Eagles: Hotel California
CD Audio Ce l'ho ★★★
7
Eagles: Desperado
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Er mejo degli aquilotti.
  • hellraiser
    30 nov 13
    Questo ed il primo omonimo senza dubbio di alta qualità, gli Eagles più veri, non ancora schiavi del successo arrivato con Hotel California e ancora prima da One of this Nights, da goderselo senza se e senza ma...
  • hjhhjij
    30 nov 13
    Si anche il primo è mucho carino, anche One of These Nights mi piace, più di Hotel Califoggia sicuro. Loro buon gruppo, anche se nulla di straordinario.
echolyn: echolyn
CD Audio Ce l'ho ★★★★
7,5/10
Preferisco "I buoni e i cattivi" ma anche questo è un bel disco. "Affacciati affacciati" grandissima canzone, c'è tempo per l'omaggio a Buckley (proprio in quel maledetto 1975) in "Che ora è". Bello.
Bello anche questo, leggerissimo, come da titolo, e divertentissimo da ascoltare, soprattutto le due "canzonette" che aprono o chiudono l'album, irresistibili. Il Bennato che amo di più, quello ai suoi massimi livelli, a mio gusto finisce con "Burattino senza fili" ma fino al 1983 di lui non si butta niente e 'sto dischetto è sempre un piacere riascoltarlo.
  • Ditta
    19 ago 20
    Per me i suoi massimi livelli finiscono proprio nell’83... poi, dopo tre dischi minori (ma con ancora qualche perla) c’è stato IL VUOTO..
  • hjhhjij
    19 ago 20
    Boh, per massimi io intendo proprio massimi e già i dischi successivi allo splendido "Burattino..." li trovo inferiori, il che non vuol dire che non siano belli ;)
  • Ditta
    19 ago 20
    Ah okay, avevo capito male io
  • hjhhjij
    19 ago 20
    Ma è la prima cosa che ho scritto, che è bello :D
  • Ditta
    19 ago 20
    Missa che sto invecchiando..
  • hjhhjij
    19 ago 20
    Son cose che capitano, non si butti giù, non facci così.
  • Martello
    19 ago 20
    Ma che sarà, canzone sottovalutata al cubo...
  • hjhhjij
    19 ago 20
    Quella è strepitosa come ho detto, forse tra le sue migliori, veramente uno spasso.
  • Martello
    19 ago 20
    È stata la prima che ho scoperto di Bennato...davvero, una delle sue migliori, nella top 5 sicuramente (insieme a Rinnegato, Tira a campare, Cantautore e Io che non sono l'imperatore)
  • Ditta
    19 ago 20
    No. Affacciati affacciati deve averlo PER FORZA, un posto nella top 5.
  • Martello
    19 ago 20
    Top 10. Tra Uno buono, Feste di piazza, Un giorno credi e Sono solo canzonette
  • Martello
    19 ago 20
    Non vi incazzare se non c'è niente da Burattino, ma questi brani...troppo (e poi Burattino è pure un concept bello corposo, estrapolare un solo brano non basterebbe)
  • bluesboy94
    19 ago 20
    La creme della creme della sua produzione secondo me sta tra il '73 e il '77; ma appunto fino all'83 non si butta nulla (con canto del cigno "E' Asciuto pazzo o' padrone" del '92).
  • Ditta
    19 ago 20
    @[bluesboy94] Più che canto del cigno, direi colpo di coda.. Edo era ormai artisticamente morto da qualche anno. E vorrei ricordare che nello stesso 92 usciva un disco come "Il paese dei balocchi" (bleah!)
  • hjhhjij
    19 ago 20
    E nel 1990...
  • bluesboy94
    19 ago 20
    E nel 2006...
  • Alemarcon
    19 ago 20
    Secondo me meno sputtanato di altri (Daniele e Venditti su tutti), ma dopo E' Arrivato Un Bastimento (e volendo si salverebbero anche un paio di estratti da Kaiwanna) c'è stato uno spaventoso calo d'ispirazione..
  • Ditta
    19 ago 20
    A me son piaciuti anche “Ok Italia” e “Abbi dubbi”.. poi la fine totale
Il più bel disco di Bennato per me, una meraviglia di gran rock'n roll o cantautorato-rock, come volete, comunque uno dei migliori dischi italiani nel "genere", è un disco ispirato dalla prima all'ultima canzone, sarcastico, sbeffeggiante e tagliente nei testi, divertente negli arrangiamenti (il kazoo è strepitoso). E "Tira a campare" forse forse è la sua canzone più bella.
  • Martello
    28 ago 20
    Concordo in pieno, forse superiore anche al Burattino. Tira a campare è stupenda, ma ho sempre amato in egual modo anche Uno buono
  • hjhhjij
    28 ago 20
    Ma qui non ce ne sta una sbagliata. Sono tutti ottimi pezzi. "Uno buono" è favolosa.
  • Martello
    28 ago 20
    Concordo in pieno. Forse solo Facciamo un compromesso mi piace un pochino meno, le altre son 10 ciambelle col buco
  • hjhhjij
    28 ago 20
    Dettagli. Per me è perfetto, nel senso non ha punti deboli o momenti morti. Fico proprio.
  • Ditta
    28 ago 20
    Concordo con accageiaccaaccageiigei. Il mio preferito però è “Io che non sono l’imperatore”; segue a ruota questo. Terzo posto (meritatissimo) per “Burattino senza fili”.
  • bluesboy94
    28 ago 20
    Per un napoletano come me la sensazione di agrodolce di "Tira a Campare" si centuplica.
  • hjhhjij
    28 ago 20
    Ovviamente.
  • bluesboy94
    28 ago 20
    Comunque il Bennato incazzoso tra il '73 e il '76 è Il più rock di tutti in Italia. Poi si è imborghesito, ma è rimasto un gran bel sentire fino all'83.
  • Martello
    28 ago 20
    Imborghesito è na parola...per dire che ha addolcito un po' i testi e raffinato un po' gli arrangiamenti.
  • Stefano2010
    28 ago 20
    Quoto Hjhjjhj, il migliore,
    se la gioca con "Io che non sono...
L'ultimo grande disco di Bennato (per quanto siano più che gradevoli anche i due successivi). Uno dei suoi migliori, è un disco maturo e a fuoco nei testi e nelle musiche, tra Pinocchio, metafore, ironia tagliente, rock'n roll e ballate amare. Colpiscono molto, ad esempio, "Mangiafuoco" (pezzo migliore dell'album) "Quando sarai grande" "Il Grillo Parlante" e lo scatenato rock'n roll di "In prigione in prigione". Probabilmente un punto d'arrivo nella sua carriera. Dopo "I buoni e i cattivi" e "La Torre di Babele" è l'album di Bennato che ritengo più riuscito.
