Mike Oldfield: Hergest Ridge
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
9,5
Il celeberrimo esordio solista di Michele Campovecchio, in realtà allora Campogiovane, in quanto giovanissimo e talentuoso musicista appena 19enne quando concepì, compose e registrò questa ambiziosissima opera prima, ma già nel "giro" da diversi anni, cresciuto sotto l'ala protettrice di "tal" Kevin Ayers, nella cui band, a 16-17 anni, Michelino era già chitarra solista. Roba da niente, insomma. Il giovane genietto di Ayers decide poi di mettersi in proprio, a 19 anni, con un disco che è un'unica composizione di una cinquantina di minuti divisa in due parti e nella quale Michelino fa tutto da solo. Ma proprio tutto, o quasi. Oltre alla chitarra (con la quale si sbizzarrisce, fino a farla cornamusare nella parte II) suona lui stesso una quindicina di strumenti, fa tutto lui, in una prova di abilità polistrumentistica che pure Stevie Wonder ha esclamato "Eh la Madonna!" con la voce di Pozzetto. Infine cesella il tutto con un lavoro eccezionale di montaggio in studio. Sul contenuto che cazzo devo dire, lo conosciamo tutti, è bellissimo. Ovviamente è il disco più celebrato, sputtanato e anche sfruttato di Campovecchio, anche da lui stesso, visto che ci fa fatto la versione orchestrale, il capitolo II ("La Vendetta"), II-e-mezzo, III, "Tubular Bells va in città" "Tubular Bells d'Arabia" "Tubular Bells contro Maciste" e "Tubular Bells e la banda degli onesti". Anche basta Michè, dai.
  • hjhhjij
    21 set 20
    Dimenticavo "Colazione da Tubular Bells" scusate. Tra le pochissime partecipazioni esterne, la voce femminile ai cori della sorella Sally, qualche coro maschile, e un paio di altri musicisti oltre lui, infine Vivian Stanshall come cerimoniere nella bellissima sezione finale della parte I. E c'è una cosa che mi piace di questo disco: passa come un'opera seria e ambiziosa, con bellissime ed estatiche melodie, ma ha una componente di cazzeggio giovanile (di un 19enne che era anche figlio di Canterbury, vorrà dir qualcosa) di momenti "poco seri" che mi piacciono un sacco, perché vedi anche la voglia di divertirsi in mezzo ad un processo creativo così elaborato. Come quando fa il coglione nella parte del "piltdown man", mettendosi a grugnire, urlare, ululuare, le risate che si sarà fatto, oppure nel finalissimo del disco, che arriva all'improvviso mentre sembra che l'opera si avvii ad una conclusione "sacrale" e pacifica. E invece... No. La prima volta sono scoppiato a ridere. E poi rimane un disco meravigliosamente "Pop" in un certo senso. Molte delle splendide melodie sono molto semplici e dirette e poi, insomma, la sua universalità "Pop" è stata certificata l'anno stesso della sua uscita dall'uso del tema iniziale in "quel film lì" che ne segnò il successo e una vagonata di sonanti campane tubolari in sterline per il giovane e già lanciatissimo Campovecchio. Insomma, un'opera universale e giustamente considerata la sua più rappresentativa (ma non la più bella in assoluto. Forse.)
Mike Oldfield: Five Miles Out
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Peccato per un paio di pezzi non alla altezza, ottimo disco. 7,5
Mike Oldfield: Ommadawn
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
9,5
Mike Patton: Mondo Cane
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Mike Rutherford: Smallcreep's Day
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Se ne parla troppo poco di questo disco quando si parla dei "Genesis e dintorni" e dei debutti solisti dei vari componenti della band. "Smallcreep's Day" di Pluto viene spesso dimenticato ed è un peccato perché è un disco molto bello, forte di una notevole suite (divisa in canzoni separate purtroppo dalle edizioni cd in poi, ma c'è da dire che quelle canzoni-concept effettivamente funzionano anche da sole) e brani dalla memorabile scrittura, ispirata nei testi e nelle melodie. Con l'amico di tutta una vita, Ant ovviamente, che gli suona tutte le tastiere creando atmosfere avvolgenti e belle corpose, e una band eccellente (c'è anche un altro Phillips, Simon, alla batteria) Rutherford mette in piedi un disco veramente notevole che è perfettamente integrato nel percorso coevo anche genesisiano di rinfrescatura/rimodernatura e magari alleggerimento, ma con gran raffinatezza, dello stile (qui i duetti alle 12 corde con Ant non vengono riportati in vita, qui Ant si da a tastierame vario e Pluto soprattutto basso e chitarra elettrica); peccato che rimarrà un unicum nella sua carriera un disco così e che Pluto Mike seguirà da solista la stessa discesa nella cacca percorsa con i Genesis. Ma questo disco è molto bello.
