Ebbene, signori e signore, dopo 9 mesi dalla scoperta di questo disco finalmente sono riuscito a rivalutarlo per il #caposlavoro che è...in quanti se la sono bevuta? Sicuramente tutti. Vi dico subito, questo DADMEDAS è universalmente un ottimo disco, ma pecca in qualche pezzo più dimenticabile e in qualche verso più prevedibile, ma basta solamente nominare Quattro stracci, Vorrei, Cirano, Lettera e Stelle per mandarmi in giuggiola. Ma a questi 5 pezzi clamorosi si affiancano pezzi di ottima fattura ma non memorabili come Il caduto e Il matto, un divertissement carino dal titolo I fichi e una dimenticabile Canzone della colomba e del fiore. Serviva solo un minimo sforzo in più secondo me, perché il disco è a un passo dal capolavoro che quasi tutti dicono. (P.s il mio voto pignolo resta invariato, 8,5)
  • iside
    4 lug 21
    dopo di questo, e io non sono mai stato un suo grande estimatore, ho smesso di comprarlo. al giorno d'oggi di lui riesco solo a riascoltare il mitico "fra la via emilia e il west".
Un album fondamentale per l'avvenire di Battiato, un album pessimistico in cui si auspica ad un reset del mondo odierno per qualcosa di meglio. Il manifesto di tutto questo è la possente Clamori, subito seguita dalla feroce La torre, dalla cupa Radio Varsavia e dalla decisiva L'esodo. Non che le altre siano da meno, Voglio vederti danzare è leggendaria e Scalo a grado ha uno dei testi più memorabili di Battiato. Gli arrangiamenti sono un po' scarni, ci si allontana molto dalla ricchezza dei suoi predecessori per qualcosa di molto più scarno, digitale e duro; possono piacere oppure no, io rimango un po' nel mezzo. Comunque, L'arca di Noè è un ottimo album per Battiato, che dopo il successo de La voce del padrone sembra aver cambiato strada verso qualcosa di diverso. 8/10, il più debole degli anni 80 e questo la dice lunga
Fottutamente strano, stranissimo. Così pazzo da essere bello
Franco Battiato: Gommalacca
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Niente, uno dei più grandi album italiani per me. Anche quelli che sostanzialmente sono riempitivi sono ottimi. E poi ci sono i brani più riusciti...5 stelle a vita.
Anche qui, devo aggiungere altro? Non è perfetto come La voce del padrone...però dai, c'è Up patriots to arms, c'è Prospettiva Nevski, c'è Venezia Instanbul e così via posso citarle tutte. Un disco ancora oggi enorme, intramontabile. 9/10, un altro classico
  • withor
    14 ago 22
    Per me anche questo è da 10/10
Cosa posso dire di più, è perfetto in ogni suo secondo. 10/10 e non ci si pensa più
Franco Battiato: Fisiognomica
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Quando non hai niente da dire, non dire niente. Quando avrò qualcosa di sensato da dire su questo capolavoro lo dirò, per adesso lascio solo questo voto.
  • Kism
    18 giu 20
    Per il sottoscritto il suo miglior Album dopo "La voce del padrone", inteso dal punto di vista temporale. Dopo i poco convincenti Album del periodo 82-85 (seppur contenenti ognuno delle perle) Franco sforna finalmente un Album tutto convincente.
  • Martello
    18 giu 20
    Per me quelli usciti negli anni 80 sono tutti capolavori (tranne l'arca) e anche nei punti meno potenti tipo Mondi lontanissimi vengono elevati con perle tipo Via Lattea e No time no space. Per me Fisiognomica è dietro solo a Gommalacca.
  • Kism
    18 giu 20
    Mondi e' sicuramente il migliore del trio, ha anche L'animale, e che si tratta in qualche modo di una semi-compilation vedi la presenza delle sue versioni dei Treni di Tozeur , Chan-son egocentrique e la ripresa del il re del mondo.
  • Martello
    18 giu 20
    Io di quella trilogia ho sempre prediletto Orizzonti perduti, l'ho trovato più ispirato del precedente e successivo anche se per arrangiamento non è niente di eccezionale.
