psychopompe

DeRango : 13,33 • DeEtà™ : 7807 giorni

 Mi piace pensare alla psichedelia come ad un virus a cui non si è mai trovata una cura.

 Alla fine di questi 42 minuti comincerete a provare i primi sintomi di contagio: lentezza nei movimenti, crescita esponenziale del cuoio capelluto, leggera repulsione all'acqua.

La recensione celebra 'Cosmic Jokers' come un simbolo del contagio psichedelico nella Germania di fine anni '60 e inizio '70. Pur nato da sessioni improvvisate e operazioni economiche, l'album incarna un viaggio sonoro lunghissimo, ipnotico e cosmico, che lascia un'impronta profonda nella mente dell'ascoltatore. Un'opera che unisce musicisti di rilievo della scena krautrock in due lunghe suite di pura sperimentazione. Immergiti nel viaggio psichedelico dei Cosmic Jokers, colonna sonora di un'epoca rivoluzionaria.

 Penso che giudicare, in particolare dare giudizi affrettati, sia concettualmente sbagliato.

 La sua staticità quasi ambient lo rende perfetto per mandare a letto con un sorriso ebete anche il più incazzato di voi.

La recensione invita a evitare giudizi affrettati e a contestualizzare l'ascolto di Brightblack Morning Light, un album caratterizzato da ritmi ripetitivi e un tono quasi ambient. Sebbene possa sembrare noioso al primo impatto, col tempo si rivela un disco perfetto per rilassarsi dopo giornate stressanti. L'album funziona come una terapia musicale che calma e distende l'ascoltatore. Ascolta Brightblack Morning Light e lasciati trasportare dalle sue vibrazioni rilassanti.

 Quello che fuoriesce dalle casse più che una Pasqua è un'epifania di scorie acide di matrice 60's decisamente affascinante.

 Encomiabile l’abilità di questi 5 giovinastri nel forgiare un suono monolitico, forse un po’ monocorde per alcuni, ma che dona uniformità d’intenti invidiabile a questa prima prova.

La recensione celebra 'Passover', il primo album dei Black Angels, per la sua raffinata capacità di evocare atmosfere dei mitici anni '60. Con un suono monolitico e ipnotico, echi di 13th Floor Elevators e Velvet Underground si intrecciano a composizioni intense e uniformi. Brani come 'First Vietnamese War' e 'Manipulation' mostrano una varietà stilistica notevole. L'album si distingue per una musica lisergica e affascinante, perfetta per chi cerca sonorità psichedeliche contemporanee ispirate al passato. Ascolta 'Passover' e immergiti nell'ipnosi psichedelica dei Black Angels!

 Ogni deserto apre orizzonti fisici quanto psichici.

 Cantare il deserto sarebbe sacrilego; meglio lasciarlo raccontare solo dagli strumenti.

La recensione esplora l'album 'Triple Burner' di Harris Newman, che con sonorità minimali e strumentali evoca le atmosfere silenziose e misteriose del deserto. Il lavoro si distingue per la sua capacità di trasportare l'ascoltatore in un viaggio psicologico e sonoro, reso ancora più ricco dalla presenza del batterista Bruce Cawdron. Le tracce si susseguono tra arpeggi, slide guitar e crescendo statici che rappresentano l'immobilismo del paesaggio desertico. Un'opera contemplativa dove l'assenza di voce amplifica il senso di solitudine e vastità. Ascolta Triple Burner per immergerti in un viaggio sonoro unico tra paesaggi desertici.

 Trout Mask Replica è un capolavoro di premeditata erosione e coraggioso ampliamento dei confini del rock.

 Un disco che ha dimostrato come le barriere formali del 'rock' potevano e dovevano essere infrante.

