Live molto carino e ben suonato targato 1997, con molti "friends" ad avvicendarsi sul palco e con Jim Belushi "Brother Zee Blues" al posto del fratello John "Joliet Jake Blues" ad affiancare ovviamente "Elwood" Aykroyd. I due formano una buona coppia abbastanza affiatata, con il buon Jim che ci mette "core e anima" per fare onore al fratello (citato anche in mezzo a Sweet Home Chicago) e non va manco malaccio. Però ecco, è l'unico disco dei BB che mi stavo rompendo i coglioni ad ascoltare...
The Boys Next Door: Door, Door
CD Audio Ce l'ho ★★★
The Byrds: Mr. Tambourine Man
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Avevo snobbato i primissimi Byrds in favore dei loro capolavori Psych-Folk-Rock del triennio '66-'68. Riascoltato il loro esordio ho trovato un bel disco, piacevole e pieno di perle che siano ottime cover (Dylan il più omaggiato) o pezzi inediti (Clarke, soprattutto). La mitica chitarra di McGuinn (Jingle-Jangle), accompagnata dagli intrecci di quelle di Clarke e Crosby in una tessitura che tanti gruppi ha influenzato negli '80-'90 (minghia i R.E.M.). Fondamentali, innovativi, immensi.
Secondo capitolo dei quattro dell'epopea d'oro dei Byrds. Melodie trascinanti e cristalline, canzoni pop e psych-pop superbe. Il disco in cui domina la scrittura di Crosby, che ci regala capolavori come "Mind Gardens" e "Everybody's Been Burned" ed è ben affiancato da un altrettanto ispirato Hillman ("Have You Seen Her Face" "Toughts and Words" che no non c'entra niente con Battisti). Immancabile la straordinaria cover di Dylan, qui "My Back Pages" e devo dire che davvero le canzoni di Dylan interpretate da tali superbi melodisti sono ancora più belle, qui la resa è commovente. McGuinn molto in disparte in quanto a scrittura rispetto ai due ispirati compari ma la sua chitarra elettrica marchia a fuoco tutto il disco con passaggi favolosi. Ah, quanto amo il suono della chitarra elettrica di McGuinn, uno dei miei preferiti e dei più caratteristici.
  • zappp
    6 set 17
    per certi versi si potrebbe dire che la musica di Dylan ha tratto gli stessi benefici tramite i Byrds, come quella di De Andrè riletta/arricchita dalla PFM.
    Comunque è tanto che non riascolto i Byrds, i dischi di livello alto non sono pochi nel loro curriculum, e nello specifico non saprei se riascoltandoli ora quale premierei come loro lavoro piu' bello, ricordo solo che all'epoca consideravo Younger come l'album piu' completo e maturo.
  • hjhhjij
    6 set 17
    Non so. Io sono più affezionato a "Fifth Dimension" ma di quei 4 album pubblicati tra il 1966 e il 1968 non saprei dirti nemmeno io quale ritenga essere il migliore perché sono tutti di altissimo livello. Anche i primi due dischi sono buoni. Ne hanno fatte di cose belle si. Invece io non concordo con il discorso De André-PFM, per me il gruppo non ha mai aggiunto qualità ai pezzi di Fabrizio, bello il live eh, ma non è un unione che mi ha fatto mai particolarmente impazzire. Meglio allora con l'ex Premiata, Pagani. Molto, molto meglio.
  • Mr. Money87
    6 set 17
    C'è C.T.A. 102. Non è basta?!?
  • hjhhjij
    6 set 17
    Basterebbe, si.
The Byrds: Fifth Dimension
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Benvenuta, psichedelia.
  • SilasLang
    20 gen 14
    i primi sentori psichedelici in paio di brani ("Eight Miles High", "I See You"...) ma per il resto è folk rock...ma sti cazzi, sicuramente è il loro primo capolavoro..i seguenti due, soprattutto "Notorious", sono assai più "acidi"..
  • hjhhjij
    20 gen 14
    Yes, questo è il pioniere. in realtà anche roba come la title-track e "Mr.Spaceman" è testualmente psych, agli albori. "Eight Miles High" ispirata da Shankar e dal Coltrane coevo, è il massimo.
