La grossa virtù delle nuvole è che confondono i sensi, poi se sono bianche rendono invisibili.

 White Cloud è anima sinuosa e strisciante tra le aride terre del Kansas, ha la pelle dura come la fantastica cover della prima ed introvabile edizione del vinile rivestita da pelle di pitone.

La recensione celebra l'album "White Cloud" come un raffinato connubio di southern rock e soul, immerso in un'atmosfera evocativa e poetica. Lo stile vocale di Joanne Vent e le performance di strumenti come il violino e la chitarra sono messe in risalto. L'opera risuona con echi di Exile on Main Street, fondendo influenze classiche con un tocco unico e autentico, capace di toccare temi di ribellione e malinconia. Un viaggio sonoro che mescola emozioni, riferimenti culturali e una produzione curata. Ascolta White Cloud per immergerti in un viaggio sonoro autentico e indimenticabile.

 Il film non ha momenti di pausa e tutto fila ad un ritmo serrato.

 Rosi usa un metodo d'analisi storica che identificherà tutti i suoi lavori cinematografici.

«La sfida» segna il debutto di Francesco Rosi al cinema, presentato nel 1958 alla Mostra di Venezia dove si aggiudicò il Leone d'argento. Con un ritmo serrato e una regia stilisticamente curata, il film intreccia un amore e una lotta contro la camorra, anticipando le cifre distintive della carriera di Rosi. La recensione sottolinea la forte cifra artistica del regista e le atmosfere tese, supportate da una colonna sonora intensa. Guarda «La sfida» di Francesco Rosi e scopri il cinema italiano d'autore!

 Heat 2 assomiglia proprio ad una lunga sceneggiatura, che approfondisce il materiale originale.

 Fa quasi ridere pensare che un gigante simile scriva il suo primo e bellissimo romanzo a quasi 80 anni.

Heat 2 è il primo romanzo scritto da Michael Mann, assieme a Meg Gardiner, che espande e approfondisce la storia e i personaggi del celebre film Heat. La trama esplora periodi dal 1988 al 2000 con uno stile dettagliato e non lineare, capace di rivivere le atmosfere e le tensioni del film. Sebbene vi siano dubbi sull'adattamento cinematografico, il libro è considerato imprescindibile per i fan del capolavoro originale. La scrittura unisce la precisione di Mann da regista a una narrazione avvincente e ricca di sfumature. Scopri subito Heat 2 e immergiti nel mondo esteso del cult di Michael Mann!

 Qui si va sul sicuro: siamo al cospetto di un Capolavoro, forse dimenticato, senz'altro non recensito.

 'The Anthem', vero Inno alla bellezza ed armonia di madre Natura.

Tarka è un capolavoro orchestrale firmato da Anthony Phillips e Harry Williamson, nato come colonna sonora nel 1975 ma pubblicato solo nel 1988. L'opera spicca per la sua grandezza compositiva e per l'originale fusione tra elementi classici e rock. L'album, registrato con la National Philharmonic Orchestra, alterna momenti epici e delicati intermezzi, mantenendo vivo l'interesse dell'ascoltatore per tutta la durata. Le collaborazioni di spicco e la qualità sonora rendono 'Tarka' un disco imperdibile per gli amanti del genere. Ascolta Tarka e scopri un capolavoro sinfonico unico nel suo genere!

 L’alchimia fra questi musicisti aveva portato a risultati notevoli: le sonorità erano caratterizzate da una dark-ambient nerissima.

 Il musicista livornese è diventato una sorta di sciamano ricercando, attraverso un suono basato su chitarroni distorti, quasi una dimensione sacrale.

La ristampa estesa di We Can Be Everywhere di Gianluca Becuzzi propone un doppio CD che unisce la versione originale del 2014, dalle atmosfere dark ambient, a un nuovo lavoro dell'artista. L'evoluzione musicale porta a sonorità più profonde e quasi sacre, rispecchiando un momento storico complesso con un tentativo di riscoperta del sacro nel quotidiano. Il disco è un manifesto dell'isolazionismo e della sperimentazione nell'elettronica italiana. Scopri la nuova edizione di We Can Be Everywhere e immergiti in atmosfere uniche.

