"La conoscenza, come l’aria, è essenziale per la vita. Come l’aria a nessuno mai deve essere negata."

 "L’individuo può indirizzare un’idea, ma l’idea perché sia forte, deve essere condivisa da una moltitudine di menti e corpi."

La recensione celebra 'V per vendetta' come una potente metafora di resistenza contro il regime totalitario in Inghilterra. V, ispirato a Guy Fawkes, non è un eroe tradizionale ma un simbolo della lotta collettiva e della libertà. I disegni di David Lloyd enfatizzano l'atmosfera crudele e realistica della storia, sottolineando il valore della conoscenza come arma fondamentale per il popolo. Il messaggio di Moore è chiaro: il cambiamento nasce dall'idea condivisa e dalla partecipazione attiva della società. Leggi V per vendetta e scopri il potere delle idee contro il totalitarismo.

 "Orchid è l'album più atmosferico, innovativo, ostile, spontaneo e diabolico di tutta la discografia degli Opeth... anzi di tutto il metal."

 "Il brano 'The Twilight Is My Robe' si può riassumere dicendo che è un continuo decelerare e accelerare, gli assoli sono spettacolari! Godetevela al 100%."

La recensione esalta Orchid come l'album più innovativo e atmosferico di Opeth, un capolavoro tra progressive e death metal con influenze folk e jazz. L'autore analizza dettagliatamente ogni brano e ne spiega il concept oscuro e complesso, esaltando la creatività del gruppo. L'album è definito difficile ma prezioso, una vera perla nascosta del metal. Ascolta Orchid e scopri il capolavoro nascosto degli Opeth!

 Vederli dal vivo oggi è una grossa opportunità, una di quelle esperienze che potrebbero anche segnarti.

 Capovilla tocca teste, lancia sguardi e mima con le dita sceniche pistole che sparano colpi immaginari.

La recensione descrive un concerto energico e coinvolgente del Teatro Degli Orrori a Cuneo, caratterizzato da un forte impegno sociale e lirico. Nonostante alcune criticità nell'impianto audio, la performance dal vivo rimane intensa e memorabile. Il frontman PP Capovilla emerge come uno showman autentico, capace di catalizzare il pubblico. La band è vista nel pieno del suo splendore e rappresenta una realtà importante della musica alternativa italiana. Scopri l'energia del Teatro Degli Orrori dal vivo, non perdere il prossimo concerto!

 "La Otracina is the New Wave of Psychedelic Heavy Metal, a contemporary musical vision exploding with classic influences and mind-warping sonic fusions."

 Un album meno anarchico, quindi. Meno surreale e - diciamolo - meno goduriosamente folle. Ma anche più lucido e decisamente più "potabile".

Blood Moon Riders, terzo album dei newyorkesi La Otracina, mostra una maturazione nel loro stile psichedelico heavy metal. L'uscita del chitarrista Ninni Morgia è onorata da composizioni meno anarchiche ma più sintetiche e godibili. Il disco si avvicina alle atmosfere degli Ash Ra Tempel, offrendo sonorità affascinanti e accessibili, meno ostili rispetto al passato. Scopri l'evoluzione psichedelica di La Otracina con Blood Moon Riders!

 Sfilacciato, scarmigliato, smangiucchiato, smerigliato, smagliato, sfrangiato, spezzettato, spezzatinato, spettinato, insomma, tirato per le lunghe fino al totale annichilimento dei testicoli dell'ascoltatore.

 Il chitarrismo di Skibble è tra le cose peggiori che mi sia capitato di ascoltare... noioso e impacciato peggio di un dodicenne al primo reggipetto da slacciare.

La recensione critica duramente l'album S/T dei Sea Of Tombs, evidenziando una performance musicale noiosa e mal riuscita nonostante il talento di Mario Rubalcaba alla batteria. La proposta heavy blues viene vista come sfilacciata e poco coinvolgente, con una chitarra e un basso poco incisivi. L'autore usa un tono ironico e sarcasmo per sottolineare i difetti di un disco che avrebbe dovuto essere stordente ma risulta invece pesante e ripetitivo. Scopri se Sea Of Tombs è davvero per te, leggi la recensione completa!

