Questo dischettolo è uno scompiscio dall'inizio alla fine.

 Latte & I Suoi Derivati è stata la loro palestra.

Il recensore ripercorre con ironia e affetto l'esordio del gruppo romano Latte & I Suoi Derivati, Greatest Hits (1994). Contrassegnato da classici intramontabili ricchi di humor e volgarità, l'album è un tuffo nella cultura popolare romana di fine Novecento. Il sound originale e la comicità genuina del gruppo hanno segnato profondamente il panorama musicale locale, confermando il valore artistico di Greg e Lillo come pionieri della raggamaffa e di un romanzo musicale unico. Ascolta Greatest Hits e scopri l'irresistibile ironia romana!

 «Louie Louie» è robba de garage e gli Outta Place ce la riportano di peso.

 Dieci secondi all’incirca per definire un genere e marcare il territorio.

La recensione celebra l'unico album del 1984 degli Outta Place, gruppo newyorkese formato da giovani ragazzi appassionati di garage rock. L'album, breve e composto solo da cover, è un concentrato di energia primitiva e sound grezzo che ha segnato il neo-garage revival. La traccia 'Louie Louie' viene evidenziata come un capolavoro irripetibile di intensità e forza. Nonostante la carriera breve e la fine del gruppo, l'album resta un cult inossidabile per gli appassionati del genere. Ascolta subito il cult garage degli Outta Place e immergiti nell'energia dei primi anni '80!

 Quest'album è gioiosissima parata di classici.

 Nobody's Heroes è un capolavoro assoluto, anche se viene dopo Inflammable Material.

La recensione celebra Nobody’s Heroes come un capolavoro del punk rock nonostante la grande eredità lasciata dall’album precedente Inflammable Material. L’autore sottolinea la qualità dei brani, la perfetta combinazione di punk e reggae e l’importanza storica dell’album nella discografia degli Stiff Little Fingers. Considerato un passo avanti senza scadere nella ripetitività, è raccomandato come un must per gli appassionati del genere. Ascolta subito Nobody’s Heroes e immergiti nel punk autentico degli SLF!

 «Pinhead o non Pinhead, i Social Distortion al cimitero non si possono suonare», giuro che mi trasformo in un novello Lazzaro.

 «White Light, White Heat, White Trash è il disco della maturità di Michael Ness».

La recensione esplora con passione White Light, White Heat, White Trash, il quinto album dei Social Distortion, evidenziandone il valore artistico e personale per Michael Ness. Il disco affronta tematiche di dolore, resistenza e rinascita, rappresentando una maturità artistica. Vengono analizzati brani fondamentali come 'When The Angels Sing', 'Don't Drag Me Down' e 'I Was Wrong'. Il testo rende omaggio anche a Dennis Danell, fondatore del muro sonoro della band. Un album imprescindibile per fan e appassionati del genere. Scopri il viaggio emotivo e musicale di Social Distortion con questo album imprescindibile!

 «Serena Maboose è un disco eccezionale, per il tentativo di fondere la psichedelia dei Grateful Dead con il garage dei 13th Floor Elevators e le urgenze tra punk e blues dei Gun Club.»

 «Quattordici brani che innalzano gli Steeplejack ai vertici del movimento neo-psichedelico, al livello di 'Keep Your Cool And Read The Rules' dei Plan 9 e 'Greenpeas' dei cugini Vietnam Veterans.»

La recensione celebra 'No One's Land', doppio CD che raccoglie le riedizioni di 'Serena Maboose' e 'Pow Wow' degli Steeplejack, gruppo italiano di rock psichedelico. Il disco si distingue per il mix di garage, punk e blues e per la qualità compositiva di Maurizio Curadi. Entrambi gli album sono descritti come pietre miliari della scena neo-psichedelica italiana, con un valore storico e artistico elevato. Il secondo CD offre rarità e registrazioni dal vivo di grande impatto. L'opera è un tributo alla scena underground italiana degli anni '80 e un invito a riscoprire questi capolavori. Scopri ora l'essenza del rock psichedelico italiano con 'No One's Land' degli Steeplejack!

