Il film rappresenta l’anticamera del grande successo sia per il regista che per gli sceneggiatori.

 Diverte nel vero senso della parola, volgendo altrove le attese e le aspettative create.

La recensione esalta The Kentucky Fried Movie come raccolta di ventidue sketch demenziali e satirici, frutto del genio di John Landis e Zucker-Abrahams-Zucker. Il film viene descritto come una pietra miliare che ha rivoluzionato la comicità cinematografica con parodie di film, tg, trailer e tanto altro. Alcuni omaggi italiani ne testimoniano l'influenza. Il giudizio finale è che, a quasi cinquant'anni dall'uscita, continua a divertire e sorprendere. Se ami la comicità fuori dagli schemi, The Kentucky Fried Movie è il film che fa per te: non perdertelo!

 Salì sul prestigiosissimo palco del 'Woodstock Music and Art Fair'… un set di 11 pezzi che nessuno dei pochi presenti ancora lucidi poté dimenticare.

 La rivista Rolling Stone lo considera il duecentoquarantacinquesimo più grande chitarrista di tutti i tempi, mica fichi & pizza.

La recensione offre un tributo appassionato a Leslie West, chitarrista dei Mountain, ricordando la sua storica esibizione al Woodstock Festival del 1969. Vengono ripercorse le tappe della sua carriera, le sue collaborazioni con grandi nomi, le sfide personali e il suo impatto duraturo sulla scena rock. Un racconto ricco di aneddoti e riconoscimenti, ideale per gli amanti della musica e del rock classico. Scopri la storia e l’eredità di Leslie West, un gigante del rock da non dimenticare!

 Machine Gun Etiquette è infatti un assemblato di pezzi rivisti e opportunamente scippati dalle esperienze di inframmezzo, e nuovi stimoli compositivi non più sotto l'univoca egida di Brian James.

 Smash it Up è l'inno di chiusura del punk e si scaglia contro il formalismo, la cultura hippie, i grandi eventi musicali.

La recensione racconta il ritorno dei The Damned nel 1979 con Machine Gun Etiquette, un album che segna una svolta stilistica e ideologica per la band. L'opera, innovativa nella line-up e nella sperimentazione musicale, propone nuovi classici che rinnovano il linguaggio punk, superando cliché del genere e segnando la fine della prima ondata punk. Ascolta Machine Gun Etiquette e riscopri il punk dei Damned!

 “In a Broken Dream è un gran pezzo, col miglior Rod Stewart possibile.”

 È il classico prodotto da tenere nella propria discoteca a ragione di un’unica canzone, peraltro suprema e cantata alla grande.

La recensione racconta la curiosa storia dei Python Lee Jackson e del loro album 'In a Broken Dream', reso celebre dalla voce di un giovane Rod Stewart. Viene esaltata la canzone omonima, considerata un classico evocativo della transizione anni '60-'70, mentre il resto del disco viene definito trascurabile. Il gruppo non otterrà altri riconoscimenti sostanziali, restando legato a questo unico successo. Riscopri il fascino blues di 'In a Broken Dream' e lasciati trasportare dagli anni d’oro del rock.

 Qui siamo in trincea con soldati/infermieri che affrontano la realtà di ogni giorno, che lottano e riescono tuttʼal più a tamponare le ferite.

 Vivendo così intensamente il proprio lavoro non esenta dagli errori, causati dallo stress continuo… solo chi fa sbaglia.

Il film di Petra Biondina Volpe racconta l’ultimo turno di un’infermiera in un ospedale svizzero, mettendo in luce la realtà dura ma profondamente umana del lavoro sanitario. La performance intensa di Leonie Benesch e la regia immersiva evitano ogni pietismo, restituendo invece la dignità e la fatica quotidiana di una professione spesso trascurata. La pellicola denuncia la carenza di personale e i rischi connessi, offrendo uno sguardo autentico e toccante. Scopri come “L’Ultimo Turno” ti farà vedere gli infermieri con occhi diversi!

 "2046 non è una stanza. È un momento. E tu ci sei stato."

 "Le mani di lei erano come il vento caldo di agosto: non si potevano trattenere, ma si ricordavano per sempre."

La recensione intreccia la trama di 2046 alla narrazione di un viaggio in treno, creando un parallelo tra la ricerca dei ricordi perduti nel film e un incontro carico di desiderio. Le atmosfere evocative di Wong Kar-Wai risuonano nella scrittura, tra sensualità, nostalgia e riflessione sul senso del tempo. Un'opera che globalizza la memoria ma rischia di diluirne la profondità, offrendo al pubblico uno specchio in cui smarrirsi. Scopri anche tu il viaggio unico di 2046: lasciati trasportare tra memoria, desiderio e poesia.

 La coppia sembra felice, passeggia per i campi, lei è una visione vestita d’oro... ma la bottiglia di vino rovesciata ci ricorda che non tutto è idilliaco.

 Forse il matrimonio è la 'tomba dell’amore'... Ma se l’alternativa sono nove settimane e ½ e un colpo in testa, quella tomba forse non è poi così male.

