La forza del lavoro di Enyedi sta anche e soprattutto nell’evitare qualsiasi topos amoroso.

 L’anima viaggia veloce mentre il corpo resta quasi impassibile, inespressivo come quello di un androide.

Il film racconta una storia d'amore atipica tra Mária ed Endre, due colleghi con difficoltà emotive profonde. Attraverso un simbolismo onirico e una narrazione algida, Enyedi esplora le complicazioni dei sentimenti e l'incomunicabilità tra i protagonisti. Il film evita stereotipi romantici per offrire un ritratto autentico e intenso di due anime fragili alla ricerca di umanità. Scopri l’intenso viaggio emotivo di Corpo e anima, un film che ridefinisce l’amore.

 Le donne che urlano sono meglio degli uomini, nell'emo questo è un fatto.

 La notte ha una luce di fondo opprimente, rumorosa e calda: un fastidio sommerso sotto ansie granitiche.

La recensione analizza l'album di awakebutstillinbed con un tono profondo e riflessivo, concentrandosi sulle emozioni intense e le difficoltà dell'identità personale. La musica è descritta come un viaggio emotivo caratterizzato da urla e fragilità, mostrando chiara affinità con band come Hotelier e Rainer Maria. L'autore riconosce il valore del disco come espressione autentica delle ansie e dei conflitti interiori, apprezzando la sua intensità emotiva. Ascolta l'album di awakebutstillinbed e immergiti nelle sue intense emozioni.

 «Circa 97° Fahrenheit, asfalto bollente, guido senza meta su una strada che come un nastro si srotola tra le sabbie del deserto di Chihuahua.»

 «E, arrivata all’uscita di Venezia Est, mi sembra di intravedere spuntare dallo specchietto retrovisore le tese dei sombreros colorati dei tre suonatori mariachi!»

La recensione fonde la musica iconica di Johnny Cash con un vivido racconto di un viaggio desertico e rovente. La canzone 'Ring of Fire' diventa colonna sonora di un percorso immerso tra il caldo soffocante e immagini vivide di fuga e oblio. Un’esperienza sensoriale e personale, arricchita da riferimenti cinematografici e atmosfere mexicane. Immergiti nel viaggio musicale e lasciati avvolgere dal fuoco di Johnny Cash!

 "È un growl più violento e sadico di quello sfoggiato da molti maschietti."

 "Una cacofonia assordante; un Grindcore indistinto eppure magistrale, da spaccare il culo ai passeri."

La recensione esalta l'album 'Carrion for Worm' dei Nuclear Death, un lavoro grindcore feroce e originale del 1991. Vengono sottolineate le performance vocali di Lori Bravo e la tecnica del nuovo drummer Steve Cowan. L'atmosfera sporca e violenta accompagna testi provocatori e trasgressivi, creando un'esperienza sonora unica per gli amanti del metal più estremo. Ascolta ora 'Carrion for Worm' per un'esperienza grindcore senza compromessi!

 Ogni performance dal vivo ha praticamente una sua forma unica e peculiare e si configura come qualche cosa di unico e irripetibile.

 Definirei la nostra musica come evasione. Le nostre possibilità di cambiare l’odio e che cosa è sbagliato nel mondo sono molto limitate ovviamente.

La recensione/intervista ai Snakes Don’t Belong in Alaska, gruppo psichedelico di Newcastle, evidenzia il loro metodo musicale basato su jam session improvvisate e performance live irripetibili. La band si ispira a leggende psichedeliche europee e asiatiche e riflette un approccio fresco rispetto alla scena locale, creando musica come forma di evasione. Pur prevalentemente live, pianificano future registrazioni in studio e mantengono una presenza creativa attiva, con una visione positiva per il futuro. Ascolta la musica unica e improvvisata degli Snakes Don’t Belong in Alaska e immergiti nella psichedelia dal vivo!

 Guido, ma sono solo un passeggero.

 Gentili Signore, rispettabili Signori qui riuniti per assistere al più bello spettacolo del mondo, ho il piacere di presentarvi il terribile, grandioso, stupefacente Oblio!

La recensione racconta un’esperienza sensoriale e riflessiva ascoltando 'The Passenger' di Iggy Pop durante una guida notturna. La musica diventa veicolo di emozioni profonde, che richiamano temi di malinconia, desiderio e oblio. L’autore si immerge nelle note, ritrovandosi in un viaggio dentro il presente e la coscienza. L’opera viene celebrata come un’esperienza intensa e suggestiva, capace di evocare immagini e stati d’animo potenti. Ascolta The Passenger di Iggy Pop e vivi il tuo viaggio interiore.

 L’album è godibile e gli assoli di Wylde a distanza di anni restano un piacere per le orecchie.

 Da un punto di vista artistico è da considerarsi un lavoro interlocutorio, privo del guizzo che fa la differenza tra un buon brano ed un classico.