Miles Davis: 'Round About Midnight
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Con la Columbia Miles non poteva iniziar meglio. Tanti classici e standard Jazz (Porter, Bird, Gillespie, ovviamente Monk, perfino lo stesso Davis dei tempi di "Birth of the Cool") meravigliosamente re-interpretati dalla sua tromba e dietro essa da un quartetto di musicisti straordinari, Jones, Chambers, Garland e un mirabile Coltrane. La versione di 'Round Midnight di Monk qui presente è di una bellezza commovente. Disco perfetto. Capolavoro.
Che quintetto.
  • Mr. Money87
    29 gen 14
    Il 5 è addirittura poco!!
  • tonysoprano
    4 lug 16
    cosa mi consigli di Miles Davis, John Coltrane e Charles Mingus? oltre a quelli "storici"
  • hjhhjij
    4 lug 16
    Non sono proprio la persona più adatta per consigli sul Jazz guarda. Però almeno di questi tre ho ascoltato tanta roba quindi. Di Miles Davis "Kind of Blue" (perché quelli storici no scusa ?) "Milestones" questo qui e "Miles Ahead" per gli anni '50. Per gli anni '60 con l'incredibile secondo quintetto "Miles Smiles" "Filles de Kilimanjaro" e "Nefertiti" direi che sono indispensabili poi i dischi elettrici come "Miles in the Sky" e "In a Silent Way". Infine la svolta elettro-psych-Jazz-Rock, la grande rivoluzione. E qui "Bitches Brew" (e pure "The Complete Bitches Brew Sessions" se vuoi proprio rimanerci stecchito) e "Live-Evil". E poi tutto il resto degli anni '70, per un orgasmo elettrico infinito.
  • hjhhjij
    4 lug 16
    Di Coltrane be a parte gli ovvi "Giant Steps" e "A Love Supreme" ci sono dischi più classici come "Blue Train" o quelli degli anni '60 più sul Free-Jazz come "Ascension". Ti consiglio un capolavoro come "Om" (1965) occhio però, non sono ascolti leggeri da una botta e via.
  • tonysoprano
    4 lug 16
    A love supreme lo conosco già...che cazzo di capolavoro..per storici intendo quelli che ormai conoscono tutti...tipo A Love Supreme, Kind Of Blue ecc...
  • hjhhjij
    4 lug 16
    Di MIngus assolutamente roba come "Pithecanthropous Erectus" o "Mingus Ah Uhm" e ovviamente "The Black Saint and the Sinner Lady"
  • tonysoprano
    4 lug 16
    The Black Saint And The Sinner Lady...immenso...lo sto ascoltando ora...
  • tonysoprano
    4 lug 16
    esclusi quelli storici perchè li conosco già di questi tre...
  • hjhhjij
    4 lug 16
    The Black Saint è uno dei dischi più belli di sempre. Mingus compositore sublime degno dei classici.
  • tonysoprano
    4 lug 16
    "A Love Supreme"...anche quello...che album... quello insieme a "Rock Bottom", "Astral Weeks" e alla nona sinfonia (che però è qualcosa di superiore, per me), rappresentano il quadrato della perfezione...
  • tonysoprano
    4 lug 16
    Poi ovvio, c'è anche The Black Saint, però "A Love Supreme" rappresenta per me (anche se conosco poco il jazz), una sorta di esperienza mistica, che entra in sintonia con l'anima di chi lo ascolta...