  • Kism
    18 giu 20
    Dopo il mezzo palso falso dell'Arca doveva necessariamente cambiare, per questo un Album elettronico senza strumenti "classici", alla fine non riuscitissimo ma con bei testi.
    La voce del padrone , ma anche Patriots e L'era del cinghiale bianco, sembravano cosi' lontani ma erano passati solo un paio di anni!
  • Ditta
    19 giu 20
    Per me questo è il migliore di Franco, insieme a "Caffè de la paix". Non c'è un pezzo minore (o che, comunque, mi piaccia poco).
  • Martello
    19 giu 20
    Caffè de la paix per il mio orecchio è un Eden musicale inaccessibile. Pur riconoscendone il valore assoluto non riesco...diciamo...a farmelo mia, a somatizzarlo a pieno. E mi dispiace, perchè ciò non mi fa avvicinare a un capolavoro assoluto quale Lode all'inviolato, che è veramente tanta roba che non riesco ad apprezzare a pieno.
Frankie Hi-Nrg Mc: Ero Un Autarchico
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Animanera è la punta di diamante insieme a Rap lamento, poi il resto è mantenuto a un ottimo livello
Frankie HI-NRG Mc: La Morte dei Miracoli
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Unico. Almeno in Italia
L'album più inutile di Frankie. Mica male oh, ma è semplicemente un giochino un po' inutile a se stesso (in sintesi, sembra scritto così per cazzeggiare)
"L'edizione peggiore di sempre" dicono alcuni
l'edizione peggiore di sempre....finora, dico io
Ivan Graziani: Ivangarage
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Semplicemente +. Più scarno, più ispirato, più suonato, più eterogeneo, più incazzato, più malinconico, più poetico. Più dell'omonimo dell'83, più di Nove, più di Piknic, più di quel bel dischetto che è Malelingue. 9+
Ivan Graziani: Agnese dolce Agnese
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il punto massimo insieme al precedente Pigro. Qua raggiungiamo il picco della sua produzione (assieme a Fango): Fuoco sulla collina è un capolavoro di immane narrazione, un incubo cantato splendidamente e schitarrate centrate in toto. Se non contiamo poi le altre...Taglia la testa al gallo, Agnese, Fame, Il piede di San Raffaele, Dottor Jekyll and Mister Hyde, Modena park...neanche un pezzo meno potente dell'altro, pauroso veramente! Io tra i due ho sempre preferito Pigro, ma questo...fa faville! Best tracks: Fuoco sulla collina, Taglia la testa al gallo, Agnese
Ivan Graziani: Malelingue
CD Audio Mi manca ★★★
Rivalutato. Un album che magari ascolti una volta e che apprezzi molto...ma dopo qualche mese che l'hai ascoltato non riesci a ricordare bene buona parte dei pezzi. Per intenderci, io l'ho ascoltato per la prima volta nel luglio 2020 e dopo quasi un anno che non lo ascolto interamente riesco a ricordare solo quattro pezzi, sugli altri tabula rasa. L'ispirazione c'è, ma purtroppo non è memorabile come sono stati l'omonimo o Ivangarage, ma nemmeno come Ballata e Seni e coseni. Sicuramente un lavoro di buona fattura, ma che non merita più di 3,5 stelle.
Ivan Graziani: Seni e coseni
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Allora, da dove cominciare? Il lato A coniuga quattro ballate messe bene, curate molto bene rinunciando alla ferocia (tranne un po' Ehi padre eterno) per una morbidezza più alla Venditti e che dopo un poco rischia di annoiare, ciò nonostante ne escono fuori bei pezzi come Pasqua e Ehi padre eterno. Il secondo lato ci riporta al nostro caro Ivan, anche se stavolta i testi non sempre c'entrano il colpo. Ciononostante rimane un album comunque buono, anche se ad un ascolto complessivo può risultare pesante. Pezzi migliori: Pasqua, Digos boogie, Ehi padre eterno
  • Kism
    7 ago 20
    Purtroppo quest'album ha fermato la carriera commerciale di Ivan. Essendo un vero artista ha voluto tentare un approccio nuovo, con "Viaggi e intemperie" si era chiuso un periodo. Il primo lato presenta il nostro alla voce accompagnato solo da piano e chitarra acustica.
    Ehi padre eterno e' un po' freddino, posto la' come apertura di Album, un po' come Battiato con Radio Varsavia.