La recensione evidenzia Trout Mask Replica come un'opera rivoluzionaria e coraggiosa che ha ridefinito i confini del rock. Captain Beefheart, con un approccio musicale unico, miscela blues, free jazz e avanguardia, creando un disco alieno e complesso. Pur diviso tra fans e detrattori all'epoca, l'album resta un capolavoro straordinario e un monito sull'importanza di rompere le barriere formali nel rock. Ascolta Trout Mask Replica e immergiti in un viaggio musicale unico e innovativo.

 "Tito e compari suonano garage nell’accezione primigenia del termine, come si cristallizzò tra il ‘65 e il ‘67."

 "Di sicuro, disco garage dell’anno appena trascorso."

Star Trash di Tito And The Brainsuckers è un concentrato autentico e vivace di garage rock dagli anni '60, impreziosito da tocchi psichedelici e ritmi variegati. La band abruzzese offre un ottimo punto di partenza per chi vuole avvicinarsi al genere senza contaminazioni moderne. Con collaborazioni di artisti storici e arrangiamenti originali, l'album si conferma come uno dei migliori lavori garage dell'anno. Scopri l’autentico garage rock con Star Trash di Tito And The Brainsuckers!

 "La varietà della strumentazione è il valore aggiunto dell'opera; tra glockenspiel, banjo, archi e ottoni vari, le soluzioni non risultano mai scontate."

 "Un senso di troppo perfezionismo pervade i cori celestiali di 'Central And Remote', 'Marla' può tanto commuovere quanto far sbadigliare e 'Colorado' dura il doppio di quanto dovrebbe."

Yellow House dei Grizzly Bear è un album affascinante e ricco di strumentazioni originali che però soffre di una eccessiva omogeneità nel suo svolgimento. L'inizio brillante lascia spazio a momenti meno ispirati e a una durata di alcune tracce che appare eccessiva. L'opera mostra potenzialità non ancora pienamente espresse in un panorama musicale pieno di meteore. Scopri l'alternativa indie di Yellow House e valuta tu stesso le sue sfumature sonore.

 La musica fortunatamente è ancora latrice di emozioni innanzitutto.

 Jim James è il Messia e la sua 'Flying V' il bastone papale, simbolo di potere terreno e superno.

La recensione celebra Okonokos, doppio album live di My Morning Jacket, che cattura l'energia e l'emotività della band in tutta la loro potenza. Il disco riflette un momento di massimo zenith artistico con performance intense e momenti riflessivi. La musica è descritta come hard rock contaminato da country, gospel e psichedelia. Le imperfezioni live sono viste come segno di autenticità e passione, con Jim James protagonista assoluto. Un disco che conquista per profondità e potenza, definito disco dell'anno dal recensore. Scopri l'energia di Okonokos, il live che ha segnato il rock moderno!

 "Gone completely beyond."

 "Un disco a due facce, specchio diretto della personalità schizoide dei suoi autori."

La recensione esalta l'album Meek Warrior degli Akron/Family, evidenziandone la perfetta fusione di folk e sperimentazione. Il disco presenta due anime distinte ma complementari: un lato folk radicato con influenze orientali e un lato rumorista imprevedibile e selvaggio. Le tracce Blessing Force e The Rider (Dolphin Song) sono descritte come momenti particolarmente intensi e affascinanti. L'opera è indicata per chi apprezza sonorità controcorrente e composizioni non convenzionali. Scopri il viaggio sonoro unico di Meek Warrior, immergiti nel folk sperimentale degli Akron/Family!

 "Essere atei in questo caso aiuta."

 "Un album che mischia suoni anni '80 un po’ disco, un po’ dancehall di periferia, talvolta talmente bene da renderli più che digeribili."

La recensione analizza 'Pieces Of The People We Love' dei The Rapture, un album spesso criticato ma che miscela elementi dance, punk e funk con un approccio danzereccio. L'autore riconosce i difetti, soprattutto nelle tracce più chitarristiche, ma apprezza l'abilità della band nel creare atmosfere coinvolgenti nonostante le critiche e l'ostilità della scena musicale di riferimento. Scopri un album controverso che unisce dance e punk, e decidi tu stesso se è innovativo o sopravvalutato!