passi da provocare standing ovation dell’intero stadio e niente coreografie da urlo, ma potreste comunque rimanere appagati se Mac De Marco fa parte della vostra lista.

 Un disco che suona come ci si aspetterebbe, senza uscire dalla sua comfort-zone.

La recensione descrive 'In Mind' dei Real Estate come un album che conferma il loro stile jangle pop gentile e melodico, ma che manca di momenti di vero guizzo. Con l'uscita di Matt Mondanile e l'inserimento di Julian Lynch, la band mantiene il suo sound senza grandi innovazioni. Brani come 'White Light' e 'After the Moon' si distinguono, ma l'ascolto complessivo può risultare monotono per chi cerca emozioni più forti. Ideale per chi apprezza atmosfere dolci e rilassate. Scopri l'atmosfera unica di 'In Mind' dei Real Estate, ascoltalo ora!

 Promessa mantenuta: un ritorno al sound dei tempi migliori, con muri di chitarre e momenti sofferti.

 Possiamo dirlo tranquillamente: sono tornati i Pain of Salvation che più piacciono ai vecchi fan.

La recensione evidenzia il ritorno di Pain of Salvation al loro sound progressive metal classico, arricchito da influenze moderne e personale. L'album è apprezzato per la sua intensità emotiva e qualità compositiva, mantenendo fede al passato e proiettandosi nel presente. La nuova line-up ha portato vigore e determinazione nonostante le difficoltà. Un disco consigliato soprattutto ai fan storici. Ascolta 'In the Passing Light of Day' e riscopri il vero progressive metal!

 Quando ti chiedono come symphonic rock e disco possono fondersi, tu fa' ascoltare loro questo album a dir poco memorabile.

 Un album che meriterebbe più di quello che ha ottenuto.

La recensione celebra l'album Discovery degli Electric Light Orchestra come un esempio eccezionale di fusione tra symphonic rock e disco. Viene definito memorabile e meritevole di maggiore riconoscimento. L'autore invita ad ascoltare l'album per comprendere perfettamente questa combinazione unica e riuscita di generi musicali. Ascolta Discovery e scopri la magica fusione di symphonic rock e disco!

 Probabilmente il miglior album degli Ultravox in assoluto.

 Un capolavoro, una pietra miliare.

L'album 'Vienna' degli Ultravox è considerato un capolavoro assoluto nella loro discografia. La fusione perfetta tra strumenti classici e rock crea un'atmosfera unica e coinvolgente. Il brano omonimo è il fulcro di questa armonia musicale, rendendo l'album una pietra miliare nel panorama musicale. Ascolta ora Vienna e vivi l'armonia perfetta tra rock e classica!

 Con 'La notte della repubblica' Carnera fa ancora una volta centro: il disco è bellissimo e superiore al suo pur valido predecessore.

 Le sonorità elettroniche e marziali rimandano infatti a gruppi come Laibach e Kraftwerk o, per restare in Italia, possono venire in mente certi Kirlian Camera.

La notte della republica di Carnera è un lavoro elettronico marziale che approfondisce episodi oscuri della storia italiana recente, con testi ispirati a eventi storici e politici. L'album si caratterizza per sonorità che ricordano Laibach e Kraftwerk e vanta un arrangiamento curato e un forte impatto tematico. Migliora il precedente disco e conferma la qualità del progetto. Disponibile tramite Old Europa Cafe. Scopri il potente viaggio musicale alla scoperta dei misteri della storia italiana con Carnera!

 Ralefun è da considerarsi come il loro disco più accessibile ma, non per questo, si tratta di un lavoro debole.

 La traccia finale Enchanted Woods è un piccolo capolavoro di psichedelia: la chitarra di Bartoccetti è evocativa e onirica.

La recensione valorizza Antonius Rex e il loro album Ralefun come espressione unica del prog italiano legato all'immaginario esoterico e horror. Pur riconoscendo qualche ingenuità, il disco viene descritto come psichedelico e accessibile, con tracce evocative e atmosfere oniriche tipiche degli anni '70. La presenza di strumenti come flauto e organo e il richiamo a influenze come Jethro Tull e Pink Floyd rendono Ralefun un lavoro valido e distintivo nel panorama musicale. Esplora l'affascinante mondo esoterico degli Antonius Rex con Ralefun!

 «Lord Of The Dark Skies è un'orgia acida di chitarre urlanti, un inabissamento nelle torbide acque della psichedelia lisergica.»

 «Watts è il Signore dei cieli scuri che si dipana in quaranta minuti di pura follia.»