 La fragilità è una sorta di condanna e ci segue ovunque.

 Ha deluso tutti, ha perso il lavoro, gli amici, la famiglia e ora si ritrova a contare su un ultimo grammo di volontà.

Il cane può morire è il romanzo d'esordio di Andrea Uxo Alberti, che racconta la difficile lotta di un giovane con la dipendenza. La storia esplora temi di fragilità e isolamento, intrecciati con il desiderio di ricominciare. Il protagonista cerca di resettare la propria vita, ma la fragilità lo segue ovunque. Il messaggio è crudo ma sincero: non si può combattere da soli. Scopri la potente storia di Andrea Uxo Alberti e lasciati coinvolgere dalla sua lotta interiore.

 Non ero pronto, non mi ero preparato.

 Sarebbe riduttivo parlavi di ogni traccia singolarmente, per me questo lavoro va ascoltato in tutta la sua interezza e in tutta la sua acidità.

La recensione racconta l'esperienza di scoperta di 'Il Vile' dei Marlene Kuntz, un album inizialmente difficile e confuso ma che con pazienza e attenzione si rivela un'opera intensa e profonda. L'ascolto accompagnato dai testi e le performance live hanno permesso di apprezzarne la poesia e la potenza sonora. Viene consigliato di non arrendersi ai primi ascolti per cogliere l'essenza del disco. Ascolta Il Vile dei Marlene Kuntz e lasciati sorprendere dalla sua potenza!

 Lighting Up The Sky sarà il canto del cigno dei quattro di Boston.

 Un disco onesto, molto piacevole, a tratti nostalgico ma mai affaticato nella sua narrazione.

Godsmack torna con Lighting Up The Sky, un album che celebra 25 anni di carriera con sonorità hard rock e grunge. Il disco, definito dallo stesso frontman come il loro canto del cigno, alterna momenti energici e riflessivi, mantenendo un tono onesto e nostalgico. È un lavoro pensato per ricordare il passato e guardare con serenità al futuro live della band. Un addio in musica che lascia spazio a nuovi ricordi dal vivo. Scopri l'ultimo capitolo dei Godsmack e rivivi la loro storia rock!

 «È costruito in maniera varia, si passa dal serioso al semiserio con punte di comicità a momenti quasi commoventi.»

 «Michel Piccoli è stato definito 'bravissimo' e la fedeltà della ricostruzione del conclave lodevole.»

La recensione descrive 'Habemus Papam' di Nanni Moretti come un film variegato e coinvolgente, capace di alternare momenti seri, ironici e commoventi. L'opera è apprezzata per la recitazione, in particolare di Jacques Piccoli, e per la lungimiranza nel rappresentare un fatto storico come l'abbandono papale. La pellicola ha suscitato critiche variegate, ma è considerata un ottimo prodotto sia artistico che culturale. Guarda Habemus Papam su RaiPlay e scopri questa intensa commedia drammatica!

 Nineteeneighties è un disco bellissimo, eseguito in modo impeccabile che, se fosse composto da materiale originale, non esiterei a definire un capolavoro assoluto.

 Grant Lee Phillips si accosta a questo materiale con amore e rispetto, prediligendo arrangiamenti acustici piuttosto che un suono elettrico più simile allo stile degli originali.

Nineteeneighties di Grant Lee Phillips è un album di cover che omaggia con delicatezza e rispetto la musica degli anni ’80, riarrangiando grandi classici in chiave acustica e nostalgica. L’artista bilancia omogeneità e originalità, creando un viaggio musicale intimo e sognante. Alcuni brani spiccano per qualità, mentre altri risultano meno convincenti, ma nel complesso l’album si distingue per sensibilità e coesione. Un’opera pensata per palati raffinati e amanti del passato musicale. Ascolta Nineteeneighties e lasciati trasportare dalla malinconia degli anni ’80 in versione acustica.

