A James Gray va fatto un grande applauso per essere uno dei pochissimi che ha ancora il coraggio di sfidare il mainstream hollywoodiano con film fuori dal tempo.

 The Lost City of Z è un piccolo gioiello di cinema che prova a resistere, che sfiora il pathos toccato da grandi classici che furono.

James Gray torna con The Lost City of Z, un film d'autore che sfida il cinema mainstream con uno stile classico e ritmi lenti. La pellicola racconta la vita e l'ossessione di Percy Fawcett, esploratore dell'Amazzonia. Nonostante le difficoltà produttive e il mediocre incasso, il film rappresenta il miglior lavoro di Gray, toccando temi profondi come la fuga, il conflitto familiare e la ricerca del destino. Un'opera che emoziona e resiste al tempo come pochi altri. Guarda The Lost City of Z per un'avventura cinematografica fuori dal comune.

 La prima bellezza di questo "dischetto" è il piglio grezzo dei pezzi, un notevole passo avanti rispetto alla produzione rock plastica degli anni '80.

 Death is not the end è una delle sue più belle canzoni, una ninna-nanna con un forte accento gospel, un vero gioiello mai suonato dal vivo da Dylan.

La recensione analizza Down in the Groove di Bob Dylan, evidenziando un ritorno a un sound più grezzo e autentico rispetto agli anni '80. Alcuni brani emergono per le influenze gospel e la qualità delle interpretazioni. L'album è consigliato a chi conosce già Dylan e vuole approfondire fasi della sua evoluzione musicale. Scopri le sfumature meno note di Bob Dylan con questa recensione approfondita!

 "Il pop meticcio doveva suonare così, lo accettiamo e lo accogliamo."

 "Ghali, non penso chiederai mai scusa... Per questo ti perdono. La prossima volta, però, sta’ nel tuo."

La recensione traccia il percorso artistico di Ghali, evidenziando il suo debutto come un prodotto pop di qualità con una forte presenza di trap e melodie radiofoniche. Alcuni singoli hanno riscosso grande successo, ma emergono critiche verso testi controversi e l'eccesso di aspettative mediatiche. L'autore apprezza l'originalità stilistica, ma sottolinea la necessità di maggiore consapevolezza nei contenuti espressi. Scopri l'album di Ghali e la rivoluzione del pop-trap italiano!

 Il dubbio cui viene sottoposto Padre Sebastiao è universale e riguarda ogni spettatore.

 Questo film, in maniera brillante e intelligente, è illuminante e una grande fonte di ispirazione.

Il film Silence di Martin Scorsese, tratto dal romanzo di Shusaku Endo, racconta la persecuzione dei cristiani nel Giappone del XVII secolo con grande maestria e profondità. La vicenda del gesuita Padre Sebastiao offre uno spaccato intenso sulle crisi spirituali e sulle scelte morali che scuotono l’anima. Con interpretazioni solide e una ricostruzione storica coinvolgente, il film invita a riflettere sul senso del credo e del compromesso umano. Un'opera stimolante che non impone risposte ma apre a molte domande universali. Scopri Silence e immergiti in un viaggio di fede e riflessione profonda.

 "Play è stato il disco che a fine novata ha ricoperto l’elettronica di quella dignità propria del genere musicale."

 "Il primo brano di questo lavoro è uno dei punti migliori da cui partire. Un abbraccio caldo in una città di vetro e cemento."

Dopo anni di assenza dal panorama mainstream, Moby torna con 'Long Ambients 1: Calm. Sleep', un album drone ambient che si distingue per profondità ed esperienza. La recensione ripercorre anche il successo di 'Play' e la trasformazione dell'artista verso un ascolto più introspettivo. Il disco è consigliato a chi vuole esplorare il genere ambient in modo accessibile e sincero. Scopri l'ambient profondo di Moby con Long Ambients 1: Calm. Sleep.

 Sono quelli come loro che 'salvano' il rock’n’roll giorno dopo giorno.