La recensione celebra 'Lord Of The Dark Skies' degli Outskirts Of Infinity come un'opera di forte ispirazione psichedelica e hard rock, ricca di virtuosismo chitarristico e influenze storiche come Hendrix e Cream. Il disco del 1987 si distingue per atmosfere acide e un sound corposo, con influenze orientali e momenti barocchi che arricchiscono l'ascolto. Nonostante qualche traccia meno incisiva, il lavoro è un viaggio musicale intrigante e autentico, emblema di una scena alternativa ben radicata negli anni '80. Scopri ora il viaggio lisergico e il virtuosismo degli Outskirts Of Infinity!

 Lamentarsi della poca definizione delle vicende in un film di Malick sarebbe come trovarsi davanti a un Van Gogh e sostenere che non sia per niente simile alla realtà.

 Questo è un film epidermico, fisico, tattile oserei dire. Quello che deve rimanere è una sensazione, il vivido ricordo di un’esperienza sensoriale.

La recensione analizza Song to Song come un'opera ambiziosa e complessa, più estrema rispetto ai precedenti film di Malick. Pur sfidando lo spettatore con una narrazione rarefatta e non lineare, il film offre un'esperienza sensoriale profonda che riflette sulla vita, il sacrificio e l'autenticità. Viene valorizzata la fotografia e l'interpretazione degli attori, mentre alcune scelte come le voci fuori campo risultano meno efficaci. Scopri il film che sfida il modo tradizionale di raccontare la vita, visita la recensione completa!

 La derivazione della proposta non ne inficia in alcun modo l’esito, assolutamente credibile e perfettamente calato nel suo tempo.

 I Mother Island sembrano muoversi con massimo agio, mettendo in risalto una coesione inusuale per un gruppo all’esordio.

I Mother Island, band vicentina, debuttano con l'album "Cosmic Pyre" unendo influenze psichedeliche anni '60 a elementi moderni di rock e pop. La loro musica, ispirata a grandi come Pink Floyd e Jefferson Airplane, si distingue per coesione e la carismatica voce della cantante Anita. Tra riff brillanti e atmosfere malinconiche, l'album è un riuscito omaggio vintage senza però risultare datato. Il gruppo conferma il proprio valore anche con il secondo album "Wet Moon". Ascolta ora "Cosmic Pyre" e scopri la nuova psichedelia italiana!

 L’amore è gioia e fa volare, a volte fa tanto soffrire, spesso fa anche morire.

 La 'grazia' della Deledda per descrivere realisticamente la sua Sardegna, quella aspra e dura dell’entroterra nuorese dei primi del xx secolo, è magistrale.

Marianna Sirca di Grazia Deledda è un romanzo breve ma intenso, che racconta un amore struggente ambientato nella Sardegna aspra del primo Novecento. La prosa delicata della Deledda, arricchita da espressioni dialettali, immerge il lettore tra sentimenti profondi, conflitti sociali e l'emancipazione femminile. Un'opera consigliata sia agli amanti della letteratura italiana sia a chi cerca storie d'amore vere e naturali. Scopri ora l’intensità di Marianna Sirca e lasciati trasportare dalla Sardegna di Grazia Deledda.

 «Le pietre del sito potrebbero muoversi perché sono poco stabili perché non ci sono più gli addetti che le stabilizzano...»

 «Mi giro: vedo là in fondo al parcheggio il mio triciclo che sta prendendo fuoco (metaforicamente): la temperatura s’alza.»

La recensione racconta la visita al Nuraghe Sirai durante l'evento Monumenti Aperti. Nonostante la rilevanza storica del sito, gli scavi sono bloccati e l'accesso è limitato. L'autore denuncia la cattiva gestione che impedisce una reale fruizione e valorizzazione del monumento, lasciando i visitatori con molte domande e poche risposte. Viene apprezzato l'impegno degli studenti guida, ma la delusione generale prevale. Scopri le meraviglie archeologiche della Sardegna, ma preparati a riflettere su come vengono gestite.

 Assistere ad un film di Malick è, comunque, per me ogni volta una esperienza filmica ed un motivo d'emozione.

 Per la prima volta mi ritengo anche obiettivamente in difficoltà nel contrastare quei pareri negativi che, a dire il vero, con Malick ormai da diversi anni sono quasi moda.

La recensione analizza Song to Song di Terrence Malick con un occhio critico, evidenziando una certa ripetitività stilistica e una vacuità narrativa non riscontrata in opere precedenti. Seppur le immagini e le atmosfere siano belle e affascinanti, la profondità delle riflessioni è meno incisiva. Il film si segnala per cameo musicali interessanti e performance contrastanti, ma lascia una sensazione di perdita rispetto agli standard del regista. Un'opera apprezzabile solo per gli estimatori irriducibili. Scopri il lato meno noto di Malick con la nostra recensione approfondita!

 "Un progetto che comprende la musica in ogni sua forma e oltre ogni genere."

