Questo film non ha NULLA a che fare col capolavoro della Disney stessa. Ma proprio un caxxo.

 Non ha trama degna di nota, è squallido, ti rovina il fegato e ti invoglia a ficcare due dita in bocca e vomitare tutto quello che hai mangiato in un'intera settimana...

La recensione analizza Hercules il Figlio degli Dei, un film d'animazione prodotto da Dingo Pictures noto per le sue copie a basso costo. Con una trama confusa e qualità tecnica scadente, non ha nulla a che vedere con il classico Disney. L'autore evidenzia ironicamente difetti evidenti, salvando solo un doppiaggio appena sufficiente. Un titolo da evitare se si cerca animazione seria. Scopri perché questo cartoon è un cult trash da non prendere sul serio!

 È come se mancasse un pezzo, che magari poi c'era ma è stato tagliato fuori dalla pellicola e aggiunto alla collezione personale di Nicolas Cage.

 Un action movie a bassa intensità inserito in un classico contesto distopico che come tale funziona sempre, anche se la storia non ha granché da dire.

La recensione critica 'The Humanity Bureau', film distopico diretto da Rob W. King con Nicolas Cage. Pur con una premessa interessante, la pellicola delude per la trama debole e la completa mancanza di approfondimento, con un finale brusco e insoddisfacente. L'interpretazione di Cage è definita sufficiente ma non impreziosisce il film, che resta un action a bassa intensità. Scopri perché The Humanity Bureau non conquista e leggi la recensione completa!

 Keith Moon si era reincarnato (parole sue).

 Pochi brani come questo riescono a diventare degli inni alla vita; di quando ti alzi dal letto e sei pronto a fregartene del resto del mondo.

La recensione celebra 'Elephant Stone', il primo singolo dei The Stone Roses, sottolineando il ruolo iconico del batterista Reni e la produzione di grandi nomi come John Leckie e Peter Hook. Il brano rappresenta un classico della scena Madchester, carico di nostalgia e poesia, e un inno alla vita e alla rinascita personale. Ascolta Elephant Stone e immergiti nella leggenda Madchester!

 Forse l'unica Suite psichedelica della storia della musica italiana.

 Un'esperienza, non la semplice e distratta fruizione che… è un cancro per la Cultura e per l'Arte.

La recensione celebra l'unico LP 'Dedicato A' de Le Stelle, guidate dall'artista e figura pop Mario Schifano. Un'opera unica nella musica psichedelica italiana, ispirata ai grandi gruppi anglo-americani e arricchita da un contesto artistico e culturale d'eccellenza. La musica, l'arte e l'esperienza live si fondono in un viaggio sensoriale irripetibile. L'album rappresenta un capitolo fondamentale della sperimentazione musicale e visiva italiana degli anni Sessanta. Ascolta ora 'Dedicato A' e immergiti nel mito psichedelico italiano!

 Hotel Paral.lel. 20 anni dopo è ancora così. Elegante e brutale.

 Restare immersi in uno spazio di suono nello stesso tempo limpido e distorto, concreto e astratto, potente e fragile.

La recensione esalta l'album Hotel Paral.lel di Fennesz per la sua capacità di immergere l'ascoltatore in paesaggi sonori tanto limpidi quanto distorti. Definito elegante e brutale, il disco è considerato un viaggio di 15 tracce tra concretezza e astrazione che mantiene il suo fascino anche a distanza di 20 anni. L'autore riflette sulle influenze e il futuro della musica elettronica evocando anche altri artisti come Boards of Canada e Sakamoto. Ascolta Hotel Paral.lel e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Un bel ritorno questo dei ODM, addirittura ai limiti del sorprendente.

 La furiosa “Alcohol” si avvicina tantissimo ad atmosfere bunueliane.

You Don’t Exist segna il ritorno di One Dimensional Man dopo sette anni con un disco intenso e più vicino agli esordi hardcore noise. Il nuovo album vanta una formazione rinnovata e tracce potenti come "Alcohol" e "The American Dream". Capovilla dimostra una rinnovata energia, mentre il sound si alterna tra furia e momenti più melodici, offrendo un lavoro martellante e ispirato. Un ritorno convincente che prosegue un percorso interrotto ma mai dimenticato. Scopri il nuovo album di One Dimensional Man, un ritorno potente e senza compromessi.

 Un disco sicuramente particolare che mette assieme sonorità vintage tipiche di un revival pop psichedelico.

 Potrebbe essere interessante vederli dal vivo: si parla di una bella formazione composta da 11 elementi.

La recensione racconta la rinascita artistica di Saul Adamczewski, ex Fat White Family, e il suo nuovo progetto Insecure Men, basato su un debutto psichedelico UK. Il disco si caratterizza per sonorità vintage, synth anni '80 e influenze orientali e calypso. Pur apprezzando l'originalità degli arrangiamenti, il giudizio complessivo è moderato, riconoscendo un lavoro interessante ma non eccelso. La formazione dal vivo promette però dinamismo e presenza scenica. Scopri il debutto degli Insecure Men e lasciati sorprendere dalla loro psichedelia unica!