 L’entusiasmo contagioso della prima volta è la gran bella cosa di questa giovane combriccola.

La recensione celebra i Rata Negra, giovane band madrilena che con 'Oido Absoluto' rinnova il punk californiano anni '80 con energia e autenticità. Il trio, guidato da una voce femminile, suscita entusiasmo e ricorda iconici gruppi punk, risultando una delle sorprese più interessanti del 2017. Nonostante la loro breve esperienza, l'album e il live mostrano un impegno e una passione che meritano attenzione. Ascolta Rata Negra e sostieni il futuro del punk autentico!

 «Queste canzoni non sono mai esclusivamente su un paesaggio o una località. Sono su un più generico “luogo”».

 «Musica per spazi aperti, per cuori colmi, per anime ricurve, consolazione per una nuova generazione di cinici, tristi e distaccati romanticoni».

Dizzy Seas di Chris Bathgate è un album che fonde folk tradizionale e sensibilità moderna, riflettendo su natura, spiritualità e vita. Le canzoni, nate da esperienze d'isolamento e introspezione, evocano paesaggi americani e un'intensa profondità emotiva, offrendo un viaggio musicale coinvolgente e autentico. L'album si distingue per la sua capacità di unire momenti di dolcezza, energia e pura contemplazione. Scopri l'intensa emotività di Dizzy Seas di Chris Bathgate, ascolta ora l'album!

 “At The Heart Of Winter rimane un album di assoluto valore, che non tradiva il passato e allo stesso tempo riusciva ad aprire il gruppo a nuove sonorità.”

 “Una produzione decisamente pulita e potente valorizza al massimo una proposta musicale che sembra volere in parte prendere le distanze da quanto fatto a fino a quel momento.”

At The Heart Of Winter segna una svolta importante nella carriera degli Immortal, con una produzione più pulita e un sound rivisitato che unisce black metal e influenze classic metal. L’album valorizza atmosfere epiche e testi fantasy, mantenendo intatta l’identità del gruppo. La recensione ne sottolinea la qualità artistica e l'impatto duraturo nel genere, confermando il disco come un classico di nicchia ma influente. Ascolta ora At The Heart Of Winter e scopri il classico norvegese che ha rivoluzionato il black metal!

 Il talento va di pari passo con l'umiltà, con la volontà di essere sempre comprensibili, ma non per questo semplicistici.

 La musica è quasi onnipresente in quest'opera, ed estasiante, che eleva tutto quanto e manda un messaggio preciso: questa è arte.

Il film di Paul Thomas Anderson è un capolavoro che esplora con lucidità il senso dell'amore e della vita di coppia. La regia è impeccabile, con un montaggio asciutto e una colonna sonora dominante di Jonny Greenwood. Le interpretazioni, soprattutto di Daniel Day-Lewis e le attrici protagoniste, danno vita a personaggi complessi e coinvolgenti. La narrazione evita eccessi emotivi, offrendo una visione profonda e intensa della routine e delle dinamiche affettive. Guarda Il filo nascosto e scopri l’arte dell’amore secondo PTA.

 Chi sono davvero le vittime? Chi sono davvero gli operatori dentro al mattatoio?

 Twin Peaks è il sogno extradiegetico, il pubblico è il sognatore in trance lungo queste diciotto ore e il suo sogno è proprio Twin Peaks.

La recensione esplora Twin Peaks: The Return come un'opera complessa e stratificata, che rompe con la tradizionale narrazione per immergere lo spettatore in un'esperienza onirica e simbolica unica. Lynch e Frost costruiscono un mondo oscuro e affascinante, ricco di enigmi, che invita a riflettere sul tempo, l'identità e il male. La profondità emotiva, la cura dei dettagli e l'ambiguità strutturale rendono questa serie un capolavoro difficile ma affascinante, che continua a stimolare dibattiti e interpretazioni. Scopri l'enigma di Twin Peaks: The Return e immergiti nel mistero eterno di Lynch e Frost.