  • SandroGiacobbe
    4 lug 16
    Se sei alle basi ti consiglio di trovare qualcosa di Duke Ellington, come 'Such Sweet Thunder', un jazz quasi Shackesperiano, 'Masterpieces By Ellington', e il famoso 'Ellington at Newport', per me uno dei piu geniali compositori del 900.
  • SandroGiacobbe
    4 lug 16
    Poi beh, cazzo, Thelonious Monk a manetta
Milos Forman: Amadeus
DVD Video Ce l'ho ★★★★
Molto bello, scenograficamente rasenta la perfezione e le interpretazioni sono perfette. Forman si conferma grandissimo, raccontando la storia di un genio, un genio all'epoca anche sottovalutato, un genio morto in miseria. La storia è romanzata (non il finale purtroppo), ma efficace.
Meraviglioso. Il capolavoro di Milos Forman, l'apice di Jack Nicholson, meraviglioso, istrionico, incontenibile. Film di un'umanità pazzesca, la sceneggiatura è molto semplice, lineare, ma colpisce con forza inaudita. Il finale poi è storia. Capolavoro.
  • mild
    21 ott 12
    Il film più bello di sempre.
Milos Forman: Man On The Moon
DVD Video Ce l'ho ★★★★★
Minutemen: Paranoid Time
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
EP favoloso. Per carità, è certamente il loro lavoro più acerbo con "The Punch Line" ma al pari di questo rappresenta una dichiarazione d'intenti chiarissima. E poi il basso di Watt in "Definitions"...
  • SilasLang
    22 set 13
    Porca troia! Amo quest'EP. C'è stato un periodo che era quasi il mio preferito dei Minutemen, ahahahah!
Minutemen: Joy
CD Audio Ce l'ho
Pazzesco come i Minutemen riuscissero a suonare così completi, così pieni, allo stesso tempo feroci, taglienti, sarcastici e persino "raffinati", musicalmente stimolanti e il tutto in canzoni tra i 40 e i 70 secondi di durata. Questo secondo EP è il massimo dell'urgenza, 3 frammenti di Hardcore-Post-Punk per 3 minuti complessivi di durata e in questi tre sputi di canzone c'è TUTTO. Tutto quel che deve esserci, compresa la capacità tecnica dei musicisti, in comunione con l'urgenza comunicativa del Punk-Hardcore, i testi al vetriolo e il cantato (pure molto "post" punkoso) dissonante di Boon. "Black Sheep" in un minuto ha dentro tutto. Perfetta, piena, cicciosa. Eppure termina prima che tu ti accorga che sia partita. Mike Watt e George Hurley comunque sono una sezione ritmica da lacrime e mani nei capelli, la mia preferita di tutti gli anni '80, personalmente parlando ci mancherebbe. Che band.
  • Flame
    27 apr 22
    devo decidermi a comprare una raccolta con i loro EP, se esite. Ho i loro LP da una vita, ma gli EP per ora li ho solo ascoltati a macchie di leopardo sul tubo e mi occorre un po' più di metodo per assimilarli meglio.
  • hjhhjij
    27 apr 22
    Io ce li ho nelle compilation "Post-Mersh" volumi 2 e 3, che contengono appunto i loro EP.
Minutemen: The Punch Line
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Inizialmente m'ero tenuto sul 4 per questo ma a ben pensarci direi che il 5 ci sta tutto per un simile disco. 18 pezzi brevissimi (dura 15 minuti...) stracolmi di evoluzioni funamboliche del magnifico trio sparato ad alta velocità con abilità sopraffina. Già qui nel 1981 erano molto più che "Hardcore".