  • madcat
    20 gen 14
    beh ma anche what's happening, 2-4-2 fox trot.. questo è il mio preferito dei byrds ed è nella mia top 20, ma loro comunque hanno sempre fatto (nei 3 dischi acidi) una sorta di folk rock lisergico, non li sento così più "acidi" gli altri 2 (forse per qualche effetto in più) ma la base è sempre quella, è il loro modo di fare psichedelia che, per inciso, è uno dei miei preferiti dell'epoca
  • hjhhjij
    20 gen 14
    E ovvio, il Folk-Rock Psichedelico l'han tirato fuori loro, poco da dire :) "What's Happening" una delle mie preferite.
  • madcat
    20 gen 14
    e chai ragione :D
  • SilasLang
    21 gen 14
    beh, hj, la title-track trovo sia un sublime brano folk rock, si, "What's Happening" anche è vagamente psych...ma vabè, poco cambia, psych o meno, resta un discone :)
  • Mr Funk
    21 gen 14
    Se proprio vogliamo dirla tutta l'anno prima Dylan aveva pubblicato Subterranean Homesick Blues brando quanto mai lisergico, nel testo e nella musica oltre ad altri brani anfetaminici tra Bringing e Highway 61, senza nulla voler togliere ai Byrds che adoro.
  • madcat
    22 gen 14
    vero, quel disco di dylan pure piuttosto folkpsichedelico, la sua prima svolta, infatti, perchè a parte la prima metà elettrica, più rockblues secondo me, nella seconda ci sono sprazzi piuttosto visionari
Ragazzi, che vi devo dire. Questo disco è l'Alfa e l'Omega della musica tradizionale irlandese-celtica, del revival folk delle terre di smeraldo, il Big-Bang del suo genere, nei suoi anni. Il centro di tutto e il punto di partenza (anche se bisognerebbe fare tutto un discorso su Sean O' Riada e i Ceoltóirí Chualann, certo). Pietra miliare assoluta. Tradizionali di ogni tipo (Slow Air strazianti, Jig, Reels, Polche, soli di Uillean Pipes, chi più ne ha ne metta, danze e lacrime) suonati e arrangiati da questi rigorosissimi e scatenati archeologi di musica irlandese, ficcati in Medley che hanno la capacità magica di trasportarti in una Irlanda lontana nel tempo ma che con loro diventa vicinissima nello spazio. Sensazioni indescrivibili. Tradizionali suonati tra l'altro da una band di musicisti straordinari non solo per spirito e cuore ma anche per tecnica e capacità strumentale, dei veri virtuosi del loro strumenti, capaci di esaltare danze e melodie strappacuore come pochi altri, capitanati dall'immenso Paddy Malone (arrangiatore, immenso suonatore delle uillean pipes e thin whistle) e che rispondono ai nomi di Sean Potts (e il suo straordinario thin whistle, che potrei ascoltare per giorni senza staccarmene mai) Martin Fay (fiddle) Michael Tubridy (flauto e la concertina) e David Fallon (il bodhràn, il tamburo irlandese). Una delle più grandi band (folk di sicuro, ma anche oltre) di tutti i tempi per me.
  • adrmb
    2 mag 22
    Eeeee si segna??
  • hjhhjij
    2 mag 22
    Be, gli Chieftains sono IL gruppo di musica tradizionale irlandese/celtica, se piace il genere loro sono lo zenit e l'a-b-c. (insieme ai Dubliners, che sono un po' l'altra faccia del folk tradizionale irlandese, cantato e più "terreno", un po' i babbi dei Pogues, mentre gli Chieftains sono gli zii) le loro esecuzioni erano rigorosamente intrise nella tradizione, spesso i titoli dei brani sono in irlandese infatti non in inglese e soprattutto non cantavano. Visto che non l'ho detto su lo dico qui: gli Chieftains suonano le danze e le arie irlandesi rigorosamente e completamente strumentali, fino al sesto disco quando hanno aggiunto la voce (e che voce). A cantare sono uillean pipes, tin whistle e fiddle.
  • adrmb
    2 mag 22
    Parfait, so che intervallare coi R.E.M. :3
  • hjhhjij
    3 mag 22
    E magari è Paddy Moloney non Malone. Scusa Maestro, ti ho italianizzato il cognome, senza volerlo stavolta.
THE CLASH: The Clash
CD Audio Ce l'ho
The Clash: London Calling
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
EP d'esordio semplicemente perfetto, un pezzo loro e quattro ottime cover. Tre pezzi soprattutto: il sorprendente Lux da lento malinconico in una bellissima "Lonesome Town", la ben più prevedibile interpretazione della schizzatissima Uccello che surfa degli Spazzaturauomini, che calza ai Cramps come la crema nella torta della nonna e infine "Human Fly" il brano scritto di loro pugno, che è uno dei miei preferiti del loro repertorio di rock'n roll inacidito e scaduto da vent'anni.