 Bellissime e giovanissime, le nuove dee del pop Asiatico, ballano e cantano bene, ammiccano anche meglio.

 Il brano è Catchy, si direbbe, per risultare moderni nell'esposizione.

NewJeans, giovane gruppo coreano, si presenta con il singolo Ditto, un mix fresco e coinvolgente di pop e dance. Con un'immagine curata e performance di qualità, il brano risulta catchy e moderno. La recensione apprezza la musicalità e il lavoro della casa discografica, sottolineando anche l'apprezzamento tra diverse generazioni. Ascolta Ditto di NewJeans e scopri il nuovo volto del pop asiatico!

 Amorematico è un disco decisamente più scuro, il cui difetto principale è di seguire un predecessore ingombrante–per la qualità e per il successo–come Microchip emozionale.

 Amici Eroici ...ascoltatelo in cuffia ad alto volume, cercate di recepire le sfumature ed i colori che questo sound vi donerà......Si può......SALTARE !!

La recensione esprime un forte legame emozionale con i Subsonica e riconosce in Amorematico un'evoluzione coerente con i lavori precedenti. L'album viene apprezzato per la capacità di unire vari generi e generazioni, con testi più mirati e sonorità ricercate. Nonostante un approccio più scuro e qualche eco di lavori passati, il disco viene visto come un proseguimento intelligente e appassionato della carriera della band torinese. Ascolta Amorematico ad alto volume e vivi l'energia unica dei Subsonica!

 Boomerang, la magia del pop rock vi (ri)tornerà indietro.

 I Pooh hanno fatto bei dischi perché sono discreti musicisti, non perché erano negli anni d’oro della musica.

La recensione esamina l'album Boomerang dei Pooh, uscito nel 1978, evidenziandone la produzione introspettiva e la varietà di generi musicali dal pop al progressive rock. Viene sottolineata la qualità dei testi di Valerio Negrini e l'abilità strumentale dei membri. L'autore sfata i pregiudizi legati all'epoca di produzione, valorizzando il disco come un classico senza tempo. Consiglia l'ascolto ad alta qualità per apprezzarne appieno l'essenza. Ascolta Boomerang dei Pooh per riscoprire un classico senza tempo del pop-rock italiano!

 Sono bravi bravi, perché? Perché hanno il talento di saper comporre.

 Le melodie dei Wings of Steel hanno questa qualità sospesa, atmosferica, ancestrale, struggentemente appagante.

La recensione analizza l'album d'esordio 'Homesick' dei Wings of Steel, trio olandese dedito a un rock melodico progressivo. Vengono apprezzati la capacità compositiva, le influenze di band come Rush e Genesis, e i brani variegati ed equilibrati. La voce è caratteristica pur non eccezionale, con momenti strumentali di qualità e arrangiamenti ricercati. Un disco piacevole e ben realizzato, consigliato agli amanti del progressive anni '90. Scopri ora 'Homesick' dei Wings of Steel, un gioiello del progressive anni '90!

 «Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.»

 «Strange World riesce nel ritrarre un mondo vivido e curioso, fallendo però nell’immortalare l’istantanea di una famiglia più delineata.»

Strange World è un film Disney che affronta temi importanti come l'ecologia e i conflitti generazionali all'interno di una famiglia. Sebbene offra un mondo immaginifico e inclusivo, pecca in originalità e profondità narrativa. La pellicola ha deluso le aspettative al botteghino, riflettendo il cambiamento nel consumo cinematografico odierno. Rimane un'opera visualmente interessante, ma incapace di lasciare un'impronta duratura. Scopri l'avventura curiosa ma controversa di Strange World, la nuova pellicola Disney!

