«Non c'è altro da aggiungere per descrivere questo memorabile ed ormai intramontabile spaghetti western; anche se, visto l’andazzo, sarebbe più corretto definirlo fagioli western...»

 «Il film del 1970 è il primo del duo Hill-Spencer in cui le scazzottate sostituiscono le pistolettate e diventano definitivamente il loro marchio di fabbrica.»

La recensione celebra "Lo chiamavano Trinità" come un cult intramontabile dello spaghetti western, apprezzato per il duo Terence Hill e Bud Spencer, le scazzottate iconiche e l'umorismo brillante. Viene evidenziata la colonna sonora di Franco Micalizzi e il ruolo fondamentale del regista Enzo Barboni. Il film è descritto come un mix divertente e unico nel suo genere, imperdibile per gli amanti del cinema d'azione e commedia. Scopri il cult „Lo chiamavano Trinità“ e lasciati conquistare da humour e azione!

 La Giustizia dei tribunali... può solo illudere di restituire dignità alla morte e un senso agli eventi.

 Eastwood pone le domande senza dare le risposte, rifugge le scorciatoie e il moralismo.

La recensione celebra 'Giurato numero 2' come un'opera magistrale di Clint Eastwood, capace di indagare la complessità della giustizia e delle scelte morali. Il film si distingue per la profondità tematica e l'interpretazione intensa di Nicholas Hoult. Proseguendo la tradizione umanistica del regista, si evita ogni semplice dicotomia tra buoni e cattivi, offrendo uno sguardo lucido sulle sfaccettature dell'animo umano. Considerato tra i migliori film dell'anno, può rappresentare un ideale commiato al cinema per Eastwood. Guarda Giurato numero 2 per un intenso viaggio tra verità e giustizia firmato Eastwood.

 I primitivi demo, esausti ed approssimativi, sono stati restaurati e lucidati fino ad assumere una veste, se non allo Stato dell’Arte, almeno professionale.

 Certo che l’album di quattro anni fa “The Symbols Remains” è di ben altro livello.

Ghost Stories dei Blue Öyster Cult è una raccolta di demo restaurati degli anni 70 e 80, offerta principalmente ai fan storici. Grazie alle moderne tecnologie e al lavoro di Richie Castellano, i brani hanno una veste professionale. Il disco mostra sia l'energia che un'artificialità, con contributi vocali insoliti e una cover dei Beatles. Pur non essendo al livello degli album migliori, rimane un interessante pezzo di storia. Scopri il passato restaurato dei Blue Öyster Cult con Ghost Stories!

 Scrivere di certi dischi è come cercare di acchiappare le nuvole o unire i puntini delle stelle con una matita.

 «Il buio non è il nero, ma una strana e impalpabile luminescenza» descrive perfettamente il disco.

La recensione celebra "Who Will You Love" come un capolavoro musicale del 2024, frutto dell’incontro tra l’alchimista sonoro Owen Lawrence (The Dengie Hundred) e la storica dell’arte Gemma Blackshaw. Il disco si distingue per la sua atmosfera sognante, tra ambient, folk e slowcore, con una narrazione intima che evoca emozioni profonde e paesaggi sonori immaginifici. La poesia e la delicatezza della voce di Gemma si uniscono alla raffinata produzione di Owen, creando un’esperienza unica e coinvolgente. Ascolta ora Who Will You Love e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Il titolo del nuovo album è di per sé già molto eloquente e ci racconta l’anima delle dieci tracce.

 Lodevole è l’arte del lasciare andare ma ancora più preziosa è quella del saper continuare.

The Art Of Letting Go conferma Myles Kennedy come artista maturo e versatile, capace di fondere tecnica e sentimento. L’album, terzo della sua carriera solista, è arricchito da collaborazioni di qualità e sonorità variegate, che spaziano dal blues al southern rock. Il progetto riflette serenità e determinazione, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio intimo e potente. La produzione curata di Michael Baskette valorizza ogni dettaglio musicale. Scopri ora l’ultimo capolavoro di Myles Kennedy e lasciati conquistare!