Basterebbe la sola "Green Fuz" (cover dell'omonima band) in apertura per farmi scegliere la Giungla Psichedelica come mio disco prediletto dei Cramps, ma il punto è che si continua sullo stesso alto livello per tutte e 14 le tracce, con un picco che posso individuare in "Voodoo Idol" (ma se ne potrebbero indicare diverse altre), per me tra i migliori pezzi della band tra quelli scritti direttamente da Ivy e Lux. Anche qui continua il loro straordinario lavoro di "archeologi" (o profanatori di tombe, visto i tipi) di tutte quelle band garage e rockabilly varie che tra la fine degli anni '50 e i primi '60 non riuscirono a sfondare, durando il tempo di pochi singoli... Singoli eccezionali, però, che i Cramps scelgono e riportano a galla con passione e perfetta cura nell'individuare quelli completamente sovrapponibili al loro stile (basta sentire la loro "The Crusher" e l'originale dei Novas). Equilibrio perfetto nella scaletta (7 cover-7 originali), disco strepitoso dall'inizio alla fine (non che gli altri non lo siano, almeno fino al 1986, questo solo un po' di più per me). Ah, questo è il primo con Kid Congo alla chitarra, al posto di Gregory. Anche il nuovo arrivato forma un'accoppiata micidiale con Ivy.
Il Rock'n Roll non morirà mai, disse qualcuno, e con ragione. Al massimo schiatta per qualche anno e poi ritorna dalla terra, più marcio, più macabro, più cattivo, più decomposto. Tipo qui. Lo Psychobilly (scusate, è il nome più bello mai attribuito ad un genere musicale) in tutto il suo lercio splendore. Rock'n Roll e Garage anni '50 e '60 marcito con gli anni, diventato un baccanale di ferocia quasi "tribale". La maggior parte dei brani sono degli stessi Cramps ma non mancano cover eccellenti (con "Strychnine" cover dei Sonics, band tra le più dure e selvagge del garage anni '60, i Cramps vanno a nozze) come la fantastica doppietta che chiude l'album: "Tear it Up", la canzone più scatenata e psychobillosa di tutto il disco e "Fever" che invece è un sublime, allucinato, passionale e inaspettato rallentamento, un finale da applausi. Disco strepitoso.
  • adrmb
    27 lug 18
    :O Metto in wishlist, pare una cosa veramente figa
  • hjhhjij
    27 lug 18
    Guarda, è rock'n roll, solo purissimo garage/rock'n roll vecchio stampo. Solo molto più inacidito e più stronzo.
  • adrmb
    27 lug 18
    Eh, quel "tribale" mi elettrizza... vedrem.
  • hjhhjij
    27 lug 18
    Si ma non nel senso di suoni tribali, ma di "tribalismo" sonoro, roba che torna alle radici di un genere, in questo caso il rock anni '50/'60.
  • fuggitivo
    27 lug 18
    10/10 adrmb rimedia assolutamente
  • adrmb
    27 lug 18
    Ahah, se riesco anche stasera.
  • hjhhjij
    27 lug 18
    @[adrmb] va da se che sono fondamentali anche l'Ep d'esordio "Gravest Hits" (1979, che raccoglie di fatto 5 singoli rilasciati nel 1978) e LP successivo "Psychedelic Jungle" del 1981 e l'Ep live "Smell of Female" (1983)Questi sono i quattro titoli secondo me fondamentali dei Cramps.
  • adrmb
    27 lug 18
    CON CALMA, che ho pure ripreso a vedere anime ahah
  • Carlos
    28 lug 18
    Praticamente una ZOT. Le parole chiave ci sono tutte. E a riprova di quello che dici "molto più inacidito e più stronzo", il primo pezzo che da sempre considero psychobilly (tra testo e canto e grezzume): alla faccia delle tanto decantate e fottutissime Sun Sessions di Elvis.
  • Carlos
    28 lug 18
    per non parlare del sound mega oscuro della chitarra
  • hjhhjij
    28 lug 18
    E guarda caso infatti "Tear it Up" è sua.
