editoriale di RegularJoan

I battitori di baseball sono semidei, sono adorati che riconoscono noi, gli adoratori. I battitori di baseball sono tutta un’altra storia, gente dell’altra galassia. Se il mondo fosse un’ emittente televisiva, i battitori di baseball sarebbero gli anchorman della rete ammiraglia messi lì apposta per fare la loro bella figura in un palinsesto pieno zeppo di episodi pilota. A noi rimarrebbero i televisori, forse, ed io sarei costretta a scegliere i programmi dal “Tutto tv”, perchè se la mia vita fosse un televisore, beh, allora so già che non avrei grana abbastanza da permettermi uno straccio di pay tv. Finirei a guardare film porno a casa di qualcuno. Le vite degli esseri umani ordinari e quelle dei grandi campioni di baseball cominciano a somigliarsi quando questi si mettono in testa di segnare la fatidica battuta quattrocento: E’ la meccanica naturale. Smettono di essere semidei per macinare record su record, valida su valida, battuta dopo battuta, sfidare le diagonali del cielo, sbarazzarsi dei meridiani e pure dei paralleli, indovinare traiettorie, giocare a shangai con l’attrito nell’aria, diventare il pendolo con cui misurare l’accelerazione di gravità, fare di se stessi la leva meccanica che li trascinerà lungo le coordinate di spazio e tempo ed essere la velocità per arrivare lì. Lì. La battuta quattrocento. Ora,io sono un essere-umano-ordinario, Tony Gwynn era un asso del baseball. Entrambi, in un modo o nell’altro, chi prima, chi dopo, abbiamo avuto i nostri strikes, le nostre battute, lanci a vuoto, epoche di sogno, noccioline sgusciate sugli spalti di qualche megastadio in compagnia di illustri cretini. Nessuno dei due è arrivato alla “sua” battuta quattrocento. Con l’unica differenza che io non ne so un cazzo di baseball.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Con alcune madri non mi dispiacerebbe una chiacchierata. La madre di Jane del Big Brother, lesbica ex mignotta con un braccio solo, ha sempre un paio di storie interessanti. Mia madre, eterosessuale ex contadina che sognava un figlio finanziere, avrebbe un paio di barzellette interessanti. Jacqueline Doherty, madre di Pete con marito analfabeta, non sa niente di sesso, droga e rock, ma ha scritto un libro sul figlio – che ha passato la vita tra sesso, droga e rock – in modo che non rimanesse più nulla da dire, così quando finiscono le copie ne fanno scrivere uno al padre.
La madre di Joe Meek, asessuata casalinga con l’alito impestato di vino e di Vangelo, aveva un figlio interessante: nel cesso al numero 7 di Madras Place nel 1963 il ragazzo si stava godendo la vita dopo aver scritto “Telstar” e venduto due milioni di copie, quando s’è aperta la porta del Paradiso, e 2000 anni di storia sono entrati senza chiedere permesso. Condannato per omosessualità, ritornò allo stesso cesso e non potendo usare l’uccello si sparò al cervello.
Adesso che neanche ricordo più dove sono sceso alla sera giochiamo al Monopoli scozzese e continuo a sognare la Stazione del Nord – ogni cosa è cambiata e tutto è rimasto uguale: hanno sostituito “Vai in prigione” con “Vai a Dundee”, e la cosa divertente non è tanto che tutto questo sia vero, o che io ne stia scrivendo, quanto che credano faccia ridere.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Due manifesti ci tengono allegri in città: il remake di "The Wicker Man" e l’avviso di POSSIBILE BOMBARDAMENTO. Se devo prendere la metro, ad esempio, la stazione è territorio del POSSIBILE BOMBARDAMENTO mentre i vagoni mettono al corrente sullo stupro del capolavoro di Robin Hardy. Ogni mattina faccio una fatica tremenda per evitare di credere alla fragilità del mio culo: “Se noti qualcosa di sospettoso” - mi dicono – “riportalo immediatamente”, e io vorrei dirgli una cosa tipo “è tardi, amico” ma poi arriva Nicholas Cage – proveniente da Cyprus Park e diretto a East India – e quando cambio scendo alla fermata del POSSIBILE BOMBARDAMENTO di Holland Park. Lì c’è Fabien - uno che è nato in Marocco, s’è laureato a Parigi ed è finito a fumare erba in mezzo ai marocchini – e gli racconto che ieri sono andato a protestare contro la caccia allo scoiattolo di Hyde Park (ma finiscono sempre a impallinare i piccioni), una tradizione che si conserva da venti generazioni aristocratiche, e qualcuna in meno di scoiattoli. “Ho smesso di fumare Fabien” - gli dico, ma Fabien s’è già acceso un narghilè che parte dall’espressione innocua di Cage e arriva fino al POSSIBILE BOMBARDAMENTO di Hollywood. Fabien è appassionato di studi sui misteri della natura umana e mi racconta sempre sondaggi intelligenti, tipo: Una persona su quattro scrive gli Sms seduta sul cesso. Quando sto con Fabien mi sento bene, comincio a immaginare gli aristocratici seduti sopra il cesso, e i piccioni che rincorrono gli umani gridando “possibile bombardamento”, e immagino un mondo meno intelligente di questo - ma poi Fabien finisce il suo turno, e io mi scordo di nuovo che avevo smesso di fumare.

