End Position, invece, è reale.

 Mi preme usare quest'ultimo aggettivo, perché nel dare forma al rumore, i due sono estremamente capaci.

End Position, esordio degli Street Sects, offre un'esperienza sonora oscura e martellante, mescolando industrial, punk e harsh noise con grande perizia. L'album è un tour de force di suoni disturbanti ed emozioni forti, esaltato da un'estetica del terrorismo sonoro ben calibrata. Consigliato agli amanti delle sonorità estreme in cerca di sperimentalismo e violenza sonora. Scopri l'oscurità sonora di End Position, se ti piace l'estremo!

 «La stasi musicale corrode l'artista.»

 «Un album di melodie talvolta ben azzeccate, ma che si perdono in un susseguirsi di note suonate alla rinfusa.»

La recensione di 'World On Fire' di Yngwie Malmsteen esprime una forte delusione verso l'album, giudicato monotono e privo di emozione. Pur riconoscendo alcune melodie azzeccate e la tecnica solista, il disco viene visto come un compitino egocentrico e poco ispirato. L'autore considera questa uscita tra le peggiori della carriera recente di Malmsteen, lontana dai suoi capolavori storici. Scopri perché questo album divide i fan e leggi la recensione completa!

 Il muro di suono creato è imponente e si riallaccia, oltre che alla tradizione del primo industrial, a certe esperienze del Krautrock come i Kluster.

 E’ una musica che ha un suo fascino ed evoca una bellezza senza tempo nel suo alternare momenti pacati ad altri di una potenza devastante.

L'album Faraway From Light di Gianluca Becuzzi conferma la vitalità della scena dark-industrial italiana con un lavoro monolitico e ricco di atmosfere cupe. La traccia centrale, 'The Addiction', si distingue per la durata e l'uso di field recordings registrati a Berlino, creando un muro sonoro imponente. Il disco si avvicina alla musica di avanguardia e Krautrock, arricchendo la proposta artistica dell'autore. Un ottimo esempio di sperimentazione senza compromessi e di forte identità sonora. Scopri l'intensità sonora di Faraway From Light, un viaggio nel dark-industrial italiano.

 La musica è oscura, a tratti dura e a tratti onirica con reminiscenze "floydiane".

 La conclusiva "R’lyeh" ci conduce in fondo agli abissi dell’oceano a visitare la fantasmagorica città di R’Lyeh dove giace "il morto Cthulhu sogna e attende".

Leviathan di Annoth Rhül, progetto di Sigurd Tonna, è un album dark e variegato che si ispira fortemente a H.P.Lovecraft. Il sound, dominato dalle tastiere, unisce atmosfere oniriche e cosmiche a momenti più duri e frammentati. Diverse tracce rendono omaggio al mondo lovecraftiano, creando un viaggio musicale tra space-rock e progressive. Consigliato agli appassionati del genere e dello scrittore di Providence. Scopri l'universo sonoro oscuro e cosmico di Leviathan, ascolta ora!

 Solo ed in silenzio per ascoltare meglio il respiro, i rumori unici ed irripetibili delle mie montagne...ed i silenzi infiniti.

 Cià che numa, gh'è mia temp da perda: gambe in spalla e pedalare ad un buon passo.

La recensione descrive un'escursione solitaria al Colle del Pianino con dettagli sugli ambienti naturali, le condizioni climatiche e i sentieri percorsi. L'autore condivide emozioni, momenti di pausa e riflessioni personali, celebrando la montagna e la sua passione per queste terre. Nonostante le difficoltà incontrate, la camminata si chiude con un senso di soddisfazione e connessione con la natura. Scopri il fascino dell'escursionismo al Colle del Pianino e vivi l'emozione delle montagne d'Ossola.

 Forse oggi più che ieri la colonna sonora è fondamentale per immergere lo spettatore nelle emozioni del film.

 Questo disco è una libera manifestazione di creazione, un atto di volontà creativa, come il big-bang stesso.

La recensione esplora l'album '13' dei Supersilent, un lavoro di musica d'avanguardia nato dalla free-improvisation in cui emergono atmosfere spaziali e sonore intense. L'autore collega la musica a esperienze personali e a idee di cinema e narrazione fantascientifica, sottolineando come il disco sia un atto creativo complesso e coinvolgente. Un disco che richiede attenzione e immersione per essere apprezzato nella sua profondità sonora ed emotiva. Scopri l'universo sonoro di Supersilent e immergiti in un viaggio musicale unico.

 Commercial Suicide è una bella produzione, con una cura dei suoni che merita di essere conosciuta e apprezzata.

 Gli anni Ottanta hanno lasciato piccoli grandi capolavori nascosti o poco raccontati. Commercial Suicide, indubbiamente, è uno di questi.

La recensione celebra l'album del 1986 di Colin Newman, Commercial Suicide, come un gioiello nascosto degli anni Ottanta. Il disco si distingue per la produzione curata, l'uso sofisticato dei sintetizzatori e un mix di atmosfere eteree e romantiche. Pur non avendo raggiunto il successo di contemporanei come David Sylvian, l’album si rivela una raffinata testimonianza di un decennio di transizione sonora e stilistica. Ascolta ora Commercial Suicide e riscopri l’eleganza degli anni ’80.