 Lubitsch è una groviera dove ogni buco è geniale.

 Una corrispondenza da manuale fra cibo e sesso, uno dei momenti più divertenti e tipici del Lubitsch touch.

Angelo di Ernst Lubitsch è un capolavoro di sottigliezza e stile, dove Marlene Dietrich incarna un personaggio enigmatico e affascinante. Il film usa ellissi e reticenze per raccontare un triangolo amoroso nell'ambito della rigida censura hollywoodiana degli anni '30. Le atmosfere sono soffuse di malinconia, con una narrazione che lascia spazio all'immaginazione dello spettatore. Una commedia sofisticata, quasi astratta, resa indimenticabile dal 'Lubitsch touch'. Guarda Angelo e lasciati sedurre dal fascino discreto di Lubitsch e Dietrich.

 La 'colpa' più grande degli Unicorn è certamente aver cercato fortuna sfruttando un filone ormai esaurito.

 A distanza di decenni, però, il disco risulta assolutamente piacevole all’ascolto, ricco di richiamo anni Sessanta.

La raccolta The Best of Unicorn offre un piacevole ascolto pop-rock con chiari richiami agli anni Sessanta e Settanta, ma manca di spunti originali. La produzione di David Gilmour non basta a elevare una band rimasta nell'oblio. Alcuni brani spiccano per atmosfere dolci e melodiche, ma la presenza di cover discutibili e uno stile ripetitivo limitano l'impatto complessivo. Ascolta The Best of Unicorn e riscopri il pop-rock vintage anni '70!

 Una vera e propria mazzata tra capo e collo, nonché un must per tutti gli amanti del Death Metal e dell'Extreme Metal tutto.

 Le ritmiche, furiose e violente, sono intervallate in certi momenti da brevi ma violenti stacchi mosh che fanno scuotere forsennatamente la testa.

The Ten Commandments, debutto dei Malevolent Creation, è un album fondamentale del death metal 1991, caratterizzato da uno stile grezzo, ritmiche feroci e una voce cupa ma nitida. La produzione di Scott Burns e l’artwork di Dan Seagrave aggiungono valore a un disco intenso e brutale, ricco di momenti thrash e brutal death che ne fanno un must per gli appassionati di extreme metal. Ascolta The Ten Commandments e scopri il death metal alle radici della scena estrema!

 Tillman non è stato un eroe e non credo sia un caso che nel titolo originale manchi la parola "hero", miracolosamente comparsa nella traduzione italiana.

 Un campione di football che rinuncia a un contratto da 12,6 milioni di dollari per combattere incarna per l’amministrazione in crisi il barattolo di miele per l’orso affamato.

La recensione esplora il libro di John Krakauer che racconta la vita complessa e controversa di Pat Tillman, giocatore di football e soldato in Iraq. Il testo evidenzia la strumentalizzazione mediatica della sua morte e offre una profonda analisi della guerra in Iraq e delle scelte politiche americane. Krakauer presenta un ritratto umano e sfaccettato di Tillman, lontano dagli stereotipi dell'eroe nazionale. La recensione suggerisce un tono stimolante e aperto a riflessioni critiche. Scopri la verità dietro l'eroismo di Pat Tillman leggendo questa intensa biografia.

 "Un disco sopraffino e dall'infinita valenza simbolica, carico di emozioni e sentimenti tanto forti quanto sinceri."

 "La poesia a farla da padrona, con un timbro timido e sensibile, arrabbiato e allureo, su uno sfondo impressionista strumentale."

