Un'emotiva e malinconica quiete resta la chimera di questi nuovi kids sulla scena.

 E non vi chiedono niente.

La recensione analizza l'EP '˜' dei Megawave, band di Athens, Ohio, che propone un alt-rock con influenze shoegaze, caratterizzato da suoni fuzz e atmosfere malinconiche. Vengono evidenziate analogie con gruppi italiani come Storm{O} e internazionali come Airs e Whirr. Il disco si distingue per dinamiche particolari e una sensibilità emotiva intensa, pur mantenendo elementi strutturali complessi. Il giudizio complessivo è positivo, con un voto di 3 su 5. Scopri l'atmosfera unica di Megawave con il loro EP '˜' ora!

 Ogni brano sembra essere stato pensato per avere la miglior resa possibile in sede live.

 Un esordio decisamente positivo con riffing cristallino e passaggi solisticamente di livello.

Gli Entail, band italiana nata nel 2010, pubblicano il debutto 'United States Of Mind', un album modern metal potente e ben prodotto con firme sonore ispirate al melodic death metal scandinavo. La produzione di Tony Lindgren arricchisce l'intensità delle tracce, adatte al live. Le performance vocali mostrano un buon equilibrio tra urlato e melodia, con riff e assoli di ottimo livello. Sebbene la voce 'hard' possa offrire più varietà, il disco è un esordio convincente e vibrante. Scopri il debutto vibrante degli Entail e immergiti nel metal moderno italiano!

 La musica di Asad a volte sembra sciogliersi senza resistenza nel mare del tempo, altre sembra ergersi come una gigantesca montagna nel mondo del divenire.

 Il consiglio è di lasciarsi trasportare dalle ipnotiche note di Asad e di avvicinarsi all'estasi mistica di cui tanto parlano gli antichi teorici dell'estetismo indiani.

La recensione presenta l'album di Ustad Asad Ali Khan, maestro della Rudra veena, come un'esperienza musicale sacra e ipnotica. Le composizioni seguono la tradizione hindustani, ma l'artista riesce a trascenderla con una rara originalità. I brani Raga Darbari Kannada e Raga Gunakali richiedono più ascolti per essere apprezzati appieno e rappresentano espressioni di eccellenza della musica indiana novecentesca. Un invito a lasciarsi trasportare in uno stato mistico attraverso le note profonde e prolungate della Rudra veena. Lasciati trasportare dalle profondità sonore della Rudra veena e scopri l’estasi della musica indiana.

 "Quando avrete completato la visione di questo capolavoro verrete colti dall'irrefrenabile desiderio di ringraziarli tutti per averci dato questa perla che l'Uganda ancora ci invidia."

 "Sembri proprio una mignotta", "questo coso odora di morte" sono dei lampi di genio che neanche a Charlie Kaufman verrebbero in mente.

La recensione analizza con ironia e sarcasmo 'Le notti del terrore' di Andrea Bianchi, un film horror anni '70 dal valore trash estremo. Nonostante recitazione, trama e musica siano pessime, il film si distingue come un cult involontario per gli appassionati del genere. Elementi grotteschi e situazioni assurde lo rendono una 'perla' del cinema di serie B italiano. La recensione esalta con umorismo le sue peggiori caratteristiche, trasformandole in motivo di divertimento. Scopri il cult trash di Andrea Bianchi e lasciati sorprendere dal peggio dell'horror anni '70!

 La loro musica doveva essere una morfina per l’anima umana, un’anima straziata dalle preoccupazioni.

 Non c’è un pezzo di 'Good' che non brilli di luce propria: ogni brano è un piccolo spaccato delle foreste notturne.

‘Good’ è il debutto affascinante dei Morphine, un album unico che fonde rock, jazz e blues. Con un sound minimale ma profondo, guidato dal basso a due corde e dalla voce calda di Mark Sandman, offre un’esperienza sonora intensa e poetica. Ogni brano racconta un lato della notte e dell’anima umana in un viaggio mistico e catartico. Un classico degli anni '90, capace di calmare e emozionare. Ascolta ‘Good’ e scopri il potere mistico di Morphine per l’anima.

 QUESTO ALBUM È LA FIERA DELL'INUTILITÀ E DELL'ANONIMATO.

 Avete presente la puzza del pesce quando lo lasciate fuori dal frigo per tre mesi? Ecco, quello è un profumo inebriante rispetto alla puzza di merda essiccata che emana questo disco.

La recensione evidenzia l'estrema delusione provata dall'ascolto di Going to Hell dei The Pretty Reckless, descritto come un album privo di originalità e ripetitivo. L'autore critica pesantemente la qualità musicale e trova significativo il successo legato più ai videoclip che alla musica stessa. La recensione è scritta con un tono ironico e pungente, lasciando trasparire fastidio e disinteresse. Scopri altre recensioni pungenti su Debaser e condividi la tua opinione!

 Vice City è ritenuto da alcuni il GTA più bello ed anche il più carismatico per lo stile anni 80.

 Insomma, questo capitolo, pur mantenendo quasi inalterata la giocabilità, rappresenta un grosso passo in avanti per la serie.