  • cico57
    28 ago 17
    Lo ammetto, ho nostalgia di quegli anni. Di quando uscivano dischi di questo tipo. Con qualcosa da dire, intendo
  • Kotatsu
    29 ago 17
    Indimenticabile...
  • dsalva
    30 ago 17
    era un bell'ascoltare in quegli anni, poi anche lui come altri.........avevano già detto tutto
Eels: Daisies Of The Galaxy
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il 5 ci sta, un disco splendido pieno di canzoni dalla bellezza cristallina. Malinconia ce n'è in abbondanza (soprattutto nella meravigliosa "It's A Motherfucker") ma c'è anche tanta serenità, dopo il dramma e il dolore di "Electroshock Blues" e c'è lo spazio per un sorriso. Non un momento di calo e un bellissimo omaggio al Neil Young di "After the Gold Rush" con "Selective Memories" (con lo stesso piano usato trent'anni prima da Young). Disco che fa bene all'anima.
  • SilasLang
    12 mar 14
    Bellissimo. E a tratti anche abbastanza "allegrotto" per i loro standard :D
  • hjhhjij
    12 mar 14
    Verissimo. C'è anche "Mr. E's Beautiful Blues" che è di un ottimismo e una solarità pazzesche. Mi piace molto come Everett ha preso di petto la vita in questo disco e a me adesso un album così mi ci voleva proprio.
  • SilasLang
    12 mar 14
    si si..la cosa figa di questo album per me è che pure nei momenti più tristi, tipo "it's a motherfucker" appunto, si avverte sempre speranza, a differenza del SOMMO predecessore e suicida Electro-Shock
  • hjhhjij
    12 mar 14
    Eh be...nel '98 la situazione era brutta brutta per lui... Comunque concordo in pieno sulle sensazioni che trasmette questo disco, mr.E volta pagina.
  • SilasLang
    12 mar 14
    mi hai invogliato e me lo sto riascoltando proprio ora, ahahahah...cazzo è bella poi "Selective Memory"
  • ZannaB
    13 mar 14
    Io ho solo Beautiful Freak e Electr-shock Blues, entrambi molto belli (il secondo di più). Dici che questo merita? E quelli più recenti?
  • hjhhjij
    13 mar 14
    Non ne ho idea, di loro io ho solo questo e mi sono letto tempo fa i testi di Electro-Shock che devo però ancora ascoltare penza te. Però si, questo merita eccome.
  • SilasLang
    13 mar 14
    zanna...i più recenti: il problema di E & co. secondo me è che ad un certo punto, una certa ripetitività nelle armonie/melodie ha preso piede. Infatti, dal doppio "Blinking Lights" per me inizia questo problema, anche se ha dei gran bei pezzi. Comunque, per me, pure "Souljacker" (forse il loro album più "chitarroso" ed elettrico) è figo. L'ultimo non mi ha detto nulla.
  • ZannaB
    13 mar 14
    Chitarroso ed elettrico. Questi 2 aggettivi potrebbero bastare per farmelo comprare a scatola chiusa! ;-) Grande Silas!
Eels: Souljacker
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Bellissimo. Per larga parte è elettrico, divertente e cazzone, credo un unicum nella carriera di Mr.E e i suoi Eels. Non è un capolavoro ma pezzi come "Dog Faced Boy" "That's Not Really Funny" "Souljacker I" (la mia preferita, irresistibile) e l'infuocata conclusione di "What Is This Note?" sono da urlo. Presenti ovviamente anche pezzi più "lenti" e malinconici, bellissimi "Souljacker part II" e "World of Shit" soprattutto, ma non solo. Divertente anche "Teenage Witch". Gran bel disco davvero.
Elio E Le Storie Tese: Eat The Phikis
CD Audio Ce l'ho ★★★★
6
Riascoltato oggi, soffre di quello che alla fine trovo essere il limite principale degli Elii: essere un gruppo comico-demenziale che non fa ridere quasi mai (a me). Perciò si, come sempre e anche in questo loro primo disco c'è una manciata di canzoni fiche, musicalmente parlando, delle vere bombette, con il collage colto di citazioni e ispirazioni musicali di gran lusso che sarà loro marchio di fabbrica e messe in piedi da grandissimi musicisti. Tutto molto bello. Nei momenti migliori anche i testi comici hanno le loro intuizioni spassose, non dico di no, ma nel complesso, soprattutto nei per me inutilissimi siparietti comici brevi sparsi tra una canzone e l'altra, la loro comicità ha più grossolanità che guizzi davvero divertenti. Quattro-cinque canzoni ottime, ma per me gli Elii avrebbero funzionato meglio in chiave meno puramente comica, mantenendo magari una forte vena grottesco-demenziale e ironica, quello si, assolutamente, ma lo scoglio di una band musicale con testi totalmente basati sulla comicità demenziale e la parodia-proprio perché a me non divertono più di tanto-rimane insormontabile.
Elio e le Storie Tese: Studentessi
CD Audio Ce l'ho ★★★★
7,5
Elisa: Asile's World
CD Audio Ce l'ho ★★★
L'Elton John più autoriale, intimista e anche più "particolare" qui era già alle spalle (purtroppo roba come "Levon" o "Indian Sunset" qui non si trova più) e lo era già a partire da "Honky Chateau". C'è l'Elton John classico delle ballatone o quello glam-rock'n roll sbarazzino ma fortunatamente c'è ancora l'Elton John (e il Bernie Taupin) ispirato musicista e creatore di belle melodie pop, insomma la qualità resta buona. Bel disco questo come tutti i suoi fino a metà anni '70. Una perla la celebre "Daniel", divertentissima "Crocodile Rock" molto intensa "Have Mercy on the Criminal" che in qualche modo recupera un po' il "mood" dei suoi primissimi dischi. Solo "Eldeberry Wine" non mi è mai piaciuta. Il resto delle canzoni sono tutte belle ("Texan Love Song") o comunque piacevoli. Bel dischetto.
  • SalvaDM
    5 mar 17
    Questo disco contiene due perle : 'High Flying Bird' e 'Blues for My Baby and Me'. Quest'ultima non è stata mai proposta live ed è un vero peccato. Comunque fino al 1978 non ha sbagliato nulla e mi piace molto anche il bistrattato 'Rock of the westies', il disco più folle e acido di Elton!