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editoriale di RegularJoan

Vorrei leggere una notizia del tipo: ”I Raconteurs spediti verso la decima galassia” o “Pete Doherty direttore del tg3”. E smetterla di chiedermi se costui sia uno spacciatore, un cantante o un cazzaro comune del “rockenrolle per finta”. Invece, con un insolito “prendi due paghi uno” ti schiaffano i Babyshambles all’Idroscalo e le consuete menate sul “tenersi aggiornati”. Su cosa poi? Su: “Michele è tornato […] con gli ospiti seduti come coreuti di una tragedia tutta italiana”.
Fruitori di immagini dell’uomo stigmatizzato sul genere: “Sono apparso alla madonna” o “Nostra Signora dei truzzi”. Ecco hanno rimesso il San(toro)tino al suo posto nel Presepe Rai, adesso mancano solo gli altri due re magi del giornalismo. Sarà un gran Natale e i buoni vinceranno sempre, guidati dalla stella cometa. E intanto continuano a fregarci con queste farse napoletane da Restaurazione postNapoleonica. Il nostro è un Paese in manutenzione, dobbiamo accontentarci delle briciole. I giornalisti veramente scomodi restano alla gogna, convinti che non esista nè l’informazione nè la controinformazione, con la scritta “censored” marchiata in fronte. Everything falls apart, torno a dar da mangiare al mio criceto pusher.

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editoriale di JimMorrison

Sesso
Hendrix sapeva fare sesso e lo faceva spesso. Lo faceva con chiunque, anche con la chitarra, la tazza, la lavatrice, il barattolo della Nutella. Con la Nutella però non gli garbava perché era nera e lui si voleva ripulire.

Droga
A Jimi piaceva fumare sigarette, non di più, e raramente beveva. Poi conobbe un mio amico ed il resto è storia.

Rock and Roll
C'entra relativamente con Hendrix ma permette il gioco di parole Cock and Roll. A Jimi piaceva il cock. Pure.

Finito.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Pensavo a quando gironzolava per le deserte edicole deglianniottanta la mitica e impeccabile nel suo stile “rivista maivista” o, molto più verosimilmente, Frigidaire con il suo borgomastro d'eccezione, Andrea Pazienza. Divento immediatamente una romantica nostalgica. Una bella roba davvero in mezzo a tanti corpuscoli cartacei fac-simil alternativi piùcchemaiadestra o piùcchemaiasinistra. E adesso quella madonna di situazione non è cambiata affatto, vista l'eutanasia editoriale (l'erotismo per camionisti, le rivistucole da vasca da bagno, i giornali che ti danno il mutandone di lana omaggio e tutte quelle allegre puttanate; insomma, più che alla frutta, direi che siamo all'ammazzacaffè, anzi al conto peraltro pagato alla romana) mista a servilismo che c'è in giro, perciò mi viene da dire: “Più Frigidaire pì tutti!”. C'erano le vignette lattiginose e catodiche della Suor Dentona e Ranxerox, i versi rocamboleschi di “Alamm'echite'mmurt!”, c'erano i sogni alcolici di Zanardi, e c'era lo scazzo a sprazzi della Bologna post settantasette, il ritagliarsi i propri spazi per sognare un Kreuzberg punk e teutonico, dituttounpò. Alla fine Pazienza se n'era andato lisergico in un posto chiamato “Leggenda” sulla sua motocicletta con in testa pensieri di Bruce Lee e desideri di maivismo, ispirandosi a un John Lydon troppo autoreferenziale che lascia i Pistols e trasloca nei PIL il trentadue dicembre. Ma tutto questo è storia di chissàquando, un estremismo in polaroid che mai ho vissuto, ma solo immaginato, come un adolescente nei suoi sogni umidi ed efebici, perché quando Frigidaire “modello Paz” abbassò le saracinesche io avevo ancora la bocca sporca di latte e bisquits. O ero anch'io maivista.

