Sono quelli come loro che 'salvano' il rock’n’roll giorno dopo giorno.

 L’entusiasmo contagioso della prima volta è la gran bella cosa di questa giovane combriccola.

La recensione celebra i Rata Negra, giovane band madrilena che con 'Oido Absoluto' rinnova il punk californiano anni '80 con energia e autenticità. Il trio, guidato da una voce femminile, suscita entusiasmo e ricorda iconici gruppi punk, risultando una delle sorprese più interessanti del 2017. Nonostante la loro breve esperienza, l'album e il live mostrano un impegno e una passione che meritano attenzione. Ascolta Rata Negra e sostieni il futuro del punk autentico!

 Il garage-punk che ha in mente Michael non ha nulla della sfrontata e compiaciuta selvatichezza di quello suonato da Fuzztones e Gravedigger V; al contrario, è un garage-punk gentile e costumato.

 Se John Peel spiana la strada agli Undertones, Rodney spiana la strada ai Salvation Army.

La recensione ripercorre la nascita e la trasformazione del gruppo californiano Salvation Army, poi ribattezzato Befour Three O'Clock, evidenziando la loro originale proposta di garage-punk gentile nel 1981. Attraverso demo tape, influenze di figure chiave come Dennes e Rodney e collaborazioni con etichette come la Frontier, il gruppo costruisce un percorso musicale unico, caratterizzato da cambi di formazione e attenzione all'evoluzione sonora, culminando nella trasformazione in The Three O'Clock. Ascolta l'elegante vintage garage-punk di Befour Three O'Clock e scopri una gemma nascosta degli anni '80!

 «Put Your Devil Into My Ass» è l’apertura e non serve andar oltre.

 «Sin, You Sinners!» faceva sobbalzare, «Iron Butt» è rumore bianco allo stato puro.

The Devils tornano con Iron Butt, un album di blues sporco, rumoroso e intenso. Dieci tracce brevi che esplodono in urla selvagge e ustionanti velocità, omaggiando icone come Hound Dog Taylor e The Cramps. L'atmosfera è potente e visiva, con un mix di devozione e follia che caratterizza questo disco unico nel panorama blues. Scopri l’energia selvaggia di Iron Butt, un capolavoro di blues degradato.

 Lisa Kekaula era un animale, non solo sul palcoscenico.

 Il magma che risuonava in «Let It Blast» qualcuno lo battezzò rock’n’soul.

La recensione celebra l'album 'Let It Blast' dei The BellRays come un potente mix di punk e soul, sostenuto dalla voce intensa di Lisa Kekaula e dai riff energici provenienti da Riverside, California. Sebbene gli anni d'oro siano passati, l'album rimane una pietra miliare di grinta e anima nel panorama rock alternativo. L'autore evoca un'atmosfera nostalgica e rivoluzionaria, sottolineando il valore di una band capace di unire passione e autenticità. Scopri l'energia esplosiva di The BellRays con Let It Blast!

 «La sua musica è uno scudo eretto contro la grettezza umana.»

 Billy Bragg è di quelli che sanno da che parte stare, quella parte l’ha scelta quarant’anni fa e non ha mai cambiato casacca né appeso la chitarra al chiodo.

La recensione celebra l'EP Bridges Not Walls di Billy Bragg come un potente scudo contro la grettezza umana, riflettendo sull'attualità politica e sociale. In particolare, la dedica a Saffiyah e la forza del messaggio sociale restituiscono un'immagine dell'artista fedele ai suoi valori da oltre quarant'anni. La musica diventa uno strumento di resistenza civile e un richiamo a scegliere da che parte stare. Scopri Bridges Not Walls e lasciati ispirare dal potere della musica impegnata di Billy Bragg.

 Sempre che la notorietà che arriva quando hai dieci anni e ritrovarti a diciannove con duecentomila dollari per le mani... possano essere considerati illusori luccichii.

 «Breathlessly Brett» è un album che avrebbe meritato il suo spazio sugli scaffali al fianco di «Diamond Dogs».