  • hjhhjij
    5 mar 17
    Non lo amo particolarmente, ma forse dovrei dargli un'altra chance. Come disse lui "Il mio primo disco alla cocaina". A me piace "A Simple Man". Sono d'accordo su "High Flying Bird" e "Blues For My Baby and Me". Non potevo citarle tutte ma sono due ottime canzoni, ho messo "Texan Love Song" per rappresentarle tutte. Quelle simpatiche e piacevoli sono "Midnight Creeper" e Teenage Idol.
  • hjhhjij
    5 mar 17
    Comunque a mio avviso la cosa più acida e folle mai registrata da Elton John è "Madman Across the Water", il brano. Soprattutto la prima versione con Mick Ronson alla chitarra, quella che poi è finita come bonus in "Tumbleweed Connection".
  • SalvaDM
    5 mar 17
    Mi ero dimenticato di quella versione, che è secondo me uno dei punti più alti di tutta la sua carriera, pezzo incredibile davvero. Il pezzo più folle invece è Medley per me. Comunque oltre ai dischi del periodo d'oro, sono assolutamente da ascoltare i dischi dal 2001 in poi. The Union con Leon Russel, morto l'anno scorso tra l'altro, è uno dei miei dischi preferiti in assoluto. Raffinato, intimo e colto, con due pianisti eccezionali l'uno al servizio dell'altro. Resta quasi inspiegabile cosa sia successo ad Elton per cadere così in basso negli anni 80 e 90.
  • hjhhjij
    5 mar 17
    Cocaina, scarsa ispirazione e voglia nulla, dollaroni tanto sonanti da ridurlo a diventare una macchietta, temo. Comunque concordo su tutto, la stupenda versione di Madman '70, acida e dall'atmosfera malata, è il pezzo che mi fece amare la sua musica (e la chitarra di Ronson). Allora "The Union" forte indubbiamente del concepimento in coppia con un altro grandissimo come Russell, è sicuramente il punto più alto di una rinascita inaspettata ma graditissima. Tutti i dischi dal 2001 in poi sono quanto meno più che dignitosi, quando non molto belli. A parte l'ultimo forse, non l'ho ascoltato ma se ne parla malino. Pazienza. "The Union" è proprio bello, in vecchiaia i due autori-pianisti eccezionali hanno tirato fuori un disco intimista privo di qualsiasi orpello. Davvero un disco onesto ed ispirato. Non sarà uno dei miei preferiti in assoluto (nella discografia dei due però si, è una loro vetta) ma l'ho apprezzato moltissimo. Occhio anche a "The Diving Board". Bello pure lui.
  • hjhhjij
    5 mar 17
    E per riallacciarmi al tuo discorso, per quanto io possa sforzarmi non riesco proprio a concepire che sia l'autore di "Madman Across the Water" che quello di "The Union" sia lo stesso anche di "Leather Jackets". Inconcepibile, davvero.
  • hjhhjij
    5 mar 17
    Ovviamente anche la parata di ospitoni aiuta. Young, Booker T. Jones, Marc Ribot!
  • SalvaDM
    5 mar 17
    I peggiori Ice on fire, Victim OF love, ma in quel periodo è come sparare sulla croce rossa. Si salva degli anni 80 the Fox, infatti la Title track è uno dei miei pezzi preferiti di Elton. Wonderful Crazy Night l'ho ascoltato, effettivamente è il peggiore dei suoi dal 2001 in poi, molto ruffiano e pacchiano. Certo, non siamo ai livelli infimi degli anni 80', ma è un disco che puoi anche saltare secondo me.
  • hjhhjij
    5 mar 17
    Credo lo salterò. Però ecco è un disco magari mediocre che ci può stare a questo punto. Come poteva starci una roba brutta come "Victim of Love" che veniva dopo svariati dischi ottimi/buoni/discreti a seconda del caso ed è stato seguito da album dignitosi. Come dici tu "The Fox" si salva tranquillamente, anche "21 at 33" e volendo essere buoni "Two Low for Zero" sono album dignitosi. Il vero crollo lo ha avuto dal 1984 in poi e da lì fino al 2001 l'unico disco che riascolterei è "Made in England" dignitoso pure lui.
  • Alfredo
    10 gen 19
    "Blues for my baby and me" è uno dei miei brani preferiti di Elton, e non è cagato da nessuno
  • hjhhjij
    10 gen 19
    Una gran bella canzone, va scoperta scavando un po' nel suo repertorio in mezzo a tanti classici più celebri. Ma non è la sola eh.
Elton John: Empty Sky
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Un buon debutto, col giovane Reginaldo che si diverte col suo stile giovanile (poi affinato col secondo bellissimo album, omonimo) che attraversa tanto i suoi studi classici (e gli arrangiamenti con flauto-che mai più ritroveremo nelle sue canzoni-clavicembalo, archi, ne sono l'esempio diretto)quanto le sue passioni r&b, soul, blues e i generi della canzone americana in generale, intrisi con tocchi di raffinatezza british e un gusto melodico straordinario che ne segnerà le fortune, sempre accompagnato dal fido amico e autore di testi Bernardo Taupin. Lontano dalla sbrilluccicante superstar mondiale che verrà, John era all'epoca autore di pop molto raffinato, serio, malinconico sebbene già con più vivaci guizzi folk/country/rock'n rolleggianti e di canzoni che paiono una versione-prova di quelle che arriveranno dopo poco su dischi come "Tumbleweed Connection" (tipo "Western Ford Gateway"). Il disco è piacevole in toto, ma almeno tre canzoni già spiccano: "Val-Hala", "Hymn 2000" e la prima grande ballad classica (ma al suono di clavicembalo) eltonjohniana che è "Skyline Pigeon"
Elton John: Peachtree Road
CD Audio Ce l'ho ★★★
Secondo disco del periodo "rinascente" di Elton John, quello che va da "Songs From the West Coast" a "The Diving Board", in cui ha recuperato la sua dignità artistica, persa sotto il divano verso la fine dei '70 e poi caduta disgraziatamente nello scarico dopo il 1983 e ha ricominciato a comporre canzoni e dischi sempre andanti tra l'ottimo e il decente, quantomeno. Questo disco è dalla parte del "decente" ed è il meno bello degli anni 2001-2013 ma rimane oro colato rispetto a quelle meraviglie al contrario che il sir ci regalò, bontà sua, alla fine degli anni '80. "La Strada del Pesco", qui, ha come difetto quello di essere quasi integralmente composto da ballad e lentoni, e fossero tutti capolavori ok, ma solo poche sono effettivamente delle buone canzoni (e nessuna veramente memorabile, comunque, roba standard da Elton John standard anche se di piacevole sentire) così il risultato è un disco che risulta non brutto ma comunque troppo pesante, ripetitivo e parecchio noioso nel complesso, senza picchi o guizzi particolari e nel quale si accoglie con gioia l'unico momento più brioso, "They Call Her the Cat" che forse proprio per questo mi risulta essere la parte migliore del disco. Oh, poi qualche ballad eltonjohniana bellina c'è eh, qui, sicuramente, ma 4-5 su 11, le altre sono troppo irrilevanti e non basta per evitare il senso di noia.