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editoriale di RegularJoan

In una domenica che sfiorava l’assurdo “a-la David Lynch”, staziono sulla seconda rete nazionalpopolare, detta “Sonno cerebrale”. Il programma che m’è toccato autoinfliggermi era sulla diatriba puramente post anni cinquanta tra i videojukebox “Scopitone”, dei cugini d'oltralpe, e l’italiano “Cinebox”. Insomma, pare che Cinebox sia stato l’unico orgoglio italiota prima di Mani Pulite: ma voi lo sapevate che una delle hit più cantate sotto la doccia si chiamava "Baciami la vena varicosa"(me cojoni!) di Clem Sacco? O che Ornella Vanoni era la risposta italiano/scorfana a quella strafiga di Brigitte Bardò che andava eternamente in onda sullo Scopitone? Scoperte sfolgoranti: paragonata a queste, la notizia che su Marte potrebbe trovarsi la progenie segreta di Robert Wyatt e Jo Squillo, è da sussidiario delle elementari.
Sudo freddo mentre sul mio Telefunken appare un irravanabile Gianni Morandi che in "Fatti mandare dalla mamma" si dimena con movenze degne di un Elvis Presley affetto da stiramento della vertebra L4-L5, tra un video taroccato e l’altro del Molleggiato e un impomatato Paul Anka che canta nella cucina di Suor Germana. Noi italiani abbiamo inventato il videoclip, che è bellissimostupendofavoloso, il videoclip è qualcosa di fumettistico e definitivo e i francesi ce l’han copiato. E chi se ne frega se allora negli USA circolavano quei porcelli degli Stooges, quei magnifici zozzoni casinari degli MC5, che ce ne frega se allora Rocky Erickson s'era fatto tremila viaggi senza biglietto con i 13th floor elevators?
Intanto stasera Vicenzo “il Mollicone” Mollica su tiggìuno era partito con l’ennesimo servizio marchetta su Raf. Siamo molto molto in forma.

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editoriale di MaledettaPrimavera

