È stato amore al primo ascolto.

 Ogni infelice è infelice a modo suo, e non basta saltare in sella alla moto dei miei sogni per fuggire dalla confusione, quando tutta la confusione è dentro di me.

La recensione celebra l'album All Hail West Texas, sesto lavoro di John Darnielle alias The Mountain Goats, inciso in condizioni low-fi con uno stile autentico e profondo. L'autore evidenzia la capacità di raccontare storie intime e umane nonostante un approccio musicale scarno. Il disco rappresenta una svolta artistica prima di un passaggio a etichette maggiori, conquistando con la sincerità e la forza narrativa. Ascolta All Hail West Texas e lasciati coinvolgere dalle sue storie uniche!

 «Quando non andavo a scopare da qualche altra parte, me ne andavo tutte le sere al Max's Kansas City.»

 «Aaarrrggghhh!!! Rimase piantato lì, sotto shock. Gli colava dalla testa, dappertutto. “Oh scusa” disse Babette con un sorrisetto infastidito.»

La recensione celebra Max's Kansas City come cuore pulsante della scena punk newyorkese degli anni '70, distinto ma complementare al più famoso CBGB's. Racconta la vivida atmosfera dei due storici club, le rivalità tra band e l'essenza dell'attitudine punk. L'album 'Max's Kansas City: 1976 & Beyond' viene presentato come un prezioso documento musicale e culturale, che amplia l'originale con tante tracce aggiuntive, offrendo un pezzo di storia imperdibile per gli appassionati. Scopri ora l’epopea punk di Max’s Kansas City con l’album che racconta la vera scena di New York.

 «Non sono ancora morto, per ora … Il rock’n’roll è tornato a possedermi».

 «Essere tossico, dopo trent’anni e a una certa età, era disgustoso e Peter si vergognava come un cane a esserlo».

La recensione racconta la complessa storia di Peter Perrett, tra tossicodipendenza e redenzione, culminata nel suo ritorno musicale con il disco How The West Was Won. L’album, segnato da influenze rock’n’roll e testi intensi, viene descritto come una rinascita artistica e personale. La qualità musicale e emotiva dell’opera è sottolineata come un’importante riconferma del talento di Perrett. Ascolta How The West Was Won e scopri la rinascita di Peter Perrett!

 Sarebbero stati una delle bande “della vita”, dopo Clash, Dream Syndicate e Violent Femmes.

 ‘Savage Young DÜ’ sarà comunque un modo per tornare ancora ad illudersi.

La recensione celebra il cofanetto Savage Young DÜ, che raccoglie materiale inedito degli Hüsker Dü registrato tra il 1979 e il 1982. L'autore ricorda l'impatto personale e musicale della band, evidenziandone l'evoluzione in pochi anni e il ruolo fondamentale nel panorama punk hardcore. Non manca una nota triste legata alla recente scomparsa di Grant Hart, ma il cofanetto rappresenta comunque un'importante risorsa per rivivere quegli anni intensi. Esplora Savage Young DÜ e immergiti nell'energia punk degli Hüsker Dü!

 Un gruppo che cita come principale fonte di ispirazione la pletora di bande accasate negli anni Ottanta presso la Flying Nun è un evento da salutare con entusiasmo.

 Peter Buck si manifesta anche in «Falling Eyes», rivolgendo infine un distratto applauso alla banda, quasi a voler sottintendere: «Non male, si faranno».

La recensione celebra l'album 'or' degli Eyelids, che rinnova con efficacia l'eredità della Flying Nun Records, noto collettivo di band neozelandesi anni '80. Caratterizzato da melodie chiare e armonie vocali tipiche del pop d'autore, l'album unisce influenze da Beatles, Byrds e R.E.M. con un tocco di indie power pop. La partecipazione di musicisti come Peter Buck e ospiti come Jay Gonzalez aggiunge valore all'opera, definita un ottimo esempio di pop raffinato e credibile. Ascolta ora 'or' degli Eyelids e riscopri il pop d'autore anni Ottanta!