Elton John: Blue Moves (disc 1)
CD Audio Ce l'ho ★★★
Elton John: Caribou
CD Audio Ce l'ho
Un disco retto tutto da un unico straordinario brano: "Ticking". Un capolavoro, tra le prime 10 (minimo) del duo John/Taupin. Un piano-voce da brividi, che esalta tutto il talento vocale e pianistico di Elton John ed altrettanto ispirate sono le drammatiche liriche di Taupin. Peccato che il resto del disco sia tutt'altro che su questo stesso livello anzi è decisamente il meno interessante del periodo "Elton John Band". Un paio di canzoni francamente irrilevanti all'inizio, due classici che funzionano alla grande ("The Bitch Is Back" alla fine è una delle migliori mentre Don't let the Sun è bella ma non tra le sue canzoni che preferisco) mentre delle restanti la perla è "Solar Prestige a Gammon" secondo me. Insomma un disco caruccio, di transizione verso un album capolavoro, ma con al suo interno "Ticking" che strappa applausi.
  • Si, "Tickin'" è portentosa. Le contro melodie di pianoforte durante i ponti che portano al ritornello, diverse ad ogni giro, saettanti, dinamiche, drammatiche, comunicano sincero smarrimento se si va dietro al testo, ammirazione assoluta se si bada al pianista.
    E' forse la canzone, fra le centinaia del repertorio di Elton, con la partitura e l'esecuzione di pianoforte più memorabili ed emozionanti. Buffo che stia dentro un disco la cui copertina pare urlare "Ce'l'ho fatta! E sono sempre fatto! Di cocaina! Anche ora, con questo vestito da pirla e questo sorriso da strafattone!...
    Mi sono accontentato per decenni di possedere l'essenziale di Elton (cinque o sei dei suoi primi dieci lavori) ma ultimamente, dopo aver acquistato un pianoforte a coda, ho pensato bene, fra le altre cose, di setacciare quel che di buono è disperso in giro per l'altra venticinquina di suoi album che mi mancavano.
    E ce n'è di roba eccellente, eccome! Un pezzo della madonna ad esempio è "Postcards from Richard Nixon", del 2006: suonarlo al piano è una libidine. E prima o poi affronterò anche "Tickin'"... sto aspettando che mi cresca la tecnica pianistica un altro po'; diciamo fra un anno.
  • hjhhjij
    27 mar 18
    Eh be se mi vai a pescare dal repertorio dal 2001 in poi ci credo che trovi delle perle, sono perfettamente d'accordo. Più difficile magari trovarle negli anni che vanno dal 1979 al 2000 (qualcosina-ina-ina-ina c'è, però...)
Elton John: The Fox
CD Audio Ce l'ho ★★★
Nel complesso è un disco carino, di sicuro il più dignitoso dei suoi terribili anni '80. La title-track mi sento persino di definirla come una bella canzone e ce ne è qualcun'altra divertente, dignitosa. C'è la "suite" da 11 minuti, che vorrebbe riecheggiare i fasti di "Funeral For A Friend/Love Lies Bleeding" sui Mattoni Gialli, e che per metà, quella strumentale, è pure molto carina, prima di sfociare in una canzonetta di merda, purtroppo.
"Rock of the Westies" esce solo pochi mesi dopo il Capitano Fantastico, nello stesso 1975, eppure sono cambiate molte cose: la band è rivoluzionata (della "Band" vera e propria restano Davey Johnstone e Ray Cooper, poi vari turnisti tra i quali vecchie conoscenze come Caleb Quaye) e il disco è il suo più roc(k)che in assoluto. Il periodo d'oro era finito un disco prima, con questo inizia una sorta di periodo "nel limbo" con tre album che sono si lontani dalla qualità della maggior parte dei lavori precedenti ma allo stesso modo restano diverse spanne sopra alla montagna di schifezze che Sir Occhialetti Kitsch propinerà con "ammirevole" regolarità da "Victim of Love" in poi. Questo è ancora un disco valido, quasi tutto elettrico e vivace (tranne "I Feel Like a Bullet") e paradossalmente canna soprattutto nel singolo pop "Island Girl" che a me dice veramente pochissimo. I restanti brani (se escludiamo quella ciofeca in duetto con Kiki Dee infilata come bonus track) sono tutti più o meno validi, alcuni ("Medley") ottimi, altri meno ma il livello generale è buono e il disco è colmo dei classici rock'n roll e piano-rock alla Elton John, presenti in tutti i suoi lavori, solo che qui ce ne sono di più, qualcuno poteva essere asciugato di un paio di minuti buoni ("Street Kids") ma altri ("Grow Some Funk on Your Own" "Dan Dare" e Billy Bones) sono rock eltonjohniani trascinanti e tutto sommato godibilissimi. Buon disco, tutto sommato.
  • hjhhjij
    27 dic 21
    Ps: copertina da incubo come quasi sempre. Dico anche che la maggior parte dei pezzi roccheggianti di questo disco pur buona non raggiunge le vette dei suoi pezzi migliori in questo stile (vedi "Amy" e "Susie (Dramas)" su "Honky Chateau" ad esempio). Il calo di ispirazione, soprattutto raffrontato ad un disco perfetto come Captain Fantastic, è comunque bello netto.
  • Kism
    28 dic 21
    Un album di rock and roll diretto e senza fronzoli...anche se senza grandi brani. Probabilmente non era necessario pubblicarlo a 6 mesi di distanza dal precedente, il calo d'ispirazione e' evidente. Comunque scorre via velocemente. La fine del periodo d'oro, di cui fa parte.
    "I Feel Like a Bullet" e' troppo simile a "Someone Saved My Life Tonight"
  • hjhhjij
    28 dic 21
    Eh si, questo è. Elton John era ancora in piena bulimia creativa, e a dire la verità, lo rimarrà (purtroppo) ancora per molto. A parte il 1977 (ma dopo un altro disco doppio in fondo, ha sempre tirato fuori un disco all'anno, almeno.