L’unica opera buona di questi grandi mafiosi della musica sono i concerti promozionali, dove mi danno la possibilità di umiliarmi senza dover pagare. Fossi un vero fan, al termine farei la fila per l’autografo sul cd, per 15 sterline per umiliarmi mi danno 15 secondi. Ben Drew si fa chiamare “Plan B” e in città tutti parlano di lui: ha deciso di suonare rap, così il Signore gli ha dato una vita veramente miserabile, perchè se ci identifichiamo li rendiamo più reali. “Mio padre era un fottuto pazzo religioso e sono grato che sia morto”, ci aveva detto per presentare il cd – le solite cose: la violenza, il Padreterno, le ingiustizie, i preti – insomma 2000 anni di storia dell’uomo di cui Ben non s’è accorto, e invece io sì. Ben non supererà mai il trauma della madre, che ha lasciato il padre per rovinarsi con uno spacciatore di crack, ma questa se devo essere sincero l’aveva già sentita in un film nell’anno 1975 dopo Cristo ed ingiustizie. Ben ha 22 anni ed è cresciuto con Eminem e Nirvana e chissà che infanzia difficile avrà passato. “Questo è un disco per tutti quelli che sono cresciuti sulla strada”. E uno per me, che sono sopravvissuto 30 anni col fumo del ghetto?
“Con centomila copie nella prima settimana, Ben è l’ultimo eroe dal basso” chiude un leccatore di culo e mi presenta una vita veramente miserabile come la mia, affinchè quando tocchi il fondo si accorga che stavo peggio io.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Fonda una band alla fine degli anni trendy (i novanta); suona musica cool e dalle un nome freak (“Girlfriendo”); prendi un paio di riot grrrl e assicurati che la diano easy, sforna un e.p. e dagli un nome sorprendente (“Surprise! It’s Girlfriendo”). Sciogli la band perchè è tempo di evolversi: abbandona le fanciulle troppo riot e poco easy e prendi quattro fighetti che hanno assicurato di dare il culo gratis. Scrivi un album sincero (“Nine times the same song”) e fammi sentire quella canzone per un’ora (Festival di Southwark); suona come un misto tra i Clash e Tina Turner e assicurati che “Uncut” ci abbia visto i Roxy Music. A fine concerto incontrati con un manager della Parlophone e un contratto di 800mila sterline mentre mi allontano in cerca di droga. Datti un nome che metta in pace con la natura (“Love is all”) e assicurati che più che all’amore tu possa suonare come l’idea che una foresta di mangrovie ha dell’amore.
E’ la nuova moda essere alternativi e miliardari, ma quando è arrivata ero già uscito di moda: ero alla ricerca del segreto dei soldi, alla ricerca di qualcosa da raccontare ai miei figli, così col passare degli anni per non deluderli ho deciso di non farli entrambi.
Se avessi un milione di sterline le regalerei e mi comprerei un po’ di droga per dimenticare la miseria di milioni di vite; oppure mi comprerei i miliardari, gli alternativi e un po’ di droga per dimenticare la miseria della mia vita; non lo so cosa farei, ma sarei sempre pieno di nuove idee.

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editoriale di S4doll

Freud diceva che il numero di uomini che accettano la civiltà da ipocriti è infinitamente superiore al numero di uomini veramente civili. A guardarci bene oggi, direi non aveva tutti i torti. Può un attributo negativo essere divenuto un pregio, anzi una necessità sociale? Può eccome, oggi non c’è nulla di più elegante che essere un lurido ipocrita.
Senza scadere nel lecchinaggio (pratica decisamente meno elegante), l’ipocrita del nuovo millennio ha perfezionato una lunga serie di routines giornaliere da ripetere meccanicamente. Egli si ritrova così a sorridere a colui cui spezzerebbe volentieri un braccio, finge interesse per i pallosi racconti dei suoi colleghi e approva ciecamente l’osceno taglio di capelli della fidanzata. Tutto per doppio fine? Affatto, anzi, il tipo calcolatore con la lista di culi da baciare resta l’eccezione; per la maggior parte, l’essere per forza carini con gli altri si traduce in una ben accetta schizofrenia per stare bene in società. Il problema oggigiorno è che non sopportiamo più che qualcuno sia in disaccordo con noi, ciò crea frizione e si sa, le frizioni non piacciono perché creano malumori.
Molto meglio mettere tutti d’accordo fin dal principio.

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editoriale di Ghemison

Non penso di saper leggere ora e forse mai più, certe serate di etilica noncuranza il mondo mostra tutta la sua merda: sbattendosi tra fight club e circoli arci aspetti il sole ed intanto smetti di divertirti. D'improvviso maturi e ti mostri scoperto. Che gli altri ridano pure, non capiranno mai. Persi nei fumi della grappa eterni bambini scemi (my best friends), con il cervello della consistenza di una granita. Una consapevolezza della vita, delle sue scoperte delle sue ingiustizie dei suoi aspetti impressionanti che mai troveranno. Persi in una realtà provinciale ed addormentata comportarsi da bohemien non aiuta. Ve lo assicuro, ed infine arriva l'alba... ed ore dopo quando mi sveglierò, andrò su debaser a sfogarmi (lo sapevo: tutti amano debaser - ndr).
Sarà lo schermo o i caratteri ma mi sembra che lì esistano persone ottime, poi forse m'inganno ma spero di rimanere soddisfatto nel dubbio.

