mi porterò sempre appresso il ricordo di una serata vissuta all’insegna di uno slogan sempre valido: 'Long live rock!'

 il fulcro del sound espresso è opera dei due ottuagenari Roger Daltrey e Pete Townshend

La recensione racconta l’emozione di assistere al concerto milanese degli Who nel 2025, tra nostalgia per i tempi d’oro e la vitalità di Daltrey e Townshend. Nonostante l’età, la band brit rock coinvolge il pubblico di tutte le età offrendo una scaletta carica di classici. Qualche limite tecnico dovuto all’acustica non oscura la magia di una serata tutta 'Long live rock'. Non perdere il racconto di una notte magica con gli Who: rivivi il rock che non muore mai!

 Ligabue ha raccontato una generazione di un luogo preciso, che poi si è rivelata universale per un certo tipo di fauna giovanile, rusticamente ribelle.

 Evidentemente questo 'sincero racconto epicizzato in musica classic-rock' è servito non solo ai giovani reggiani, ma ha colto un luogo dell’immaginario di molti altri.

La recensione valorizza l'album di debutto di Ligabue come manifesto del rock emiliano e narratore di una generazione. Evidenzia testi credibili, talento autoriale e voce adatta al genere. Confronta il disco con altri artisti coevi, lodando la sua capacità di raccontare il passaggio sociale fra tradizione e modernità. L'influenza di Springsteen viene indicata come un elemento di forza, collocando l'album tra i capisaldi del cantautorato italiano. Scopri come Ligabue ha segnato una generazione con il suo album d'esordio. Leggi la recensione completa!

 “Harmony” è un bel titolo, centrato per un gruppo che fa delle armonie vocali dei suoi tre cantanti il pezzo forte degli arrangiamenti.

 Questo disco costituisce un passo indietro rispetto ai tre precedenti dischi dei TDN.

La recensione analizza 'Harmony' dei Three Dog Night, lodando le armonie vocali e la presenza dei tre frontman. Il disco si distingue per le molte cover, ma viene giudicato inferiore ai lavori precedenti nonostante la presenza di singoli di successo. Alcuni brani convincono, altri risultano poco incisivi, lasciando una sensazione di passo indietro rispetto al recente passato della band. Scopri se le celebri armonie dei Three Dog Night bastano a rendere memorabile questo album!

 Una canzone straordinaria, che rivela la Georgia non come un luogo dolce e incantato... ma attraversato da un'umanità irrequieta e dolente.

 Non resta dunque che ascoltare la vasta produzione di un grande cantautore che ha passato una vita intera a flirtare con la morte, corteggiandola e temendola allo stesso tempo.

La recensione esplora la carriera tormentata di Vic Chesnutt, ponendo particolare attenzione al suo secondo album, West of Rome. L'autore sottolinea la maturità artistica raggiunta grazie anche all'apporto produttivo di Michael Stipe. Il disco si distingue per arrangiamenti più ricchi e canzoni intense, in cui temi come la sofferenza, la morte e la disillusione trovano una voce autentica. La raccolta rappresenta un passo decisivo nell'evoluzione del cantautore. Un omaggio sentito a un artista che ha trasformato il dolore in arte. Scopri il capolavoro di Vic Chesnutt e lasciati trasportare dalla sua commovente arte.

 Il Liga ha finito le idee. Mica da ora, da tempo, anche se è in buona compagnia.

 Il terzo CD è Ligabue che si sente De Gregori... Alla seconda traccia ho chiuso, anche basta.

La recensione stronca l'operazione nostalgia di Ligabue per il trentennale di Buon compleanno Elvis. Il cofanetto viene criticato per la mancanza di novità, arrangiamenti poco ispirati e versioni che non aggiungono nulla all'originale. L'autore sottolinea come il contenuto sia superfluo anche per i fan più accaniti, ironizzando sul prezzo e sulla scelta artistica di Ligabue. Scopri se davvero questo cofanetto vale il tuo tempo e denaro: leggi tutta la recensione!

 Il “Superman” di Gunn non salva solo il Dc Universe: restituisce ai cinecomic il diritto di essere politici, complessi e… umani.

 Più delle armi di Luthor, sono le shitstorm dei social a minacciare pesantemente l’eroe.

La recensione loda il Superman di James Gunn per aver rinnovato il personaggio rendendolo umano e attuale. Gunn introduce temi politici e sociali, dal peso dei social media alle metafore su conflitti reali. Il film valorizza anche comprimari ben scritti ed evita i soliti finali esagerati tipici dei cinecomic. Un reboot intelligente che eleva il genere. Scopri come il nuovo Superman di James Gunn cambia il volto dei cinecomic!

 Non è musica, è uno scenario. Un incubo in slow motion.

 Questo è un disco che si soffre, si digerisce lentamente e forse non si digerisce affatto.

La recensione dipinge Skin of Evil come un album denso di atmosfere oscure e visionarie. La musica di Blackout Beach è descritta come un'esperienza intensa, dove la voce di Carey Mercer guida l'ascoltatore in un paesaggio sonoro post-apocalittico, tra desolazione e lirismo. Vengono richiamate suggestioni western gotiche, letteratura americana e parallelismi con artisti iconici. Il disco non è immediato, ma offre emozioni profonde per chi saprà lasciarsi coinvolgere. Scopri l'incanto ruvido di Skin of Evil: ascoltalo e lasciati catturare dal suo deserto sonoro.