Elton John: 21 At 33
CD Audio Ce l'ho ★★
Disco che rappresenta una risalita rispetto al precedente ma grazie al cazzo rispetto a "Victims of Love" anche il Best Of con me che canto sotto la doccia sarebbe stato un miglioramento. Disco di mestiere, con un paio di buone canzoni, altre 2-3 carine e il resto è abbastanza disintegrabile secondo me. Questo primo disco di EJ degli anni '80, seguito dall'ancora più valido "The Fox" poteva sembrare un preludio ad un ritorno a produzioni di buona qualità e invece no, era l'anticipazione prima delle cagatissime. Questo è ancora un disco accettabile e dignitoso comunque, che un paio di volte si lascia ascoltare e poi se ne sta lì a prendersi la sua brava polvere. Ma farà di peggio, molto di peggio, lo zio Reginaldo.
Elton John: Jump Up!
CD Audio Ce l'ho ★★★
6
Elton John: Too Low For Zero
CD Audio Ce l'ho ★★
In realtà salvo solo la title-track. Un pessimo ritorno per la Elton John Band al completo, un mucchio di pop scialbo e insulso che si mescola a tutto il resto del pop scialbo e insulso realizzato da John in quegli anni; qualche canzone è più decente, ma comunque insulsa, ma la campionissima della mondezza è "Kiss the Bride", brr... La title-track è una canzone carina invece. Tra l'altro la spinta verso sonorità pop tipicamente eighties, nella peggiore accezione della cosa, non aiuta. Brutto, però è anche vero che ha fatto di peggio negli anni successivi.
Elton John: Breaking Hearts
CD Audio Ce l'ho ★★
5,5
Elton Coso e la Fiera della Merda (Parte 1). La parte 2 arrivò col disco dopo. Dopo 'sti due aborti di album non ho più altri dischi suoi successivi fino a quelli dal 2001 in poi. Ed è sempre lo stesso che scrisse "Madman Across the Water" eh... Vabè.
Elton John: Leather Jackets
CD Audio Ce l'ho ★
No aspettate... Ma l'autore di questa immane porcata è davvero lo stesso che nel 1970 coverizzava Nick Drake e pubblicava dischi come "Elton John" e "Tumbleweed Connection" ? All'anima, certo che grandissimo successo, cocaina a palate e ispirazione sotto-zero sono un cocktail devastante. Ridotto ad una macchietta artisticamente nulla, il disco più brutto di tutti i dischi brutti di Elton John, roba che al confronto "The One" del '92 è un capolavoro.
  • hellraiser
    1 giu 14
    Non conosco le giacche di pelle, mi limito ai primi dischi, fino al '75 più o meno, dove credo ha fatto il meglio della sua discografia. Di lì in poi il nulla, comunque grazie per la dritta, risparmiato i soldi dell'ipotetico acquisto...
  • hjhhjij
    1 giu 14
    Prego :D Fai benissimo a fermarti al '75, se proprio proprio tu avessi soldi da buttare per E.J. potresti prenderne un paio di quelli dal 2001 ad oggi. Evita accuratamente il periodo 1979-2000.
  • hellraiser
    1 giu 14
    Mi fermo a "Captain Fantastic" e per ora non penso di aumentare i dischi, comunque questo mi sembra di notare leggendoti che non ti piace granchè, buono a sapersi...
  • hjhhjij
    1 giu 14
    Ahahhah, è orribile questo of course :D Ripeto, fai bene a fermarti lì, Captain Fantastic è un capolavoro pop.
  • Lao Tze
    1 giu 14
    posto che il disco non ce l'ho, non mi ricordo nemmeno una canzone dell'album e non mi ricordo quando l'ho ascoltato. Al contrario di altri suoi bruttini. Ma questo doveva proprio essere qualcosa di più, qualcosa di mostruoso, se non ho mai voluto risentirlo.. d'istinto lo associo a Invisible Touch, insomma a quelle cose orrende ma proprio orrende.
  • hjhhjij
    1 giu 14
    Son pure dello stesso anno sarà un caso... Almeno a Inbattible Merd ci sono un po' affezionato anche sa schifo al caspio. Questo nemmeno. Cioè, anche "Ice on Fire" o "Breaking Hearts" son brutti, ma proprio brutti, ma questo...
Dopo oltre vent'anni di produzione scadente (con rare eccezioni) questo disco, primo del terzo millennio per zio Reginaldo, segna la sua rinascita e l'inizio di una "seconda giovinezza", quantomeno artistica. Nonostante una produzione e delle sonorità fin troppo patinate e laccate che mi piacciono ben poco, su questo disco ricominciano ad esserci alcuni bei brani, tra tutti l'opening "The Emperor's New Clothes" e la bella ballad "American Triangle", due grandi canzoni (nello stesso disco, per uno che di canzoni veramente belle tra il 1979 e il 2000 ne avrà tirate fuori 4-5 massimo). Non tutto funziona, qualche pezzo risulta decisamente prescindibile, ma oltre quelle due ci sono altre 4-5 canzoni azzeccate ("The Wasteland" soprattutto) e insomma, si torna su più che discreti livelli complessivi. Dopo questo e "Peachtree Road" (meno bello di questo) inizierà invece il periodo d'oro di questa rinascita con un trittico di dischi davvero molto belli, tra il 2006 e il 2013. Dopodiché, è tornato alle puttanate.
  • SilasLang
    22 dic 21
    Addirittura? Io dopo "Captain Fantastic" praticamente l'ho sempre ignorato, a parte qualche chanson qua e la. Magari ci butto un orecchio prima o poi..
  • hjhhjij
    22 dic 21
    Si, questo e quello dopo si possono anche saltare eh, però "The Union" in duo con Leon Russell, che è il migliore di questo periodo secondo me, ad esempio è davvero un gran bel disco. Un gran bel disco di due vecchi autori maturi però, non so, a te piace la roba più "fresca" di solito.
  • SilasLang
    22 dic 21
    Da più giovine si, magari. Appassendo io appassiscono anche i miei gusti. Nah, gli darò una chance.
  • hjhhjij
    22 dic 21
    Ne sono felice :D
  • SilasLang
    22 dic 21
    Felice che tu ne sia felice
  • hjhhjij
    22 dic 21
    Felice che tu sia felice che... Vabbè
  • SilasLang
    22 dic 21
    😂
  • CYPHER
    23 dic 21
    @[hjhhjij] Lo ascolterei, se non fosse per le sonorità patinate di cui parli. Non riesco ad ascoltare nemmeno "Goobye Yellow Brick", per quanto possa essere oggettivamente valido, a causa delle stesse ragioni.
