Il disco parigino delle Orme, che dalla capitale francese nella quale è stato registrato prende ispirazione nelle ambientazioni dei testi, nelle atmosfere, volendo seguire anche un po' di luoghi comuni, nell'eleganza melodica che costella il disco e nel suo mood raffinato e malinconico, sempre presente nel gruppo ma qui vero centro di gravità del disco; è anche il disco Pop per eccellenza delle Orme, composto da canzoni, raffinatissime e mai banali ma comunque "canzoni", in tutto e per tutto, esaltando un lato della loro musica che, anch'esso, è sempre stato presente anche negli anni '71-'74, quelli più "progressive". All'artwork torna Mazzieri, cinque anni dopo "Uomo di Pezza", e io gioisco perché adoro queste copertine e questa è anche più fica della precedente. "Storia o Leggenda" è molto bello, ma molto (classico esempio di bisogno di "votazioni di mezzo" nei pallini, qui sopra) rispetto all'altrettanto ottimo "Verità nascoste" vive meno di alti picchi ma è nel complesso più omogeneo e compatto, forse giusto un po' troppo incentrato sulla lenta melodia dolce-malinconica (ma che melodie!)... Fino al rush finale di "Al mercato delle pulci", strumentale elettrico, nervoso e incalzante che riporta dritto indietro ai tempi di "Collage" e "Uomo di Pezza".
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