Il film Elvira Madigan di Bo Widerberg racconta la storia vera di un amore travolgente e illecito tra Hedvig e Sixten, immerso in una fotografia incantevole e sulle note di Mozart. La recensione celebra l’impatto sensoriale e la potenza estetica del film, ma sottolinea l’ironia del suo idealismo, spesso frainteso dalla controcultura. Il destino tragico della coppia mette in dubbio la retorica dell’amore libero, offrendo uno spunto di riflessione pungente sul confine tra sogno e realtà. Una visione affascinante e amara. Scopri ora la magia e la tragedia di Elvira Madigan: lasciati emozionare!

 La sua poetica autorale è già matura: i temi sono quelli che trattano di solitudine e di auto-isolamento personale ed emozionale tipici del cantautorato newyorkese.

 Non è certo una banale raccolta di versioni demo!

La recensione esplora il primo album solista di Paul Simon, pubblicato acusticamente in Inghilterra nel 1965. Si evidenzia la maturità artistica precoce, con brani che verranno poi affinati in Simon & Garfunkel. I testi affrontano solitudine e introspezione, mentre la produzione rimane volutamente scarna. Un album consigliato agli appassionati del folk e della storia musicale americana, seppur non indispensabile. Scopri le origini del mito Paul Simon: ascolta il suo Songbook!

 Amen, è evidente a questo punto come Sadler nell’economia del suo gruppo sia indispensabile, ma non autosufficiente.

 ‘Clear’ risulta piacevole, ben fatto, ma scarsamente memorabile.

La recensione sottolinea la rinascita personale di Sadler e la sobrietà ritrovata celebrata in 'Clear'. Nonostante la piacevolezza dell'album, manca la forza dei lavori con i Saga e nessun brano spicca davvero. Il disco risulta soddisfacente per i neofiti, ma non entusiasma i fan storici della band. L'importanza del gruppo nel portare Sadler all'eccellenza è ribadita. Scopri come Michael Sadler si reinventa in 'Clear' e condividi la tua opinione!

 Non è un capolavoro imprescindibile, ma resta una visione stimolante per chi ama Hitchcock.

 Parte della buona società newyorkese è complice dei sabotatori: il nemico interno, apparentemente rispettabile, che minaccia la sicurezza nazionale.

La recensione analizza 'Saboteur' di Hitchcock sottolineandone il valore storico e stilistico, pur considerandolo un titolo minore rispetto ai capolavori successivi. Evidenziate la suspense, l'ironia e il ruolo dei paesaggi americani, così come il messaggio sul nemico interno. Apprezzata la regia e l'interpretazione degli attori protagonisti. Scopri le radici della suspense hitchcockiana: guarda Saboteur e lasciati sorprendere.

 A sottolinearne il lato grottesco e folle, sono l’esito finale e soprattutto le parole dei personaggi che, attraverso l’umorismo più nero, fanno da contrappunto alla suddetta violenza.

 Gli ingranaggi del racconto sono oliati perfettamente.

La recensione elogia l’ironia grottesca di Burke & Hare di John Landis, ambientato nell’Edimburgo ottocentesca fra dissezioni anatomiche e humor nero. Il film si distingue per un montaggio preciso, dialoghi surreali e interpretazioni brillanti di Simon Pegg e Andy Serkis. Landis torna a stupire con una commedia nera che trasforma crimine e violenza in irresistibile satira. Scopri come la commedia nera di Landis trasforma il macabro in intrattenimento irresistibile!

 'In Circolo è una piccola gemma con liriche e testi post-adolescenziali.'

 'Il disco scivola senza particolari rallentamenti e si chiude con un magnifico brano acustico.'

La recensione celebra 'In circolo' dei Perturbazione come uno dei migliori album pop alternativi italiani dei primi anni 2000. Evidenzia la qualità dei testi, i temi di malinconia e solitudine, e la capacità di evocare emozioni attraverso brani come 'Agosto', 'Icerberg' e 'Arrivederci Addio'. L’album viene definito fresco e raffinato, ideale per chi cerca profondità emotiva accompagnata da una musica delicata. Scopri l’intensità emotiva di 'In circolo' dei Perturbazione: ascolta l’album e lasciati trasportare!

 The Dead Texan rigenera trame sognanti miste ad angoscia intermittente, che sembrano contenere uno smarrimento cosmico.

 Le sue calde pennellate musicali sono materiche, profonde e ampie. The Dead Texan è un acquerello visionario di un grande della musica ambient.

La recensione esalta The Dead Texan come un'opera ambient intensa e onirica, capace di trasportare l'ascoltatore in paesaggi mentali tra deserto e miraggi. La musica di Adam Wiltzie e l'apporto visivo di Christina Vantzou creano un viaggio emotivo e visionario, con una miscela di comfort, incertezza e mistero. L'album viene celebrato per la sua capacità di rinnovare il genere, offrendo un'esperienza sonora immersiva e personale. Scopri un viaggio sonoro unico e lasciati trasportare nella visione di The Dead Texan!

 Il desiderio qui non è solo erotico, ma politico: è ciò che sfida le regole, che rompe gli equilibri, che rifiuta l’adattamento.