 "La 'Sostanza' nuoce interiormente, anche se rende apparentemente belli e performanti."

 "La bellezza è solo l'inizio del tremendo." – Rainer Maria Rilke

Il film 'The Substance' di Coralie Fargeat è un'opera potente e provocatoria che va oltre il semplice body horror, approfondendo temi come la bellezza, l'identità e la società dello spettacolo. Le interpretazioni degli attori e gli effetti speciali sono di alto livello. La trama riflette una critica sul desiderio umano di fermare il tempo, con un finale intenso che può risultare disturbante ma efficace. Un film che stimola forti riflessioni e non lascia indifferenti. Guarda 'The Substance' e scopri un cinema che sfida e fa riflettere.

 Quello che viene fuori dallo shaker non è certamente un Vesper Martini, ma sicuramente un cocktail dal gusto altrettanto dolce e amaro.

 Dalla copertina del disco Donald Byrd tira giù la sua scala reale e non ce n’è per nessuno.

La recensione celebra l'album "Royal Flush" di Donald Byrd, un capolavoro Hard Bop inciso nel 1961 per la Blue Note. La formazione include leggende del jazz come Herbie Hancock e Pepper Adams, e l'album si distingue per groove blues ed eleganti fraseggi. L'autore valorizza la storia della Blue Note e la produzione tecnica che rende l'opera un classico. Un must per gli amanti del jazz. Ascolta ora Royal Flush e immergiti nel miglior Hard Bop di tutti i tempi!

 Ein Deutsches Requiem è il capolavoro sommo di Brahms.

 Non è un Requiem come tutti gli altri, ma un'opera luterana che mette in musica passi della Sacra Scrittura.

La recensione celebra l'Ein Deutsches Requiem Op. 45 di Brahms come un capolavoro unico nel suo genere, distinguendolo dalle altre Messe per defunti. Il Requiem, scritto in stile luterano, mette in musica passi delle Sacre Scritture anziché preghiere tradizionali. La composizione, suddivisa in sette brani, esalta l'interpretazione del coro e dei due solisti, soprano e baritono, regalando emozioni profonde all'ascoltatore. Ascolta l'Ein Deutsches Requiem di Brahms e lasciati emozionare da questo capolavoro senza tempo.

 Meno male che c’è ‘sto film che dileggia la “serietà” dell’umanità.

 Fottuta gente normale, la odio.

La recensione di Repo Man esplora con ironia punk la satira sociale e la critica feroce al sistema capitalistico e ai ricchi. Il film di Alex Cox, tra elementi fantascientifici e surreali, racconta un mondo in decadenza con personaggi indimenticabili e trovate geniali. La narrazione esprime una rabbia consapevole e divertita, valorizzata dalla performance carismatica di Harry Dean Stanton. Un cult imperdibile per chi ama il cinema anticonformista e la critica sociale dissacrante. Scopri il cult punk che smaschera l’ipocrisia con ironia e caos!

 Non scendo di solito nei particolari dei vari brani ma ascoltate anche solo Wrapped Around my Heart con la meravigliosa Ruthie Foster ed il disco correrete a comprarlo.

 Un disco che ha saputo catturare l’interezza di Cotton e dei suoi collaboratori all’altezza dei brani come non sempre è successo nella sua discografia.

James Cotton, leggenda dell'armonica blues, pubblica 'Cotton Mouth Man' con ospiti prestigiosi, dimostrando una vitalità sorprendente oltre gli 80 anni. Un album che sintetizza il suo talento e la sua eredità, consigliato a tutti gli amanti del blues autentico. Ascolta subito Cotton Mouth Man e immergiti nel cuore del blues autentico!

 Ti porto in aperta campagna. Hai bisogno di prenderti il tuo tempo.

 La dimensione onirica e yoga-friendly flirta con la dance luminosa di 'Daydream repeat'.

