“L’assolo a metà canzone è forse uno dei migliori dell’intera carriera di Slash.”

 “Un disco come questo difficilmente piacerà a tutti i fan dei Guns N’ Roses, ma raccoglierà numerosi feedback positivi dagli amanti del rock puro e ruvido.”

It’s Five O’Clock Somewhere segna la separazione di Slash dai Guns N’ Roses per un progetto più personale e fedele alle sue radici musicali. L’album è caratterizzato da hard rock grezzo con influenze blues e un’ottima produzione. Pur con qualche eccesso di durata, offre momenti di grande virtuosismo chitarristico e brani memorabili. Un disco che appassionerà chi cerca autenticità e rock senza compromessi. Ascolta It’s Five O’Clock Somewhere e riscopri il rock autentico di Slash fuori dai Guns N’ Roses!

 "Plastik è l'album della grande svolta, lodevole negli intenti, controverso nell’esito finale."

 "Due picchi da capogiro che da soli valgono il prezzo dell’album: 'Das Weisse Licht' e 'Fieber'."

La recensione analizza Plastik degli Oomph!, sottolineando la svolta pop ed elettronica della band tedesca. Pur elogiando brani come "Das Weisse Licht" e "Fieber", il giudizio complessivo è mitigato da alcune tracce meno riuscite. Il disco rappresenta un coraggioso esperimento di cambiamento in un panorama metal tendenzialmente conservatore, ma risente delle influenze della major Virgin. Scopri la rivoluzione musicale di Oomph! con Plastik, l'album che sfida il metal tradizionale.

 "La chitarra tagliante scandisce i quarti, con un basso dotato di una distorsione debordante, tellurica."

 "In sostanza, 'Empros' è un lavoro nello stile della band, non particolarmente ispirato, ma d'impatto e molto interessante."

Empros dei Russian Circles è un album post-rock/metal strumentale dal suono duro e massiccio, meno melodico rispetto ai lavori precedenti. Prodotto con Brandon Curtis, presenta brani dinamici e ben strutturati, con momenti psichedelici e ipnotici. La band esplora atmosfere dense e un songwriting monolitico ma coinvolgente. L'aggiunta di un canto effettato nell'ultima traccia introduce un interessante elemento nuovo. Un lavoro solido e d'impatto nella discografia del gruppo. Scopri il nuovo volto potente e oscuro dei Russian Circles con Empros!

 "FINE è fulgido come solo il dolore può essere."

 "La fine fa male, l'avevo ben detto al mio amico."

La recensione di 'Fine' di Infection Code descrive un album intenso e doloroso, con sonorità evolutive tra noise, tribalismi e atmosfere oscure. L'opera è apprezzata per la sua capacità di trasmettere emozioni forti e inedite, creando una miscela di silenzi, tensioni e esplosioni sonore. Riferimenti a città martoriate e altre band italiane sottolineano una presa di posizione emotiva e culturale. Il disco si chiude con un tocco che ricorda i Mogwai, lasciando spazio a molteplici interpretazioni. Scopri l'intensità emozionale di 'Fine' e lasciati trasportare dal dolore musicale di Infection Code.

 "E' uno di quei dischi che restano, caratterizzati da canzoni impeccabili, ultraterrene, che risuonano nelle viscere dell'ascoltatore come se fossero state scritte la notte dei tempi."

 "Methodrone è un drone psichedelico a presa rapida, un monumento a Velvet Underground, Stones, Bowie, Spacemen 3, MBV e JAMC."

La recensione celebra 'Methodrone', il secondo album dei Brian Jonestown Massacre, come un capolavoro psichedelico anni '90. L'album unisce influenze retrospettive anni '60 a un sound futurista, grazie alla visione creativa di Anton Newcombe. Canzoni impeccabili e familiari, con un forte legame a leggende come Velvet Underground e Spacemen 3, rendono questo disco un classico dimenticato ma prezioso. La varietà sonora, inclusi frammenti sperimentali e voci femminili ben dosate, crea un'esperienza intensa e memorabile. Ascolta Methodrone e immergiti in un viaggio psichedelico senza tempo.

