psychopompe

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 I tedeschi conoscono l’Italia meglio di chi ci vive, girano in camper anche a 60 anni suonati, mandano i figli scalzi ovunque, li lasciano liberi di sguazzare nel fango e se ne fregano altamente.

 Rispetto alle precedenti prove, 'Tempel' non contiene le consuete jam da 15min., prediligendo un mood uniforme e suggestivo, tramite un approccio meno fisico e più cerebrale alle composizioni.

La recensione di Tempel dei Colour Haze riflette un apprezzamento crescente verso la band e la cultura tedesca, un tempo schernita ma ora rivalutata. Il disco si presenta come un album psichedelico meno fisico e più cerebrale rispetto al passato, con atmosfere sospese e intrecci chitarristici evocativi dei Grateful Dead. I Colour Haze mantengono un'attitudine libera e anarco-freak che li distingue dalla scena contemporanea. Scopri il viaggio psichedelico di Colour Haze con Tempel, un classico moderno da ascoltare subito!

 Cercare nei Comets On Fire il dono della sintesi è come andare dal macellaio e fargli un pippone sul fine coercitivo del Potere.

 La capacità con cui i Comets manipolano una materia sonora deragliante e caotica senza mai perdervisi dentro è invidiabile.

La recensione evidenzia il carattere selvaggio e caotico dei Comets On Fire e del loro album Avatar, definito imperfetto ma valido per gli amanti dell'hard psichedelia. Pur esprimendo una lieve critica verso alcune tracce più smussate, il giudizio complessivo premia la capacità della band di manipolare con maestria suoni complessi e improvvisati. L'autore difende inoltre la profondità dell'opera contro valutazioni superficiali basate su criteri inappropriati. Ascolta Avatar e scopri il caos sonoro dei Comets On Fire!

 "Forse la definizione di 'Kosmische Musik' rimane la più pertinente, nell’evidenziare le istanze trascendenti e ultraterrene dietro a molta della musica prodotta."

 "Un tentativo, di per sé mostruosamente presuntuoso, ma importante come tale, di rendere in musica il lungo viaggio della vita stessa."

Tarot di Walter Wegmüller è un capolavoro della scena krautrock, un concept album che esplora i 22 arcani maggiori dei tarocchi con una varietà musicale unica. Grazie a collaborazioni con grandi nomi tedeschi, l’opera mescola spiritualità e innovazione sonora, creando un viaggio musicale trascendente e coinvolgente. Un’opera ancora rilevante e potente dopo oltre trent’anni. Ascolta Tarot e immergiti nel viaggio sonoro kosmiche di Walter Wegmüller!

 Capita raramente, ma quando capita sa di epifania mistica.

 Questo disco rappresenta tanto il qui e l’ora quanto tutte le cose accadutemi negli ultimi 6 mesi, belle e brutte che siano state.

La recensione descrive l'album 'The Kings Of Frog Island' come un'esperienza musicale intensa e coinvolgente, capace di fondere istinto ed emozione. Nonostante la derivazione stoner, il disco si distingue per la sua capacità di evocare ricordi e sentimenti profondi, con riferimenti espliciti a band come Kyuss, Monster Magnet e Black Sabbath. Un viaggio che unisce momenti di intime riflessioni a suggestioni psichedeliche e tribali. Una dedica personale chiude la recensione con un tocco emozionale. Ascolta ora 'The Kings Of Frog Island' e vivi un viaggio sonoro indimenticabile.

 Raramente un gruppo al primo album raggiunge tali vette di sincretismo e sintesi musicale senza fornire troppi riferimenti espliciti alle fonti.

 Ad oggi disco psichedelico dell'anno. "Guaranteed to blow your mind".

Il debutto dei Psychic Ills con 'Dins' è un viaggio ipnotico nella psichedelia vintage, con influenze anni '60 reinterpretate in modo originale e coinvolgente. L'album, poco più di 40 minuti in 8 tracce, si distingue per la sua atmosfera evocativa, la sintesi musicale raffinata e l'omogeneità sonora. Molto apprezzato per la sua capacità di fondere riferimenti artistici senza risultare imitativo, è stato definito disco psichedelico dell'anno. Scopri il fascino vintage di 'Dins' e lasciati trasportare dalla psichedelia dei Psychic Ills!