 È una ricetta che non sbaglia mai, proprio come quella degli arrostini annegati.

 Come se essere un miscuglio tra due numi tutelari sia poco.

L'album 'Untouched' dei Secret Shine, pubblicato nel 1993 da Sarah Records, rappresenta un solido esempio di shoegaze combinato con elementi dream pop. Pur non innovando il genere, la band di Bristol offre un ascolto piacevole con muri sonori ricchi e voci femminili evocative. Il disco è apprezzato per la sua qualità e per il legame con le influenze di My Bloody Valentine e Slowdive. Gli EP della band risultano addirittura più suggestivi, rafforzando il valore complessivo della produzione. Scopri l'atmosfera unica di Untouched e immergiti nel shoegaze classico!

 Un album che poteva essere, ma che non è stato, un'occasione sprecata.

 La sua presenza (di Baltes) risulta quindi, un riempitivo molto fastidioso, che creerà all'ascoltatore non pochi problemi.

Predator, pubblicato dagli Accept nel 1996, è un album che mostra signali di ripresa rispetto al suo predecessore ma soffre di una mancanza di aggressività e coesione. La voce di Peter Baltes, presente in molte tracce, non sempre è convincente, rendendo alcune canzoni piatte. Nonostante le buone idee, l'album non riesce a raggiungere l'icona del metal classico che la band aveva mostrato nei loro anni migliori. Consigliato soprattutto ai fan della band, rappresenta un'occasione mancata e il primo passo falso del gruppo negli anni '90. Scopri perché Predator è l'album controverso degli Accept, ascoltalo ora!

 Ti insinua paura e tristezza direttamente sotto pelle, come una piccola siringa per l’insulina.

 Hai come la sensazione di aver trovato un piccolo capolavoro di saggezza popolare, la quadratura del cerchio.

Julieta segna un'evoluzione nel cinema di Pedro Almodóvar, affrontando temi classici come l'amore materno e il distacco filiale con intensità emotiva e semplicità narrativa. Il film suscita dolore e inquietudine sottile, avvolto in una fotografia curata e paesaggi marini evocativi. La trama segue la protagonista Julieta nella sua sofferenza interiore causata dalla scomparsa della figlia Antìa. Meno spettacolare ma profondamente coinvolgente, è una riflessione sulla perdita e il silenzio che colpisce con forza. Scopri il lato più intenso e umano di Almodóvar guardando Julieta.

 Ti fa divertire come Leopardi e riflettere come Totò.

 Semplicemente straordinario.

La recensione delinea L'improbabile di Bandabardò come un album capace di mescolare divertimento e riflessione profonde, evocando la vivacità di Leopardi e l'ironia di Totò. Un lavoro musicale semplice ma straordinario, apprezzato per la sua energia e il valore emotivo. Scopri ora L'improbabile di Bandabardò e vivi un viaggio musicale unico!

 Il tempio greco è fatto per essere visto da fuori, camminando lungo il peristilio (passo-passo-passo, colonna-vuoto-colonna, ombra-luce-ombra).

 La stupefacente macchina compositiva di Caravaggio crea angoscia soprattutto perché, pur avendo un inizio, è priva di una fine.

La recensione celebra il Tempio greco di Segesta come un capolavoro scenografico dove l'uomo fonde logos, mythos e tempo. L'autrice offre una riflessione profonda sull'esperienza visiva e sensoriale del monumento, confrontandola con l'arte di Caravaggio e la sua capacità di rappresentare il tempo in maniera intensa e concisa. È un viaggio tra storia, emozioni e percezioni che coinvolge passato e presente. Visita Segesta e vivi l'arte che unisce tempo e mito!

 "George Thorogood è il duro più duro che ci sia con un boogie blues dal voltaggio assassino."

 "Se qualcuno mi chiede com'è questo disco... l'unica è ascoltare a volume spaccatimpani."

La recensione celebra l'esordio di George Thorogood & The Destroyers nel 1977, un album hard blues potente e carico di energia. L'autore sottolinea la straordinaria tecnica chitarristica di Thorogood, le influenze di grandi del blues come Elmore James e John Lee Hooker, e l'atmosfera vissuta attraverso aneddoti rock. Il disco si distingue per versioni incendiarie di brani tradizionali e un sound travolgente che ha segnato un'epoca. Ascolta ora l'esplosivo debutto di George Thorogood & The Destroyers!

 "Schitarrata all’Endrigo, 'La Rosa Bianca' vale il valore dell’intero album."

 "Endrigo, solo una parola, chapeau!!!"

L'album 'Endrigo' del 1963 conferma Sergio Endrigo come uno dei grandi cantautori melodici italiani. Con brani che spaziano dal western melodico al beat, dalle ballate sentimentali alle influenze latine, il disco si distingue per varietà e profondità. Pur con una chiusura non perfetta, resta un disco consigliato agli amanti del genere. Ascolta 'Endrigo' per immergerti nella migliore musica cantautorale italiana.