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editoriale di floyd

Come negare che il bello sta nell'attesa? Voglio dire: quando desideri una cosa, più passa il tempo più la desideri, e quando è finalmente tua, allora provi una grande soddisfazione. Eccolo lì, il gusto dell'attesa; se ti invaghisci di una cosa poi, fino a quando non la ottieni, te la immagini per un bel po'. Immagini come sarà. Fantastichi. Ad esempio, quando adocchi un disco che ti colpisce, ti viene voglia di comprarlo subito, ma poi, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per mancanza di moneta - cazzo - ci pensi su e ti riprometti che presto lo farai tuo; ci torni in seguito, con il tempo e il contante necessari, e lo compri. Fine dell’attesa. Alla sera lo infili nello stereo, ti metti comodo e nell'ascoltare i brani la curiosità cresce man mano; terminato l'ascolto, realizzi che ti è piaciuto, e senti il bisogno di condividere con qualcuno quegli attimi. E per questo c'è DeBaser: lo hai scoperto da poco quel sito, okay, ma ti è subito andato a genio. Cazzo, è proprio il posto adatto, lì c'è tanta gente come te; ecco, in pochi minuti butti giù una recensione, poi, dopo riletture su riletture, ti decidi a pubblicarla. In fondo 'sticazzi, lo faccio per me, no? Che mi frega degli altri? E invece sotto sotto ti importa: è bello se gli altri percepiscono le tue pulsazioni, se provano qualche sensazione tua, intima…
Invio. Il gioco è fatto. Ora però sono stanco, ed è tardi, meglio andare a dormire; ogni tanto mi chiedo se quell'animale lassù si senta un po' solo... povero... e chissà cosa ci fa… Beh, una cosa è certa: quel bovino incomincia a starmi assai simpatico.

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editoriale di odradek

Stavo lavando i piatti, ieri sera tardi.
E ascoltavo la radio.
Ho sentito la notizia per caso.
Il conduttore riportava una dichiarazione del suo manager, mi pare:
Si e' spento "paciosamente"
O qualcosa di simile.
Ho solo un disco dei Love, "Forever Changes".
Lo ho comperato una vita fa e dalla ultima volta che ho ascoltato quel vecchio vinile sara' passato un anno.
Ma ricordo piuttosto bene l'effetto che mi fece sentirlo per la prima volta.
Ricordo che mi segnai il nome di quel chitarrista, per saperne di piu': Arthur Lee.
Non c' era Internet e quel che oggi scopriresti in un batter d'occhio allora richiedeva un tempo che alla fine non gli concessi.
Stasera rimetto su il vinile, e uno di questi giorni compero "Da Capo", cosa che mi ero ripromesso di fare chissa' quante volte.
Gia', alcuni tornano a galla solo alla fine, tra i flash d'agenzia.
Nel sito dell'Ansa la notizia compare tra gli spettacoli: tra le news di musica ci sono quattro titoli dedicati a Madonna.
Aveva 60 anni, e' morto a Memphis, Tennessee.
L'Ansa ci informa che "l'album 'Forever Changes' si trova al 40/mo posto nella lista dei 500 migliori dischi della storia del rock stilata dalla rivista 'Rolling Stone'."
C'e' una bella recensione su DeBaser, del disco.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Gli scandali. Renato Farina, vicedirettore di Libero, agente segreto “Betulla” con una faccia da Pioppo. Gli avrei chiesto: “di grazia buon uomo, perchè ha accettato di lavorare per loro?” e su Repubblica ha risposto “per il bene della Patria”. A 5000 euro al mese?
Le tragedie. Ricucci in galera, la Juve in serie C, la Gregoraci esclusa dal’Isola dei famosi. A questa non chiedo niente che niente le posso dare tranne uno spinello. Le chiederei: “di grazia fanciulla, perchè ha accettato di lavorare per loro?” e mi risponderebbe “per il bene della patria”. A 5000 euro a botta?
L’Italia campione del mondo. Letto sul Corriere in prima pagina: “Il pupone fa il gesto del ciucciotto”. Di grazia campione, ma come cazzo giochi?
La notte magica. Guelfi e Ghibellini finalmente insieme, terroni e padani, persino clan rivali: a Napoli quando se ne sono accorti hanno festeggiato a schioppettate.
I White Stripes versione truzza. Li vedo sui giornali come testimonial della Coca-Cola e almeno gli ultrà quando li ho insultati chiamandoli rock evitavano di ridere. Nel tour americano si sono portati di supporto i Muldoons e almeno non gli si può dire che non si impegnino a promuovere musica emergente: l’età media dei Muldoons è 8 anni ma il batterista suona pure meglio di Meg. Su “Q” il cantante ha detto che aveva intenzione di iniziare una carriera solista.
La musica italiana. Gente dai nomi improponibili: Mondo Marcio, Fabri Fibra – ero partito con un milione di dubbi e me ne è rimasto solo uno: è il l’Italia che è una merda o sono io il problema? Tutti pieni di guai: a quello la madre si faceva di eroina, a quell’altro il padre alcolizzato s’inculava il cane, mai che succedesse a loro, sempre ai parenti; se faccio un figlio lo voglio molto più pop.
Lo sciopero dei tassisti. Chiederei: “di grazia compagno perchè hai accettato questo lavoro?” e lui risponderebbe “per l’amore della patria”. A questo non dico niente perchè niente gli posso dire, tranne un vaffanculo.
Gli anarchici che hanno distrutto Corso Buenos Aires a Milano. All’uscita del Tribunale una valanga di genitori truzzi si faceva intervistare: “Non c’erano le prove contro mio figlio, è uno schifo!”. Di grazia papà, ma mi spieghi che mi rimane ormai per odiare un carabiniere?