  • hellraiser
    29 lug 18
    Bel disco questo
Live bellissimo dei Crampi. (sebbene-non dovrei nemmeno dirlo-non possa restituire fino in fondo l'impatto live di una band simile e le performance del buon Lux, quindi beati chi l'ha visti). Unico difetto, è solo un mini-live, non dura un cazzo e meno male che nelle ristampe successive hanno fatto la grazia di aggiungere due graditissime canzoni in più (tre, in realtà, ma l'ultima è la classica bonus track messa a caso, nemmeno dal vivo e di due anni successiva a questo live, la "Surfin' Dead" che fa da soundtrack a quello spassoso b-movie che è "Il Ritorno dei morti viventi"). Cosa gradita, il live è composto da pezzi inediti (e/o nuove cover) e, seppur dal vivo, è considerabile un disco nuovo (nuovo nel millenovecentoottanta3, si intende) a tutti gli effetti. Altro disco immancabile, Lux e Ivy in grandissima forma.
The Cure: Boys Don't Cry
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The Doors: The Doors
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Sempre il mio preferito dei Doors, un esordio irripetibile, splendido, senza punti deboli.
  • ranofornace
    4 nov 13
    Sicuramente dentro la top ten delle migliori opere degli anni sessanta.
  • SydBarrett96
    4 nov 13
    This is the End, beautiful friend.
  • hellraiser
    4 nov 13
    Ahhhh, la gita di prima superiore a in Umbria, che ricordi...
The Doors: Morrison Hotel
CD Audio Ce l'ho ★★★
The Doors: Strange Days
CD Audio Ce l'ho ★★★★
The Doors: Waiting For The Sun
CD Audio Ce l'ho ★★★
The Eagles: The Eagles
CD Audio Ce l'ho ★★★
The Electric Prunes: Underground
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Capolavoro assoluto della psichedelia, americana e tutta, dei floridissimi anni '60,un disco che mi ha steso fin dal primo ascolto, tanti i brani favolosi e quei pochi che non lo sono restano comunque tra il buono e il piacevole. Bellissimo. Ps: "Dr, Do Good" irresistibile.
Scegliete voi il commento. 1) Bravo questo chitarrista del 2007. Come, è un disco del 1967 ? Oh cristo (o divinità a scelta). 2) Un disco da 5 se non fosse per 3td Stone From the Sun. Siccome c'è quella, bisognerebbe mettere 6. 3) PORCA PUTTANA.
  • rolando303
    8 nov 13
    Caruccio.
    :-DD pensa che eppure, a sto mondo, c'è chi pensa che non fosse un gran chitarrista.
  • ZannaB
    8 nov 13
    Sono ateo, quindi la 1 no. Hai scritto male 3rd, quindi la 2 no. Ad ogni modo direi che la 3 può andare più che bene.
  • Mr. Money87
    8 nov 13
    Beh a sto mondo c'è anche chi crede che le sirene esistono sul serio, quindi non c'è da stupirsi di nulla! XD
  • ZannaB
    8 nov 13
    A sto mondo c'è anche chi ha dato solo 3 (e dico TRE!) alle tette di Samantha Fox! Non c'è da stupirsi di nulla...
  • rolando303
    8 nov 13
    Ho rimediato col 5 !!!!! Mea culpa. Ma ho dato 5 a quelle sella salerno.
  • ZannaB
    8 nov 13
    5, sempre! Quando si parla di tette non si può mica scherzare...
  • hjhhjij
    8 nov 13
    "Hai scritto male 3rd" cazzo è vero, chiedo venia. "Sono ateo" Pure io, ma alla fine sono figure mitologiche/antiche che si possono sempre mettere in mezzo :D Rolando, a questo mondo c'è gente a cui piace Laura Pausini quindi...
  • hellraiser
    8 nov 13
    Pensa te Hj che stupore ha suscitato sto disco nel '67. Come se i marziani fossero atterrati da un giorno all'altro sulla terra. Mai nessuno prima di lui come tecnica chitarristica, presenza scenica, suoni, feedback.. Di un altro pianeta rispetto a tutti. Anche di Clapton. Per accorgersene basta sentire la versione di "Sunshine of your Love" dei Cream di Clapton rifatta da Hendrix, mai su disco ma fatta varie volte... da tributo che doveva essere l'ha rigenerata. Poi i 3 dischi in studio di Jimi sono tutti splendidi, il mio pref resta Electric Ladyland ma questo è fenomenale... bravo!
  • hjhhjij
    8 nov 13
    Ma infatti loro nacquero come trio in risposta ai Cream e poi volarono già molto oltre. Esordio sconvolgente.
  • hjhhjij
    8 nov 13
    Unire Blues e "Hard-Blues" con la psichedelia con quello stile chitarristico, quel carisma, quella forza incendiaria. Ma che lo dico a fare.