 Un disco rivoluzionario; un crogiolo di mille generi, mille suoni.

 Il combo originario di Utrecht non aveva nulla di meno dei molto più blasonati Living Colour, Fishbone, Red Hot Chili Peppers.

La recensione celebra l'esordio degli Urban Dance Squad con l'album Mental Floss for the Globe, definito un capolavoro di crossover che mescola hip-hop, soul, metal e punk con maestria. L'autore sottolinea la qualità e l'innovazione della band, a suo dire sottovalutata rispetto ad altre contemporanee, e ricorda un memorabile live del 1993. L'album è descritto come ancora freschissimo e rivoluzionario dopo quasi trent'anni. Scopri ora l'album che ha rivoluzionato il crossover musicale!

 "Brighter Wounds può costituire una delle grandi sorprese anche in termini di successo e di riconoscimenti."

 "Un disco in cui pop non significa solo intrattenimento ma anche qualità e contenuti."

Brighter Wounds segna la piena maturazione di Son Lux come progetto musicale ampliato con nuovi membri. Il disco presenta una fusione di sonorità minimaliste e pop, con atmosfere drammatiche ispirate a temi personali e sociali. Ryan Lott guida l’album con consapevolezza tecnica e compositiva, offrendo un’opera interessante e innovativa nel panorama indie alternative. La varietà stilistica e le collaborazioni arricchiscono un disco di qualità e contenuti profondi. Scopri il viaggio sonoro di Son Lux con Brighter Wounds, un indie pop ricco di emozioni e innovazione.

 Preferisco che mi venga raccontata una favoletta senza fingere che sia una cosa seria.

 Il tributo alla cultura africana è invece d’una superficialità imbarazzante.

La recensione critica Black Panther per il trattamento superficiale di temi politici e sociali attuali, nonostante alcune buone intenzioni narrative. Il protagonista è giudicato poco carismatico e la tecnologia banalizzata. Nonostante la presenza femminile forte e la valorizzazione dell’ambientazione africana, il film manca di profondità e originalità, svelandosi una favoletta con diverse debolezze strutturali. Scopri la nostra recensione completa e valuta con noi il film Black Panther.

 Mi sono innamorato di questo album e dell’ammaliante e strutturata voce di Gaby Moreno.

 Vi invito a scattare foto e stamparle. La camera oscura è una stanza molto chiara per stare qualche minuto con sé stessi, i propri ricordi e l’amore che non c’è più.

La recensione esplora l'ottavo album di Gaby Moreno, Illusion, sottolineando la sua capacità di raccontare storie forti e radici culturali attraverso uno stile folk-soul-blues. Viene evidenziata la ricchezza musicale e vocale dell'artista, con riferimenti storici al Guatemala e collaborazioni stilistiche variegate. L'album è descritto come un viaggio fotografico di identità e sentimenti. Ascolta Illusion di Gaby Moreno e lasciati trasportare dalle sue storie profonde e dalla sua voce unica.

 E' così che funziona. Qui nel bel paese poi siamo fuoriclasse a mandare al numero uno striminzite lische di pesce appassite.

 Mi sparo io, mi butto controvento sotto la ferrari di Jay, mentre sfreccia.

La recensione critica il brano 'I Don't Want to Miss a Thing' degli Aerosmith con ironia pungente, spinte da un senso di stanchezza verso la ripetitività musicale e la sua sovraesposizione come colonna sonora. L'autore racconta l'ossessione per il singolo e riflette sarcasticamente sulla sua struttura melodica semplice e l'effetto commerciale, mettendo in dubbio il suo valore artistico reale. Scopri la recensione completa e rivivi la rock ballad cult degli Aerosmith.

 "Sanfilippo plasma la materia musicale come se fosse pietra filosofale trasformandola in densa spiritualità e armonia."

