Il filo conduttore comunque c’è, ed è la grande capacità di Gabriele di essere sempre attento a creare una forma canzone fruibile.

 Automa è uno dei pezzi più riusciti di questo album/raccolta.

Megalomania è una raccolta di brani scritti da Pietro Gabriele tra il 2017 e 2018 che spazia dal pop lento al funk rock. L’album si caratterizza per uno stile coerente nonostante la varietà dei pezzi, con momenti di grande qualità soprattutto nei brani pop rock e nelle cover rielaborate. La title track si distingue come un omaggio melodico ai U2, rendendo l’album interessante e coinvolgente. Ascolta Megalomania e lasciati conquistare dalla versatilità di Pietro Gabriele!

 Nel leggere Chandler non c’è di meglio da fare che godere di uno stile, dialoghi e sguardi che con la trama interessante non c’entrano nulla.

 È opportuna una lettura dilatata e concedersi una parentesi in cui approfittare della mano sulla spalla di qualcuno da cui sentirsi dire: “guardalo da questo lato il mondo, può essere che non faccia più tanta paura”.

La recensione offre un'analisi progressiva del romanzo 'La Sorellina' di Raymond Chandler, sottolineando come la sua forza risieda nello stile e nei dettagli piuttosto che nella trama. Con più letture, il recensore scopre la profondità del personaggio Philip Marlowe e la struttura intrigante del giallo. Consiglia di avvicinarsi all'opera con calma per apprezzarne pienamente l'atmosfera e le sfumature hard boiled. Scopri il fascino nascosto di La Sorellina: leggi e lasciati coinvolgere dal noir di Chandler.

 Il film cattura lo spettatore dall'inizio alla fine senza annoiarlo mai.

 Ho capito che almeno Bava e Craven lo hanno visto e lo hanno adorato, al punto da ispirarsi a questo film per la creazione dei loro 'mostri'.

Il mostro che uccide, con Vincent Price, è un thriller giallo coinvolgente che mantiene alta la tensione dall'inizio alla fine. Il film è apprezzabile per la regia, l'interpretazione e uno stile dell'assassino che ha ispirato icone horror come Freddy Krueger. Una pellicola cult da riscoprire e consigliare agli appassionati di cinema thriller e horror. Guarda 'Il mostro che uccide' e scopri un thriller cult da non perdere!

 Questo film ha una certa importanza non solo per aver dato il nome a una famosa rock band ma anche per altri motivi.

 Bela Lugosi in 'White Zombie' è odioso, diabolico, male puro, forse più inquietante rispetto a 'Dracula'.

L'isola degli Zombies (White Zombie) è il primo film a introdurre la figura dello zombie, interpretato magistralmente da Bela Lugosi come uno stregone malvagio. Il film ha una valenza simbolica su sfruttamento e controllo sociale e rappresenta una pietra miliare del cinema horror classico. Non un capolavoro tecnico, ma un'opera fondamentale per gli amanti degli zombie. Rappresenta la base da cui sono nati molti film e registi celebri del genere. Guarda 'L'isola degli Zombies' e scopri le origini del mito zombie!

 "Skag Heaven è il mausoleo del post-rock, la pietra tombale del hardcore old school."

 "Gli Squirrel Bait non sono solo giovani scalmanati con fortuna, sono la band più nevralgica dell'hardcore."

La recensione esplora Skag Heaven degli Squirrel Bait come un album cruciale per il post-hardcore, ponte tra la vecchia scuola hardcore e l'emergere di nuove sonorità alternative. Con riflessioni poetiche sull'identità delle città e riferimenti a grandi artisti collegati come Fugazi e Slint, l'autore celebra la centralità e l'influenza duratura della band. Skag Heaven non è solo un album ma un punto di svolta nel panorama musicale underground. Scopri l'influenza di Skag Heaven e immergiti nel cuore del post-hardcore.

 Ossa scheggiate e budella sparse per tutto il pavimento.

 Il rischio è quello di finire a giocare a Monopoli con le banconote fasulle al posto di quelle vere.

La recensione analizza l'album d'esordio dei Brutal Truth, riconosciuto come un classico virulento del grindcore anni '90. L'autore si sofferma sull'ironia del titolo, suggerendo che l'escalation estrema evocata porta a una confusione totale. Musicalmente potente e nichilista, il disco resta un riferimento per gli appassionati anche se il messaggio del titolo viene messo in discussione. Scopri il grindcore estremo dei Brutal Truth, un classico intramontabile da ascoltare subito!

 Il film si regge completamente su Bela Lugosi che comunque è bravissimo, sopratutto nei movimenti che compie.

 Un filmetto divertente, che intrattiene benissimo e che secondo me vale una visione.

‘L’uomo scimmia’ di William Beaudine è un cult horror breve e coinvolgente, con Bela Lugosi protagonista assoluto. Il film incarna lo spirito del cinema di serie B anni ’40, con trasformazioni inquietanti e un’atmosfera gotica. Pur con effetti speciali modesti, come il gorilla finto, riesce a intrattenere e affascinare gli appassionati del genere. Una chicca per i fan dei film horror vintage e delle metamorfosi mostruose. Guarda ‘L’uomo scimmia’ e immergiti nel fascino del cinema horror anni ’40!