Des Visages Des Figures è l'apice artistico di Noir Désir, un album che unisce poesia e musica oscura con tematiche profonde e una forte carica emotiva. Il disco, successo anche commerciale, è attraversato da atmosfere malinconiche e rabbia interiore, evidenziate dai testi di Bernard Cantat e dal raffinato intreccio strumentale. Brani come "Le vent nous portera" e la lunga "L'Europe" mostrano la versatilità e la forza creativa della band. Scopri l'intensità poetica di Des Visages Des Figures e lasciati coinvolgere!

 Una cloaca putribonda abitata da un formicaio extraterrestre è la migliore definizione per i momenti iniziali.

 La violenza sgorga da dentro di noi, è propria dell’uomo contemporaneo.

La recensione esplora 'Dead Hills', album del collettivo noise americano Wolf Eyes, evidenziandone il caos sonoro e la brutalità musicale. Il disco è un viaggio nell'oscurità industriale che riflette ansie contemporanee attraverso sintesi elettroniche e urla strazianti. La critica sottolinea l'intensità emotiva e la coerenza artistica del gruppo, riferendosi anche al ricco background discografico dei membri e delle etichette indipendenti coinvolte. Un lavoro innovativo e disturbante che ha lasciato un segno indelebile nella scena free noise. Ascolta Dead Hills e immergiti nel caos sonoro degli Wolf Eyes!

 Ogni brano racconta una storia, un piccolo film, un’istantanea di emozioni.

 By My Side è sicuramente un album che vale la pena di ascoltare e che può far avvicinare al mondo del Jazz anche i non appassionati del genere.

Rita Colantonio, nota attrice e doppiatrice, esordisce nel mondo musicale con l'album By My Side, un mix raffinato di jazz e blues con tocchi di swing e bossa nova. L'interpretazione vocale emozionante e la ricca strumentazione, con diversi solisti di talento, rendono l'album un'opera affascinante. L'album unisce brani pop nella forma con ritmi e arrangiamenti jazz, ideale anche per chi si avvicina al genere. By My Side conferma Rita come autrice e cantante di valore. Ascolta By My Side e lasciati trasportare dall’eleganza del jazz di Rita Colantonio.

 Il nuovo di Daniel 'Architect' Myer è roba grossa!

 "Consume Adapt Create" non è soltanto il connubio tra breaks spaccaculo e tappeti ambient; c'è molto di più: sperimentazione, potenza, idee e tecnica.

Daniel 'Architect' Myer ritorna nel 2010 con 'Consume Adapt Create', un album che unisce drum'n'bass minimalista, ambient e potente industrial. Il suono è raffinato e sperimentale, con ritmi complessi, atmosfere dark e influenze da dubstep e krautrock. Le tracce si distinguono per tecnica elevata, suono cristallino e un mix dinamico che conquista gli appassionati del genere. Un disco imperdibile per chi ama l'elettronica innovativa. Ascolta subito Architect e immergiti in un viaggio sonoro unico!

 La qualità della loro musica è soave ed eterea, dolce e malinconica, davvero di grande livello.

 L'ascoltatore può così sognare senza essere turbato per tutta la durata dell'opera.

L'album unico degli Ithaca, 'A Game For All Who Know', è un lavoro progressive permeato da influenze folk e pop inglese anni 60. Nonostante la scarsa qualità della registrazione, la musica risulta dolce, malinconica e sognante. L'alternanza di voci maschile e femminile contribuisce all'atmosfera rarefatta. La durata breve e l'uniformità stilistica creano un ascolto contemplativo consigliato agli appassionati di sonorità eteree. Ascolta l'album unico degli Ithaca e lasciati trasportare in un viaggio musicale sospeso nel tempo.

 L'unico LP omonimo, datato 1970, è un esempio di hard-prog molto interessante.

 Consiglio "Czar" sia agli amanti del Prog sia ai fans dell'Hard Rock anni 70.