La recensione analizza l'album 'Three' di Four Tet con grande partecipazione emotiva, invitando l'ascoltatore a un viaggio sonoro rilassante e contemplativo. L'opera si sposta con fluidità tra ambient e dance, confermando la maturità dell'artista inglese. Le tracce più evocative e oniriche vengono esaltate, mentre l'autore sottolinea l'efficacia terapeutica della musica in momenti di pausa e riflessione. Nonostante alcune difficoltà personali raccontate con ironia, il voto finale è decisamente favorevole. Ascolta 'Three' di Four Tet e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 "Voyage è un disco molto consistente e scorrevole, un bel rimando alla musica hard 'n' heavy degli anni '70 e '80 con un pizzico di folk e psichedelia."

 "Questi Tanith, grazie al loro armonioso stile vocale che alterna voce femminile e maschile, sono un sì per me."

Voyage dei Tanith è un album che riesce a riportare in vita lo spirito dell'hard rock e heavy metal anni '70 e '80 con una produzione ottantiana di qualità. Le voci di Cindy e Russ donano un tocco moderno al suono classico, mentre le tracce offrono varietà e melodie coinvolgenti. L'album è consigliato a fan del rock classico e agli amanti dei suoni vintage, con brani come 'Olympus By Dawn' particolarmente meritevoli di attenzione. Ascolta Voyage dei Tanith e immergiti nel miglior hard rock vintage!

 Dovrebbe essere sempre così, anche se invece poi il trend è quello di andare a vedere quello che già si conosce.

 Discoverland è il nome del progetto, ormai decennale, di Cortese e Angelini e Fabi ogni tanto vi partecipa... sta dietro, quasi a rimarcare il suo posto e ruolo.

La recensione racconta il concerto al Teatro Cristallo di Bolzano con il progetto Discoverland, che vede Niccolò Fabi protagonista ma in secondo piano. L'esibizione offre un interessante mix di suoni acustici, elettronici e contaminazioni techno. Il pubblico è diviso fra entusiasmo e chi abbandona presto la sala, anche a causa delle aspettative sul nome Fabi. Il live include cover e reinterpretazioni raffinate, ma si percepisce una certa distanza dal progetto principale di Fabi. La serata si chiude senza bis, lasciando un sentimento agrodolce. Scopri il concerto Discoverland e lasciati sorprendere da nuove sonorità!

 Il personaggio principale è Franklin, un tizio davvero fuori dagli schemi, a cui piace suonare in mutande una specie di tromba tirolese lunga 2 o 3 metri.

 Son rimasto alquanto impressionato (positivamente tutto sommato) dalle scene e dai crudi fatti con cui si dipana la matassa del film.

La recensione esamina 'Small Apartments', film del 2012 diretto da Jonas Åkerlund, noto regista e ex musicista metal. La pellicola è una commedia nera dal ritmo sorprendente, con personaggi eccentrici e situazioni grottesche. Vengono apprezzate l'atmosfera e le interpretazioni di attori come William Crystal e Dolph Lundgren. Il film, basato su un romanzo di Chris Millis, racconta la difficile esistenza di Franklin, tra eventi intensi e risvolti inaspettati. Scopri ora questa dark comedy unica e lasciati sorprendere da Small Apartments!

 "Rocket Roll è bello tosto e intenso, diciamo il più hard del mazzo, con suoni più profondi ed efficaci."

 "Led Zeppelin sono stati la miglior band hard al mondo... Rock sono le palle, la forza... invece Roll è il blues, il Soul."

Rocket Roll è l'ultimo album in studio dei Rockets, pubblicato nel 1982, con un sound più duro e profondo rispetto al passato. Le tracce evocano band come Status Quo, AC/DC e Cheap Trick, con influenze soul e rock'n'roll. L'inno alla città natale Detroit e la potente interpretazione di David Gilbert si uniscono a momenti di grande ispirazione chitarristica. Il disco rappresenta la chiusura di un capitolo importante per la band, con un mix di energia e introspezione. Ascolta Rocket Roll, un viaggio potente nel cuore del rock anni '80!