 Bellocchio mette in scena una guerra fredda silenziosa tra l’individuo e le strutture che lo vogliono normalizzare: la famiglia, la scuola, la medicina, la giustizia, persino la memoria storica.

La recensione esplora il film Diavolo in Corpo di Marco Bellocchio, concentrandosi sulla sua intensa rappresentazione del desiderio come forza di rottura sociale e psicologica. Evidenzia il ruolo delle istituzioni come apparati di controllo e il conflitto tra individualità e norme. L'interpretazione di Maruschka Detmers viene esaltata. Il film è letto come un trattato sul caos emotivo e sociale degli anni '80. Scopri come Bellocchio trasforma il desiderio in ribellione: guarda Diavolo in Corpo e confrontati col suo messaggio potente.

 Imperfetta si, ma piena di cuore e di energia.

 Se vi è un gruppo adatto ad essere arricchito da un’orchestra questi sono i sinfonicissimi Procol Harum.

L'album live dei Procol Harum con la Edmonton Symphony Orchestra segnò il grande rilancio della band nei primi anni ’70. L’esecuzione sinfonica valorizza hit come 'Conquistador' e 'A Salty Dog', pur con qualche scelta di repertorio discutibile. La recensione ne riconosce energia, passione e meriti pionieristici nel progressive rock, pur rilevando alcune imperfezioni. Scopri il fascino e la potenza di uno dei più celebri live sinfonici del rock!

 L’opera getta luce su un uomo come Foster Wallace, il tipico ragazzone yankee di buon cuore e di grande stile letterario.

 Può proprio capitare che sia il cinema a riconciliarmi con la lettura di un libro complesso.

La recensione affronta 'The End of the Tour' come un ritratto autentico di David Foster Wallace, esplorando la complessità del suo carattere e il suo impatto nella letteratura. Il film segue il rapporto non sempre lineare tra Wallace e il giornalista Lipski durante il tour promozionale di 'Infinite Jest'. Si evidenzia la bravura degli attori e l'efficacia del film nel suscitare nuove letture e riflessioni sulla società moderna. Scopri il lato più umano di David Foster Wallace: guarda il film e lasciati ispirare alla lettura.

 Ophuls conferma il suo tocco magistrale nell'indagare le emozioni più nascoste.

 Un film che racconta la prigione dorata con rara sensibilità visiva.

La recensione elogia 'Caught' di Max Ophuls per la sua capacità di unire thriller psicologico e raffinato dramma umano. Il film esplora le inquietudini della protagonista, immersa in un'atmosfera tesa tra lusso e oppressione. Regia elegante e attenzione ai dettagli contribuiscono alla qualità dell'opera. Scopri perché 'Caught' è considerato un capolavoro: leggi la recensione e lasciati convincere a guardarlo!

 Non bisogna parlare dell’opera, bisogna solo credere di poterci arrivare dopo indicazioni strane e pure fuorvianti.

 Meraviglia, anche da vecchi rottami, quando ti rimane quasi solo da ricordare…

La recensione, scritta in tono caustico e autoironico, fonde riflessioni esistenziali sull’età con l’esperienza dell’ascolto di 'Introducing: Kilroy' dei Kilroy!, band svedese che propone garage beat, soul e mod con qualità sorprendente. L'autore evita volutamente la spiegazione tecnica dell’album, affidandosi al gioco e all’intuito del lettore, celebrando l’opera come un’inaspettata perla nascosta nel panorama musicale scandinavo. Scopri l’ironia e l’energia dei Kilroy! e lasciati trasportare dal loro sound vintage.

 "Chi ha scritto la musica di questo pezzo, comunque, è un genio. Perché il ritornello dopo averlo ascoltato un paio di volte ti si incolla in testa e non ti molla più."

 "Crema di palle si stacca da tutto e tutti, ha qualcosa di immediato e di romanticamente protervo."

La recensione esplora Crema di palle di Dolcefida, insolito brano pop che unisce ironia, testi espliciti e un ritornello irresistibile. L'autore ne evidenzia l'impatto mediatico, il gioco sul doppio senso e la differenza rispetto ad altre cantanti italiane. Dolcefida si caratterizza per un'immagine sfrontata e una comunicazione intelligente, riuscendo a distinguersi nella scena musicale odierna. Scopri se anche tu non riesci a toglierti dalla testa Crema di palle!

 Caparezza è diverso. Si sa, il rapper non rinnegherà mai sé stesso.

 I suoi giochi di parole saranno sempre geniali. E gli strumentisti di cui si circonda non sono Ciccio il puzzone rockettaro o Frank il ciccione piadinaro.

La recensione evidenzia come ?! sia un disco d'esordio acerbo dal punto di vista musicale ma già ricco di testi brillanti, ironici e taglienti. Caparezza si distingue per l'originalità e la ricchezza delle liriche, anche se la maturità compositiva arriverà con i lavori successivi. L'album è consigliato soprattutto per le sue perle linguistiche e la carica polemica, pur presentando qualche calo nell'attenzione musicale. Leggi la recensione completa e scopri perché il primo Caparezza non si dimentica facilmente!