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editoriale di JimMorrison

Esiste un rapporto naturale, un cubico ed indissolubile legame fra le vibrazioni sonore prodotte dalla musica ed il nostro spettro interiore che, come burattini, dall'interno ci muove all'unisono del tempo che batte. E batte.
E' quel legame che fin dalla nascita ci viene impresso a fuoco e trova la sua primordiale origine nel primo tramonto del primo giorno freddo di luglio, memoria storica di civiltà destinate all'immortalità cartacea. Proprio nei giorni più freddi cerchi il suo calore, rifugio in impossibili melodie di peyote, troppo rassicuranti e trasbordanti di piacere.
Confuso, ti fermi a constatare che sì, quelle vibrazioni valgono un esercito di strizzaspettri in policrome automobili di razza, un quadretto di amori ed amicizie a scaglie con il vetro ridotto a briciole e poco più che venticinque minuti di puro orgoglio.
Poi, c'è DeBaser…

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editoriale di JimMorrison

"La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza."

Dopo Jimi Hendrix e Janis Joplin anche Re Lucertola raggiunge il palazzo della saggezza il 3 Luglio del 1971, staccando il suo biglietto per l'inferno in una fredda vasca da bagno, nel poetico torpore della capitale di Francia.
Cantava la ribellione, l'amore, il sesso e le languide visioni di folle sciamano cieco. La sua vita era volata via in un attimo, intensamente vissuta giorno dopo giorno sul filo di un rasoio arrugginito da fiumi di birra incandescente e auto di vecchie star del Rock&Roll.
Le circostanze misteriose legate alla sua morte hanno negli anni alimentato la possibilità che egli sia ancora vivo, anonimo poeta africano imbiancato dal dolore. Temo non saprei riconoscerlo, dubito e vaneggio.
Forse l'uomo sarà morto ma il mito vive e brucia ancora.
Danza in un cerchio di fuoco.
The end.

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editoriale di Hal

Stanco? Stressato? Debilitato? Esausto? Ti manca la fiducia? Il premier forte ti dà acidità di stomaco? "Morte del bicameralismo perfetto" secondo te dovrebbe essere solo il titolo di un brutto film? La devoluzione ti insinua l'idea d'una carenza vitaminica connessa ad acuti attacchi elicoidali ai testicoli/gonadi? Non digerisci la scadenza non programmata delle tue garanzie?
I sintomi sono chiari: sei debole di Costituzione. Rimediare però è veramente facile basta votare "NO" al referendum. "NO" al referendum e recupererai degnamente salute, lucidità, forza, ottimismo, serenità.