    Cio' detto Pasqua e Cleo sono due classici.
    Il secondo lato, con gruppo al completo, scivola via senza lasciare ahimè troppe impressioni.
    Il successivo Ivan, pieno di potenziali Hit, e presentato all'epoca su un canale Fininvest, dove ospite in un programma presentava settimanalmente brani dell'Album, non e' riuscito a rialzare la carriera commerciale di Ivan.
  • Martello
    7 ago 20
    Hai chapato in pieno. Il lato A è quello più riuscito, con pezzi come Pasqua, Ehi padre eterno e Cleo però dura troppo. Il lato B di interessante ha solo Digos boogie e Ugo l'italiano, il resto non è memorabile
  • London
    8 ago 20
    Si trova schiacciato tra due calibri notevoli
  • raelmuz
    30 mag 21
    Centrano, tutto attaccato.
Ivan Graziani: Nove
CD Audio Ce l'ho ★★★
Non so che dire...m'aspettavo un grande album, ispirato da quella piccola perletta che è Lucetta fra le stelle...c'ha pensato subito Limiti ad affossare tutto, "quel tuo stupido cuore sempre in cerca d'amore", buone intenzioni per una canzone testualmente mediocre. Quello che segue è robetta, con la caruccia Il tamburino, l'orecchiabile Minù Minù, e il riempitivo Gangsters. Bei pezzi non mancano di certo, in fondo sempre di Ivan stiamo parlando, basterebbero solo Blouson noir e Io che c'entro per far rientrare sto album tra i classici; il problema è che tutto viene contestualizzato in quelli che sono gli anni 80, ingabbiando le canzoni nella fascia di ciò che andava di moda allora. Non un brutto album, solo più normale e già sentito. Tracce migliori: Blouson noir, Io che c'entro, Lucetta fra le stelle
  • Kism
    11 ago 20
    Limiti va bene e' il singolo, e tutto sommato aveva le carte giuste per farsi ascoltare in radio. Il disco e' molto ben suonato e arrangiato (un giovane Celso Valli). Mancano purtroppo i colpi di classe che avevano contaddistinto i lavori pre-precedenti. "Lucetta fra le stelle" la mia preferita.
Ivan Graziani: Piknic
CD Audio Ce l'ho ★★
PORCA-MERDA. E' tutto il giorno che me lo passo nelle orecchie e non ce la faccio più, questo album è veramente una (mezza) catastrofe. Siamo forse al punto più basso di Ivan, uno sproloquio continuo per finire un singolo ascolto. Allora, i primi 5 brani ci stanno a dire il vero: Sola è un buon inizio, trascinante quanto basta e musicalmente brillante, Ed è felicità ha una bella ritmica e un testo con qualche colpo anche se non va completamente al centro, La mia isola (così come anche Evviva Vivì) è il migliore del lotto e dove protagonista ritorna la chitarra. Si perchè alla fine il problema vero di questo album non è l'eccessiva elettronica, che pur dando noia Ivan riesce a renderla un suo punto di forza unendola ai suoi arpeggi di chitarra, quanto all'ispirazione dei brani che in alcuni casi va praticamente sotto lo zero assoluto: Soffice e Ho paura dei temporali hanno dei testi scritti veramente male, non è per buttare merda su Ivan (che è qualcosa che io eviterei volentieri) quanto al fatto che questi due brani sono veramente scritti così tanto per riempire ed è un peccato perchè negli arrangiamenti c'erano pure dei giochi carini con le chitarre. Però la medaglia di pezzo più schifoso spetta di diritto a Baby love, dove Ivan raggiunge il livello di scrittura di un Biagio Antonacci qualunque. Io...non so che dire, metà dell'album è costruita bene anche se con qualche chinamento di troppo alla moda, l'altra metà è un disastro totale, buttata in mezzo giusto per il minutagg
  • Martello
    12 ago 20
    minutaggio. Tracce migliori (o se vogliamo fare le merde meno peggio): La mia isola, Evviva Vivì, Sola
  • Piknic
    12 ago 20
    Mi dispiace che non ti sia piaciuto (o che non ti sono piaciuto...), a risentirlo non è di certo un grandissimo album ne tantomeno il più ispirato. 2 a Ivan mi risuona come un'unghia sulla lavagna, però i gusti son gusti
  • Ditta
    13 ago 20
    È forse il peggiore di Ivan, ma almeno una sufficienza strappata, un sei meno tirato per i capelli ci può stare.. almeno seconda me..