  • ranofornace
    8 nov 13
    "without words by ranofornace"
The Jon Spencer Blues Explosion: Orange
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
In una parola sola ? Esaltante.
  • Psychopathia
    31 lug 14
    ho l'edizione deluxe in 2 cd... debordante! peccato non aver niente dei pussy galore... sob!
  • hjhhjij
    31 lug 14
    I primi della BE ce l'avevano, ma poi meglio così, altra band altra avventura, detto da uno che li adora i Pussy Galore.
McLaughlin/Cobham = pura goduria!
The Moody Blues: Days Of Future Passed
CD Audio Ce l'ho ★★★★
The Mothers Of Invention: Uncle Meat
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
The Mothers Of Invention: Freak Out!
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dopo un esordio fulminante un secondo disco che è conferma e maturazione (poi giunta a compimento con "If I Should Fall...") allo stesso tempo, mantenendo le stesse meravigliose coordinate in verde ma aggiungendo quel pizzico di varietà in più e risultando, almeno a me, anche un poco più "corposo" rispetto alle Rose Rosse (Per Me). C'è un forte filo conduttore qui (ma in generale con certe irish ballads), anche soltanto nella musica e negli arrangiamenti, tra alcune favolose ballate (che siano scritte da Shane o siano tradizionali o comunque classici altrui-Bogle e MacColl-) irlandesi e certe ballad americane di stampo simile, altrettanto ubriache, altrettanto malinconiche e struggenti. E tanto per conferma, nella ristampa cd c'è un poemetto scritto appositamente per loro da tale Tom Waits, che guarda tu ha questo disco tra i suoi preferiti. Poi ogni tanto il riferimento al territorio "di sbarco" diventa proprio voluto ("Jesse James" per dire). La qualità media dei pezzi ? Enorme. La produzione è della vecchia volpe Elvis (quello che nel 1985 non stava sull'isola deserta intendo). Tra le chicche "I'm a Man You Don't Meet Every Day" cantata però dalla voce femminile di Cait-futura signora Elvis-O'Riordan, perché anche i Pogues alla fine un pezzo folk-irish con voce femminile dovevano farlo, non è mistero che calzi sempre a pennello.
Disco meraviglioso che non ha nulla da invidiare ai due lavori precedenti del gruppo. L'ingresso in pianta stabile del maestro Terry Woods nella line-up ha subito gran peso nella scrittura dei pezzi ed è proprio dal binomio Woods/McGowan che esce fuori una roba come "Streets of Sorrow/Birmingham Six". Poi l'attacco micidiale dei primi tre brani ("Turkish Song of the Damned" !) e l'immensità di "Fairytale of New York" (splendido duetto con la MacColl) e "Lullaby of London". Brividi.
  • SilasLang
    13 ott 15
    Shane MacGowan è Dio.
  • hjhhjij
    13 ott 15
    E Terry Woods e Philip Chevron Zeus e Giove :-D Gli dei ubriachi, incazzati e malinconici e nelle ballate disperate, zoppicanti e meravigliose come Fairytale e Lullaby of London l'Irlanda dei Pogues e l'America di Waits si incrociano da vicino, giusto perché le tenere e commoventi ballate ubriache son sempre un po' vicine tra loro. Ribadisco che 'sto disco è un capolavoro.
  • hjhhjij
    13 ott 15
    E si incrociano anche in "Thousands Are Sailing" più di così...
  • Lao Tze
    13 ott 15
    bravo, niente di meno di Red Roses e Rum Sodomy & The Lash.
In pieni anni '80, ragazzi con spirito e attitudine punk e una grande passione per le loro origini, guidati da un rozzo ubriacone sdentato decidono di rinverdire i fasti della musica tradizionale irlandese, tra folli danze ubriache e struggenti ballate, probabilmente ubriache anch'esse. Ne esce fuori un disco eccezionale, una pietra miliare imperdibile per gli amanti di questa musica e di questi suoni senza tempo. Non solo gli ovvi traditional meravigliosamente interpretati, ma anche brani nuovi che riflettono perfettamente quella tradizione musicale, perché il rozzo ubriacone sdentato a tempo perso è anche uno dei migliori songwriter della sua generazione. Tutto con una grinta che è impossibile non amare. I due massimi capolavori arriveranno con i due dischi successivi secondo me, ma ad un album con un pezzo così The Pogues - Kitty (Album Version) come fai a non amarlo ?
  • 2000
    5 ott 16
    Shane mcgowan usa oral B!!
