Uno dei miei dischi preferiti dei Purple, diciamo da medaglia di legno, immediatamente dopo il podio. C'è variabilità stilistica e parecchia fantasia, oltre che guizzi di ispirazione melodica da brividi. Due capolavori, pur muà: la title-track, che rientra tra i loro hard-rock perfetti, e "Fools" che è uno dei brani migliori che Nerodipiù, Lord, Glover e compagnia abbiano mai composto, splendidamente varia, con quegli "stop and go" bellissimi, la struttura hard-rock-blues del cantato l'intro delicato e il solo centrale di Blacky (uno dei più belli ed evocativi del suo repertorio, di grande dolcezza melodica, dal tono quasi sacrale, o tra il sacrale e l'antico menestrello-elettrico però- e sappiamo che Blacky ci sta in fissa con certe cose), da brividi. Per il resto il livello medio dei pezzi me lo fa preferire al successivo, oltre alla maggior varietà (le atmosfere un po' esotiche-psych della bella "The Mule", e che Lord sia benedetto, il rock-blues classico ma con altro inserto più rallentato-melodico di Nerodipiù in "No No No" e persino "Anyone's Daughter", altro esperimento lontano dalle principali coordinate della Marco Due, ma che io considero un divertissement gradevolissimo). Gran disco davvero, l'unica cosa che fa schifo qui è la copertina...
- Bèl (03)
- Brü (00)
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