  • Alemarcon
    13 ago 20
    Concordo con te Martello pienamente. L'ho scoperto nel 2014 ed è stata una mezza delusione... in toto salverei Sola, Rosanna Non Sei Tu e La Mia Isola.
    Comunque se è questo il peggio che riesce a fare.. beh, di grande artista si tratta indubbiamente..
  • Martello
    13 ago 20
    @[Ditta] un 5,5 netto per me. Madonna
    @[Alemarcon] Isola e Sola sono carine, però Rosanna la tira troppo per le lunghe
  • Kism
    13 ago 20
    Classico Album "sfornato" a fine contratto con poca convinzione e ispirazione! Gli anni '80 sono stati duri per molti.
    "Ed è felicità" e "Rosanna non sei tu" le preferite.
  • Martello
    13 ago 20
    Ed è felicità ha una bella ritmica e un testo tratteggiato in stile E già di Battisti. Rosanna non sei tu sembra tirata troppo per le lunghe, senza avere effettivamente niente di così originale come una Dada
  • Ivan79
    11 ott 20
    Ivan è da sempre il mio cantautore preferito, ma questo disco è veramente poco riuscito. Non mi capacito di come uno come lui abbia potuto pubblicare canzoni come "soffice" o "baby love"... Si nota in toto la sua distanza dal progetto. Carini pezzi come "Sola" e "La mia isola" (arpeggio di chitarra bellissimo, secondo me non sfruttato a pieno) anche se piuttosto migliorabili anch'essi; sulle altre canzoni, alcune sono anche salvabili, ma non mi hanno mai convinto del tutto. Ivan tornerà, per fortuna libero da ogni vincolo, nel 1989, con lo strepitoso "Ivangarage".
  • raelmuz
    30 mag 21
    a centro*
Ivan Graziani: Pigro
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
#caposlavoro assoluto. Nella mia personale top 20 dei migliori dischi italiani
Ivan Graziani: Viaggi E Intemperie
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il periodo d'oro di Ivan si chiude qua, dopo dischi eccezionali come Pigro e quella piccola perla spietata de I lupi. Ivan riesce a calare il potente tris Isabella sul treno-Dada-Siracusa, per poi buttare in piazza belle ballad come Firenze e Olanda e soprattutto quella scheggia di follia chiamata Tutto questo cosa c'entra con il R&R....ma il banco Ivan a questo giro non lo vince, sia per dei testi poco studiati (Radio Londra, anche se con un rock molto potente a muovere il tutto) che per certi arrangiamenti che non rapiscono (Angelina). Del voto preferisco non parlarne, dico solo che non è pienissimo
  • Alemarcon
    6 ago 20
    Oddio, questo è sicuramente un buon disco ma sinceramente parlando non lo vedo proprio da 5 stelle, altrimenti quanto diamo ad un disco come "Agnese Dolce Agnese", decisamente più bello ed ispirato?..
  • Martello
    6 ago 20
    L'ho anche scritto che non è un 5 pieno, anzi non raggiunge (di poco) neanche le 4,5. Poi è pieno assai di grandi pezzi, già con solo per la terzina Isabella-Dada-Siracusa avrei messo 5 pieno...peccato solo per Radio Londra e Angelina, perchè la prima ha una gran bella base ma un testo non sempre efficace e l'altra non riesce a trasportarmi (ma questo è un problema mio)
  • Kism
    6 ago 20
    La chiusura del cerchio, il suo periodo migliore. "Firenze" e "Olanda" splendide, tosta anche "Tutto questo cosa c'entra con il R&R" con il Riff di batteria irresistibile e naturalmente Dada e Ivette!
  • Martello
    6 ago 20
    Concordo, qua se chiude il cerchio cominciato con I lupi e culminato in Pigro e Agnese. Direi anche sottovalutato se non fosse per quella ballad da torrenti di lacrime Firenze.