 "‘Artificial Man’ apre le danze con un testo volto a sottolineare il dominio della tecnologia sull’uomo."

L'album d'esordio 'Artificial' dei Chrome Sky unisce prog, elettronica e musica industriale in un progetto eclettico e profondo. I testi affrontano temi come la tecnologia, gli stereotipi di genere e la ricerca dell'identità. Influenze variegate e atmosfere intense accompagnano l'ascoltatore in un viaggio sonoro emotivamente ricco. Un lavoro interessante che si distingue per originalità e contenuto. Ascolta 'Artificial' e scopri un viaggio musicale tra generi e emozioni uniche.

 Silver è il titolo del primo disco dei Sam & the Black Seas, band nata a Milano e cresciuta a Londra, che esordisce alla grande con un disco profondo e studiato alla perfezione.

 Atmosfera malinconica creata dalla profonda voce di Samuele e da un arpeggio leggero ma estremamente pungente.

Silver è il primo album di Sam & the Black Seas, una band milanese cresciuta a Londra che propone un lavoro profondo e ben studiato. L'album unisce folk e indie con atmosfere malinconiche e arrangiamenti ricercati, con brani che spaziano dall'introspettivo al pop raffinato. La voce calda e le armonie creano un’esperienza musicale coinvolgente e variegata. Un esordio convincente che lascia spazio a un percorso di crescita. Scopri ora Silver, il debutto emozionante di Sam & the Black Seas!

 «Anderson si compra casa in campagna e vi si trasferisce con la moglie, scoprendo che una canzone invece che in albergo la si può comporre davanti al fuoco di un camino».

 «Sparisce la teatralità, sparisce l’ambizione CONCEPT, sparisce l’esigenza di sorprendere tutto e tutti con Album a tema».

La recensione esplora dettagliatamente l'album 'Songs From the Wood' dei Jethro Tull, focalizzandosi sulla cosiddetta 'terza formazione' della band e l'evoluzione stilistica verso un sound più folk e levigato. L'autore mette in luce il periodo difficile per Ian Anderson e la band, sottolineando i cambi di lineup e il ruolo di David Palmer negli arrangiamenti. L'album è valutato con giudizio equilibrato, evidenziando momenti riusciti e altri meno convincenti, sia in studio che dal vivo. Scopri l’evoluzione folk dei Jethro Tull con la nostra recensione dettagliata!

 Sono uno dei blues più famosi della storia della musica, nato poco dopo la fine della II Guerra Mondiale e ancora oggi arzillo dopo cinquant'anni di strada.

 La mia forza è la semplicità delle parole: la fatica dell’oggi, la speranza del domani, cantate con la forza viscerale del blues.

La recensione racconta la storia e l'importanza di 'Call It Stormy Monday (But Tuesday Is Just as Bad)' di T-Bone Walker, un classico blues influente nato nel dopoguerra. Il pezzo ha attraversato generazioni, ispirando grandi chitarristi come B.B. King, Duane Allman e Jimi Hendrix, e ha fatto da ponte tra blues e rock, specialmente nel Southern rock degli anni '70. Il testo riflette la fatica quotidiana e il dolore per un amore perduto, con una potente carica emotiva che ha garantito al brano un posto d'onore nella storia della musica. Ascolta ora 'Call It Stormy Monday' e immergiti nella leggenda del blues!

 Questo disco fa schifo. E puzza, pure.

 La più ignobile copertina che sia mai stata realizzata, e di sicuro qualche gonzo avrà pure lautamente compensato il fotografo Jim Houghton per l’oscenità.

Trashman offre una recensione estremamente critica e ironica di "Love Beach" degli Emerson, Lake & Palmer. L'album viene duramente bocciato, in particolare per la copertina definita imbarazzante. L'autore esprime un rifiuto totale e un pregiudizio negativo nei confronti dell'opera, manifestando una percezione di scarsa qualità e gusto kitsch. Scopri perché "Love Beach" è tra gli album più criticati della storia rock!

 Siamo su un pianeta alieno, abitato da enormi esseri blu chiamati Draag che utilizzano gli umani come se fossero degli animali domestici.

 L'animazione stimola l'occhio dello spettatore disturbandolo ed incrementando l'angoscia.

Il Pianeta Selvaggio di René Laloux è un film d'animazione cult del 1973 che propone una narrazione lenta e angosciante. Attraverso uno stile grafico semplice ma disturbante, racconta una storia antispecista ambientata su un pianeta alieno. La colonna sonora di Alain Goraguer, che unisce jazz e rock psichedelico, amplifica l'atmosfera onirica. Nonostante la scarsa fluidità dell'animazione, il film è riuscito a mantenere un fascino inquietante e originale. Guarda Il Pianeta Selvaggio per un viaggio animato tra angoscia e fascinazione.