No Rest For The Wicked, pubblicato nel 1988, è un album solido di Ozzy Osbourne che segna l’ingresso di Zakk Wylde. Pur vendendo milioni di copie e contenendo ottimi pezzi e assoli, manca del guizzo che lo renda un classico assoluto. Il disco si colloca come un lavoro di transizione prima del più maturo No More Tears. Scopri l’evoluzione di Ozzy con No Rest For The Wicked, il cuore del metal anni ’80.

 "West Ryder Pauper Lunatic Asylum è nel complesso un album melanconico, collerico, flemmatico e sanguigno: tutto e il contrario di tutto."

 "Underdog parla di outsider che, con impegno e a testa bassa, sorprendono tutti come il Leicester City FC in Premier League."

La recensione celebra West Ryder Pauper Lunatic Asylum come un album di rottura e fusione di stili tra rock psichedelico e dance. Kasabian emerge come band capace di sperimentare senza perdere la potenza live e il legame con il pubblico. Tra brani iconici come 'Fire' e 'Underdog', l'album rappresenta un classico amato dagli appassionati, nonostante alcune critiche esterne. L'autrice si mostra affezionata al gruppo e attende con entusiasmo i loro concerti. Scopri l'album e vivi l'energia unica dei Kasabian dal vivo!

 «Uno dei motivi principali per cui 'Abu Nawas Rhapsody' si eleva ad altissimi livelli è la qualità dei suoi interpreti.»

 «L’elegia del bizzarro del poeta de ‘Le mille e una notte’ è il secondo brano su cui mi dilungherò, letteralmente devastante, per costruzione e rendition musicale.»

L'album Abu Nawas Rhapsody di Dhafer Youssef è un'elegia musicale che unisce jazz, fusion e musica araba con intensità e grande maestria strumentale. L'opera omaggia il poeta Abu Nawas con interpretazioni raffinate e coinvolgenti di un quartetto di alto livello. I brani emergono per la ricchezza ritmica e melodica, con assoli incisivi e dialoghi musicali avvincenti. La recensione evidenzia la sensibilità e l'innovazione artistica dell'album, capace di emozionare e sorprendere. Ascolta Abu Nawas Rhapsody e lasciati trasportare dalla magia del jazz mediorientale.

 «Ci vuole coraggio a essere Keaton Henson, credo.»

 «Keaton Henson è un giunco sottile in mezzo alla tempesta della vita, che non lo ha spezzato: lo ha piegato.»

La recensione enfatizza il coraggio e la delicatezza di Keaton Henson nel suo album Dear..., realizzato in condizioni di forte ansia e isolamento. L'artista si rivela fragile ma potente, capace di toccare corde profondamente personali nell'ascoltatore. Un disco intimo e introspettivo, tra paure, solitudine e apertura verso l'altro. Ascolta Dear... di Keaton Henson e lasciati toccare dalla sua emotività.

 Ogni volta che suonavano, sapevi che eri in presenza di qualche cosa di veramente forte.

 Composizioni minimali, istintive e brevi come nella tradizione di gruppi come i Minutemen di Dannees Boon.

La recensione celebra 'Poke It With a Stick', unico album della band punk Your Food, simbolo della scena di Louisville nei primi anni '80. La ristampa digitale permette di riscoprire le sonorità incisive e minimaliste, caratterizzate da basso potente e performance vocali intense. Il disco è descritto come un esempio di punk istintivo e catartico, con influenze garage e sperimentazioni sonore. Ascolta oggi 'Poke It With a Stick' e immergiti nel vero punk di Louisville!

 È un disco letteralmente POP(ular), nessuna accezione negativa, ma non è ciò che mi aspettavo da un “non propriamente jazz”.

 Cohen è stato sicuramente una rivelazione positiva, mettendo in mostra un timbro profondo ed espressivo.

L'album 1970 di Avishai Cohen si distingue per un approccio più pop e vocale rispetto alle sue produzioni precedenti, integrando influenze jazz, latino-americane e world music. Pur apprezzando la qualità tecnica e la produzione, la recensione evidenzia una svolta stilistica che potrebbe sorprendere i fan del jazz classico. Le cover sono reinterpretate con perizia, mentre le composizioni originali spaziano da sonorità blues a soul. Un disco accuratamente eseguito ma con un'impronta più commerciale rispetto al passato. Scopri l’evoluzione artistica di Avishai Cohen con l’album 1970, un viaggio unico tra jazz e pop.

 Il viaggio è un pretesto per raccontare e raccontarsi le proprie vite insieme.

 Un amore che non si spegne, quel prendersi cura a vicenda nelle piccole cose, quel “nonostante tutto”.

Ella & John di Paolo Virzì non è il suo film migliore, ma riesce a commuovere grazie a una narrazione delicata e personale. La storia di due anziani innamorati esplora memoria, malattia e la quotidianità con dolcezza e profondità. L’interpretazione di Helen Mirren e Donald Sutherland impreziosisce il racconto di un amore che resiste al tempo. Il film rimane impresso come un ritratto umano intenso e autentico. Scopri il delicato ritratto di amore e memoria in Ella & John di Paolo Virzì.