M'ha detto meno di Discanto. Livello sempre eccelso, capolavori come Sigonella, La Madonna Nera, Mio fratello che guardi il mondo, Notturno delle tre, Poca voglia di fare il soldato e Lindbergh non si scordano facilmente. Però rispetto ai due precedenti non mi ha preso del tutto. Non meno bello, semplicemente meno sentito. So gusti, c'è a chi piace di più il pandoro del panettone ma li mangia volentieri entrambi
Come assaggio d'un Fossati meno etnico ci sta. Ovviamente rispetto a La pianta del tè questo è polverina però si lascia comunque apprezzare, soprattutto per gli arrangiamenti molto granitici. Splendide Ventilazione, Viaggiatore d'occidente e Boogie, non disprezzabili neanche Le grandi destinazioni e Il pilota. Il resto non è sempre centrato ma non toglie effettivamente molto. Veramente bellino
  • Zimmy
    12 ott 20
    Probabilmente il suo lavoro più "rock", almeno nel senso della durezza (granitica, aggettivo azzeccato) di composizioni e arrangiamenti. "Viaggiatori d'occidente" la perla che svetta su tutte, sempre stata una delle mie preferite sue. "Boogie" è in verità un classicone di Paolo Conte (pilastro assoluto del repertorio avvocatesco), una cover che pur magnificamente "fossatizzata" (non si avverte alcuno "stacco" col resto dell'album) non regge a mio parere il confronto con l'originale. È il caso di dire, più bello dei precedenti, meno bello dei successivi
Altro capolavoro. Ti prende al ventre in maniera assurda, piazzando delle canzoni meravigliose come Lusitania, Discanto, Lunario di settembre, Italiani d'Argentina, Passalento e Confessione di Alonso Chisciano. Ispirato, arrangiato magnificamente e mai sottotono. E Albertina mi rappresenta troppo
  • Zimmy
    20 ott 20
    Cazzo di discone...
  • Martello
    20 ott 20
    Subito a bomba su Lindbergh
  • Zimmy
    20 ott 20
    Il mio preferitissimo!
  • hjhhjij
    20 ott 20
    Vabbè, Fossati, insomma, mica pippopallo qualsiasi ;)
  • Ditta
    20 ott 20
    Questo era il mio preferito insieme alla Pianta, finché un giorno non mi innamorai perdutamente di "La disciplina della terra"...
  • Martello
    20 ott 20
    Già segnato. Già a vedere la durata dei brani sono curioso,si oscilla dai 2 ai 9 minuti
  • Ditta
    20 ott 20
    Perché la vita non va così...
Ivano Fossati: La Disciplina Della Terra
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Cos'ho appena sentito. Una summa di tutto ciò che Fossati ha fatto da Ventilazione in poi. Brani incalzanti, riflessivi, strumentali, veramente c'è l'imbarazzo della scelta. E poi il trittico Treno di ferro, Disciplina della terra, Invisibile....roba che sei soddisfatto a vita! Fino ad ascolti successivi di Lindbergh, Macramè e La disciplina la classifica mia è:
1/2:La pianta del tè
2/1:Discanto
3/4:La disciplina della terra
4/3:Macramè
5: Lindbergh
  • hjhhjij
    24 ott 20
    I laiiiiiiv :D
  • Martello
    24 ott 20
    Sisisisisiisisususuisisuisusisisusu susususuisisisisisisisisisisiisisis SI!
  • hjhhjij
    24 ott 20
    Ahahaha
Ogni parola sarebbe superflua. Dico solo che l'intro di Caffè lontano è una delle cose più belle partorite da mente umana
E un altro capolavoro. La prima parte (da La vita segreta a L'angelo e la pazienza incluso) veramente uno dei punti massimi dell'autore, al top, andando a piazzare cinque capolavori meravigliosi come La vita segreta o la stupenda L'amante, ma anche le altre tre (soprattutto Il canto dei mestieri) sono delle meraviglie di canzoni. La seconda parte perde leggermente di ispirazione ma comunque rimane su livelli eccelsi, piazzando perle come Labile, Bella speranza e L'orologio americano. Il tutto si chiude con la strumentale Speakering, chiusura spettacolare e azzeccata. In conclusione, questo Macramè m'ha convinto più di Lindbergh ma non quanto Discanto e La pianta del tè. Ugualmente capolavoro
  • Ditta
    22 ott 20
    Ed ora, ti manca il mio preferito...