L'album omonimo dei Czar del 1970 è un interessante esempio di hard-prog britannico anni '70, con brani articolati e atmosfere malinconiche. Alterna momenti lirici a riff decisi ed è stato confrontato con King Crimson, pur mantenendo una propria identità. Degne di nota la traccia d'apertura e la ballata "Dawing Of A New Day". La riedizione CD include bonus tracks dalla qualità inferiore. Consigliato a fan del prog e dell'hard rock classico. Scopri ora l'album cult Czar e lasciati trasportare nel progressive inglese anni '70!

 È proprio questo che si intende con l’espressione “la musica unisce”.

 La Germania non vinceva un Eurofestival dal lontano 1982, ed è anche la prima vittoria della Germania Unita.

La recensione ripercorre l'edizione 2010 dell'Eurovision Song Contest a Oslo, che ha segnato il ritorno dell'evento in Occidente dopo anni di dominio dell'Est. La vittoria sorprendente della giovane tedesca Lena Meyer-Landrut rompe schemi e risveglia l'Occidente. L'autore evidenzia le scelte musicali, le difficoltà economiche che hanno ridotto i paesi partecipanti e l'atmosfera emozionante della finale, mentre sottolinea l'importanza del messaggio di unità europea. Scopri le emozioni e i protagonisti dell’Eurovision 2010 con la nostra recensione dettagliata!

 Ci hanno fottutamente incastrati in un modello culturale ed economico che ha messo il denaro, il lusso e le comodità al vertice delle nostre esigenze.

 Vivere Semplice ci insegna che, oltre a tirare la cinghia, si può consumare in modo più intelligente e accorto le cose e il tempo.

La recensione evidenzia come Vivere Semplice di Antonio Mazza sia una guida utile per chi vuole uscire dalla trappola del consumismo esasperato. Il libro offre consigli pratici e astuzie per risparmiare senza rinunciare troppo, invitando a un consumo più intelligente e ragionato. L'autore, con un approccio diretto e sincero, mette in discussione il mito del denaro come fonte unica di felicità. Una lettura consigliata per chi cerca equilibrio e serenità economica. Scopri come risparmiare senza rinunce leggendo Vivere Semplice!

 Il famoso "The Long One" è l'ultima grande testimonianza dell'arte dei quattro.

 "And in the end the love you take is equal to the love you make".

Abbey Road nasce durante un periodo di tensioni e scarso coinvolgimento da parte di Lennon e Harrison. McCartney e George Martin insistono nel portare avanti il progetto, unendo brani incompleti in un medley memorabile. L'album mostra il talento indiscusso del gruppo e chiude la carriera dei Beatles con un capolavoro sonoro e creativo. Ascolta Abbey Road e scopri il capolavoro finale dei Beatles!

 Jeff e soci osano poco, producendo, da quest’album in poi, la solita solfa.

 Shangri-La, la nuova Eldorado di Jeff.

A New World Record conferma il talento di Electric Light Orchestra ma mostra segni di appiattimento rispetto agli album precedenti. Le tracce sono orecchiabili, ma manca ispirazione e coraggio artistico. La canzone finale, Shangri-La, emerge come un vero colpo di genio, salvando l'intero disco da una mediocrità altrimenti irrisolvibile. Una lettura imprescindibile per i fan del rock-pop sinfonico degli anni '70. Scopri il fascino malinconico di A New World Record e ascolta Shangri-La con attenzione!

 Mescolando vari generi musicali, basando le loro canzoni sempre su melodie molto orecchiabili e su ritmi irresistibili che mettono voglia di ballare.

 Non si grida certo al capolavoro, visti i numerosi riempitivi sparsi per il disco e l’esagerazione raggiunta in alcuni punti.

Il debutto dei Mumford & Sons con 'Sigh No More' mescola folk, country rock e ritmi coinvolgenti, mostrando un talento promettente. Pur con qualche eccesso pomposo e riempitivi, l'album risulta piacevole e ben strutturato. Brani come 'Little Lion Man' e 'The Cave' emergono per qualità e freschezza, rendendo questo lavoro un solido punto di partenza per la band guidata da Marcus Mumford. Ascolta 'Sigh No More' e scopri il folk-rock di Mumford & Sons!