  • SilasLang
    20 set 13
    quattro il cazzo!! Disco fighissimo....ma a palla proprio!! :D
  • hjhhjij
    20 set 13
    Giustissimo. E questo è di gran lunga il più grezzo e immaturo (escluso "Paranoid Time") quello che han fatto dopo è una spanna sopra per me. Questo in effetti da una vaga idea sulle capacità di questi tre. Dai, senti la linea di basso di Watt in "Straight Jacket" e ti domandi: e che minghia c'entra l'hardcore qui ? Questi andavano a duecento l'ora perché facevano di tutto con gli strumenti cazzo, mettici pure i testi e mettici anche che son godibilissimi. Questo non fai in tempo a metterlo che è finito e lo rimetti di nuovo. Immensi.
  • SilasLang
    20 set 13
    Già...in un loro brano da 40 secondi c'è più roba che in una qualsiasi sbrodolata prog :)
  • hjhhjij
    20 set 13
    C'è più roba e con molta più classe e gusto, mio malgrado (:D) devo proprio ammetterlo; almeno, rispetto a certo prog ;)
  • SilasLang
    20 set 13
    ahahah, cazzo, dimentico sempre che te sei un prog-lover ;) Ma sai, di solito sono davvero chiusi di mente, te non lo sei, quindi spesso lo dimentico...comunque, era riferito a certa merda prog (dagli ELP ai Dream Theater, con tutto ciò che c'è in mezzo), non al prog buono che adoro anche io (dai Van Der Graaf agli High Tide ai Crimson ecc)
  • Mr. Money87
    20 set 13
    "Già...in un loro brano da 40 secondi c'è più roba che in una qualsiasi sbrodolata prog :)" Bah... Adoro i Minutemen e adoro il prog (pure i primi DT tra l'altro).
  • SilasLang
    20 set 13
    Condoglianze, ahahahah! Scherzo (nemmeno tanto...riguardo i DT)
  • hjhhjij
    20 set 13
    Be si anche perché son cose molto diverse i VDGG stessi son molto meno funambolici dei tre californiani Funk/Hardcore (una delle innumerevoli definizioni possibili). Anch'io quando ti ho dato ragione pensavo a roba come ELP ma anche Yes (che pur mi piacciono non poco) ad esempio. I Drim Fiatar non li considero nemmeno perché va a finire che con tutte le loro sbrodolate (un loro pezzo potrebbe contenere tutto questo disco :D) poi sono anche tecnicamente inferiori a Watt e soci. Artisti da circo ottimi questo si. Ma ci stiamo andando giù pesanti con le pippe mentali, mi limito a ribadire che i Minutemen sono assurdi, per tutti i motivi sopra elencati :)
  • hjhhjij
    20 set 13
    No, io i DT no :) Se riascoltassi ora i primi dischi credo boccerei anche quelli. Il prog lo adoro si nel complesso, ma preferisco questi a molti gruppi prog (per dire che i Minutemen sono tra i miei preferiti di sempre eh) pur mettendoli sotto ai soliti nomi della mia vita che credo conosciate.
  • SilasLang
    20 set 13
    E' solo ginnastica...HJ...ginnastica! Se debbo ascoltare roba sofisticata, metto su Liszt, Mozart, dal Rn'R voglio altro!
  • SilasLang
    20 set 13
    ps. un album così sterile ed asettico come Images & words l'ho ascoltato rare volte.
  • hjhhjij
    20 set 13
    "Ma sai, di solito sono davvero chiusi di mente" Certo finché si va su siti come rockprogressive ecc. -_-
  • hjhhjij
    20 set 13
    "E' solo ginnastica...HJ...ginnastica! " Circo, ginnastica si vanno bene entrambe le cose :D Io nel rock cerco anche virtuosismi e lunghi brani con la tecnica ben esposta se però la composizione ha un senso. I drim fiatar fanno seghe a caso più che altro. A 'sto punto gente come Tool, Pain of Salvation o Anglagard tutta la vita.
  • SilasLang
    20 set 13
    Mi fermo ai Tool :D comunque si, son' d'accordo...i Pain Of Salvation, c'era un amico che ci sbavava, ma boh, mi sembrava la stessa solfa dei Drim Fiata giù per su! PUNK ROCK!!!! :D
  • Mr. Money87
    20 set 13
    Bah visioni diverse. Per me I&W non è affatto asettico. Se si parla dei DT post Metropolis posso darti ragione ma i dischi prima per me sono buonissimi dischi. Poi oh a me il prog metal piace che ci devo fare. Quando un disco è fatto bene non mi frega una cippa se è prog o punk, se ci sono sbrodolate o meno.