GTA Vice City ridefinisce la serie con un'atmosfera colorata e festaiola anni '80, introducendo nuove meccaniche e una trama intensa ispirata a Scarface. Il protagonista Tommy Vercetti e la mappa dettagliata rendono il gioco memorabile e carismatico. Dal doppiaggio celebre alle missioni innovative, Vice City segna un importante passo avanti rispetto al capitolo precedente, mantenendo fede al gameplay originale ma arricchendolo. Il capitolo anticipa inoltre ulteriori miglioramenti che saranno pienamente realizzati in San Andreas. Rivivi gli anni '80 e diventa il re di Vice City con GTA!

 Un capolavoro della Country Music.

 Quando si ascoltano gli Statler Brothers non si può fare altro che immaginare le sterminate praterie di campagna americane.

La recensione celebra l'album 'Flowers on the Wall' degli Statler Brothers come un capolavoro della country music anni '60, ricordando il ruolo chiave di Johnny Cash nel lancio del gruppo. Vengono evidenziate le atmosfere nostalgiche e il fascino rurale delle canzoni, con la title-track considerata una delle più importanti del genere. Un invito a riscoprire questo classico poco noto in Italia ma molto amato negli Stati Uniti. Ascolta 'Flowers on the Wall' e immergiti nelle atmosfere autentiche del country anni '60!

 Marc Almond non è rimasto vittima di sé stesso, e questo non è da tutti.

 E questo, signori miei, vuol dire essere grandi per davvero.

La recensione elogia "The Velvet Trail" di Marc Almond come un album maturo e ben bilanciato, che mostra un’evoluzione artistica senza tradire il passato. L'opera si contraddistingue per un pop raffinato e un arrangiamento calibrato, con momenti di dolce malinconia e freschezza elettronica. La performance vocale e la produzione contribuiscono a un lavoro onesto e personale, capace di piacere sia ai fan storici sia a nuovi ascoltatori. L’autore apprezza la coerenza e la capacità di rinnovamento dell’artista. Scopri l'eleganza e la maturità di Marc Almond in The Velvet Trail!

 Questo disco non è più un disco, è uno stato mentale talmente forte e penetrante che non ti abbandona.

 Il silenzio come elemento musicale dimenticato forse da troppo tempo.

La recensione presenta Frigid Stars come uno stato mentale più che un semplice disco, un'opera intensa e lenta che lascia ferite emotive profonde. Definito un capolavoro slowcore, il disco immerge l'ascoltatore in atmosfere industriali di cemento e silenzio, evocando malinconia e un'energia lenta ma vibrante. La musica dei Codeine si distacca dall'hardcore veloce per esplorare spazi sonori minimalisti e penetranti, dove il silenzio stesso diviene un elemento musicale chiave. Ascolta Frigid Stars e immergiti nelle sue atmosfere uniche di slowcore malinconico.

 Il super pasqualone è figo perché dentro contiene un orologio di Ben ten con i suoni (WWHOOOOARRRRGGGGGGGG);

 CICCIOBELLI che si pisciano addosso, CHE FAIGATA MMMMIINNNNNGGHHIIAAAA!

La recensione celebra con ironia il Super Pasqualone come il regalo di Pasqua perfetto, ricco di giocattoli originali e curiosi. Tra orologi sonori, adesivi colorati e personaggi cult, diverte e invita all'acquisto. Il tono satirico rende la proposta irresistibile e unica. Non perdere il Super Pasqualone, affrettati ad acquistarlo prima che l'offerta scada!

 The Room: il Citizen Kane dei film brutti.

 Tommy Wiseau è uno dei peggiori attori mai visti, ma per capirlo basta guardare il film.

La recensione analizza The Room di Tommy Wiseau come un film cult dell'orrido, noto per la sua pessima recitazione e la trama confusionaria. Nonostante la serietà del dramma, il film diverte per le sue ripetizioni e incongruenze comiche. La pellicola è diventata un fenomeno di culto per chi ama il cinema trash e involontariamente comico. Scopri il mito dietro The Room e divertiti con questo cult imperdibile!

 San Andreas stupisce tutti per le sue dimensioni, per la trama, i personaggi ben definiti e la varietà di luoghi.

 Se non avete ancora giocato questo gioco e avete un buon pc o una ps2, vi consiglio vivamente di provarlo!

La recensione esplora Grand Theft Auto: San Andreas come un capolavoro videoludico, illustrandone la trama approfondita, i numerosi personaggi e la vasta mappa open world. Attraverso una descrizione dettagliata, evidenzia le meccaniche da GDR, i molteplici passatempi e le curiosità che hanno reso il gioco un'icona. Infine, sottolinea l'importanza storica della saga GTA e il suo ruolo nell'immaginario collettivo. Prova subito GTA San Andreas e immergiti nell'epico mondo di San Andreas!

 Mi piace quando dice maledetta sfortuna maledetta sfortuna. Mi piace come lo dice.

 Sfortuna è bello. Lo ascoltavo sempre sull'autobus quando andavo a lavorare in centro cento anni fa di mattina presto e mi garbava tanto immedesimarmi in questi testi ganzissimi un po male e un po tristani però con quella paraculaggine di chi alla fine gli è andata bene no?