  • hjhhjij
    23 dic 21
    Consiglio allora, oltre all'ovvio trittico di dischi partorito tra il 1970 e il 1971, il più sobrio "The Union" del 2010 di John e Russell. In realtà per me Goodbye non è assolutamente patinato, non in questo senso. In parte può esserlo nella sua parte "glam", ma i suoni sono brillanti, freschi e accompagnano a meraviglia la ricca ispirazione di John e Taupin all'epoca. Questo ha sonorità "laccate", piatte, non saprei come spiegarlo 🤷‍♀️
  • hjhhjij
    23 dic 21
    Ah e consiglio anche Captain Fantastic, quello è imperdibile e meno "sbrilluccicoso" di Goodbye (che tra l'altro, è si molto molto ispirato, ma un po' soffre il gigantismo da doppio).
  • CYPHER
    23 dic 21
    Goodbye ha quella produzione "ariosa"... non saprei come spiegarlo. Forse "sbrilluccicoso" è il termine perfetto. Indubbiamente bello, ma preferisco assumerlo a piccole dosi. Concordo anche sul gigantismo da doppio album.
  • hjhhjij
    23 dic 21
    Sbrilluccicoso senza alcun dubbio, magniloquente e grandioso, infatti è l'apice e la massima espressione dell'Elton John "Glam" (mentre l'apice in senso artistico della Elton John Band per me resta l'ultimo, con la formazione "stabile", Captain Fantastic) con tutti i pregi e i difetti del caso. Anche io quello lo assumo a piccole dosi, contiene alcuni dei suoi brani migliori in assoluto, altre cose piacevoli e qualche cadutina, come prevedibile. Tendo, di quel periodo, ad ascoltare più spesso "Honky Chateau" stessa qualità, struttura meno dispersiva. Comunque ti capisco perfettamente, è una cosa legittima con quelle sonorità.
  • CYPHER
    23 dic 21
    No, ma Captain Fantastic lo conosco bene. Mi sembra sia l'ultimo che abbia sentito di Elton, se escludessi le canzoni per la colonna sonora del Re Leone (ah, l'infanzia...). Comunque, oltre al trittico omonimo-Tumbleweed-Madman, mi piace molto anche l'album della svolta pop, Honky Chateau, il quale non si distanzia molto dal sound dei lavori precedenti.
  • CYPHER
    23 dic 21
    Ahahahahahahaha... mi hai anticipato, come al solito...
  • hjhhjij
    23 dic 21
    "Honky Chateau" gran disco davvero. Anche se pop lo è sempre stato, diciamo che quella è stata la svolta del pop-glam e dell'elton superstar con occhialoni scemi e paillettes, ma ancora tanta grandissima musica pop "seria" per così dire. In effetti Honky è un po' un ponte, a seconda delle canzoni, tra le sonorità precedenti e quelle successive. E comunque èèèèèèèèèèèèè unaaaa giostraaaaaaaaaaaaa chee vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, queshta vitaaaaaaaaaaaaaa cheeeeeeeeeeeeeeeeeeeee girrrraaaaaaaaaaaaaaa intornoooooooooooo a noooooiiiiiiiiiiiiii e non si fermaaaaaaaaaaaaaaaaaaamaaaaaaaaaaa aaaaaaai. Ehm scusate, l'infanzia, si.
  • CYPHER
    23 dic 21
    Ahahahahahahahahahaha
Elton John: Here and There
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Rimane IL live per eccellenza che marchia a fuoco gli anni della Elton John Band, anche se sarebbe stato ancora meglio se fosse rimasto un disco unico, il primo, quello di Londra alla Royal Festival Hall del Maggio '74; questo live è una bomba e vede la Elton John Band in forma smagliante (Dee Murray al basso è fantastico) con un'ottima selezione di brani soprattutto tratti da "Elton John" e "Tumbleweed Connection" più qualcosa del '72-'73, con rese fenomenali di pezzi come "Burn Down the Mission" "Bad Side of the Moon" "Your Song" o "Honky Cat", per dirne qualcuna. Purtroppo mettere anche il secondo disco (al MSG di NY del Novembre dello stesso anno con tanto di ospitata speciale di John Lennon, importante storicamente ma onestamente è la parte che mi annoia del live) allunga forse un po' il brodo, anche se il concerto di NY parte forte come quello di Londra ("Funeral for a Friend", "Grey Seal") e, quindi, alla fine a "Here and There" lo status di live della madonna del miglior Elton John di sempre (intendo in generale quello '69-'75) non glielo toglie nessuno.
Elton John: Elton John
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Elton John: Tumbleweed Connection
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dopo un esordio promettente e un bellissimo secondo disco il crescendo giunge a compimento con questo disco splendido, insieme al successivo (e al Capitano Fantastico qualche anno dopo) la vetta della carriera di Elton John e Bernie Taupin. 10 canzoni-10 perle, un disco compatto, perfetto, che segue un unico filo tematico-espressivo e che fa delle sue 10 canzoni un corpus unitario che attraversa la frontiera dell'Ovest americano tanto amato dai due autori, con la musica della "The Band" come principale nume tutelare e fonte di ispirazione alla quale guardare, un viaggio nell'Americana, nel pop perfetto, nel piano-rock, nel country/country-rock/folk e macchie di soul-gospel corale da parte dei due ragazzi inglesi. Con la chicca del dare anche spazio autoriale ad una "pupilla" quale Lesley Duncan (corista nei dischi di quel periodo) con la sua "Love Song". "Burn Down the Mission" il suo piano-rock definitivo, "Talking Old Soldiers" una delle sue tre canzoni più belle. Ah e in un paio di canzoni, ai cori, c'è pure Dusty Springfield.
Elton John: Goodbye Yellow Brick Road
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Inizia col botto, poi cala alla distanza ma si mantiene su un livello più che buono.
  • Lao Tze
    9 ott 13
    'orca miseria se parte forte, Funeral for a Friend è un capolavoro... tutto d'altissimo livello fino più o meno a All The Girls LOVE Alice (evviva l'ambiguità GLAM...), poi la scintilla si perde un po'... - dettaglio a parte: Jamaica Jerk-off è uno dei primi pezzi reggae "bianchi", arrivò in ritardo rispetto al Paul Simon di Mother & Child Reunion ma in anticipo sugli ABBA (Sitting in the Palmtree è del '74...)
  • hjhhjij
    9 ott 13
    Parte fortissimo. Le prime 4 per me son tutte tra le migliori di John/Taupin poi c'è All the Girls che è appunto uno dei capolavori del John "Glam". Jamaica Jerk off a me però non piace, lo trovo uno dei pezzi "non memorabili" del disco, che alla fine son pochi. Quattro stelle abbondanti.
  • hjhhjij
    9 ott 13
    E vogliam parlare della title-track ? Pezzo pop perfetto.
  • Lao Tze
    9 ott 13
    neanche a me piace, Jamaica. Ma vabbè, una cosettina leggera senza pretese, dentro un disco così lungo i riempitivi sono quasi naturali.