 La particolare, accesa atmosfera dal vivo e la performance sanguigna e calorosamente acclamata dagli astanti, porta quest’opera ad avere un riscontro commerciale ancor migliore delle due precedenti.

 Il suono su disco è inalterato, fedele e non ritoccato, come d’altronde era norma a quel tempo.

Captured Live at the Forum celebra la vitalità dei Three Dog Night dal vivo, con performance vocale energica e un sound fedele all'esperienza del concerto. Grazie ad una scaletta tratta dai primi due album e ad un'atmosfera festosa, il disco ottenne successo commerciale e divenne uno spartiacque per la carriera del gruppo. La registrazione è genuina, senza ritocchi, e cattura l'essenza dei loro spettacoli anni '60. Scopri la potenza live dei Three Dog Night e rivivi il loro indimenticabile concerto!

 La musica del trio olandese è un trippone galattico di portata gargantuesca.

 Lo scopo è dimenticare la orripilante routine di cui siete portatori sani (forse).

La recensione celebra 'Intergalactic Dada & Space Trombones' dei Radar Men from the Moon, un album psichedelico che fonde groove, stoner e kraut-rock in tracce strumentali lunghe e visionarie. Il sound permette di evadere la routine quotidiana per un viaggio sonoro nello spazio, grazie a una band che mescola sapientemente influenze classiche e moderne. Consigliato agli appassionati di musica heavy-psych e a chi cerca un'esperienza d’ascolto ipnotica e travolgente. Salta sulla barca solare e lasciati trasportare nello spazio con i Radar Men from the Moon!

 Io tornavo a casa da scuola, accendevo la Tv e mi vedevo Bim Bum Bam, aspettando la mitica sigla della mitica Cristina D'Avena e poi spegnevo, del cartone in sé non me n'è mai fregato una beata minchia.

 In questo marasma di disegni animati malissimo, c'erano le siglette a fare da contorno.

La recensione analizza con sarcasmo e nostalgia il celebre album 'Fivelandia Volume 8' di Cristina D'Avena, icona delle sigle TV per bambini degli anni '80 e '90. Tra citazioni di show, personaggi bizzarri e critica alla TV dell'epoca, spunta un racconto personale di come queste sigle abbiano segnato l'immaginario collettivo. L'autore si concentra più sulle atmosfere e i ricordi che sulla qualità dell'opera, tra sorrisi e nostalgia latente. Riscopri anche tu le indimenticabili sigle della tua infanzia!

 Non c’è sarcasmo, non c’è snobismo, c’è solo nostalgia, gioco, rispetto.

 Le voci sono il film. Le battute dei vecchi noir si intrecciano con i dialoghi nuovi in modo impeccabile.

La recensione celebra Dead Men Don't Wear Plaid come un irresistibile collage di noir anni '40 e commedia raffinata. Steve Martin brilla in un film che omaggia i classici senza sarcasmo, esaltando la potenza della lingua originale e l'eleganza visiva dei dettagli. Il risultato è una dichiarazione d'amore verso il cinema di ieri, godibile anche dai meno esperti del genere. Scopri questa perla del cinema e lasciati conquistare dal suo fascino d’altri tempi!

 Lo smartphone agisce come inibitore di esperienze, impedendo ai ragazzi di sviluppare le competenze fondamentali per affrontare il mondo, gli altri, se stessi.

 Consegnare uno smartphone con accesso libero a social, messaggistica, videogiochi e pornografia equivale a fare partire un figlio per Marte.

La recensione analizza 'La generazione ansiosa' di Jonathan Haidt, sottolineando come smartphone e social network abbiano profondamente trasformato l'infanzia e l'adolescenza, inibendo il gioco libero e la crescita autentica. Il testo evidenzia i rischi specifici per ragazzi e ragazze e discute l'importanza della libertà e dell'esposizione al rischio nello sviluppo umano. Viene anche proposta la necessità di limiti concreti all'accesso digitale e di modelli educativi alternativi. Leggi la recensione per capire come cambiare il rapporto tra giovani e tecnologia!

 Questo disco è un must-have perché cattura l’essenza dell’attitudine punk.

 Il suo valore risiede proprio nelle sue tracce pericolosamente incendiarie e nelle sue autentiche e grossolane imprecisioni.

La recensione esplora Cycledelic, album di debutto dei Johnny Moped, sottolineandone il ruolo di outsider nel punk inglese. Il disco, seppur imperfetto e pubblicato in ritardo rispetto all’esplosione del genere, viene descritto come autentico e prezioso per la sua attitudine incendiaria. Viene raccomandato anche il documentario "Basically, Johnny Moped" per conoscere meglio la band. Scopri la vera essenza del punk ascoltando Cycledelic dei Johnny Moped!

 La musica è una stratificazione di suoni e rumori che forse va ascoltata e percepita in modo non convenzionale.