La recensione racconta la storia di Brett Smiley, giovane promessa del glam rock degli anni '70, la cui carriera viene ostacolata da circostanze avverse nonostante il sostegno di figure di spicco come Andrew Loog Oldham. L'album "Breathlessly Brett", pubblicato decenni dopo in ritardo, rappresenta un mix eccitante di glam rock e rock'n'roll stradaiolo. La vicenda di Brett è segnata da sogni infranti, dipendenze e una tragica morte, ma la sua musica resta un patrimonio nascosto. Scopri la storia nascosta e ascolta il culto glam di Brett Smiley!

 Amyl e gli Sniffers sono qui e ora, forse la cosa più bella capitata alla musica punk nel nuovo secolo.

 Ci piace quando la gente viene ai nostri concerti e si diverte e suda insieme a noi.

Questa intervista approfondisce Amyl And The Sniffers, band punk di Melbourne nata nel 2016, che fonde influenze anni '70 con il punk attuale. La band parla dei loro inizi spontanei, degli stili musicali che li ispirano, dell'importanza di internet e vinile per la distribuzione e dell'entusiasmo per il loro prossimo album e tour internazionale. Il pezzo rivela una band giovane, energica e genuina, pronta a conquistare nuovi palcoscenici. Ascolta Amyl And The Sniffers e scopri il nuovo volto del punk australiano!

 "Quando metto sul piatto quel piccolo pezzo di vinile che va a 45 giri e parte 'Cry Baby Cry', non posso che battermi il cinque da solo nella certezza che esager(av)o un ca##o."

 "'Cry Baby Cry' è l'ultimo monumento eretto a quella esaltante scena garage che scosse un bel po' di corpi nei lontani anni Ottanta, e anche se il garage è morto e sepolto, sempre VIVA IL GARAGE!"

La recensione celebra il valore di "Cry Baby Cry" degli Electric Shields come monumento del garage revival italiano anni Ottanta. Con riferimenti alla genesi della band, l'importanza del suono fuzz e dell'organo Vox, e il contesto storico-musicale, viene eletto a simbolo di una scena che, nonostante le critiche sul concetto di revival, ha lasciato un'impronta indelebile nel rock italiano. Un dischetto di culto, ancora oggi capace di emozionare e testimoniare un'epoca. Ascolta ora 'Cry Baby Cry' e rivivi l'energia del garage revival italiano!

 Cristiddio, dammi la forza di essere il sergente Hartman e di fargliela ingoiare a tutti, la fottuta spazzatura.

 Il deficiente è tornato, la strada di casa la ritrova sempre, peggio di un cane.

La recensione di Stink dei The Replacements dipinge un quadro vivido e rabbioso della ribellione giovanile attraverso un hardcore crudo e senza compromessi. Tra metafore familiari e momenti di caos, emerge un album che sprigiona energia e autenticità punk. L'autore trasmette la fatica di crescere e il desiderio di libertà con un tono emotivo e diretto. Una lettura intensa per chi cerca musica energica e sincera. Scopri l'energia selvaggia di Stink, un classico hardcore da non perdere!

 «I Dream Syndicate sono in ottima forma, lo hanno dimostrato in studio di registrazione, lo stanno dimostrando sul palco questa sera.»

 «Boston finché non ci stai sotto al palco non la capisci appieno, hai voglia a sentire il vinile.»

La recensione narra la partecipazione a un concerto dei Dream Syndicate al Locomotiv Club di Bologna, evidenziando l'atmosfera accogliente, l'energia sul palco e l'entusiasmo dei fan. Il gruppo si mostra in ottima forma sia con i nuovi brani sia con i grandi classici, regalando momenti intensi e nostalgici. L'autore sottolinea l'importanza storica della band e la forte connessione emotiva che mantiene con i loro pezzi. La serata è vissuta come un'esperienza coinvolgente e memorabile. Scopri l’energia dei Dream Syndicate dal vivo, un viaggio tra passato e presente del rock alternativo!