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DeRango : 14,44 • DeEtà™ : 7957 giorni

 Questo disco, essendo il prodotto di una gran figa... è una gran figata.

 Evviva la figa, affanculo al rockkenroll perché meglio sordo che impotente. Hell Yeah.

La recensione di Quelqu’un m’a dit di Carla Bruni descrive l’album come una vera 'figata', un’opera musicale che va al di là delle semplici note per diventare parte della vita quotidiana e della cultura personale. Il brano è lodato per il suo stile unico e la capacità di emozionare. Il tono è ironico e senza fronzoli, culminando in un invito ad apprezzare il vinile originale con entusiasmo e rispetto. Ascolta Quelqu’un m’a dit in vinile, un’esperienza da non perdere!

 Black Merda attira, ha il suo fascino, ti calamita come una mosca.

 Se devo scegliere ad occhi chiusi fra May Blitz e Black Merda, io vado di Black Merda tuffandomi in carpiato, perché è già amore.

La recensione celebra l'album 'Black Merda' come un mix unico di funk e rock psichedelico creato da quattro musicisti afroamericani. Il disco, uscito nel 1970, si distingue per il groove e le distorsioni acide evocative di Jimi Hendrix, risultando affascinante e magnetico. È una scoperta imperdibile per chi ama il crossover musicale e il fermento degli anni '70. Ascolta Black Merda e lasciati catturare dal loro groove unico!

 Personaggio atipico Necro, e su questo ci marcia, sa benissimo secondo me di dire immonde cazzate, ma lui vende (relativamente) e se ne fotte i coglioni.

 Alla fine Necro che fa? Fa Rap vecchio stile, spaccio spari pistole e gente morte, e logicamente lui è vivo perché è il più figo di tutti (secondo la sua testa, ovviamente).

La recensione descrive Necro come un personaggio unico e ironico, che produce un rap vecchio stile e coerente, concentrato su temi duri come droga e violenza. L'album "I Need Drugs" riflette fedelmente questa personalità, con basi e testi ben definiti e una forte identità artistica. La copertina, con uno zio drogato, accentua la satira e il realismo della proposta. L'intera esperienza è raccontata con un tono brillante e coinvolgente. Ascolta l'album di Necro per un tuffo nel rap più autentico e senza compromessi!

 Padre Zack, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.

 Liberaci dal male, Zack.

La recensione si presenta come una preghiera ironica dedicata a Zack de la Rocha, frontman e simbolo rivoluzionario della band. L'opera Evil Empire è celebrata non solo per la sua potenza musicale, ma anche per il suo forte messaggio sociale e politico. Il tono accosta l'intensità della musica a una fede quasi mistica verso l'artista. Un tributo coinvolgente che sottolinea il carattere cult dell'album e della band. Scopri il potere di Evil Empire: ascolta l'album e lasciati coinvolgere!

 "You can kill the revolutionary but you can't kill the revolution."

 "Burn, burn, yes ya gonna burn"

La recensione si concentra sul brano 'Your Time Has Come' degli Audioslave, sottolineandone l'energia e le ripetizioni ossessive del testo che evocano un senso di rivolta e trasformazione. Il giudizio è equilibrato con un voto di 3 su 5, evidenziando il potenziale ma anche la ripetitività del pezzo. L'uso delle ripetizioni 'burn' e il tema rivoluzionario emergono come punti chiave dell'opera. Scopri ora il ritmo ribelle di Audioslave e lasciati coinvolgere!

 I call the bluff, Fuck Manifest destiny

 With the thoughts from a militant mind, Hardline after hardline

La recensione di Out Of Exile degli Audioslave mette in luce l'energia e la forza espressiva dell'album, con testi carichi di critica sociale e politica. Lo stile energico e diretto comunica una musica che non si limita al puro intrattenimento ma provoca e stimola riflessioni. L'album viene giudicato con entusiasmo, sottolineando la carica e la potenza delle tracce. Scopri l'energia potente di Out Of Exile, ascolta ora l'album degli Audioslave!

 Se trovassi Morello vittima di un incidente, incastrato in una macchina che sta per esplodere gli direi: Hey, ma tu sei quello che diceva: "Things like rebellion and resistance to authority are absolutely as much part of the human experience as love and cars are..." ... Sei Tu? Ah, sei tu eh... ed adesso canti questa roba?

 Non solo questo singolo fa cagare al cazzo e vomitare ai coglioni, in più Morello mi fa schifo sia a tutto l'apparato riproduttivo, sia al cazzo che ai coglioni.

La recensione esprime un giudizio fortemente negativo sul singolo 'Be Yourself' degli Audioslave, prendendo di mira in particolare Tom Morello per la sua incoerenza artistica. L'autore critica aspramente la qualità tecnica, il ritmo e l'attitudine della band rispetto a quanto dichiarato in passato. Il tono è provocatorio e conflittuale, evidenziando una grande delusione verso l'opera recensita. Scopri perché questo singolo ha diviso i fan e leggi la recensione completa!

 Bella voce, gran bella voce sensuale, enormi musicisti dietro le spalle: ottimi cd.

 Questo è il suo disco migliore, bello Soul, anche Funk ma senza intaccare il Soul.

La recensione esalta Betty Davis per la sua voce sensuale e la qualità dei musicisti che la accompagnano in "They Say I'm Different". L'album viene definito il migliore della cantante, un perfetto equilibrio tra soul e funk, fresco e senza complicazioni eccessive. Pur riconoscendo il successo maggiore di Aretha Franklin, l'autore premia Betty per l'originalità e l'impatto del disco, valutandolo 4 su 5. Scopri l'energia unica di Betty Davis con questo album imperdibile!

 Rallenta rallenta rallenta, distorci distorci distorci, amplifica amplifica amplifica... il Drone.

 A distanza di mesi devo ancora capire se è un disco o una presa per il culo.

La recensione esplora l'essenza del Drone attraverso Earth 2: Special Low Frequency Version, sottolineando la sua lentezza ipnotica e l'uso massiccio di distorsione. Il testo oscilla tra ironia e ammirazione nel descrivere un album che sfida le convenzioni musicali, senza batteria e con un forte impatto psichedelico. Un disco che lascia dubbi ma conquista per la sua unicità e intensità sonora. Scopri il potere ipnotico di Earth 2 e lasciati trasportare dal Drone.

 Malinconico, ma anche no.

 Rilassato, ma non soporifero.

La recensione celebra l'album 'Speak No Evil' di Wayne Shorter, pubblicato nel 1964 e rimasterizzato nel 1998. Viene sottolineata la qualità tecnica e l'atmosfera rilassata ma mai noiosa dell'opera. Il commento esalta il valore dei grandi musicisti coinvolti e la produzione di Rudy Van Gelder. L'album viene definito un classico senza tempo, ancora attuale e coinvolgente dopo quarantuno anni dalla sua uscita. Ascolta ora Speak No Evil, un capolavoro del jazz che non invecchia mai!