  • Martello
    22 ott 20
    Perchè, la vita non va così?
  • Ditta
    22 ott 20
    ...è la disciplina della terra.
  • dsalva
    22 ott 20
    E' il Fossati del cambiamento......e che cambiamento!!
    Disco che adoro!
Jovanotti: Oh, Vita!
CD Audio Ce l'ho ★★
Levante: Magmamemoria
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Litfiba: 17 Re
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Già, direi inutile dire roba tipo " è il miglior album dei Litfiba" o "capolavoro!!!" perchè questo l'hanno detto in troppi. Dico solo che non è tutto rose e fiori: Come un Dio ha l'arrangiamento peggiore dell'album (sicuramente migliore la versione del live 12-5-87), Cane l'ho sempre trovata troppo casinista e il disco nella sua interezza ti lascia stanco...ma soddisfatto, non sono 66 minuti buttati nel cesso; dentro ci sono dei pezzi paurosi arrangiati in modo pauroso (Pierrot e la luna credo sia l'esempio migliore per descrivere la cifra dell'album). Chi non l'ha ascoltato lo ascolti, ne vale la pena
  • turkish
    27 mag 20
    È l’ultimo disco ascoltabile dei Litfiba
  • Martello
    27 mag 20
    Dai @[turkish], ottimishmo. Litfiba 3, El diablo e Terremoto sono ancora a buoni livello (forse El diablo un poco meno, comunque più che buono), poi Spirito comincia a essere vagamente scricchiolante. E' il dittico Mondi sommersi-Infinito a dare il peggio del peggio di loro
  • snes
    27 mag 20
    Secondo me è il peggiore dei primi tre e sta sotto pure a el diablo e terremoto.
  • snes
    27 mag 20
    Infinito non esiste. L'altro giorno ho letto una classifica di non so quale sito del cazzo sponaorizzato da google, delle migliori 5 canzoni rock italiane di sempre. Dei litfiba ce ne era una, tenetevi forte: Regina di cuori.
    E niente, adoro gli articoli consigliati che google m sbatte sul telefono.
  • Martello
    27 mag 20
    Forse una maggiore selezione dei brani avrebbe giovato, ma tra quelli presenti non so davvero quale andrebbe scartato. Regina di cuori è atroce, però al pubblico medio che adora tanto le cose più imbarazzanti mai realizzate da mente umana piace un casino
  • snes
    27 mag 20
    Ok, ma se devi scegliere una canzone su tutte dei litfiba, e scegli regina di cuori, forse è meglio se ti dedichi a scrivere articoli di cucina piuttosto che musicali.
  • Ditta
    27 mag 20
    "Regina di cuori" era veramente ributtante, concordo. Ma il peggio arriverà con "È il mio cuuuorpooo che cuuaaaambia nella fooorma e nel coloreeeeh".
    E questo dischetto è il mio preferito dei Litfiba.
  • Martello
    27 mag 20
    @[Ditta] il mio corpo che cambia è abbastanza atroce, ma a dirla tutta in quell'album lì c'è di peggio (Sexy Dreams non dice niente, eh?!).
  • snes
    27 mag 20
    ah, perchè "mascherina" sarebbe meglio?
  • Ditta
    27 mag 20
    Mammamia, l'avevo proprio rimossa dalla mente... effettivamente era anche peggio! "Suueeeecsi driiiiiimmmm, mi fa volareeeehh, suueeecsii driiiiimmmm duesiderareeehhhh"
  • Ditta
    27 mag 20
    @[snes] oh Cristo... mi stanno tornando alla mente tutti quegli obbrobri... è difficile scegliere cosa è meglio o peggio "io ti cuonooozcoh, mazzcheriiinah ti cuonoozcohh"
  • Martello
    27 mag 20
    Dire che Infinito è un trauma per tutti gli ascoltatori (o seguitori dei Litfiba)
  • Ditta
    27 mag 20
    Assolutamente.
  • Martello
    27 mag 20
    @[snes] paragonare Mascherina con il resto di Infinito è come paragonare una cacata a un'altra, merda è e merda resta
  • snes
    27 mag 20
    infinito fa male ancora oggi.