 Le lacrime di quelle battaglie rimarranno cristallizzate nel tempo, così come il furore delle asce e delle spade.

 Eternal black dawn non ci dà nulla di più di quanto gli Omen non ci abbiano dato già prima della sua pubblicazione.

La recensione analizza "Eternal Black Dawn", ultimo album degli Omen, caratterizzato da un tentativo di rivivere il sound vintage della band. Dopo la perdita del carismatico singer J.D. Kimball, la band ha faticato a ritrovare l’originalità e la carica dei primi lavori, ma mantiene comunque una qualità superiore rispetto ai dischi precedenti post-Kimball. L’album è un tributo per i fan storici, un commiato malinconico di una realtà metal spesso sottovalutata. Scopri l’ultimo capitolo degli Omen e rivivi l’heavy metal classico!

 I Death Angel cadono rovinosamente dal loro trono di principini del thrash.

 Non sono i Death Angel: un polpettone metalcore che tradisce le loro origini.

La recensione giudica duramente Relentless Retribution, sesto album dei Death Angel, sottolineando il tradimento delle radici thrash a favore di influenze metalcore. La nuova formazione con un batterista poco ispirato e un cambio stilistico forzato sembrano aver minato la credibilità della band. Solo poche tracce riescono a mantenere qualche qualità, ma nel complesso l'album delude i fan storici. Scopri se Death Angel ha davvero tradito il thrash leggendo la recensione completa!

 "5 nomination agli Oscar? Le tette e le gambe della ragazzina hanno il loro perché, ma mi pare eccessivo per quanto sia un lavoro complessivamente decente."

 "Payne non ha inventato nulla. Hai ragione, ma se si sbagliano le dosi diventa una cosa inguardabile."

La recensione esamina Paradiso Amaro di Alexander Payne, apprezzandone la fusione tra commedia e dramma ma critcando la trama lineare e prevedibile. Viene riconosciuta la qualità di alcune interpretazioni, la fotografia suggestiva delle Hawaii e l'uso esagerato di zoom. Il titolo italiano è giudicato poco efficace, mentre il film risulta complessivamente discreto ma sopravvalutato. Il tono è scanzonato e pungente, senza eccessivi entusiasmi. Scopri il mix di ironia e dramma in Paradiso Amaro, un film da vedere con occhi attenti.

 Folgorante il riff di apertura di 'Aging Hippie Liberal Douche', un tuono a ciel sereno avvolto in una bufera di fiati.

 'Exodus' è un lento viaggio musicale che crea una nuova metropoli dentro il Bel Paese.

Transience, primo album dei Junkfood, mischia jazz-rock avanguardistico con influenze che spaziano dalla fusion newyorkese a sonorità math-rock anni '90. Il disco, completamente strumentale, affascina per la sua atmosfera evocativa e la capacità di connettere passato e presente musicale. La recensione esprime entusiasmo per la freschezza e qualità della proposta italiana, suggerendo il disco a un pubblico amante di sonorità progressive e sperimentali. Scopri l'innovativo jazz-rock italiano di Junkfood con Transience!

 "'Ave satani et stupor et christi', corrosivo sarcasmo contro la religione e l'ipocrisia ad essa collegata."

 "Unrein è una maestosa e vibrante chiusura in grande stile degli anni '90 per il trio della città del Maggiolino e della Golf."

Unrein rappresenta per gli Oomph! una chiusura significativa di un periodo creativo, con suoni più puliti e una forte attenzione tecnica. Mantenendo un mood nichilista e introspettivo, l'album bilancia rabbia estroversa e introspezione cupa. Brani come "Unsere Rettung" e "Gekreuzigt" emergono per potenza e sarcasmo critico, mentre tracce come "Foil" mostrano la vulnerabilità vocale di Dero. Unrein anticipa una svolta importante nella carriera della band e si conferma un lavoro solido e vibrante. Scopri l'intensità e la profondità di Unrein, l'album che ha segnato un'epoca per gli Oomph!