  • SilasLang
    20 set 13
    Cosa ci vuoi fare, sono gusti :) Se ti garba, ti garba! Io parlo per me. Non è legge quel che dico (sia mai, ahahah)
  • Mr. Money87
    20 set 13
    Non toccatemi i PoS che sennò mi incazzo!!!! XD
  • SilasLang
    20 set 13
    noo, e chi li tocca (che schif...) ahahahah! Stamane sono burlone, tranquilli :D
  • Mr. Money87
    20 set 13
    Si non preoccuparti! (dov'è che abiti?? XD).
  • hjhhjij
    20 set 13
    Certo "Prog-metal" piace anche a me, ad esempio i POS (che sapevo non piacere a Silas) sono ottimi. Ovvio che se un disco è figo è figo al di la del genere (quando ce l'ha, un genere) il "problema" è che i Fiatar fan cagare in moltissimi casi. I primi li salvo anch'io però non li ascolto da tanto e non so se riascoltandoli li salverei ancora. Mah...
    Comunque siamo nel puro ambito del de-gustibus e visto che sto uscendo per rispondere al grido di Silas (PUNKROCK) volevo dire che ieri ho ascoltato "Condannati a morte nel vostro quieto vivere" dei Negazione che è un mini (perché finisce subito :D) capolavoro pazzesco. L'Hardcore italiano sarà anche arrivato con 4-5 anni di ritardo (come sempre...) ma spacca i deretani. Ciao a tutti.
Ma che disco è questo ? Ma quanta roba c'è ? La base è quella del punk-hardcore, certo, poi una mistura profumatissima dove Funk-Post-Punk-tocchi Jazz-tocchi Blues e questa volta persino la chitarra Rock/Rock Blues di Boon se la suonano e se la cantano tutti assieme, col condimento pepatissimo della sarcastica, irrinunciabile invettiva dei testi, sbeffeggiamenti ironici che me li pongono sempre una spanna sopra agli altri gruppi del "filone" (ma poi, loro, sono un filone a parte dai) così come la grandissima fantasia musicale e strumentale di Boon, Watt e Hurley li fa salire sopra di un'altra spanna. Insomma, sopra a tutti. Immensi.
Costante evoluzione, inarrestabili miglioramenti di un materiale eccellente già in partenza. Si sente che questo EP del 1982 è stato registrato quando il secondo disco "lungo" (si fa per dire, sono i Minutemen), "What Makes a Man Starts Fires" (che fu un ulteriore passo avanti rispetto ai primi due ep e "The Punch Line") era già bello che pronto e soltanto rimandato. In 6 minuti (per cinque scheggie sonore) c'è una varietà di stili impressionante e l'Hardocre-Punk è sempre più un frammento soltanto della ricchissima portata. Ai testi irriverenti e sarcastici questo geniale trio di SanPedrini affiancano una fantasia musicale dove in pochi secondi una ritmica jazz può fare l'amore con lo sferragliare noise-punk irregolare della chitarra ("Split Red") dove uno strepitoso basso sempre flirtante col funk (Mike Watt sempre più strepitoso, che qui se la canta pure in tre brani su cinque) si unisce ad aperture melodiche o riff e linee chitarristiche post-punk e oltre a questo altre piccole cosucce, tante. In 6 minuti di durata complessiva. Uno dei gruppi più particolari e di straripante inventiva della loro generazione.
Misfits: Walk Among Us
CD Audio Ce l'ho ★★★★
moongarden: moon sadness
CD Audio Ce l'ho ★★★
Motorpsycho: Blissard
CD Audio Ce l'ho
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CD Audio Ce l'ho ★★★★★
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CD Audio Ce l'ho ★★★★★
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CD Audio Ce l'ho ★★★★★
My Bloody Valentine: Loveless
CD Audio Ce l'ho ★★★★★