  • 2000
    5 ott 16
    Ah no, era mentadent. Vabbè, meglio bersi un bicchierino in pub.
  • SalvaDM
    5 ott 16
    Non conosco tutti i loro dischi, ma il mio preferito resta 'Rum, Sodomy..' lavoro bellissimo davvero. Che paese che è l'Irlanda.
  • hjhhjij
    5 ott 16
    Se Rum, Sodomy... è probabilmente l'apice, quello dopo ci va vicinissimo. Li matura definitivamente il McGowan autore, uno che scrive un pezzo come "Lullaby of London" merita l'Olimpo dei cantautori. Ballata emotivamente sconvolgente, commozione pura, dannata eppure capace di una dolcezza immensa.
  • ci ho provato ad ascoltarli tempo fa, but definitely not my cup of tea :/
  • hjhhjij
    5 ott 16
    Lo capisco, certo, capita, questione di suoni e stile immagino.
  • Mr. Money87
    6 ott 16
    Non li conosco, ma ci darò un ascolto và....
  • hjhhjij
    6 ott 16
    Secondo me ti piacciono, sono ottimi musicisti, autori e interpreti. Prova con il terzo potrebbe piacerti di più, da li entra nel gruppo Terry Woods, un maestro del folk britannico-irlandese all'epoca (1988, questo invece è il primo del 1984) già con vent'anni di gloriosa carriera alle spalle.
  • RIBALDO
    7 ott 16
    LULLABY... Ballata emotivamente sconvolgente, commozione pura, dannata eppure capace di una dolcezza immensa.

    ammazza le cazzate che scrivi
    è na lagna demmerda (con un bel testo)
  • hjhhjij
    7 ott 16
    Le cazzate qui le scrive uno solo da anche troppo tempo, se alla tua età continui a trolleggiare su un sito, ripeto, hai molto che non va. Ciao Riby.
  • RIBALDO
    7 ott 16
    io non trollo. ma dimmi, davvero ti struggi quando senti sta canzone? e dov'è che è DANNATA? ma tu scrivi tanto pe impressionà, se vai a vedè sei più troll tu di me ;)
  • hjhhjij
    7 ott 16
    No. Ma lascia stare dai, tranquillo, è tutto apposto, continua a farti i tuoi film nella tua testa.
  • RIBALDO
    7 ott 16
    ma io non mi faccio niente solo datti una regolata ed evita di parlare per luoghi comuni tipo "trolleggiare su un sito = molto che non va)

    ma perchè pensi che tu invece "vai"?
    e ndo vai?

    lo sai ndo vai sì? :)
  • hjhhjij
    7 ott 16
    Dio, quando fai il "maestro di vita" e dici agli altri di darsi una regolata sei ancora più triste.
  • RIBALDO
    7 ott 16
    hey ecco il giudice è tornato 8si era ritirato per deliberare)

    hey signor giudice allora qual è la sentenza?

    la sentenza è: hjhj è un coglione

    /
  • 2000
    7 ott 16
    Ribaldo è tornato! :)
  • hjhhjij
    7 ott 16
    Non se ne è mica mai andato. A parte quando l'hanno bannato. E perché ? Perché è un coglione.
The Pretty Things: Get the Picture?
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Bellissimo. Sul giochino della valutazione ero un po' indeciso ma alla fine vada per il 5. Non è un 5 pieno ma merita di essere arrotondato per eccesso questo disco. Troppi i brani da antologia del rock'n roll a dispetto di pochissimi episodi meno riusciti. Nel suo genere un masterpiS.
  • SilasLang
    7 nov 13
    E cazzo se non è figo...grandissimi!
The Pretty Things: The Pretty Things
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Ottimo esordio datato 1965 per i Pretty Things. Gran disco di viscerale, puro garage/rock'n roll. "Roadrunner" spicca. Disco molto, molto bello.
The Pretty Things: Emotions
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Non sarà al livello dell'irresistibile Get the Picture ma anche questo mi è piaciuto molto. Più pulito, meno grezzo e scatenato, più maturo, più melodico e vagamente psichedelico, la miglior transizione possibile tra i PT del 1965 e quelli di S.F. Sorrow. Non tutto all'altezza del capolavoro ma ha dei brani indimenticabili (porto ad esempio l'opening track, "House of Ten" e "My Way"). Per me disco molto bello, 4 pallozze abbondanti.
The Pretty Things: S.F. Sorrow
CD Audio Ce l'ho ★★★★★