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meriti un'altro 5
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questi sono maledettamenti sottovalutati, se ne parla troppo poco. Per me un gran disco è "Where the groupies..." dove c'era "Hobo" accusata ingiustamente di aver copiato l'urlo da "Immigrant song" dei Zep. Come drammaticità nella voce secondo me Lawton non aveva niente da invidiare a Freddie Mercury
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ho estremo rispetto per quest'uomo con la faccia da cane
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una giochetto facile facile, prendete un brano come "Alex Chilton" rinforzatelo con più feedback chitarristico e metteteci una voce indolente al posto di quella di Westemberg...ebbene in quale disco dello stesso anno sarebbe perfetto?
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Il "problema" riguardo Iggy è (come ho detto nella recensione del live degli Stooges )quello di essere un sopravvissuto, fosse morto sul palco nell'ultimo concerto dei vetri rotti per una bottigliata in testa staremmo adesso a celebrarne il mito. Non è che ha da pagare l'affitto come dice il recensore, è che è semplicemente diventato vecchio, i ragzzini (vedi gli utenti di questo sito tipo yosif) lo sfottono perchè si fa di steroidi e allora lui cosa fa? si compra il libro di Houellebecq e se lo va a leggere nelle brume della Normandia inforcando gli occhialini come qualsiasi vecchio che si piscia addosso. Il risultato? una cagata di proporzioni inimmaginabili che solo fighetti filojarrettiani possono apprezzare como capolavoro. Il fatto sta che dischi come quelli di Iggy con gli Stooges non li può fare NESSUNO, un disco come questo lo può fare allo stesso (se non superiore livello) almeno una caterva e mezza di musicisti a questo mondo. La cover de Le foglie morte è semplicemente imbarrazzante, quando entra il sax mi sembra una roba di Fausto Papetti....
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@ezekiel : se Wray era uno spostato è un pregio per un rocker, o no? @vortex: Pupo? ma dai... avessi detto Bobby Solo...ahahahah
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chissà perchè quando si parla dei Cramps si cita (il grande) Link Wray e mai Johnny Burnette che in alcuni brani (es. "Tear It up" o "Rock Billy Boogie") i Cramps se li magna.
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"Infine Joel, anche fosse stato realmente mainstream come dici, qui in Italia non va affatto." e che c'entra questo?...ci sono cantanti mainstream che in America vendono a palate ed in Italia non se li caga (giustamente) nessuno, prendi Barry Manilow.
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onoratissimo dei bei nomi intervenuti, veramente onorato.@easycure per te è "il tipico artista inglese che non riesce ad uscir fuori dai concetti di forma canzone e melodia ariosa neanche a minacciarlo di morte"? questo non è mica uno dei fichissimi Battles...è come direbbe qualcuno un disco da mettere negli scaffali dell'anima, accanto a cose come Nick Drake (come argutamente diceva blechtrommel senza conoscerlo) o Roy Harper, e, con i testi surreali che ha, il modo di suonare nevrotico e le mattane tipo il canto a cappella ci esce eccome dalla forma canzone ariosa.@ugly panda non ti preoccupare che la capoccia ti funziona, pure a me parve che già l'Hitchcock di "Queen Elvis" si sia fuso abbastanza con il Cope di (ad esempio)"My nation underground"...@odradek hai ragione: la parola giusta è stralunato, questo disco mi straluna, davanti ad una ballata e al testo di "I Used to Say I Love You" divento un altro.
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Rooftrampler magari Tom Waits lo conosci, chiedi un pò a lui se ha qualcosa da spartire con Beefheart per la sua musica e/o per il modo di fare musica oppure per la sua pittura e/o il modo di fare i quadri (e già, il capitano è anche un buon pittore).