Voto:
Consiglio vivamente l'attività di Coppino sul sito.
Utente piuttosto spassoso.
Voto:
Devo constatare non senza un certo compiacimento che la tua insana missione prosegue.
Spero di vivere abbastanza da vedermi citato.
Molto bene.
Voto:
Per codesto genere nutro un aprioristico, geriatrico e forse snobistico disprezzo.
La vecchiaia non è una bella cosa ma, ne sono sicuro, neanche sta roba qua.
Voto:
non so se dopo avere ascoltato questi due brani proseguirò, certamente non mi invogliano.
Non basta una grande (?) scrittura a scavallare monotonia e grandissima noia acustica.
Forse è meglio se mi ascolto qualche sua altra opera, vista la considerazione che tiene presso i vostri autorevoli pareri.
Voto:
Non ho MAI trovato nei Sophia il benché minimo elemento di continuità con i God Machine.
Sembrano un'entità completamente disgiunta, e non è una bella cosa.
Oltretutto, al netto della discontinuità, ho sempre trovato composizioni piuttosto piatte. Ma forse è colpa mia che inconsciamente cerco quei collegamenti con le origini sempre puntualmente frustrati.
Ora, nonostante i precedenti non siano felici per le mie orecchie, tenterò di ascoltare pure questo. Perché non è possibile che chi ha composto quel che ha composto con i God Machine possa sempre assestarsi si esiti talmente anonimi.
Voto:
e allora con quest'ondata di consensi mi tocca ascoltarlo.
Voto:
Ecco qua. Me l'ero persa. Loro li ho poi conosciuti per altre vie non debasiche. Devo ascoltare solo questo, gli altri me li sono già gustati. Apprezzo la matrice fortemente acida con la quale hanno impregnato le radici blues.
Voto:
Le tonalità di Mr. E che preferisco.
C'è quasi da sperare che le cose continuino a girargli male.
Povero.
Bel disco, molto malinconico, per tempi tristi come questi.
Voto:
Sia chiaro.
Non ho niente contro la Poesia, una delle più alte forme espressive concesse alle sensibilità di pochi.
Proprio per questo mi irrita il tentativo a sproposito e dagli esiti mediocri di propinarcela
Tutto piuttosto patetico.
Voto:
Diciamo che il disco è appesantito da sonorità leggermente "tirate".
Veramente spesso, preso originale settimane fa, impossibile da ascoltare tutto di un fiato.
Come una bicchierata di cemento armato.