 "Siamo pienamente d'accordo. Molto probabilmente parecchi fan degli Anathema si erano ormai ridotti a pensare che il successore di A natural disaster non sarebbe mai arrivato."

 "We’re Here Because We’re Here è un ottimo disco, che lascia ben sperare per il futuro."

Dopo sette anni di attesa, gli Anathema tornano con We’re Here Because We’re Here, un album che segna un'evoluzione sonora con toni più duri e autentici. Pur perdendo parte della sperimentazione precedente, il disco dimostra mordente, passione e una solida identità artistica. Le composizioni, curate e coinvolgenti, come Dreaming Light e Angels Walk Among Us, mostrano una band ancora capace di emozionare e conquistare i fan. Ascolta We’re Here Because We’re Here e lasciati conquistare dall’evoluzione degli Anathema!

 "L'introduzione ci catapulta nelle viscere di una galassia gravida di stelle pulsanti e buchi neri affamate."

 "Impressiona l’abilità del guitar player Francesco che inventa tecnica e incisioni precise e letali."

Il debutto degli Heresiae è un EP potente e aggressivo che manifesta una tecnica strumentale di alto livello. Le tracce, tra cui "It’s only human frailty" e "Drone existence", mescolano brutalità e complessità ipnotica, creando atmosfere apocalittiche e suggestive. La band veneta offre un lavoro solido, energico e incisivo, senza eccessi di protagonismo, puntando su ritmiche e arrangiamenti efficaci e mai banali. Ascolta ora l’EP degli Heresiae e immergiti nel techno death metal più intenso.

 La sua voce rabbiosa, molto urlata e sofferente, riesce a fare esprimere tutto il suo odio e la sua rabbia come nessun altro aveva fatto mai.

 "Nevermind" rappresenta il punto più alto della breve carriera dei Nirvana, un classico ormai rimasto nella memoria degli appassionati.

La recensione celebra Nevermind come l'album che ha portato il grunge al successo internazionale e consacrato Kurt Cobain come un'icona del rock. Pur non perfetto tecnicamente, il disco contiene brani energici e coinvolgenti come "Smells Like Teen Spirit". Viene sottolineato l'apporto di Dave Grohl e l'impatto duraturo dell'album nella storia della musica rock. Scopri il potere rivoluzionario di Nevermind e lasciati coinvolgere dal grunge dei Nirvana!

 Cedric è un bambino di circa 8 anni, simpatico come una ragade in faccia.

 Un film che dovrebbe ispirare bontà e buoni sentimenti, ma che in realtà finisce per farti odiare vecchi, donne e bambini.

La recensione de Il Piccolo Lord di Jack Gold adotta un tono ironico e sarcastico, evidenziando le incongruenze narrative e la retorica melensa tipica dei film natalizi. Il protagonista è descritto in modo irriverente e il finale vero viene criticato per la sua velleità ottimistica. L'autore preferisce immaginare finali alternativi più crudi e realistici, invitando a riflettere sul vero impatto emotivo del film. Scopri perché 'Il Piccolo Lord' non è il classico film natalizio che ti aspetti!

 Lei è stata la mia Nico, la sacerdotessa che mi ha iniziato alle gioie musicali.

 Ma ora basta parlare, ritorniamo alle radici e dedichiamo un po' di tempo alla colonna sonora di quando, per alcuni di noi, il mondo era ancora una bella sorpresa.

La recensione celebra Cristina D'Avena come la musa e l'iniziatrice musicale di una generazione cresciuta con le sue celebri sigle TV. Fivelandia 4 è visto come un tuffo nostalgico nel passato, una raccolta di brani che hanno segnato l'infanzia e i ricordi di tanti. Viene sottolineato il ruolo fondamentale del Piccolo Coro dell'Antoniano come sfondo vocale. Il disco, apprezzato dalla critica, è una colonna sonora della gioventù di molti. Immergiti nel mito di Cristina D'Avena e rivivi le sigle indimenticabili!