 Le facce saranno pure quelle di irrecuperabili nerds, ma la musica che fuoriesce dai solchi merita assai.

 11 brani per mezz’ora di musica, tutto talmente lineare e prevedibile che questo potrebbe pure risultare uno dei dischi dell’anno.

America’s Velvet Glory dei The Molochs è un album che omaggia sonorità vintage tra rock e folk psichedelico. Con influenze da Rolling Stones, Byrds e Modern Lovers, il disco offre 11 brani lineari ma estremamente godibili. Nonostante la musica sia derivativa, il progetto merita attenzione per chi ama atmosfere retrò e garage rock. Un'alternativa valida ai trend modernisti di altri gruppi indie. Ascolta America’s Velvet Glory e lasciati trasportare dal fascino vintage!

 «Sìsì, vittima di ‘sto ca##o»

 «Insieme a te non ci sto più, ne trovo un’altra migliore di te»

La recensione analizza con ironia e sarcasmo il reality show "Temptation Island" condotto da Filippo Bisciglia, focalizzandosi sulle dinamiche di coppia e i momenti clou come i falò. Con un linguaggio colloquiale e dissacrante, l'autore descrive le vicende e i comportamenti dei protagonisti, senza risparmiare critiche divertite e osservazioni taglienti. Il giudizio complessivo è di intrattenimento leggero, con un pizzico di riflessione sui meccanismi del programma. Scopri la satira reale dietro Temptation Island, leggi la recensione ora!

 Se non è il disco punk definitivo di quest'anno domini 2017, poco ci manca.

 Mindless Entertainment è il disco che farà saltare ancora fino allo sfinimento e magari, come in una favoletta, li spedirà pure in paradiso.

La recensione celebra con entusiasmo "Mindless Entertainment", debut album dei Control Freaks di Greg Lowery. Viene sottolineata la forte attitudine punk dell'opera, il ritorno alle origini del DIY e la carica energetica del disco. Il contributo della cantante Natalie Sweet è lodato come elemento distintivo. Un disco che si propone come colonna sonora dell'estate punk del 2017, fedele a uno stile grezzo e diretto ispirato ai primi Buzzcocks. Ascolta ora Mindless Entertainment e rivivi il vero spirito punk!

 Phil non è un punk colle palle quadrate. Anzi, a Phil del punk non gliene frega di meno.

 Philippe non è un punk e neppure ha le palle quadrate, e forse è stato questo che gli ha salvato la vita.

La recensione racconta l'autobiografia di Philippe Marcadé, esplorando il suo percorso musicale tra rhythm'n'blues e punk rock a New York. Le vicende personali, le amicizie con Johnny Thunders e Bruce, e le difficoltà legate a droghe e vita di strada sono descritte con passione. Pur non essendo un punk tradizionale, Philippe emerge come un protagonista autentico che ha saputo superare le difficoltà. Il libro è visto come un prezioso ritratto umano e musicale. Scopri la vera storia dietro il punk newyorkese leggendo Oltre l'Avenue D.

 Per me sono state aperitivo, antipasto, primo, secondo e contorno, frutta, dolce, caffè, ammazza-caffè ed amaro, tutto offerto dalla casa.

 Che il rock’n’roll è cosa per giovani ed andare a vedere concerti rock’n’roll sta pericolosamente diventando cosa per vecchi.

La recensione racconta l'incontro con la giovane band canadese Pale Lips e il loro stile garage punk fresco e autentico. Nonostante la limitata tecnica musicale, il gruppo trasmette un'energia giovanile contagiosa e un'attitudine rock'n'roll pura, capace di coinvolgere il pubblico. La performance al Festival Beat 25 è descritta come un'esperienza intensa e piacevole, valorizzata dalle influenze dei Ramones e dal fascino del punk più genuino. Scopri la freschezza unica dei Pale Lips e vivi l'energia del vero garage punk!