 Eros però di tutto questo non sa nulla. Lui ospita il male senza saperlo ed è l'eterno gabbato.

 Quel volto che da severo si era fatto quasi dolce subì una nuova trasformazione, diventando un orrendo vortice grigio dove roteavan gli occhi.

La recensione offre una critica ironica e graffiante a ‘Più bella cosa’ di Eros Ramazzotti. L'autore si mostra sarcastico verso il cantautore e la sua musica, raccontando aneddoti personali che enfatizzano il fastidio provato nei confronti dell’album. Il testo si tinge di un umorismo nero che miscela mitologia e musica popolare, sottolineando una percezione negativa nonostante l’appeal romantico del brano. Scopri la recensione più irriverente su ‘Più bella cosa’ di Eros Ramazzotti!

 Ziggy Stardust ha di fatto inventato l’estetica, il suono e i tempi della moderna ballata rock, che equivale a rovesciare colonie e colonie di legionelle nell’acquedotto di una metropoli.

 Di fatto questo è il suono delle strisce di cocaina, della megalomania, della vergogna di riscoprirsi incapaci di misurare il proprio ego.

La recensione giudica 'The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars' un punto basso nella carriera di Bowie. Definisce l'album colpevole di aver instillato mediocrità e cliché nel rock moderno. Nonostante il fascino e l'importanza storica, viene accusato di megalomania e suoni artificiali. L'autore sfoga un forte rifiuto verso l'album, pur riconoscendone un certo fascino estetico. Scopri perché questo album iconico divide ancora gli appassionati di rock.

 Potresti sopportare il mio dolore e amarlo. Ma tu non saprai mai come vivo.

 La musica è legata più all’istinto che alla ragione. Scandisce il nostro tempo, accompagna le emozioni e cristallizza gli avvenimenti della vita.

La recensione esplora l'album Peace in Our Time dei Big Country, difendendolo contro le critiche per il suo sound più commerciale e valorizzandone la varietà stilistica e il significato emotivo. Viene letto come un testamento artistico e personale di Stuart Adamson, legato a temi sociali e ricordi d'adolescenza. Un disco da riscoprire per la sua sostanza e magia. Scopri o riscopri Peace in Our Time dei Big Country, un classico dal cuore autentico.

 "Il dolore è un buon maestro" – Kubrick in riferimento al suo primo film.

 La prima opera di Kubrick spiazza lo spettatore con la sua perfetta e inquietante rappresentazione della follia in guerra.

La recensione introduce 'Paura e Desiderio', il primo film di Stanley Kubrick, evidenziandone la forte componente psicologica e sperimentale. Pur non essendo considerato perfetto dal regista, il film si distingue per la maestria tecnica e le scene memorabili. Il tema della guerra è affrontato soprattutto dal punto di vista della follia e della psiche umana. Il film, inizialmente considerato perduto, è stato restaurato e rappresenta un’opera interessante per gli appassionati di cinema d'arte. Guarda il primo capolavoro di Kubrick e scopri un cinema fatto arte pura!

 La sua voce è cruda e vera e soprattutto americana, a stelle e strisce.

 Hamburger Midnight con cattiveria mi fa salire su una Harley e girare per le aride pianure del sud degli Stati Uniti.

La recensione esplora l'album di debutto dei Little Feat, uscito nel 1970, mettendo in luce la capacità della band di fondere il folk e il blues americano con un sound unico e autentico. L'autore esalta la voce cruda di Lowell George e il raffinato uso della chitarra slide, sottolineando un'atmosfera sonora che richiama la West Coast post-summer of love. L'album viene descritto come un prezioso embrione musicale, capace di trasportare l'ascoltatore in un viaggio emozionante attraverso paesaggi americani evocativi. Ascolta il debutto di Little Feat e scopri un classico senza tempo!

 Consigliatissimo per tutti gli appassionati del genere vintage effimero.

 ‘Faces’ è un vero diamante che non indugia affatto nel vuoto ipnotico, e trova oggi un punto di riferimento indiscutibile di pura leggerezza synth-pop.

La recensione celebra 'Faces' di Clio come un capolavoro Italo Disco dimenticato e oggi riscoperto, perfetto esempio di synth-pop anni '80 con vibranti atmosfere vaporwave. Il brano combina un gusto retrò onirico a suggestioni electro dance estive, conquistando appassionati e neofiti. Nonostante la scarsità di riconoscimenti storici, "Faces" emerge come un diamante imprescindibile nel panorama vintage e synth-pop. Ascolta ora 'Faces' di Clio e lasciati trasportare nell’essenza dell’Italo Disco vintage!

 Gli australiani Paramaecium, oltre a proporre il sottogenere metallico più sfigato, sono anche cristiani e hanno messo in musica e parole la propria fede.

 Ascoltando 'Exhumed Of The Earth', non si può non notare l'influenza di mostri sacri come primissimi Cathedral, Decomposed e My Dying Bride.