  • SydBarrett96
    9 ott 13
    Per me rimane un gran disco, però non saprei attualmente se dargli 4 o 5 pallonze.
  • hjhhjij
    9 ott 13
    Ovvio che è un gran disco. I riempitivi sono ovvi, però in effetti s'è giocato le 5 palle a cui comunque non va lontanissimo.
  • dosankos
    9 ott 13
    5 senza vergogna.
  • hjhhjij
    9 ott 13
    Naaa, io 5 lo do ad altri :) Poi anche questo è molto bello ma credo si sia capito come la penso.
  • dosankos
    9 ott 13
    I quattro assi insieme a "Goodbye Yellow Brick Road", sono per me "Tumbleweed Connection", "Madman Across the Water" e "Captain Fantastic...". Gli altri del periodo '70-'76, non da 5 ma poco ci manca :)
  • hjhhjij
    9 ott 13
    Be si, diciamo che sostituisco questo con "Elton John" del '70, bellissimo per me. Ma per questo non è 5 ma poco ci manca. Gli altri (esordio, Honky, Caribou) son da 4 (pieno, soprattutto Honky) Don't Shoot me da 3,5 per me ma arriva a 4 anche lui per Daniel... e Crocodile Rock :D
  • dosankos
    9 ott 13
    Sarò profano, ma un disco secondo me eccessivamente massacrato è "Victim of love". Certamente molto molto commerciale ma a mio parere maniacalmente pulito e curato.
  • hjhhjij
    9 ott 13
    E infatti quello mi fa cacare :D Il primo suo che mi faccia questo effetto lassativo, A Single Man non mi dispiaceva per nulla invece, nel complesso. Di quelli dopo ne salvo due-tre negli '80 (che vuol dire sufficienza scarsa e pure a fatica) e Made in England (buono) nei '90. Sicuramente un po' meglio nei '00.
Elton John: Honky Chateau
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Molto bello, ma una spanna sotto i precedenti. Alterna assoluti gioielli pop ("Rocket Man" "Monna Lisa and Mad Hatters" su tutti) a brani decisamente meno riusciti ("Hercules" "Slave" e "Salvation"). Inizia qui l'EJ più sopra le righe, sfavillante (sigh...) e "Glam". Per qualche anno sarà roba buona poi...
  • Cunnuemammadua
    8 ott 13
    c'è anche Susie, per me divertentissima
  • Lao Tze
    8 ott 13
    sostanzialmente concordo, per me il periodo della "totale ascoltabilità" si conclude con Captain Fantastic, poi a dire il vero non c'è un tracollo vero e proprio ma un lento e lungo declino con parecchi dischi sottotono, benché alcuni dignitosi. Ma le cose veramente pessime arrivarono negli '80, e più nella seconda metà che nella prima - all'incirca il periodo di Leather Jackets, '86/'87 o giù di lì, quello dei video inguardabili... lì proprio si toccò il fondo.
  • hobermallow
    8 ott 13
    Concordo in pieno!
  • hjhhjij
    8 ott 13
    Guarda Lao concordo su tutto. Dischi come "Rock of the Westies" "Blue Moves" e "Single Man" non sono certo dischi pessimi (anzi l'ultimo a me piace pure). Il peggio per me comincia dal 1979 e si estende per tutti gli '80 e buona parte dei '90. In effetti Leather Jackets fu proprio il fondo, anzi una buca sul fondo.
Disco che mi è sempre abbastanza piaciuto, sebbene qui siano già lontane tanto le vette dei primi anni '70 quanto anche le cose migliori dei suoi ultimi 15 anni. La perla di questo disco è "Madness" per me di gran lunga la migliore del lotto e una delle ultime sue grandi canzoni prima dei tanti, troppi anni di schifezze, qui funestamente anticipate da una robaccia come "Part-Time Love". Certo ci sarebbe anche "Ego" tra le chicche, purtroppo rimasta solo un singolo e poi finita tra le bonus-track del cd. Mi sono sempre piaciute anche "It ain't Gonna be Easy" "Shooting Star" e la cullante melodia/epitaffio di "Song for Guy". Le altre sono tutte buone/discrete canzoni sebbene nessuna lasci particolarmente il segno. Un buon disco ma la cascata di cagate era lì, dietro l'angolo.
  • Il problema è la produzione: Elton qui molla Gus Dudgeon e concede un' una-tantum a Clive Franks, che se ne viene fuori con suoni molto risciacquati e leggeri, molto meno efficaci di quelli tutto-in-primo-piano di Dudgeon.
    E' il secondo disco di Elton, in ordine cronologico, che non mi soddisfa (il primo è "Don't Shoot Me I'm the Piano Player" di cinque anni prima, anche quello con suoni stupidotti malgrado al mixer ci fosse Dudgeon). Un saluto.
  • hjhhjij
    3 apr 18
    Un saluto anche a te Pier, mi fanno piacere i tuoi interventi/opinioni/integrazioni.
Elton John: Madman Across The Water
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Per me il vero periodo d'oro di EJ finisce con questo disco(ne), i successivi saranno ancora buoni (e con dentro 3-4 grandissimi pezzi per disco) ma sempre una spanna buona sotto questo e i due precedenti. E poi, senza citare la title-track, "Levon" e "Indian Sunset" i nemmeno due minuti di "Goodbye" si fottono tutta la sua produzione da "Rock of the Westies" in poi.
  • hellraiser
    7 ott 13
    Si d'accordo.. ottimo fino a metà anni '70, poi (almeno a mio gusto) mi decade un po'..
Questo disco si regge su tre cose: l'artwork di H.R. Giger, la stupenda canzone di Lake "Still...You Turn Me On" che porca troia quant'è bella perché non gli hanno fatto fa sempre tutto a lui che cazzo e infine "Karn Evil 9" che è il Carnevale definitivo dell'eccesso del trio, e di Emerson in primis. E se eccesso deve essere allora che sia uno spettacolo grandioso, teatrale, coinvolgente e infinito ("To the Show That..." eh, mica pe' finta). Risbuca fuori anche la coppia Lake/Sinfield ai testi che mi commuovo solo a leggere i crediti. Oh, mi piace. Dal vivo ancora di più. Poi vabè "Jerusalem" grazie alla voce di Lake non mi è mai dispiaciuta. "Toccata" invece è quando vogliono fa i fighi con la roba altrui e diventano comici. Dal minuto 5 al minuto 6 ragà, andatevela a sentire, è Super Mario, che ammazza funghetti e salta per prende le stelline, giuro. AVANGUARDIA.
