La derivazione della proposta non ne inficia in alcun modo l’esito, assolutamente credibile e perfettamente calato nel suo tempo.

 I Mother Island sembrano muoversi con massimo agio, mettendo in risalto una coesione inusuale per un gruppo all’esordio.

I Mother Island, band vicentina, debuttano con l'album "Cosmic Pyre" unendo influenze psichedeliche anni '60 a elementi moderni di rock e pop. La loro musica, ispirata a grandi come Pink Floyd e Jefferson Airplane, si distingue per coesione e la carismatica voce della cantante Anita. Tra riff brillanti e atmosfere malinconiche, l'album è un riuscito omaggio vintage senza però risultare datato. Il gruppo conferma il proprio valore anche con il secondo album "Wet Moon". Ascolta ora "Cosmic Pyre" e scopri la nuova psichedelia italiana!

 I Cortinas non sfondano, meno male, altrimenti mi ci sarei affezionato di meno.

 Punk rock grezzo e ignorante, senza nessun fronzolo, semplice e diretto come si suona in quei giorni.

La recensione collega la storia dell’organizzazione scientifica del lavoro e della Ford Cortina con la nascita e il contesto del punk rock a Bristol. Il disco MK.1 dei The Cortinas viene apprezzato per la sua energia grezza e autentica, anche se la band non ha avuto grande successo commerciale. L’album raccoglie brani che incarnano la ribellione punk e la semplicità feroce del genere. Ascolta MK.1 dei The Cortinas e immergiti nell'autentico punk britannico!

 «Perché il Taun è ripartito. Perché il Taun è pure meglio del CBGB’s.»

 «Deniz Tek è Deniz. Se arriva a tiro, lo metto nel mirino e mi fiondo.»

La recensione celebra la rinascita del Taun di Fidenza, descritto come il CBGB's locale, grazie all'organizzazione del BAM!Fest. Il live di Deniz Tek, storico fondatore dei Radio Birdman, è visto come un evento imperdibile. La performance bilancia brani storici con pezzi più recenti, dimostrando una passione autentica e una dedizione al rock'n'roll. Il festival si conferma un punto d'incontro centrale per gli appassionati di rock sporco, garage e punk. Non perdere la prossima edizione del BAM!Fest e vivi l'energia autentica del rock dal vivo!

 Chi non ama il blues ha un buco nell’anima.

 È musica ignorante suonata da gente ignorante per gente ignorante, ma con una sensibilità fuori dal comune.

La recensione esplora l'album autoprodotto Let It Blurt! di Grand Guru, un blues monobanda brutto, sporco e cattivo che incarna una filosofia di vita e una musica carica di energia. Viene contestualizzato il fenomeno monobanda nel blues e nel rock, raccontando la sua evoluzione e il suo spirito indipendente. L'autore sottolinea l'autenticità e la potenza sonora del disco, consigliandolo agli appassionati di blues estremo e punk. Scopri l'energia brutale del blues monobanda con Grand Guru, ascolta Let It Blurt! ora!

 The Devils incitano a peccare perché è quella l’unica via per lastricare la strada verso l’inferno.

 È invece 'lo strepitoso e ripugnante luna park fantastorico di sesso, orrore e violenza' che li stordisce.

La recensione racconta la genesi dell'album Sin, You Sinners del duo italiano The Devils, ispirato dal film di Ken Russell e dal bluesman Hound Dog Taylor. Con un sound garage punk vigoroso e diretto, registrato in presa diretta, l'album incarna una ribellione sonora e un'atmosfera 'coatta'. La critica apprezza la forza e il carattere del progetto, che mescola storia, musica e immaginario provocatorio. Ascolta Sin, You Sinners e lasciati travolgere dal blues più selvaggio e intenso!

 Claude Lanzmann era il medico che sezionava il cadavere in una sessione di medicina legale: nessuna emozione, solo l’intento di conoscere e divulgare la conoscenza.

 Il documentario non mostrava la Shoah, ma la narrava, con una fredda precisione che faceva più paura dell’invisibile.

La recensione analizza il documentario 'Shoah' di Claude Lanzmann, sottolineando l'approccio freddo e analitico con cui il regista racconta l'orrore della Shoah tramite testimonianze dirette. L'autore riflette sulla paura dell'invisibile e sul valore di questa opera monumentale, frutto di undici anni di lavoro. Nonostante la complessità e la durata estesa, il film si impone come un capolavoro imprescindibile per comprendere la storia e l'umanità dietro la tragedia. Scopri il capolavoro di Lanzmann e immergiti nella memoria della Shoah.

 "Quelle canzoni sono come droghe pesanti iniettate per intravenosa, destinate a finire sottopelle e restarci in eterno."

 "Social Distortion sarebbero passati alla storia anche se ‘Mommy’s Little Monster’ non l'avessero mai inciso."

La recensione celebra l'album Mainliner come un concentrato di 20 minuti di punk hardcore puro e passionale, con brani inediti e versioni più crude di pezzi celebri. Viene sottolineato il ruolo storico di Social Distortion e la loro capacità di emergere in una scena punk alle prese con l'ascesa dell'hardcore. L'autore si dichiara personalmente rapito dalla potenza di queste tracce seminali. Ascolta Mainliner e immergiti nella storia del punk hardcore californiano!

 Quanto sei disposto a pagare per la tua libertà?

 Uno dei pezzi più grandi e sanguinanti del mio cuore.

La recensione celebra il secondo album dei Naked Prey, "Under the Blue Marlin", evidenziandone il rock duro e le influenze dal Paisley Underground. Nonostante qualche inciampo rispetto all'esordio, il disco trasmette energia e passione, incarnando per l'autore un simbolo di libertà giovanile. L'album viene posto in relazione con band come Dream Syndicate e Green On Red, sottolineandone l'importanza nell'ambito dell'Americana e del rock alternativo anni '80. Ascolta "Under the Blue Marlin" e vivi la libertà del rock più autentico!

 I libri, come i dischi, vanno vissuti.

 La 'Enciclopedia del rock psichedelico' gridava forte riga dopo riga la passione sfegatata di Rizzi e Sorge per quella musica.

La recensione esalta la "Enciclopedia del rock psichedelico" di Cesare Rizzi e Claudio Sorge come un'opera appassionata e autorevole che guida il lettore attraverso le scene psichedeliche e garage revival degli anni '60 e '80. Viene sottolineata la preziosità del libro, vissuto intensamente come un vinile amato, con dettagli e schede precise sui gruppi. L'approccio è nostalgico e affettuoso, celebrando la passione degli autori per la musica e il valore storico del volume. Scopri la storia autentica del rock psichedelico con la guida di Rizzi e Sorge.

 «Tommy’s Gone» proprio non ci sta, sarà pure che è il primo pezzo su cui ci siamo fiondati ieri dopo aver scartato l’album colla bava alla bocca e ci si aspettava tutt’altro, però non ci sta proprio.

 CJ che canta babe babe babe in una maniera che Joey ce lo rivediamo lì davanti e ci prende un groppone di gioia alla gola che tocca di alzare la puntina ed andare a fare un giro fuori, pure se è sera tardi.

La recensione celebra American Beauty, l'album solista di CJ Ramone, riconoscendone il forte legame con lo spirito dei Ramones. Pur evidenziando qualche momento più malinconico e poco apprezzato come 'Tommy's Gone', l'album è definito bello e dignitoso, alternando punk pop e ballate tipiche della band. Il testo trasmette passione, rispetto e nostalgia per la band e per Tommy Ramone, ricordando il contributo di CJ e la continuità del loro suono. Ascolta American Beauty e riscopri il punk autentico con CJ Ramone!