 “Un album concepito nel caos della nuova scena musicale genovese, da cantare un po’ a squarciagola e un po’ sottovoce.”

 “Finalmente definisce quello che può essere un urlo liberatorio o un sussurro ironico.”

Finalmente è il primo album dei fratelli Ciapica, noto come Cartabianca, che propone nove tracce folk intimo e ironico. Le loro voci calde e mutevoli accompagnano atmosfere cantautorali che donano grande coinvolgimento. L'album si distingue per la varietà e l'omogeneità emotiva, risultando perfetto per chi cerca nuove sonorità italiane. Ascolta 'Finalmente' e lasciati conquistare dal folk genovese dei Cartabianca!

 Il titolo dell'album deriva dal nome della prima missione dell'uomo nello spazio.

 Una sorta di Synth pop che ricorda a tratti i Duran Duran, combinato con un cantautorato simile a quello dei Baustelle.

Vostok è il disco d’esordio dei D’Alì, una band pop-rock italiana con influenze synth degli anni '80. L'album si sviluppa attorno al tema del viaggio, spaziale e personale, con liriche che spaziano da esperienze intime a critiche sociali, accompagnate da sonorità che ricordano i Duran Duran e i Baustelle. Un progetto interessante ma che mantiene un tono misurato. Ascolta Vostok per un viaggio musicale tra synth pop e riflessioni intime.

 James Franco scrive un elogio degli incapaci ma celebra l’arte cinematografica vera.

 Esiste più dignità in questo nobile fallimento che nel successo algido di tanti prodotti hollywoodiani.

The Disaster Artist di James Franco racconta la storia dietro la nascita di The Room, il peggior film di sempre, esplorando temi di amicizia, fallimento e passione. Il film celebra l'arte cinematografica anche attraverso un fallimento clamoroso, con una critica profonda all'elitismo di Hollywood. La struggente figura di Tommy Wiseau è al centro di una narrazione che mescola malinconia e comicità. Un film che trova bellezza e umanità nelle imperfezioni più evidenti. Scopri la storia dietro il peggior film di sempre e lasciati sorprendere da un tributo unico!

 La band invece è solida, granitica e derivativa, losangelina ma con sonorità da east coast.

 Le varie influenze riescono a mescolarsi tanto quanto l’olio e l’acqua riescono ad amalgamarsi agitando una bottiglia.

La recensione di The Gato Hunch dei Stanford Prison Experiment evidenzia un disco solido e derivativo, con influenze marcate da band come Fugazi e Jesus Lizard. Pur mescolando elementi diversi, il suono mantiene una forte identità. Il pezzo 'Cansado' viene suggerito come highlight imprescindibile. La recensione è permeata da un tono malinconico e personale. Ascolta The Gato Hunch e scopri il miglior post-hardcore losangelino.

 Dragon Ball Super è un prodotto assolutamente commerciale, con episodi uno più noioso dell’altro con disegni osceni e animati alla cazzo di cane.

 Goku che è diventato un coglione, facendo sembrare quello della prima serie Leonardo Da Vinci.

La recensione critica aspramente Dragon Ball Super, definendolo un prodotto commerciale con animazione scadente e trasformazioni riciclate. I combattimenti risultano noiosi e privi di tensione, mentre la caratterizzazione di molti personaggi è peggiorata rispetto alle serie precedenti. Solo Vegeta e C-17 ricevono un trattamento decente. Nel complesso, Dragon Ball Super è descritto come un lontano e deludente parente del primo Dragon Ball. Scopri se Dragon Ball Super è davvero all'altezza del mito, leggi la recensione completa!

 È una sensazione che conosco e che mi ha fatto sentire in qualche modo vicino a questo ragazzo che quando alla fine si è ritrovato solo al mondo ha agito come un animale spaventato.

 Forse la scelta di farlo interpretare da un ragazzo così popolare come Ross Lynch conferisce un significato ulteriore e più profondo a un film diretto con grande bravura.

My Friend Dahmer, diretto da Marc Meyers, racconta l'infanzia e l'adolescenza travagliate di Jeffrey Dahmer da una prospettiva personale. Basato sulla graphic novel di John 'Derf' Backderf, mostra l'isolamento sociale e i comportamenti disturbati del futuro serial killer. La scelta di Ross Lynch per il ruolo principale aggiunge profondità simbolica al film, che affronta temi di esclusione e sofferenza con grande sensibilità. La recensione sottolinea la bravura del regista e dell'attore. Scopri la storia dietro l'uomo e il mito in My Friend Dahmer, un film da non perdere.

 I suoni sembrano letteralmente sciamare tutto intorno nell’ambiente che ci circonda in una unicità che li tiene legati assieme.

 È una visione della musica jazz che è quasi paesaggistica.