  • Il pingue Greg Lake rilasciava pochissime perle acustiche, una per disco, ma tutte sublimi. Il quartetto "Lucky Man"-"The Sage"-"From the Beginning"-"Still... You Turn Me On" è insuperabile, peccato sia stato così poco prolifico.
    Esemplare anche il suo vocione armonioso e ricco (in gioventù). Quando ascolto "Take a Pebble" e alla frase "Disturbing the Waters..."arriva il raddoppio di vocione, tuttora trasalisco e godo come la prima volta. Indimenticabile.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Nel trio probabilmente è stato poco prolifico perché lo spazio se lo prendeva tutto Emerson o comunque non c'era certo grande spazio per le ballad acustiche/elettro-acustiche di Lake.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Aggiungo "Ahimè".
  • Beh, avrebbe potuto dedicarsi ai dischi "solo", non gli sarebbe mancato l'appoggio contrattuale e organizzativo. Le biografie narrano poi che la personalità di Lake (non a caso produttore di E.L.P., oltre che cantante, bassista e co-autore) fosse anche più forte di quella di Emerson. No, la mia idea è che il bravo Lake perdesse molto del suo tempo con le pollastre, gli stravizi e in generale il pieno godimento del suo status di ricca superstar, per farsi il mazzo su composizioni e ispirazione artistica. Non è stato fra l'altro capace di coltivare e preservare la sua inarrivabile voce, già compromessa negli anno ottanta e del tutto deteriorata già negli anni novanta (su "Black Moon" pare che canti il cugino anziano di John Wetton).
    Gli è che Emerson e Lake avevano bisogno l'uno dell'altro: il primo aveva la spettacolarità, il virtuosismo, la smania infinita di spettacolo, l'energia del far musica tutti i giorni e tutte le ore, ma NON era un musicista rock, tantomeno pop, insomma non era capace di mettere due strofe e risolverle con un ritornello e un ponte, sì da confezionare musica popolare per le masse, per i ragazzi, per le ragazze.
    Quell'altro lo sapeva invece fare, ed aveva pure la voce giusta per, ma anteponeva il godersi la vita all'afflato artistico, avendo così bisogno del compare per poter far parte, senza troppi sforzi, di un grande e peculiare gruppo sulla cresta dell'onda.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Ah guarda su una carriera solista al di fuori della band sono d'accordo e sono sicuro che tu abbia ragione sulla personalità di Lake. Anche sul fatto che i due si completassero in qualche modo. Resta il fatto che la composizione musicale alla fine ha sempre teso più verso Emerson, magari anche solo perché la principale direzione che decisero di intraprendere era proprio quella, come dici tu Lake era anche produttore quindi immagino fu una scelta ben precisa. Così lui non doveva sforzarsi a scrivere troppe belle canzoni per ogni album eh eh.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    "ma NON era un musicista rock, tantomeno pop" Sacrosanto.
  • Ad Emerson venivano fuori sinfoniette, fughe, simil-boleri, riesumazioni di pagine classiche oppure jazzistiche. Arrivava Lake e ci metteva le sue idee melodiche, appiccicandole alle incastellature di Emerson nel caso dei pezzi più lunghi e complessi (Tarkus, Pictures, The Endless Enigma ecc.) oppure ficcandole autonomamente come piccoli intarsi nelle scalette degli album, per far riprendere il fiato ai fans.
    Emerson suonava troppo (e infatti, tradito dall'artrosi che gli ha fottuto anulare e mignolo della mano destra impedendogli per sempre di fare musica a livelli decenti, si è ammazzato).
    Lake suonava troppo poco ed è morto di cattiva salute dopo una vita di stravizi.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Be che devo dirti, è tutto indubbiamente vero.
  • Littlelion
    30 nov 17
    Il mio preferito del trio!
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Oh son gusti. "Karn Evil 9" sicuramente è affascinante, per il concept, la performance molto carismatica e trascinante di Lake, le atmosfere, ci sta. Una 1st Impression (prime due parti) davvero figa e il resto lo preferisco comunque alla suite "Tarkus". Però 'sta cosa di Super Mario su "Toccata" è vera, fateci caso :D
  • hellraiser
    30 nov 17
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Ahahahhha lo senti ? Dimmi di no ahahhaha
  • hellraiser
    1 dic 17
    È da una vita che non l'ascoltavo, sembra la musica di sottofondo del castello infernale della fine del mondo, dove Browser lo aspetta lanciandogli i fiammoni ;^))
  • hjhhjij
    1 dic 17
    Esattamente ahahahahahah. Keith genio avanguardista del videogame.
  • Flame
    1 dic 17
    Sti qua mi han sempre gonfiato le gonadi a dispmisura. Non sopporto manco Lake quando fa le se cose. Gusti. Lui però ha una grandissima voce, se mi dessero il potere di cambiare una sola cosa nella storia della musica, lo vorrei inchiodato al Re a vita.
  • Flame
    1 dic 17
    ... dessero e dassero vanno in guerra, muore ... non ricordo mai come va a finire
  • hjhhjij
    1 dic 17
    Ci mancherebbe ovviamente sono gusti. Io stesso mi tengo solo alcune cose di loro e tendo comunque a riascoltarli di rado.
  • hellraiser
    1 dic 17
    Ho sempre paragonato gli ELP ai pranzi di Natale di mia madre. Tutto ottimo, buono, preparati alla perfezione. Ma TROOOPPOOO... alla fine del pasto non ti alzi più dal tavolo ed hai gli agnolotti che ti escono dalle orecchie. Tutto buono ma esagerato
  • hjhhjij
    1 dic 17
    L'unica differenza con la mia idea è che ogni tanto qualche piatto è pure troppo cotto, o troppo poco. Insomma qualche magagna c'è.
Il disco della maturità del trio, della serie "tre è il numero perfetto". Insieme all'esordio (per me comunque di poco superiore) è il loro lavoro più riuscito. Clamorosamente equilibrato e coeso per i loro standard nel suo alternare brani più lunghi e complessi con canzoni più semplici e brevi, più riuscite di quelle su "Tarkus" e nel quale avverto una maggiore leggerezza e meno seriosità, insomma è un disco anche divertente, a volte (vedi "The Sheriff" o "Hoedown"). Lake tira fuori la CANZONE per eccellenza della band che è "From the Beginning" (principalmente per chitarra acustica e elettrica) che, semplicemente, è una bella canzone, e con loro "bella canzone" è tipo un miraggio. Anche la title-track (specialmente i primi due stupendi minuti) è una delle loro cose migliori. Peccato per il noiosissimo bolero finale, decisamente Emerson non vale Ravel, ma guarda un po'...