 Litfiba 3 è un trait d'union tra il loro iniziale New Wave ed un rock più progressivo, seppur ancora estremamente graffiante e raffinato.

 Piero Pelù raggiunge il suo punto più alto, da frontman ormai maturo e consapevole dei suoi incredibili mezzi con una performance grandiosa.

Litfiba 3 rappresenta la piena maturità artistica della band, unendo sonorità new wave e rock progressivo in un album raffinato e graffiante. L'opera si distingue per i temi politici forti e per la performance convincente di Piero Pelù. Il disco è parte integrante della celebre Trilogia, anticipando il passaggio a un rock più commerciale. L'autore invita a conoscere e apprezzare questo periodo d'oro della band fiorentina. Scopri il capolavoro di Litfiba 3 e immergiti nell'essenza della Trilogia storica!

 Del blues più vero – quello richiamato dagli autori dei pezzi - manca l’anima.

 Se non è un capolavoro (almeno per come la vedo io) questo MTV Unplugged non è però nemmeno da buttare.

La recensione esprime dissenso sull'entusiasmo generale per l'album MTV Unplugged di Eric Clapton, considerandolo tecnicamente valido ma privo dell'anima e del mordente tipici del vero blues e del rock passato dell'artista. L'opera è descritta come un piacevole ascolto soft-rock, con alcune perle come "Tears In Heaven". Non un capolavoro, ma un buon album che ha rilanciato la carriera di Clapton. Scopri la recensione completa e riascolta Eric Clapton con occhi nuovi!

 Dark Mondo possiede effettivamente una qualche qualità spaventevole, ma è tutta una burla.

 Alco è sincero, è un vecchio di merda che ama ciò che fa.

Degurutieni, artista giapponese di Osaka, presenta Dark Mondo, un album personale e originale che mescola atmosfere inquietanti con un forte debito verso Tom Waits. L'opera, autoprodotta e pubblicata da Woodoo Rhythm Records, offre un viaggio sonoro complesso e affascinante, fatto di strumenti vintage e vocalità particolari. Non rivoluzionario ma sincero e divertente, è consigliato agli appassionati di musica alternativa e sperimentale. Ascolta Dark Mondo e scopri l'originale inquietudine musicale di Degurutieni!

 "Remember the name Jim McCarty. He is as important as Bo Diddley and Chuck Berry and Les Paul… a god on guitar!"

 Bella la copertina. Mi ricorda certe donne che hanno incrociato la mia vita... tanto belle e affascinanti, quanto sempre a questionare su quello che dici o non dici.

Il quarto album dei Rockets, Back Talk (1981), offre un rock’n’roll robusto e diretto, arricchito da una vena melodica e assoli eccellenti di Jim McCarty, chitarrista leggendario. L’album alterna brani più energici e altri con influenze soul e southern rock, mettendo in mostra grande tecnica e ritmo. La recensione apprezza particolarmente alcune tracce come “Love for Hire” e “Lie to Me”, evidenziando la qualità complessiva e lo charme della copertina. Ascolta Back Talk e scopri il rock blues firmato Rockets!

 Questa è la fine di ogni canzone che cantiamo - Robert Smith.

 Da solo, senza niente / Alla fine di ogni canzone.

Songs Of A Lost World rappresenta il ritorno maturo e oscuro dei The Cure, che riflettono con intensità sulle loro esperienze di vita e lutto. Robert Smith e Simon Gallup si confermano cuore e cervello della band, offrendo un album introspettivo e variegato. Il disco richiama l'atmosfera di Disintegration ma con un tocco più adulto e consapevole. Un'opera che colpisce per introspezione e passione, consegnando nuove emozioni a fan vecchi e nuovi. Ascolta Songs Of A Lost World e scopri l'anima profonda dei The Cure.