Uno dei manifesti della musica pop-rock californiana di fine anni '60. Musica molto legata alla sua epoca, qualcuno direbbe invecchiata non benissimo, ma se piacciono queste sonorità, quelle del pop, del folk e del rock acidulo californiano, il Cuscino Surrealistico rimane uno dei dischi più divertenti e godibili, nonché iconici, di tutta quella "scena". Scorrevole e facile all'ascolto, perché di fatto un disco di canzoni folk-pop-rock inacidite, è il disco del salto di qualità degli Airplane. Un po' perché arriva Grace Slick e si porta dietro le due canzoni che rendono eterno l'album (una in prestito dal cognato, Darby Slick, retaggio dei Great Society, l'altra composta direttamente da lei, ed è un capolavoro, la pop-song perfetta, lisergica nel testo e raffinatissima in una musica che prende spunto da Ravel e il Davies di "Sketches of Spain") e con la sua voce trova la quadratura lo stile fatto di un cantato quasi sempre corale, con splendidi incastri di voce maschile e femminile (i Fairport Convention di qualche pezzo in particolare se ne ricorderanno). Un po' perché Balin si veste da ispirato cantautore folk, un folk velato e quasi irreale, quello dell'altro capolavoro, la sua "Comin' Back to Me". Così come l'altra superba ballad lisergica "Today". Partecipazione amichevole di Gerardo Garcia, per gradire. Kaukonen si regala due minuti di pezzo di bravura acustico. Insomma, un gioiello di disco.
- Bèl (01)
- Brü (00)
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