 Una foschia piena di disagio avvolge e genera quel tipo di suggestione che ti fa controllare bene che non ci sia qualcuno/qualcosa nascosto alle tua spalle... che ti sta spiando.

La recensione esplora De Rerum Satana, unico e rarissimo album dei misteriosi Spectro Panico. Tra organi liturgici, atmosfere oscure, copertine enigmatiche e suggestioni esoteriche, il disco affascina collezionisti e appassionati di sonorità gotiche e sperimentali. Un'esperienza d'ascolto trasversale per pochi fortunati. Scopri il fascino oscuro e inafferrabile di De Rerum Satana!

 Per niente seminali i Three Dog Night, ma ultra piacevoli.

 Lo fanno bravamente, e con splendide e convinte voci che recano un particolare senso di gioia.

La recensione esamina il secondo album dei Three Dog Night, uscito nel 1969, composto prevalentemente da cover riarrangiate con grande energia vocale. Spiccano versioni memorabili e l’utilizzo alternato delle tre voci principali. Pur non essendo innovativi, la band offre piacevolezza e coinvolgimento. Il disco si distingue per l’eclettismo delle cover e alcune felici intuizioni artistiche. Scopri la carica vocale e l’energia anni '60 di Suitable for Framing!

 Il suono ti arriva addosso come un blocco unico di circa un milione di istanti, ogni particella un possibile mondo a parte.

 Questa è musica potente come il rock’n’roll e sacra come il temporale.

La recensione celebra la potenza dell’album "Los Thuthanaka" e la sua capacità di unire antiche ritualità andine e avanguardia psichedelica. Il suono travolge l’ascoltatore, rompendo regole e strutture musicali. L’opera viene descritta come intensa, visionaria e capace di evocare sensazioni cosmiche e comunitarie. Vengono messi in risalto sia gli aspetti spirituali che quelli dirompenti del disco. Il tono è coinvolto e appassionato. Lasciati travolgere dall’esperienza sonora di Los Thuthanaka!

 Siamo stati insieme tutto il pomeriggio senza baciarci. È stato bellissimo.

 Veronesi non scrive un romanzo estivo: scrive la fine della fanciullezza.

La recensione esalta 'Settembre nero' di Veronesi come un romanzo di formazione realistico. Protagonista è Gigio, dodicenne alle prese con la scoperta di sé, della musica e del primo amore durante l’estate del 1972. Narrazione fluida e sintassi asciutta danno vita a un ritratto vivido della crescita, culminando in un evento che segna la fine dell’infanzia. Scopri come Veronesi racconta la fine dell’innocenza: leggi la recensione!

 La copertina di 'Strawberries' cattura perfettamente questo concetto: una fragola appoggiata sulla fronte di un maiale, una traduzione visiva dell'espressione 'perle ai porci'.

 'Strawberries' è il prodotto di un'Inghilterra ancora segnata dalla recessione, dalla crisi delle Falklands, da nuove tensioni sociali e continui fermenti culturali.

La recensione esplora 'Strawberries' dei Damned, album del 1982 che segna la piena metamorfosi della band dal punk a nuove sonorità, grazie anche al contributo di Roman Jugg. Mentre parte della fanbase storce il naso, l'opera si distingue per ecletticità e qualità di scrittura. La narrazione passa tra crisi interne, marketing creativo e brani ormai classici. Opera consigliata a chi ama la sperimentazione. Scopri come i Damned hanno rivoluzionato il loro sound: ascolta Strawberries e lasciati sorprendere!

 Qui siamo di fronte a qualcosa di oltremodo eccezionale, roba che in confronto il rafting è un giochetto da infanti.

 Suona come deve suonare, cioè un buon disco pop che guarda all'estero, e infatti ha venduto a pacchi pure lì.

La recensione affronta con ironia e coraggio l’album 'Dove c’è musica' di Eros Ramazzotti, sfidando i pregiudizi e riconoscendone il valore pop e la straordinaria diffusione. L'autore riflette su successi iconici, momenti storici e aneddoti, sottolineando come certe melodie abbiano segnato un’epoca. Pur non essendo fan sfegatato, il recensore riconosce la qualità e la portata dell’album nel panorama musicale italiano. Scopri perché 'Dove c’è musica' merita un ascolto senza pregiudizi!

 Il loro poprock/rhythm&blues accessibile e melodico si reggeva sull’oculata scelta delle cover, sull’efficacia della trasposizione delle stesse per tre voci tutte importanti e rigogliose.

 Ce la facciamo a reggere un’altra decina di svelte rece sulla “Notte da tre cani”? Ma certo che si.

La recensione analizza l'esordio dei Three Dog Night, sottolineando la struttura insolita del gruppo con tre cantanti e un repertorio prevalentemente di cover scelte con cura. Vengono messe in luce le migliori interpretazioni dell'album e l'abilità nel valorizzare autori come Nilsson, Newman e Neil Young. L'energia del trio vocale e la varietà delle cover rendono il disco una perla del pop rock anni '60. Riscopri l'album che ha dato voce a tre frontmen e rivoluzionato le cover pop-rock!