"Vota NO" in tutte le cabine elettorali il 25 e 26 Giugno

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editoriale di MaledettaPrimavera

Al telegiornale riprendono due giovani su una spiaggia, uno morto e l'altro in agonia: si portano via il padre perchè l'hanno bombardato sotto le stelle e non ci vuole credere che sia venuto così poetico, insomma si facesse una ragione, io stesso non capisco che ho fatto per meritarmi tutto questo mentre mi sbronzo. Di palestinesi ne avevo visti ma mai nessuno in prima serata: nel quartiere arabo attracco di notte e la mattina raggiungo le coste del Medio Oriente - in un mondo di pazzi di fantasie ve ne sono infinite ma la realtà scompare, se ve ne esistono più di una. "Uomo! Guarda!" si dispera una fanciulla e io non so che rispondere, proprio l'altro ieri m'ero scordato chi mi toccava odiare arrivato alla disperazione. Quando viene Thomas cambio sempre canale, ci vediamo "Il Grande Fratello delle Celebrità" perchè Thomas non capisce l'inglese e io non capisco chi siano. Guardo queste facce storte e mi accorgo di quanto tempo sia passato dalla giovinezza e dalla comprensione, "Thomas" – gli dico – "conosco te eppure non conosco nessuno".
"Guarda quante stelle nel cielo mio diletta!" dicevo alle donne pieno di speranza e loro vedevano quello che si poteva fare. Mi regalavo gli eroi migliori e parlavo come loro, "Uomo! Guarda quanta bellezza!" gridava Stavrogin e per giustificarsi andava a mettersi un cappio al collo. Quando guardo la gente tutto quello che vedo sono milioni di famiglie, di gente che si accoppia tra il mare e le stelle, tutti a ridere ma che cazzo avranno mai da ridere: il più giovane è appena nato e il più vecchio sono io.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Sono un metallaro guerrigliero professionista, iscritto all’albo della Nera Fiamma con percentuale del 75% (alito da oscuro presagio: 12 punti; ascella di potenza marziale: 7 punti; uccello da apocalittico sterminio: 10 punti; nonno morto dopo uno scream rauco e particolare: 9 punti. E’ un pò come al manicomio: se raggiugi l’80% hai le mazzate in omaggio).
Questa sera io e la mia ragazza siamo andati a comprare il primo indimenticato capolavoro dei Malignance, “Regina Umbrae Mortis”: facciamo sempre un sacco di porcate quando mettiamo su la morte, io mi faccio impalare all’albero di Nemehal e facciamo le orge in mezzo a immani battaglie e distese ghiacciate, genocidi e guerra nucleare: di solito il genocidio lo fa il mio amico Tommaso, l’ultima volta però mio padre ci ha scoperti e quella volta abbiamo rimandato la fine del mondo.
In “Fornicate with pestilence” c’è praticamente questo cadavere in un sarcofago, poi il sarcofago si apre e tutti gli gnomi si riuniscono coi folletti e gli spiriti maligni, si fanno un viaggio in acido e quando tornano arriva l’Anticristo e porta il riff.
In “Statement of Supremacy” c’è questo Rivfader compagno di Satana, che un giorno si sveglia e gli girano i coglioni, così chiama tutti i personaggi e va nella vallata di Belketre a portare il nefasto stendardo della guerra apocalittica, e si prende così seriamente che pure Satana gli consiglia un hobby. Di solito Rivfader lo fa il mio amico Beppe: l’ultima volta, però, suo padre l’ha scoperto e quella volta è arrivato a Belketre direttamemente Cristo.

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editoriale di JimMorrison

Credevo fossero piacevoli le giornate in bianco e nero, senza colore né luce diretta.
Da piccolo guardavo le vecchie pellicole in TV e sognavo un mondo così, senza prismi e privo di qualsiasi riflesso, equilibrato.
Immaginare i colori mi sembrava assai più affascinante che poterli guardare, mi sentivo un visionario pittore di immagini in movimento.
I freddi binari, gli alberi piegati dal vento, quella vecchia casa abbandonata che oggi non c'è più. Tutto assumeva un aspetto diverso. Ed ero io a decidere.
Oggi lascio invece decidere agli altri e guardo il mondo così come mi viene proposto. L'effervescente fantasia di un tempo si piega al volere del sistema e tace.
Tace perché disillusa, anche in bianco e nero il mondo non è un gran che.
Chiudo gli occhi, mi restano i rumori ed i suoni. La musica.

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