 Il sound si è fatto più fruibile, ma asperità e rumorismi assortiti abbondano un po' ovunque all'interno del disco.

 Resta l'impressione di un lavoro buono per metà, che si perde un po' troppo in lungaggini strumentali troppo vicine al limite fra avanguardia e noia.

Il secondo album dei Residual Echoes conferma la loro posizione nella scena psichedelica americana, mescolando krautrock, folk deviato e improvvisazione free form. Il sound è più accessibile ma mantiene asperità e rumori intensi. Alcune tracce brillano per originalità, altre invece soffrono di ripetitività e lungaggini che tendono all'avanguardia fine a sé stessa. Scopri l'evoluzione psichedelica dei Residual Echoes in questo album audace e controverso.

 Per qualche inspiegabile ragione, da un paio di settimane non riesco a toglierli dal lettore.

 La prima volta che ho sentito gli Stooges mi sembravano un gruppo di rincoglioniti... dopo reiterati ascolti sono diventati tra le mie band preferite.

La recensione esplora l'album "Derdang Derdang" degli Archie Bronson Outfit, un mix ipnotico di rock post-punk con forti influenze dal Detroit sound e riferimenti agli Stooges. Nonostante la voce stridula e il sound derivativo, l'autore è affascinato dalla qualità dei brani e dalla continua voglia di riascoltarlo. L'album è apprezzato per la sua ripetitività stimolante e la varietà di atmosfere musicali, segnalando una rarità di contenuti validi in tempi moderni. Scopri l'ipnotico rock di Archie Bronson Outfit: ascolta ora Derdang Derdang!

 Un miracolo musicale degno di un equilibrista.

 Nature’s Way, ingenuo inno ambientalista dal potere mesmerizzante, semplice e limpido come l'acqua di un ruscello di montagna.

La recensione celebra 'The Twelve Dreams Of Dr. Sardonicus' degli Spirit come un capolavoro musicale degli anni '60 che unisce psichedelia e melodie folk pop. Il disco segna un'evoluzione stilistica della band con arrangiamenti sobri e un forte spirito ambientalista. Il carisma di Randy California e la produzione di Dave Briggs sono elementi chiave. L'album è descritto come un equilibrio perfetto tra ispirazione artistica e melodia. Scopri l'album leggendario degli Spirit, un viaggio psichedelico senza tempo!

 La conflittualità... è fulcro del cambiamento, porta al confronto fra diversi punti di vista.

 'Suppose They Give A War No One Comes' è il pezzo migliore della loro carriera e uno dei pochi dove canta Markley.

La recensione esplora il secondo album della West Coast Pop Art Experimental Band, sottolineando come le tensioni interne abbiano alimentato una musica psichedelica originale. Il disco, pur con alti e bassi, offre momenti memorabili come 'Smell Of Incense' e l'antimilitarista 'Suppose They Give A War No One Comes'. Non fondamentale ma con inattese gioie, il lavoro è un cult per gli appassionati di psichedelia anni '60. Ascolta West Coast Pop Art Experimental Band Vol. 2 e immergiti nella vera psichedelia anni '60!

 Quale aggettivo migliore di 'efficace' per descrivere il sound garage! Massimo risultato col minimo sforzo!

 Un disco e una band da utilizzare come ottimo antidoto contro musiche pretenziose e direttori forzisti.

Let It Bloom dei Black Lips è un album garage essenziale e diretto, caratterizzato da suoni minimalisti e lo-fi. La band incarna uno spirito sregolato e autoreferenziale, con canzoni semplici ma incisive. Il disco si distingue per la sua efficacia sonora e la capacità di rimanere impresso, rappresentando un autentico antidoto alla musica eccessivamente complessa o pretenziosa. Scopri l'energia grezza e minimale dei Black Lips, ascolta Let It Bloom ora!