 «Divine Rites è grande come Moby Dick, ti fa battere il cuore forte e ti innamora.»

 «Rob Younger che a un certo punto ruggisce “Wanna make you understand that I was born out of time” è la cosa più emozionante che mi sia capitato di ascoltare fuoriuscire dai solchi di un vinile in oltre trent’anni.»

La recensione celebra Divine Rites dei New Christs come un capolavoro del rock australiano anni Ottanta. L’autore esprime una profonda connessione emotiva con le tracce, elogiando l’intensità vocale di Rob Younger e le chitarre potenti. Divine Rites è un album che emoziona, conquista e trascende il tempo, paragonato a un classico come Moby Dick. Scopri Divine Rites e vivi l’emozione del rock anni ’80 australiano!

 «Naked Prey è un gran bel disco, profondamente ancorato alla tradizione del classico rock a stelle e strisce, ma rivisitato con una potenza che si può definire hard.»

 «A gruppi come i Naked Prey ed a uomini come Van Christian non si può fare a meno di voler bene, a pelle.»

La recensione esplora l'album d'esordio dei Naked Prey, guidati da Van Christian, evidenziando la loro capacità di fondere il rock tradizionale americano con un sound hard e influenze Paisley e desert-stoner. Pur oscurati da gruppi vicini come Dream Syndicate e Green On Red, i Naked Prey offrono un lavoro potente e originale, con riferimenti a brani che spaziano dal blues al psychobilly. La band è vista come un progetto cult, sottovalutato ma amato dagli appassionati. Scopri il sound unico dei Naked Prey e lasciati conquistare dal rock d'autore americano!

 You suck motherfucker!

 Un sonoro «Fottetevi!» cantato in faccia a tutti i benpensanti sostenitori del politically correct rocchettaro e una grassa risata per seppellirli.

Questa recensione celebra "Love Songs For The Retarded" dei The Queers come un classico punk-hardcore-pop degli anni '90, registrato rapidamente con energia e spontaneità. L'album è un mix riuscito di melodia e ruvidità, con testi provocatori e irriverenti che sfidano il politically correct. Il recensore esprime un forte attaccamento alla band e consiglia l'ascolto di diversi brani simbolo del disco. Viene sottolineata la coerenza e l'originalità dei Queers nonostante la semplicità apparente. Ascolta ora "Love Songs For The Retarded" e scopri il punk irriverente dei The Queers!

 ‘‘Madre Superiora’’ è una ballata elettrica in due atti, splendida in tutto e per tutto.

 ‘‘Grande Come L'Oceano’’ è una canzone che mi è entrata sotto pelle e so che non mi abbandonerà mai più.

La recensione celebra l'album "Niente Di Serio" dei Diaframma, guidati da Federico Fiumani, descrivendolo come un'opera intensa e appassionata. Si evidenzia la profondità emotiva di brani chiave come "Madre Superiora" e "Grande Come L'Oceano". L'autore mette a confronto la band con i Litfiba, sottolineando come Fiumani meriti maggior riconoscimento. L'album è definito un manifesto di rock autentico e nostalgico, capace di entrare sotto pelle. Scopri l'intensità e la nostalgia di Diaframma in 'Niente Di Serio', ascolta ora l'album!

 "The Musikladen Recordings è la definitiva testimonianza della grandezza del gruppo on stage."

 "Per me, Road To Ruin è il disco preferito dei Ramones, un lavoro rivoluzionario e straordinario."

La recensione celebra 'The Musikladen Recordings', esibizione dal vivo dei Ramones del 1978, mettendo in risalto la qualità della performance e la presenza di brani del loro capolavoro 'Road To Ruin'. Viene sottolineata l'importanza di questa pubblicazione come complemento ideale a 'It's Alive', rendendola un acquisto imperdibile sia per fan che per appassionati di rock'n'roll. Con ironia e passione, l'autore descrive il contesto e l'impatto del live, esaltando la carica energetica della band e della scaletta scelta. Non perdere questo live imperdibile: ascolta ‘The Musikladen Recordings’ e rivivi la potenza storica dei Ramones!