La recensione esplora l'album Exhumed of the Earth dei Paramaecium, una band death-doom australiana che integra fede cristiana e sonorità metal estreme. L'album, pubblicato nel 1993, si caratterizza per atmosfere lente, cupe e ricche di elementi insoliti come violini e voci femminili. Pur rimanendo un'opera di nicchia, viene paragonato con rispetto ai capolavori del genere come quelli di Cathedral e My Dying Bride, suggerendo l'ascolto a fan del metal più introspettivo e lento. Scopri ora il death-doom cristiano di Paramaecium, un capolavoro metal underground tutto da ascoltare!

 Il cosiddetto “uomo pacifico del rock” rimane fedele a se stesso e non stravolge il suo operato.

 Niente esagerazioni, tuttavia. Solo bella musica.

L'album 'Down the Road Wherever' di Mark Knopfler segna un ritorno atteso dopo tre anni, mantenendo il suo stile unico e riconoscibile. Pur senza sorprendere, l'opera propone brani ben strutturati e momenti di autentico coinvolgimento. Tra atmosfere blues e inserti di fiati, spiccano pezzi come 'Good on You Son' e 'Drovers’ Road'. Un disco fedele al gentleman del rock, che non delude i fan ma non punta a innalzare nuovi picchi. Scopri l'eleganza musicale di Mark Knopfler in 'Down the Road Wherever'!

 “Il pittore dipinge su tela. I musicisti dipingono invece i loro quadri sul silenzio.”

 “Si dice che la frequenza a 432 parli direttamente al chakra del cuore.”

Daniele Costantini sorprende con 'Il primo uomo sulla luna', un album che unisce rock e cantautorato in modo originale. La scelta di registrare a 432 Hz, frequenza alternativa ritenuta più armonica, rende il disco unico nel panorama musicale attuale. Costantini offre un'esperienza sonora che parla direttamente al cuore, sfidando convenzioni e standard prefissati. Un progetto che valorizza sia forma che contenuti, evidenziando un approccio fuori dal comune. Scopri l'album che reinventa il cantautorato con suoni a 432 Hz, ascolta ora 'Il primo uomo sulla luna'.

 ‘A Brief Inquiry Into Online Relationships’ è l’ ‘Ok Computer’ dei The 1975.

 Si può osare, senza perdere un oncia di appeal, a patto che ci sia il talento.

La terza prova dei The 1975 segna una crescita notevole e una svolta ambiziosa. 'A Brief Inquiry Into Online Relationships' è un album ricco di influenze e sperimentazioni, lontano dai singoli pop facili ma di alta qualità. La band britannica mostra coraggio e talento, proponendo un progetto più ampio con il seguito 'Notes On A Conditional Form'. Un lavoro che potrebbe cambiare le regole del pop rock moderno. Scopri ora l'ambizioso nuovo album dei The 1975!

 «L'album è tanta roba. Solo un po’ di robaccia.»

 «Cantare è uno sporco lavoro per Il Volo. Mai quanto lavarsi le mutande.»

La recensione analizza 'Duets Forever', secondo volume di duetti di Cristina D'Avena, con un occhio ironico e nostalgico. Viene sottolineata la fedeltà all'originale delle collaborazioni e l'evoluzione della voce di Cristina, meno acerba ma più consapevole. Non mancano critiche verso certi simbolismi nascosti e l'operazione di restauro del repertorio, giudicata non sempre riuscita. L'album è apprezzato dal pubblico eterogeneo, pur tra qualche critica e osservazione sarcastica. Scopri l'album Duets Forever e rivivi la magia delle sigle di Cristina D'Avena!

 "Il pittore dipinge su tela. I musicisti dipingono invece i loro quadri sul silenzio."

 Costantini con questo disco bizzarro ci riesce in pieno a parlare al nostro cuore.

L'album 'Il primo uomo sulla luna' di Davide Costantini si distingue per un approccio originale al cantautorato, mescolando rock e funk in una tavolozza sonora colorata. La scelta di registrare a 432 Hz, anziché a 440 Hz come lo standard, sottolinea la volontà di comunicare direttamente al cuore dell'ascoltatore. Tematiche di critica sociale si intrecciano a un sound inusuale e coinvolgente, rendendo l'opera innovativa e personale. Ascolta ora l'album e scopri un cantautorato fuori dagli schemi!

 "Per me Ten Summoner’s Tales è LA voce di Sting e la sua definitiva prova di maturità."

 "Shape Of My Heart è un brano storico, stranamente sottovalutato, eppure così vivido in noi tutti."

La recensione celebra Ten Summoner’s Tales come l’opera definitiva di Sting, espressione di maturità artistica e sensibilità emotiva. Viene lodata la qualità degli arrangiamenti jazz e pop e la presenza di grandi musicisti come Vinnie Colaiuta ed Eric Clapton. Brani come "If I Ever Lose My Faith in You", "Fields of Gold" e "Shape of My Heart" sono evidenziati per la loro intensità e perfezione. L’autore condivide ricordi personali, sottolineando il valore duraturo dell’album. Scopri l’anima jazz e pop di Ten Summoner’s Tales di Sting e lasciati emozionare.