 Quel mix ad orologeria di suspence, sorpresa, colpo di scena, umorismo, è unico e immediatamente riconoscibile.

 Con Hitchcock è così, dice tutto lui, tu devi solo guardare.

Sabotage (1936) è un film di Alfred Hitchcock che unisce suspense, ironia e colpi di scena in un thriller unico nel suo genere. Nonostante il modesto successo al botteghino e alcune critiche, il film si distingue per la perfezione stilistica e l’uso sapiente degli ingredienti cinematografici. La leggerezza con cui tratta una tragedia e l’acume nei dialoghi lo rendono un esempio significativo della filmografia di Hitchcock. Un’opera che ha lasciato un segno profondo nel genere. Guarda Sabotage e scopri il genio di Hitchcock in un thriller senza tempo.

 Queste sono le "ninnananne" giuste per destarsi da ipnotizzazioni gaglioffe che ci strappano all’immediato.

 Ricordate, chiunque dica la verità uccide le fantasie, per questo è odiato. Ma per questo è da me senza sosta lodato.

La recensione analizza Lullaby Land dei Vampire Rodents come un album provocatorio e complesso, che mescola techno-metal con atmosfere inquietanti e profonde. L’opera si presenta come una critica tagliente alla superficialità, offrendo una musica fastidiosa ma rivelatrice, capace di scuotere e liberare l’ascoltatore dai propri limiti. La scrittura è ricca di immagini metaforiche e ironia, valorizzando l’audacia artistica del duo canadese. Scopri l’album che sfida i tuoi sensi e risveglia la tua anima musicale.

 Smodato, per non dire totale, è l'uso dell'auto-tune: software che consente di correggere l'intonazione della voce e mascherare errori.

 Lazza aggiunge anche una vena personale, più intima e relativamente malinconica, tipica di questa generazione.

La recensione esplora Sirio di Lazza, un album trap che mostra una maturazione verso un rap più commerciale e personale. Pur apprezzando l'impegno nel descrivere la quotidianità giovanile, emerge una critica alla ripetitività musicale e all'uso massiccio dell'auto-tune. La parte Concertos, con il pianoforte suonato dall'autore, è considerata la migliore. L'autore lascia spazio all'ascoltatore anziano per trovare un proprio giudizio, riconoscendo la buona qualità tecnica e grafica dell'opera. Ascolta Sirio di Lazza e scopri la trap italiana più venduta del 2022!

 Come ho letto Odifreddi? Con la curiosità di una scimmia e la voracità di un criceto.

 L'uomo per quanto esplori arriverà sempre sino a, ma l’oltre sarà l’ulteriore scoperta che anticiperà ancora quell’altra ancora.

La recensione esplora 'Sorella scimmia fratello verme' di Piergiorgio Odifreddi come un viaggio appassionato tra scienza e filosofia. L'autore affronta tematiche complesse dall'infinitamente grande al microcosmo, invitando a riflettere sull'unità e il caos della natura. La lettura è vista come un percorso dinamico di scoperta e dubbio cartesiano, ricco di riferimenti culturali e storici. Esplora l’affascinante connubio tra scienza e filosofia con Odifreddi, scopri nuovi orizzonti di conoscenza!

 Loro non piangono mai. Loro non giocano mai.

 Niente è vero, tutto è permesso. Un enigma meta-letterario.

La recensione analizza la 'Trilogia della città di K.' di Ágota Kristóf, mostrando un racconto intenso e crudo di due fratelli gemelli cresciuti in un contesto di guerra e privazioni. Lo stile asciutto e tagliente riflette la sofferenza e la durezza della vita. La trilogia è un'opera profonda che esplora i temi della malvagità, della memoria, della solitudine e della scrittura come atto di resistenza personale. Un viaggio narrativo che sfida il lettore a comprendere ciò che resta nascosto tra le righe. Scopri la profondità e l'intensità della Trilogia della città di K. di Ágota Kristóf.