Caspasian Bannato

DeRango : 7,28 • DeEtà™ : 2435 giorni

 La perfezione dimora nei passaggi che Basil imbastisce come se fosse stato lì presente nel chaos della barbarie e tramuta in essenza l’azione.

 Quando vuoi abbandonare la tua meditazione per esigenze motorie... è ora della vendetta, la grande ruota della fortuna vuole assistere ad un bello spettacolo.

La recensione racconta l'impatto duraturo e profondo della colonna sonora di Basil Poledouris per 'Conan The Barbarian', evidenziandone l'epicità e la sinergia con le immagini del film. Il brano 'Anvil of Crom' è descritto come un momento di pura emozione e potenza. L'autore mescola ricordi personali a una profonda analisi musicale, sottolineando la perfezione artistica e il significato simbolico della musica nella narrazione del film. Scopri l’epica colonna sonora di Basil Poledouris e rivivi Conan The Barbarian come mai prima.

 Prima di razionalizzare la visione della copertina la mia anima aveva già deciso che è la miglior cover di tutti i tempi.

 Back To Samoa rinvigorisce la mascella del piranha che è in noi nell'usare la dentatura non per una masticazione tranciante ma per un truculento smile spensierato.

La recensione celebra l'album 'Back From Samoa' degli Angry Samoans come un concentrato di energia punk californiana. L'autore esalta la copertina, definendola la migliore di sempre, e sottolinea come la musica trasmetta spensieratezza e aggregazione. L'album, sebbene breve, rimane un simbolo di divertimento e ribellione giovanile tipica del punk. Un ascolto che risveglia lo spirito ventenne e la voglia di festa. Ascolta Back From Samoa e lasciati travolgere dall'energia punk californiana!

 La fine mi fa a pezzi, mi disintegra, misericordiosamente la regista si riprende l’assolutezza dell’unica sostanza che ci nutre, l’amore.

 Sono andato ad accarezzare i miei figli che dormivano, non sono riuscito a fermare le lacrime, non volevo...

La recensione di 'Babyteeth' di Shannon Murphy è un viaggio commovente tra amore e perdita, che abbatte il cinismo iniziale con una profondità emotiva rara. Il film intreccia simbolismi spirituali e momenti di dolcezza familiare per raccontare la morte e l'accettazione. Il recensore confessa di essere stato profondamente toccato e travolto dall'intensità del racconto, tra lacrime e riflessioni sull'eternità dell'amore. Un’opera che supera il melodramma, offrendo una visione autentica e toccante del lutto e della vita. Scopri ora Babyteeth, un film che racconta l’amore oltre ogni dolore.

 La voce disincantata ma seducente di Guglielmo guida in zone dove si rimandano le situazioni musicali in un loop che ci riporta al punto di partenza ma di un altro livello.

 La strada è in salita e la tensione dei pezzi fa sudare ma arrivati alla vetta la brezza paradisiaca degli intarsi musicali è un refrigerio che accarezza i nostri stati di allucinazione.

Questa recensione celebra l'album "If Tomorrow I Were Leaving for Lhasa, I Wouldn't Stay a Minute More" dei Red Temple Spirits come un potente viaggio psichedelico e mistico. L'album, pur meno celebrato del debutto, si distingue per atmosfere oniriche, melodie barocche e un mix di folk e dark-rock. La musica guida l'ascoltatore in un'esperienza trascendentale e dinamica, sfiorando emozioni profonde e visioni arcane. La tragedia della band rende il disco un'unica testimonianza di rara magnificenza. Ascolta ora l'album e immergiti nel mistico viaggio dei Red Temple Spirits.

 "Non vedete anche voi le stelle?"

 "Siamo benedetti dalla consapevolezza dell’instabilità del viaggio, ci arrendiamo partecipando all’infinito."

La recensione analizza il film 'Umano non umano' di Mario Schifano come un'opera cinema-sperimentale precoce e profondamente poetica. Il lavoro rifugge la tradizione narrativa per immergersi in un flusso di immagini, silenzi e riflessioni spirituali. Il film si presenta come un viaggio astrale denso di suggestioni pittoriche e filosofiche. L'autore sottolinea la capacità del film di abbandonare le convenzioni del cinema tradizionale per offrire un'esperienza unica e intensa. Scopri l'arte visiva e spirituale di Mario Schifano in questo film unico.