 La storia di Flash Fearless era destinata a essere raccontata attraverso fumetto, disco e musical.

 John Entwistle crea linee di basso belle gustose e originali, mettendo il suo suono in primo piano come mai prima.

Flash Fearless Vs. the Zorg Women è un progetto musicale curioso e poco noto degli anni '70 che unisce rock, funk e country sotto un concept di supereroi. Con musicisti celebri come John Entwistle e Alice Cooper, il disco spicca per il basso incisivo e le voci variegate. Nonostante il progetto fallì commercialmente, rimane un cult per appassionati di rock narrativo e sperimentale. La recensione ne coglie l'aspetto intrigante e retrò con un tono ironico e personale. Ascolta questo cult anni '70 per un tuffo nel rock narrativo e sperimentale!

 I giornalai equivalgono ad un’alzata di sabbia portata con la mano nel deserto, durante la peggiore delle tempeste di sabbia immaginabili: il nulla cosmico.

 Tommi non ha realizzato un album ma una lunghissima lista della spesa.

La recensione di 'Per Nulla Sold Out' dei TheGiornalai è severa e disillusa, definendo l'album come una lista di cliché senza originalità o valore artistico. L'autore critica l'ego dell'artista e la scelta di riferimenti musicali poco validi, ritenendo il progetto povero e scontato. Nonostante l'apprezzamento per il Lo-Fi pop, l'album viene giudicato mediamente basso, non riuscendo a raggiungere alcun reale successo critico o culturale. Scopri perché 'Per Nulla Sold Out' dei TheGiornalai è così discusso!

 Il loro sound è caratterizzato da canzoni facilmente assimilabili, ritornelli accattivanti e molto semplici, in pieno stile anni 80.

 Giudico questo album veramente ottimo, e spero che questo passo in più fatto verso una sorta di cambiamento, possa continuare con risultati via via sempre migliori.

La recensione evidenzia come Monstereophonic: Theaterror Vs. Demonarchy rappresenti un importante passo avanti per i Lordi, con un concept album diviso tra canzoni in stile tradizionale e una narrazione musicale coinvolgente. Il contributo delle tastiere di Hella e della batteria di Mana viene apprezzato insieme ai testi ben scritti e alla voce graffiante di Mr. Lordi. L'album, pur rimanendo fedele alle radici anni '80 della band, riesce a evitare la monotonia grazie a idee originali e coraggio creativo. Scopri il nuovo, coinvolgente capitolo dei Lordi e immergiti nel loro horror rock!

 Squisiti. Squisitamente pop come una fetta di torta di mele adagiata su una fotografia di Brigitte Bardot.

 Perfetto pop orchestrale avvolto da raffinati ricami elettronici profumati di un passato prossimo.

Orwell con Exposition Universelle offre un pop francese squisito, elegante e raffinato, arricchito da influenze elettroniche e vintage. Le atmosfere ricordano icone come Stereolab e April March, immersi in un’estetica Nouvelle Vague. Un album avvolgente e perfetto per chi ama sonorità sofisticate e nostalgiche. Ascolta ora Exposition Universelle e immergiti nel raffinato pop francese di Orwell!

 Registrare Blaster è stato rinvigorente ed eccitante. Mi ha riportato alla mente lo stato d'animo che ebbi all’uscita dei primi due album con gli Stone Temple Pilots.

 Circles significa davvero tanto per me e scriverne qualche riga non mostra neanche un briciolo delle emozioni che provo a risentirla.

Blaster, l'album di Scott Weiland & The Wildabouts, alterna momenti graffianti a passaggi più dolci e riflessivi. La recensione sottolinea la bravura vocale di Weiland e l'importanza musicale di Jeremy Brown, scomparso poco prima dell'uscita. Tra pezzi energici come Youth Quake e atmosfere intense come Circles, il disco si conferma un omaggio sincero al rock e un commovente addio. Ascolta Blaster e scopri il lato più emozionale e intenso del rock di Scott Weiland.

 Joanne è il primo lavoro di Lady Gaga in cui non sono synth pesanti, sonorità eurodance, pezzoni techno e produzioni discotecare a dettare legge ma un mood leggermente e piacevolmente rockeggiante.

 Lady Gaga con Joanne potrebbe aver fatto il passo più lungo della gamba, non concedendosi una tappa intermedia fra eccesso e semplicità.

Joanne rappresenta un'importante svolta nella carriera di Lady Gaga, segnando un abbandono degli eccessi estetici e sonori tipici di Artpop. Il disco punta su un pop più essenziale, con influenze country e rock, anche se con qualche rischio nel passo drastico verso il minimalismo. La critica apprezza l’autenticità e freschezza dell’album, pur evidenziando un possibile gap con i fan degli esordi più elettronici ed esplosivi. Scopri la nuova anima di Lady Gaga con l’ascolto di Joanne!