Un album che mi piace molto, solo un pelo inferiore al precedente e assolutamente alla pari con il successivo. Il solito, divertentissimo circo queeniano al massimo dello splendore e dell'ispirazione, qui più che mai vengono anticipate idee poi presentate su "A Night at the Opera" l'anno successivo. "Sheer Heart Attack" è un disco vivace, vario, colorato, kitsch, glam, pop, hard-rock, cabaret, stacchetti musicali, cori sopra le righe, melodie splendide e tamarreide scema, riconoscibili in un quarto di nota. Altro pregio, molto più evidente che in "Queen II" e "Opera", è la compressione delle molte idee, dal kitsch esagerato alle melodie più dolci, in canzoni molto brevi, un paio di minuti di media, due minuti e mezzo tiè, a volte anche meno, come nel delicato bozzetto di un minuto di "Dear Friends". Sono schegge di canzoni, frammenti di perle pop-rock-glam ("Killer Queen", "Flick of the Wrist"), di delicate ballad ("Lily of the Valley") di rock fulmicotonici ("Stone Cold Crazy") brevi momenti di geniale bizzarria retrò ("Bring Back That Leroy Brown"). Poi c'è "In the Lap of the Gods" che è croce e delizia, trash e bellezza dei Queen, esplicativa del loro stile, e la versione "Reprised", quasi la prima "rock-arena" song di Mercury. Funzionano alla grande anche i pochi brani lunghi (soprattutto "Brighton Rock" palcoscenico per un grande May alla chitarra e "She Makes Me", sempre di May).
- Bèl (05)
- Brü (00)
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