La recensione esplora l’album 'Sfortuna' dei Fine Before You Came concentrandosi sull'atmosfera malinconica e ironica del brano omonimo. Il rapporto personale dell'autore con la canzone, le influenze di Vasco Rossi e il senso di nostalgia legato alla musica e al contesto culturale toscano emergono chiaramente. Una riflessione sincera sul valore emotivo della musica in momenti di vita quotidiana. Scopri l’atmosfera unica di 'Sfortuna' e immergiti nella musica indie italiana.

 Vivavoce è un disco arrogantemente selettivo, destinato alla cerchia dei più accaniti estimatori "Gregoriani".

 Una bella esperienza: prendere o lasciare!

Vivavoce è un doppio album di Francesco De Gregori che propone ventotto classici riarrangiati con stili vari, dal melodic rock alle ballate pop. Il disco è pensato per i fan più accaniti e offre confronti interessanti con le versioni originali. Non è la migliore introduzione per i nuovi ascoltatori, per i quali si consiglia una raccolta tradizionale. Le trasformazioni di brani come Vai in Africa e La donna cannone sono tra le più riuscite. Scopri le nuove versioni di Vivavoce, un viaggio nel cuore di De Gregori!

 La voce, quella inconfondibile, un vero e proprio marchio di fabbrica.

 Auguro una tarda morte a, purtroppo, uno degli ultimi testimoni di un ondata Blues da sogno.

La recensione celebra Buddy Guy come uno dei grandi del blues, con l'album del 1967 'Left My Blues in San Francisco' che rappresenta una punta dell'evoluzione del genere. Tra cover e composizioni personali, l'album dimostra la velocità e l'intelligenza del chitarrista, oltre alla voce inconfondibile. Influente per artisti come Eric Clapton, Buddy Guy è descritto come uno degli ultimi testimoni di un'epoca d'oro del blues. Ascolta ora l'intramontabile capolavoro blues di Buddy Guy!

 "Questo disco qua è una roba strana. Una di quelle robe strane che ogni tanto capitano."

 "Senti energia. Un’energia che poco prima non c’era. Un’energia che poco dopo sarà, diventerà anche lei uno standard."

La recensione esplora 'Conquistador!' di Cecil Taylor, riconosciuto pianista e poeta del free jazz. L'album è descritto come un equilibrio raro tra energia selvaggia e gentilezza, capace di comunicare qualcosa di nuovo pur mantenendo riferimenti al passato del genere. Con due lunghi pezzi liberi, il disco si distingue per la sua unicità e la capacità di trasmettere un'energia nuova e profonda. L'autore percepisce una fusione di rabbia e rispetto, un equilibrio instabile che rende l'ascolto un'esperienza irripetibile. Scopri l'energia unica del free jazz con 'Conquistador!' di Cecil Taylor.

 Nessun film mi ha fatto piangere tre volte per tre motivi diversi: GIOIA, COMMOZIONE, DOLORE.

 Il finale? Avete mai visto un finale più bello? Con l’indiano che spacca la finestra e un matto che urla.

La recensione descrive Qualcuno volò sul nido del cuculo come il film più bello, raccontandone la storia dal punto di vista di un anticonformista McMurphy. Viene apprezzata l'umanità dei personaggi, le emozioni suscitate e l'importanza della versione originale. Il finale è definito perfetto e commovente. L'autore condivide impressioni personali e momenti toccanti che rendono il film indimenticabile. Guarda Qualcuno volò sul nido del cuculo e vivi un'emozione unica!

 "Supersonic Home è una mezz'ora di musica sincera, non pretenziosa e capace di stimolare la nostra giornata."

 "Dr. Jekyll questa volta ha fatto centro, e (a mio parere personale) ha convinto molto di più della sua versione cattiva."

Supersonic Home segna un cambio di direzione per i membri degli hardcore Code Orange, mostrando il lato più melodico e pulito nel progetto Adventures. L'album è una sincera esplorazione di temi adolescenziali e sentimenti malinconici attraverso melodie emo anni '90 e indie dei primi 2000. Con testi profondi e sonorità catchy, l'esordio convince per freschezza e autenticità, inserendosi nel nuovo movimento emo con personalità. Ascolta Supersonic Home e lasciati conquistare dall'emo più genuino!

 La classica introduzione lenta “The Ascent” ci porta al caoticissimo solo iniziale di “Nosferatu”, dove la tecnica esplode senza preoccuparsi di fare qualcosa di sensato.

 La voce di Ranieri urla veramente come un ossesso, che ci fa temere altre cinque canzoni totalmente uguali.

La recensione celebra l'esordio del 1990 degli Hellwitch, «Syzygial Miscreancy», un album thrash tecnico e veloce con influenze death. Con sei tracce intense e una tecnica sopra le righe, il disco mostra una band caotica ma talentuosa. L'autore sottolinea la voce aggressiva di Ranieri e le variazioni musicali che evitano monotonia. Viene inoltre raccontata brevemente la storia della band e le sue successive evoluzioni. Scopri l’esplosiva tecnica degli Hellwitch con Syzygial Miscreancy!