 "Wunschkind è probabilmente l'album più oscuro di tutto il panorama Neue Deutsche Harte."

 "Ogni canzone è un piccolo viaggio negli inferi della mente: inflessibile, claustrofobico, cupo, malato e catartico."

Wunschkind rappresenta un deciso passo in avanti per gli Oomph!, con un sound maturo e oscuro che fonde industrial e atmosfere gotiche. L'album è caratterizzato da arrangiamenti sofisticati, cambi di tempo e un'interpretazione vocale più espressiva di Dero. Le tracce esplorano temi cupi e intensi, creando un viaggio sonoro claustrofobico e potente. È un lavoro complesso e coerente che si distingue nel panorama della Neue Deutsche Harte. Scopri l'album più oscuro e maturo degli Oomph! e vivi un viaggio sonoro unico!

 Il 1985 è l’anno zero dell’hardcore melodico e 'Back To The Known' il suo profeta.

 'Along The Way' è il vertice espressivo del lirismo di Graffin... Cose che si dovrebbero insegnare a scuola.

La recensione celebra 'Back To The Known' come l'ep fondamentale che definisce l'hardcore melodico dal 1985. I Bad Religion vengono riconosciuti pionieri nel fondere melodie e ritmiche hardcore, ispirando la scena punk dei decenni successivi. Brani come 'Along The Way' e 'Frogger' sono evidenziati per il loro impatto lirico e musicale. L'opera viene vista come un passaggio cruciale nel percorso della band e dell'intero genere, meritevole di riscoperta e gloria tardiva. Ascolta 'Back To The Known' e immergiti nelle radici dell’hardcore melodico!

 "Fuori dal mondo è un album teso e malinconico, drammatico quanto basta, perfetto in certi punti, ripetitivo in certi altri."

 "La varietà dei generi musicali attraversati ne è il suo punto di forza, per cui mi sento di potergli assegnare una sufficienza meritata."

L'album 'Fuori dal mondo' di Ludovico Einaudi, colonna sonora del film di Giuseppe Piccioni, è un lavoro variegato e ben orchestrato. Pur mostrando qualche ripetitività nelle parti pianistiche, l'insieme dei generi musicali e l'atmosfera drammatica creano un'esperienza musicale coinvolgente e suggestiva. La varietà sonora è il punto di forza dell'album, che riesce a catturare le emozioni del film in modo efficace. Ascolta ora 'Fuori dal mondo' e scopri le atmosfere di Einaudi per il grande schermo.

 "Perdersi in qualcosa di immenso. Eccessivo. Indefinito. Un oceano."

 "Un concept album che potrebbe essere Moby Dick in musica. O un poema omerico."

L'album 'The Death Defying Unicorn' di Motorpsycho e Stale Storlokken è un'opera intensa e immersiva, in cui jazz e sperimentazione si fondono in un concept album epico. La Trondheim Jazz Orchestra aggiunge una dimensione orchestrale che sostiene un viaggio emotivo tra abissi, rinascita e sogni condivisi. Un ascolto ideale per chi ama perdersi in sonorità vaste e poetiche. Immergiti in questo viaggio musicale unico e lasciati trasportare dall'epicità sonora di The Death Defying Unicorn.

 Viaggiate in autostrada a 150 sulla corsia di sorpasso e poi, senza preavviso, il conducente inserisce la prima.

 Ai miei occhi rimane una mezza porcata retorica, esageratamente femminista, che fallisce quasi completamente l’audace tentativo di coniugare dramma, commedia e musical.

La recensione evidenzia come il film di Nadine Labaki, pur partendo da un'idea interessante e una buona interpretazione del cast, risulti frammentato e incoerente nei cambi di ritmo. Il tentativo di coniugare dramma, commedia e musical è vano, e il femminismo rappresentato appare forzato e poco equilibrato. Nel complesso, il film non riesce a trasmettere efficacemente il suo messaggio di integrazione e lotta all’integralismo. Scopri la nostra analisi completa e valuta tu stesso l’opera di Nadine Labaki.