  • Martello
    27 mag 20
    Inrimuginabile
  • Kism
    2 giu 20
    "Come un Dio ha l'arrangiamento peggiore dell'album"! Cioe' cosa intendi? A me non pare proprio, a sto punto anche "Apapaia" e' criticabile.
  • Martello
    2 giu 20
    @Kism non so, tra tutte quelle nell'album la trovo quella meno potente musicalmente parlando, ma ha un testo coi controcazzi.
  • snes
    2 giu 20
    Credo non sianunncaso siano state ri proposte entrambe riarrangiate nel tour dell'album successivo.
  • Martello
    2 giu 20
    Decisamente @[snes] . Come un Dio è stata rifatta in modo fenomenale nei concerti
Litfiba: Infinito
CD Audio Non la voglio ★
Da autocombustione
Leggermente meglio di come me lo ricordavo...anche se non è cambiato così tanto il mio giudizio. Le basi sono molto carine, ma un po' tutte sullo stesso piano, e se da un lato fa apparire il disco molto più coeso dall'altro lo rende monotono e privo di sorprese. I testi...vabbè, sono quel che sono, non questi grandi capolavori ma sono piacevoli e a volte molto interessanti (tipo in Straniero). Tra i pezzi, ho trovato fantastiche Scrivi il tuo nome ed E già, molto bella Straniero e carine Una montagna, Mistero e Slow motion. Il resto non mi fa ne caldo ne il contrario, un po' come è successo per l'esordio. Un album importante, certo, ma non sconvolgente. E mi è piaciuto di più de La batteria il contrabbasso eccetera. 6/10, ora è il tempo di fare sul serio
Forse non è un capolavoro...ma ammazza, quant'è bello sto album. Bellissima l'iniziale I giardini di marzo (anche se una parte di me pensa che il refrain poteva essere migliorato di molto ma la richiudo in me e pace), divertente e ballabile Innocenti evasioni, un capolavoro assoluto E penso a te, bella sognante la title track, carinissima Comunque bella, pucciosa Il leone e la galline, molto ganza anche se con un testo un po' troppo leggero Sognando e risognando, da fantozziani 92 minuti di applausi la conclusiva Il fuoco...insomma, gran bel disco, anche se rimane un gradino sotto Amore e non amore per me. 8/10, e qui Battisti ingrana da pazzi
L'antitesi di Emozioni. Musicalmente è pura avanguardia per il tempo, basti sentire tutto l'andazzo mezzo punk di Se la mia pelle vuoi per capire quanto è proiettato avanti. Da questo disco sinceramente è difficile trarre quali sono i brani migliori o peggiori, è tutto così coeso che sembra una canzone di 35 minuti, ma se devo proprio dire, Dio mio no e Supermarket, ma anche Una notevole e tutti i brani strumentali sono di altissima fattura. Forse però manca il brano "sconvolgente", la grande sorpresa come era Il vento nel primo album ma sinceramente non importa visto che tutto l'album in se è una grande sorpresa continua. 8/10, forse col tempo potrebbe diventare un 9
Perchè questo album è così dannatamente bello?! Mi ha sorpreso, non me l'aspettavo così fresco considerando i tempi in cui è uscito. Le canzoni che devo dire, una più cult dell'altra, da Fiori rosa a Mi ritorni in mente, da Anna a Il tempo di morire, dalle pur carine Dieci ragazze e Acqua azzurra acqua chiara a quel capolavoro assoluto di Emozioni. Poi ovviamente ci sono anche le riprese di brani del precedente album come Non è Francesca e Io vivrò che sono sempre bene accette e i brani meno famosi del lotto ma ottimi come Dolce di giorno e Era. Un must di nome e di fatto e non servo certo io per dirlo. 8/10, se secondo alcuni dal prossimo inizia il "vero" Battisti si prospetta una sequela di album fantastici
Assolutamente clamoroso ma lo devo riascoltare visto che non sono riuscito a seguirlo alla perfezione. Dentro questo disco c'è veramente tanta roba a bollire e ogni pezzo è più formidabile dell'altro, ogni singola traccia è mostruosa in tutto. Ma i capolavori assoluti, se li devo dire, sono:La canzone della terra, perla sconosciuta assolutamente incredibile, Il nostro caro angelo, uno dei testi più belli di Mogol sicuramente e uno dei pezzi più belli del duo, Questo inferno rosa, musicalmente un balsamo puro, e La collina dei ciliegi ovviamente (e anche Le allettanti promesse). 9/10, questo disco l'ho trovato una versione di Umanamente uomo più centrata anche a livello di sperimentazione