 "'Spiral' ci introduce in una dimensione sacrale e di una profondità imperiale che trasmette uno stato di quiete universale."

Unity di Bruno Sanfilippo è un album che unisce tradizione classica e sperimentazione elettronica con una forte componente spirituale e minimale. Le otto tracce creano atmosfere immersive e meditativi, fondendo piano e sintetizzatori in una proposta sonora profonda e armoniosa. Il lavoro si ispira a grandi maestri classici e si inserisce nel panorama della musica ambient contemporanea, offrendo ascolti dal forte impatto emotivo e visivo. Ascolta Unity di Bruno Sanfilippo per un'esperienza musicale unica e meditativa.

 «Un disco del 500, se negli anni '50 ci fossero stati gli LP.»

 «Una perla da mercatino dell’usato in qualche polveroso angolo di mondo, che emoziona senza annoiare.»

La recensione celebra l'unico album di Tina Date, una cantante australiana trasferitasi a New York negli anni '60. Il disco, pur basandosi su brani tradizionali, emana un'atmosfera malinconica e autentica, arricchita da influenze letterarie e da un retroterra folk genuino. L'autore evidenzia la rarità e il valore storico dell'opera, sottolineando anche un 'album perduto' mai pubblicato. Un omaggio a un'artista femminile spesso dimenticata della scena folk. Ascolta Tina Date e riscopri un gioiello folk dimenticato.

 Il suono della paralisi, anzi della quasi paralisi, perché in fondo un poco riesci ancora a muoverti ed anche a ragionare, ma solo un poco badate bene!

 Ascoltando Hardly Longer Reality si muove pure il bacino a tempo danzando allegramente, per quanto ciò possa essere fattibile.

La recensione analizza l'EP 'Godbox' dei Breach come un'opera di post-hardcore essenziale caratterizzata da un suono intenso e paralizzante. Il basso pesante domina la scena, mentre il ritmo coinvolgente riesce a spingere anche al movimento. L'assenza di psichedelia contraddistingue il lavoro, creando un'atmosfera unica. L'EP viene apprezzato per la sua autenticità e il suo groove magnetico. Ascolta Godbox e lasciati coinvolgere dal groove intenso di Breach!

 Questa la copertina del settimo album dei The National, Sleep Well Beast, uscito a settembre 2017 e registrato in parte al Funkhaus Studio di Berlino e nella natura selvaggia di Upstate New York.

 Sleep Well Beast si rivela quindi un’opera intima e cosmica, un album (anche) sui fantasmi di una nazione, quelli che la definiscono e che ne creano l’identità.

Sleep Well Beast è il settimo album dei The National, un'opera ricca di introspezione e critica sociale, che unisce elettronica e rock maturo. La band esplora nuovi territori sonori e tematici, parlando della famiglia, del dolore e delle sfide del nostro tempo. I testi profondi e la musica calibrata rendono questo disco una pietra miliare nella loro discografia. Un viaggio emotivo tra esperienze personali e questioni universali. Ascolta Sleep Well Beast e scopri un viaggio musicale profondo e moderno.

 Sedetevi bambini, sto per raccontarvi una storia...

 A volte i lavori più bistrattati possono rivelarsi delle vere e proprie perle, e in questo caso, almeno a parere di chi scrive, possiamo dire di trovarci di fronte a un capolavoro.

La recensione esplora 'The Graveyard', album di King Diamond uscito negli anni '90, spesso trascurato ma rivelatosi un capolavoro di metal teatrale e psicologico. Nonostante una produzione non sempre perfetta, la performance vocale e la struttura concettuale tengono vivo l'ascolto, enfatizzando la suspense e la profondità emotiva. Le tematiche affrontate sono forti e non convenzionali, con una narrazione intensa e articolata. Un album da rivalutare, soprattutto per chi vuole conoscere la versatilità dell'artista. Ascolta 'The Graveyard' di King Diamond e scopri un capolavoro nascosto del metal teatrale!