 I Tomorrow furono l'apice dei sessanta, almeno così dice Joe Boyd.

 E, chissà, forse, in quel concerto le mura han tremato davvero. Anche se magari solo un pochino.

La recensione celebra l'album 'Tomorrow' dei Tomorrow come un capolavoro psichedelico degli anni '60, evidenziando un concerto leggendario all'UFO club e la produzione di Mark Wirtz. Il disco è descritto come un esempio unico di energia giovanile, originalità e influenze libertarie, con riferimenti a Joe Boyd e alla scena musicale dell'epoca. Un viaggio attraverso suoni innovativi, atmosfere esoteriche e momenti iconici che hanno segnato un'epoca. Ascolta ora l’album iconico dei Tomorrow e immergiti nella psichedelia anni ’60!

 È praticamente impossibile non cogliere quella stessa carica dei Chills di Martin Phillips oppure dei Bats.

 Siamo davanti a un disco che suona in una maniera essenziale e che non merita di passare inosservato.

This Is Glue, il secondo album dei neozelandesi Salad Boys, si immerge nel classico Dunedin Sound con sonorità lo-fi, chitarre jingle jangle e atmosfere malinconiche. Sebbene non rivoluzionario, l'album offre un lavoro essenziale e apprezzabile dagli amanti del genere e della scena alternativa indipendente. La recensione mette in luce legami con gruppi storici come Chills e Bats, sottolineando l'importanza della continuità di questo sound. Ascolta This Is Glue per un viaggio autentico nel cuore del Dunedin Sound!

 La mia palestra è di note

 Non ho mai messo un soldo, fra’ solo perché non l’avevo

La recensione di 'Chic' di Izi mette in luce la profondità e l'autenticità dei testi, che riflettono esperienze personali e sfide di vita. L'album è apprezzato per la capacità del rapper di raccontare in modo sincero e coinvolgente. I versi mostrano emozioni intense e una forte connessione con la realtà urbana. Ascolta 'Chic' di Izi e immergiti nelle sue liriche autentiche e intense.

 Quanto sei languida Clairo, forse ti amo un po'.

 Sei una Lolita 2.0.

La recensione celebra la giovane artista Clairo e il suo album d’esordio Brains A Bus Station, definendolo un dono imperfetto e autentico, capace di catturare l’essenza dell’adolescenza. La musica, caratterizzata da sonorità lo-fi e una strumentazione semplicistica, esprime un’atmosfera intima e personale. L’autore sottolinea la freschezza e la vulnerabilità di Clairo, paragonandola a una Lolita moderna e apprezzando la sua originalità. Ascolta ora Brains A Bus Station e scopri il talento autentico di Clairo!

 Rimango lì, rapito, conquistato, ipnotizzato dalle percussioni, dalle chitarre stonate, dal clapping, senza capire una singola parola.

 Perché dona fiducia. A chi ha tutto da perdere nella propria vita, grazie alla musica può trovare una via, un linguaggio per comunicare in tutti i continenti.

La recensione racconta l'esperienza coinvolgente di un concerto dal vivo dei Tinariwen e l'acquisto dell'album Elwan. L'album è descritto come un viaggio emotivo tra tradizione, blues africano e speranza, valorizzando la storia e le difficoltà del popolo tuareg. L'ascolto regala emozioni profonde più che dettagli tecnici, con testi che esprimono resilienza, identità e un desiderio di pace. L'album rappresenta un ponte culturale e un messaggio universale di libertà e rispetto. Ascolta Tinariwen - Elwan e lasciati trasportare dal deserto e dalla speranza.

 Questo decennio ha scelto la sua stella: il classe 1987 Ty Segall.

 Ty Segall ha gettato tutte le tessere del mosaico per terra e le ha messe assieme rapidamente: il risultato sono canzoni destinate a restare negli anni.

Freedom's Goblin è il decimo album solista di Ty Segall, considerato un'icona del rock contemporaneo. L'opera mescola garage rock, psichedelia e power pop, mostrando un artista visionario e istintivo. Il disco è un viaggio musicale ricco di sperimentazioni e richiami al sound anni Sessanta, fissando Segall come un innovatore capace di definire una nuova generazione. La recensione lo celebra come un capolavoro destinato a durare nel tempo. Ascolta Freedom's Goblin e immergiti nell'estro visionario di Ty Segall!

 L'album è una delusione (quasi) totale.

 La canzone più bella è UNA COVER (Come Undone dei Duran Duran, che vede la partecipazione di Lizzy Hale).

Omertà degli Adrenaline Mob, nonostante la presenza di stelle come Russell Allen e Mike Portnoy, delude per riff banali e canzoni poco ispirate. Solo le ballad si distinguono come luci in un album altrimenti monocorde, mentre la produzione e l'esecuzione restano solide. Un'occasione sprecata che non soddisfa le alte aspettative generate dal supergruppo. Scopri se Omertà degli Adrenaline Mob è all'altezza delle tue aspettative.