 L'impatto di questi cechi è anche stimolante nella loro proposta di "krishnacore".

 Il paradigma della rarefazione viene stravolto, gli arancioni ci presentano il chaos del cammino verso l'illuminazione, e il tentare di accendersi non è pacifico, è un bel casino.

La recensione esprime forte entusiasmo verso Kashmir 9:41, progetto musicale ceco che unisce elementi spirituali e sonorità noise. La definisce un'esperienza di meditazione movimentata e caotica, diversa dai soliti generi ripetitivi. L'autore apprezza la varietà e la forza evocativa dell'album, consigliandolo come un viaggio verso l'illuminazione interiore attraverso il suono. Scopri il viaggio sonoro unico di Kashmir 9:41 e lasciati coinvolgere!

 Musica per un rituale sconosciuto, per un’esigenza di proiettarsi fuori dalla prigione del veicolo biologico.

 La lunga suite a cavallo delle due facciate arzigogola magnificamente un viaggio che espleterà il nostro piacere all’ascolto.

La recensione celebra l'album 'Where Are We Going' degli ID come un'opera unica e visionaria degli anni '70, capace di combinare rock, elettronica e atmosfere progressive. Il disco viene descritto come un viaggio sonoro che riesce a trasportare l'ascoltatore in dimensioni extraterrestri, mantenendo però un approccio umile e accessibile. Viene inoltre sottolineata la qualità della lunga suite che domina l'album, con un invito a esplorare la musica oltre i confini tradizionali. Un disco che ancora oggi sorprende per freschezza e originalità. Ascolta l’album degli ID e immergiti in un viaggio musicale unico!

 "I Residents invece non perdono neanche tempo con l'avvertimento, partono subito col loro cinismo trascendente, asfaltatutto vivaddio."

 "Qui si crepa con 'st'erba cresciuta, era ora. Qui si ricomincia tutto daccapo, diversamente."

La recensione celebra l'album 'Meet the Residents' dei The Residents come una potente provocazione sonora che respinge le melodie convenzionali e il rock commerciale. L'analisi è ricca di riferimenti esoterici e critiche taglienti al mondo musicale tradizionale, evidenziando la freschezza e l'originalità di un lavoro che sfida le strutture classiche e invita a una rivoluzione artistica e sonora. L'opera viene vista come un atto di autodistruzione creativa ma necessaria. Scopri l'arte provocatoria e rivoluzionaria dei The Residents, ascolta 'Meet the Residents' ora!

 La natura violenta del friulano si presenta qui in tutta la sua nudità, fomentata dalle menzogne di tutto quello che lo circonda.

 L’inferno a cielo aperto è servito: sodomia, coprofagia, necrofilia e supplizieria varia scandiscono la nuova normativa delle giornate.

La recensione interpreta Salò come un’opera brutale e senza compromessi, riflettendo la disperazione e il rifiuto di Pasolini verso la società e la vita stessa. Evidenzia la violenza fisica e psicologica nel film, collegandola a temi più ampi di corruzione e decadenza umana. L’autore della recensione percepisce il film come una profonda critica sociale e un rapporto doloroso con il potere e la morte. Scopri il lato più oscuro del cinema con la visione di Salò, capolavoro controverso di Pasolini.

 "Bombolo è Buddha: vede stravede prevede... il suo piagnisteo 'Tze-Tze' è il sorriso deficiente dell'illuminato."

 "Nando Cicero è il Demiurgo che plasma dal nulla qualsiasi cosa, un Kafka de noantri che scarnifica le possessioni con un'ilarità extraterrestre."

La recensione celebra W la Foca di Nando Cicero come un cult trash che fonde satira sociale e surrealismo. Attraverso la comicità e la presenza di Bombolo e Lory Del Santo, il film si svela come un affresco grottesco e visionario. Nonostante fu censurato e ignorato alla sua uscita, oggi è considerato un capolavoro dell'avanspettacolo cinematografico italiano. Il tono ironico sottolinea la genialità deviata e l'impatto ancora attuale dell'opera. Scopri il cult trash W la Foca e lasciati sorprendere dalla sua satira unica!

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