Traveling Pulse, il nuovo album live dei Cloudmakers Five, propone un jazz ipnotico e paesaggistico incentrato sul vibrafono di Jim Hart. Il quintetto unisce sperimentazione e strutture circolari, creando un'esperienza sonora unica e avvolgente, ispirata anche alle impressioni di viaggio del leader. Scopri il sound unico dei Cloudmakers Five con Traveling Pulse, un viaggio jazz ipnotico da non perdere.

 A James Gray va fatto un grande applauso per essere uno dei pochissimi che ha ancora il coraggio di sfidare il mainstream hollywoodiano con film fuori dal tempo.

 The Lost City of Z è un piccolo gioiello di cinema che prova a resistere, che sfiora il pathos toccato da grandi classici che furono.

James Gray torna con The Lost City of Z, un film d'autore che sfida il cinema mainstream con uno stile classico e ritmi lenti. La pellicola racconta la vita e l'ossessione di Percy Fawcett, esploratore dell'Amazzonia. Nonostante le difficoltà produttive e il mediocre incasso, il film rappresenta il miglior lavoro di Gray, toccando temi profondi come la fuga, il conflitto familiare e la ricerca del destino. Un'opera che emoziona e resiste al tempo come pochi altri. Guarda The Lost City of Z per un'avventura cinematografica fuori dal comune.

 La prima bellezza di questo "dischetto" è il piglio grezzo dei pezzi, un notevole passo avanti rispetto alla produzione rock plastica degli anni '80.

 Death is not the end è una delle sue più belle canzoni, una ninna-nanna con un forte accento gospel, un vero gioiello mai suonato dal vivo da Dylan.

La recensione analizza Down in the Groove di Bob Dylan, evidenziando un ritorno a un sound più grezzo e autentico rispetto agli anni '80. Alcuni brani emergono per le influenze gospel e la qualità delle interpretazioni. L'album è consigliato a chi conosce già Dylan e vuole approfondire fasi della sua evoluzione musicale. Scopri le sfumature meno note di Bob Dylan con questa recensione approfondita!

 "Il pop meticcio doveva suonare così, lo accettiamo e lo accogliamo."

 "Ghali, non penso chiederai mai scusa... Per questo ti perdono. La prossima volta, però, sta’ nel tuo."

La recensione traccia il percorso artistico di Ghali, evidenziando il suo debutto come un prodotto pop di qualità con una forte presenza di trap e melodie radiofoniche. Alcuni singoli hanno riscosso grande successo, ma emergono critiche verso testi controversi e l'eccesso di aspettative mediatiche. L'autore apprezza l'originalità stilistica, ma sottolinea la necessità di maggiore consapevolezza nei contenuti espressi. Scopri l'album di Ghali e la rivoluzione del pop-trap italiano!

 Il dubbio cui viene sottoposto Padre Sebastiao è universale e riguarda ogni spettatore.

 Questo film, in maniera brillante e intelligente, è illuminante e una grande fonte di ispirazione.

Il film Silence di Martin Scorsese, tratto dal romanzo di Shusaku Endo, racconta la persecuzione dei cristiani nel Giappone del XVII secolo con grande maestria e profondità. La vicenda del gesuita Padre Sebastiao offre uno spaccato intenso sulle crisi spirituali e sulle scelte morali che scuotono l’anima. Con interpretazioni solide e una ricostruzione storica coinvolgente, il film invita a riflettere sul senso del credo e del compromesso umano. Un'opera stimolante che non impone risposte ma apre a molte domande universali. Scopri Silence e immergiti in un viaggio di fede e riflessione profonda.

 "Play è stato il disco che a fine novata ha ricoperto l’elettronica di quella dignità propria del genere musicale."

 "Il primo brano di questo lavoro è uno dei punti migliori da cui partire. Un abbraccio caldo in una città di vetro e cemento."

Dopo anni di assenza dal panorama mainstream, Moby torna con 'Long Ambients 1: Calm. Sleep', un album drone ambient che si distingue per profondità ed esperienza. La recensione ripercorre anche il successo di 'Play' e la trasformazione dell'artista verso un ascolto più introspettivo. Il disco è consigliato a chi vuole esplorare il genere ambient in modo accessibile e sincero. Scopri l'ambient profondo di Moby con Long Ambients 1: Calm. Sleep.

 Sono quelli come loro che 'salvano' il rock’n’roll giorno dopo giorno.

 L’entusiasmo contagioso della prima volta è la gran bella cosa di questa giovane combriccola.

La recensione celebra i Rata Negra, giovane band madrilena che con 'Oido Absoluto' rinnova il punk californiano anni '80 con energia e autenticità. Il trio, guidato da una voce femminile, suscita entusiasmo e ricorda iconici gruppi punk, risultando una delle sorprese più interessanti del 2017. Nonostante la loro breve esperienza, l'album e il live mostrano un impegno e una passione che meritano attenzione. Ascolta Rata Negra e sostieni il futuro del punk autentico!