Si, è ancora perfetto, al punto che non so bene che dire di più che non sia già stato detto mille volte. E' semplicemente uno degli album più geniali mai prodotti in Italia e l'opera magna assoluta di Battisti. 10/10, la title track è il miglior brano mai fatto da Battisti
E' stato un bene riascoltarlo dopo anni. Degli album ascoltati nella maratona finora, questo è facilmente il migliore:la musica magari diventa meno eclettica, ma anche molto più matura e che rende pezzi come Il mio canto libero e Io vorrei più travolgenti. E anche i testi sono più centrati, spesso anche meno leggeri come in L'aquila, a volte sono però divertenti come in Luci-ah o Gente per bene gente per male. Ma se proprio devo pensare ai brani che mi rimarranno per sempre, penso a due poli opposti:Confusione, divertente blues-rock che ancora so a memoria e soprattutto La luce dell'est, che non riascoltavo da anni e che è stata una mazzata assurda, veramente da lucciconi. Non me l'aspettavo totalmente, ma questo album è veramente qualcosa di speciale. 9/10, il Battisti più popolare ai suoi massimi livelli
  • hjhhjij
    4 nov 21
    Caro mio, questo è il primo tassello di quello che chiamo il suo trittico "aureo", le tre vette del Battisti anni '70, lui e ovviamente i due capolavori che lo hanno seguito.
Sopravvalutato?...si,.devo dire di sì. Ma l'album rimane bellissimo, arrangiamento in maniera impeccabile. Inoltre, ci sono anche brani tra i migliori di Battisti come Prendila così e Perché no, ma.anche pietre miliari come Nessun dolore e la title track. Si, i testi non sono al loro massimo, ma sinceramente in alcuni punti riescono a tornare ai vecchi fasti quindi va bene così. E si, c'è anche qualche brano minore, anzi due e basta, Maledetto gatto (che eppure continua a farmi sorridere) e Al cinema, che continua a farmi dire "m'ascolto L'interprete di un film che fo prima". 8/10, non il migliore di Battisti ma un passo obbligato
Continua ad essere dolorosamente mediocre, non me ne vogliate. I difetti principali sono tre:gli arrangiamenti, a volte troppo plasticosi o troppo pomposi, rimane il disco di Lucio arrangiato in maniera peggiore e dispiace, perchè certi pezzi vengono spinti verso il basso (come Amore mio di provincia, che rimane carina). Il secondo grande difetto sono i testi, e qui va aperta una bella parentesi:già si sapeva che Mogol stava esaurendo la creatività, ma in questo album è veramente ai minimi storici, pisciando fuori dal vaso troppo spesso. E l'ultimo difetto, la voce di Battisti, non so cosa gli è preso ma in molti pezzi non canta, bercia, urla come un ossesso e questo distrugge i pezzi, li affossa totalmente, anche Orgoglio e dignità viene disintegrata da un ritornello quasi totalmente urlato con un falsetto insopportabile. Tutto questo manda a farsi benedire buona parte dei pezzi dell'album:Monolocale, Orgoglio e dignità, Arrivederci a questa sera, Amore mio di provincia tutti pezzi carini ma che ti dimentichi, e poi ci sono Una vita viva, Questo amore e Perchè non sei una mela che mi hanno fatto venir voglia di fermare l'album, sono pezzi veramente scialbi e soprattutto inutili. Da 10 tracce quindi, si salvano in toto solo Gelosa cara, la title track e Con il nastro rosa, che (le prime due, Nastro rosa assolutamente no) risentono dei difetti già elencati. 5/10, andiamo avanti
  • mrbluesky
    10 nov 21
    secondo me è un ottimo album, a parte una vita viva che sembra un brano x bambini le altre mi piacciono tutte
  • Martello
    10 nov 21
    Una vita viva peggior brano di Battisti. Di tutti i tempi