Eccovi dunque servito questo ordigno infernale, lanciato a velocità illegale in una nuvola caliginosa, nel clangore generato dal disagio.

 Osservatelo avanzare indisturbato, mentre travolge qualsiasi brandello di sogno americano andato in frantumi e abbandonato lungo pianure depresse, senza meta predicando il Nulla cosmico.

La recensione di 'Dead Horse' dei Bummer descrive un album breve ma intenso, caratterizzato da un suono caotico, disturbante e carico di rabbia. La band proveniente dal Midwest americano offre un mix di noise rock e influenze anni '90, con una voce vicina alla follia di Mike Patton. Un'opera per chi ama sperimentare frastuoni e atmosfere oscure, lontana da innovazioni ma ricca di cinismo e energia brutale. Scopri l'infernale caos sonoro di Bummer e lasciati travolgere dal loro delirio musicale!

 Gli Irist saranno a breve "un crack" in ambito metal.

 "Harvester" inizia come Katatonia e finisce trascinandoti in un vortice forsennato di matrice High on Fire.

La recensione celebra il debutto degli Irist con l'album Order of the Mind, un lavoro che unisce potenti bordate di sludge e metalcore a influenze di grandi nomi del genere come Mastodon e Gojira. La produzione pulita rende l'album accessibile anche ai meno esperti, mentre la varietà nei passaggi rende l'ascolto coinvolgente e non banale. Pur non essendo un'opera completamente originale, il disco si distingue per la sua qualità e carica primordiale. Un esordio promettente per il quintetto di Atlanta. Ascolta ora Order of the Mind e scopri il futuro del sludge metal!

 La violenza arriva lateralmente, aleggiante e sospesa come una promessa, ma è ragionata.

 Benvenuti nel futuro.

Human Impact segna un esordio riuscito, grazie alla combinazione di musicisti esperti provenienti da scene iconiche newyorchesi come UNSANE, Cop Shoot Cop e Swans. Il disco offre un noise rock controllato, con atmosfere minacciose e ritmi tribali, in cui la violenza sonora è più latente che esplosiva. Ogni traccia evoca influenze riconoscibili ma trasforma il patrimonio musicale in qualcosa di nuovo e potente. Ascolta Human Impact e scopri un nuovo volto del noise rock contemporaneo.

 Questo è il miglior disco mai composto da una band di semi divinità, e chi lo nega non capisce un cazzo della Vera Musica!

 Danny ha otto braccia come l’amorevole divinità che sovrasta il booklet e galleggia.

La recensione esprime una passione irriverente e profonda per l’album Fear Inoculum dei Tool, uscito dopo 13 anni di attesa. Pur riconoscendo qualche limite, l’autore celebra l’eccellenza tecnica, la ricchezza sonora e l’evoluzione progressiva del gruppo. Le caratteristiche uniche del disco, dal ritmo ai dettagli multimediali, vengono analizzate con toni provocatori, entusiastici e talvolta critici. L’album è indicato come un traguardo importante e un’opera originale nel panorama metal/prog. Scopri l’universo sonoro unico di Fear Inoculum, l’album che ha rivoluzionato il metal progressivo!

 Se voi foste veri uomini, e non hipster invertebrati, l'interno dei vostri stessi testicoli rimbomberebbe scrollato da suoni di questa natura.

 Riff che non conoscono il concetto di eccesso di velocità, sparati in faccia con la stessa sottigliezza con la quale vengono declamate farneticazioni di complotti rettiliani.

La recensione celebra Electric Messiah come un album potente e senza fronzoli, capace di risvegliare l'istinto primordiale e il gusto per il metal più intenso. Con riff veloci, un canto distintivo e un'immagine volutamente tamarra, High on Fire conferma la sua potenza e il proprio stile unico. L'atmosfera è energica e coinvolgente, capace di far sentire l'ascoltatore al centro di un’esperienza sonora brutale e autentica. Scopri la potenza di Electric Messiah: ascolta ora High on Fire!

 L’ultima fatica discografica di Giovanni Allevi, “Equilibrium”.

 Abbandonarsi a grevi battute sugli Hendicappati ignorando le disabilità di alcuni dei presenti.

La recensione di Equilibrium di Giovanni Allevi è narrata con tono ironico e sarcastico, più focalizzata su aneddoti esilaranti e situazioni impreviste che su una vera e propria analisi musicale. L'autore mostra un giudizio severo e poco entusiasta verso l'album, rifuggendo dal classico approccio critico e preferendo un racconto dissacrante e colorito della vita quotidiana. Scopri la recensione più sarcastica e fuori dagli schemi di Equilibrium!

 "You Won't Get What You Want è una passeggiata a piedi nudi su un tappeto di specchi frantumati."

 "Che suono ha la disperazione? Questo."

Daughters tornano dopo otto anni con un album denso di tensione e oscurità. "You Won't Get What You Want" esplora sonorità industriali e atmosfere alienanti per descrivere l'angoscia di tempi difficili. La voce di Alexis Marshall sottolinea un ritratto amaro della società contemporanea. Il disco non offre conforto, ma un’esperienza intensa e riflessiva. Ascolta ora l’album e immergiti in questa intensa esperienza sonora!

 Bordate siderali cicliche, mantra cosmici salmodiati dal cerimoniere Cisneros e dal suo cantato "laterale".

 Una fottuta bisettrice che ti penetra nel cervello e non ti molla più.

La recensione celebra la reunion dei Sleep con il loro album The Sciences, uscito dopo oltre vent'anni. Descrive un'opera che fonde brutalità e sacralità, creando un viaggio cosmico e ipnotico. Il contributo di Roeder alla batteria aggiunge profondità e coesione al sound. Un ritorno attesissimo che conferma la forza e la compatibilità della band nonostante il tempo passato. Scopri l'esperienza sonora unica di Sleep con The Sciences, ora da ascoltare!

 8 è un disco selvaggio e compatto, ciclico. Non ha inizio né fine, metafora della divina furia che imbriglia gli elementi e scandisce il perenne fluire cosmico del Tutto.

 Lasciate che il vostro sistema nervoso sovraeccitato ne trattenga il transito brutale, come foste attraversati da scie di particelle rilasciate dall’esplosione di una supernova.

La recensione descrive '8' degli Ufomammut come un album selvaggio e compatto, privo di inizio e fine, che trasporta l'ascoltatore in un viaggio sonoro cosmico. Le tracce si fondono in un magma continuo di suoni doom sludge, con detonazioni tribal-psichedeliche e ipnosi musicali. L'album è definito una manifestazione di energia primordiale e di un fluire eterno che riflette l'estetica cosmica della band. L'ascolto è un'esperienza immersiva e coinvolgente, perfetta per gli amanti del genere. Ascolta '8' degli Ufomammut per un'intensa esperienza sonora cosmica e primordiale.

 Potrei dirvi che Villains è un disco pop, anche ben confezionato, relegando l’analisi alla mia voglia di sfogarmi con un liberatorio turpiloquio.

 Abbiate comprensione, non è semplice realizzare che la ragazza che ami è in realtà una zoccola.

La recensione esprime una forte delusione per "Villains", il nuovo album dei Queens of the Stone Age. Il disco, descritto come un patchwork pop rock prodotto da Mark Ronson, manca di mordente e si allontana dalle atmosfere psichedeliche che avevano reso celebre la band. Nonostante alcune tracce mantengano una certa classe compositiva, l'impressione generale è di un lavoro privo di anima e di vera sostanza. Scopri perché anche i fan storici sono delusi da Villains!