Lo regalo a Silaslang per natale.
  • De...Marga...
    3 set 14
    Comprandolo su Ebay...
  • hjhhjij
    3 set 14
    :D Se non l'avessi già farei questa cosa bellissima che suggerisci ahahaha. Invece gli regalerò la mia copia.
  • De...Marga...
    3 set 14
    Ahahahahahahaha....Se vuoi anche la mia copia; non so davvero il motivo ma qualche anno fa lo acquistai per pochi euro. Penso di averlo ascoltato una volta, forse.
  • hjhhjij
    3 set 14
    Eh, nel mio periodo "Prog Totale" mi piaceva ma è stato uno dei primi che ho rivalutato al ribasso. Gli altri loro dischi mi piacciono, il primo pure parecchio, anche se loro non saranno mai tra i miei preferiti. Capisco però che possano far cacare in toto.
  • ziltoid
    4 set 14
    Se volete vi regalo l'omonimo! Non so, più l'ascolto più mi fa cagare (ed è l'unico loro che mi riusciva a passare dalle orecchie senza uscire dal chiulo).
  • hjhhjij
    4 set 14
    Quello invece per me è un mezzo capolavoro, però ce l'ho già quindi devo declinare l'offerta, grazie comunque :)
  • SilasLang
    4 set 14
    HJ....IO TI MALEDICO. Ahahahahah
  • hjhhjij
    5 set 14
    :D
  • hackerhacked
    5 set 14
    pero ricordo che c era tra un po dopo l'inizio della suite e verso la meta dl deisco un assolo/fuga di tastiere di emerson davvero trascinante ,sicuramente non figurava in quella di mussorgsky
  • hackerhacked
    5 set 14
    "disco" ....
  • tonysoprano
    4 set 16
    Ma fa veramente così schifo?
  • hjhhjij
    4 set 16
    L'unica opera del loro periodo d'oro che trovo irritante e che mi mette al livello dei loro detrattori :-)
  • tonysoprano
    4 set 16
    ... quando l'avrò ascoltato, vedrai cosa ne penso...
Questo disco si regge su tre cose: l'artwork di H.R. Giger, la stupenda canzone di Lake "Still...You Turn Me On" che porca troia quant'è bella perché non gli hanno fatto fa sempre tutto a lui che cazzo e infine "Karn Evil 9" che è il Carnevale definitivo dell'eccesso del trio, e di Emerson in primis. E se eccesso deve essere allora che sia uno spettacolo grandioso, teatrale, coinvolgente e infinito ("To the Show That..." eh, mica pe' finta). Risbuca fuori anche la coppia Lake/Sinfield ai testi che mi commuovo solo a leggere i crediti. Oh, mi piace. Dal vivo ancora di più. Poi vabè "Jerusalem" grazie alla voce di Lake non mi è mai dispiaciuta. "Toccata" invece è quando vogliono fa i fighi con la roba altrui e diventano comici. Dal minuto 5 al minuto 6 ragà, andatevela a sentire, è Super Mario, che ammazza funghetti e salta per prende le stelline, giuro. AVANGUARDIA.
  • Il pingue Greg Lake rilasciava pochissime perle acustiche, una per disco, ma tutte sublimi. Il quartetto "Lucky Man"-"The Sage"-"From the Beginning"-"Still... You Turn Me On" è insuperabile, peccato sia stato così poco prolifico.
    Esemplare anche il suo vocione armonioso e ricco (in gioventù). Quando ascolto "Take a Pebble" e alla frase "Disturbing the Waters..."arriva il raddoppio di vocione, tuttora trasalisco e godo come la prima volta. Indimenticabile.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Nel trio probabilmente è stato poco prolifico perché lo spazio se lo prendeva tutto Emerson o comunque non c'era certo grande spazio per le ballad acustiche/elettro-acustiche di Lake.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Aggiungo "Ahimè".
  • Beh, avrebbe potuto dedicarsi ai dischi "solo", non gli sarebbe mancato l'appoggio contrattuale e organizzativo. Le biografie narrano poi che la personalità di Lake (non a caso produttore di E.L.P., oltre che cantante, bassista e co-autore) fosse anche più forte di quella di Emerson. No, la mia idea è che il bravo Lake perdesse molto del suo tempo con le pollastre, gli stravizi e in generale il pieno godimento del suo status di ricca superstar, per farsi il mazzo su composizioni e ispirazione artistica. Non è stato fra l'altro capace di coltivare e preservare la sua inarrivabile voce, già compromessa negli anno ottanta e del tutto deteriorata già negli anni novanta (su "Black Moon" pare che canti il cugino anziano di John Wetton).
    Gli è che Emerson e Lake avevano bisogno l'uno dell'altro: il primo aveva la spettacolarità, il virtuosismo, la smania infinita di spettacolo, l'energia del far musica tutti i giorni e tutte le ore, ma NON era un musicista rock, tantomeno pop, insomma non era capace di mettere due strofe e risolverle con un ritornello e un ponte, sì da confezionare musica popolare per le masse, per i ragazzi, per le ragazze.
    Quell'altro lo sapeva invece fare, ed aveva pure la voce giusta per, ma anteponeva il godersi la vita all'afflato artistico, avendo così bisogno del compare per poter far parte, senza troppi sforzi, di un grande e peculiare gruppo sulla cresta dell'onda.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Ah guarda su una carriera solista al di fuori della band sono d'accordo e sono sicuro che tu abbia ragione sulla personalità di Lake. Anche sul fatto che i due si completassero in qualche modo. Resta il fatto che la composizione musicale alla fine ha sempre teso più verso Emerson, magari anche solo perché la principale direzione che decisero di intraprendere era proprio quella, come dici tu Lake era anche produttore quindi immagino fu una scelta ben precisa. Così lui non doveva sforzarsi a scrivere troppe belle canzoni per ogni album eh eh.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    "ma NON era un musicista rock, tantomeno pop" Sacrosanto.
  • Ad Emerson venivano fuori sinfoniette, fughe, simil-boleri, riesumazioni di pagine classiche oppure jazzistiche. Arrivava Lake e ci metteva le sue idee melodiche, appiccicandole alle incastellature di Emerson nel caso dei pezzi più lunghi e complessi (Tarkus, Pictures, The Endless Enigma ecc.) oppure ficcandole autonomamente come piccoli intarsi nelle scalette degli album, per far riprendere il fiato ai fans.
    Emerson suonava troppo (e infatti, tradito dall'artrosi che gli ha fottuto anulare e mignolo della mano destra impedendogli per sempre di fare musica a livelli decenti, si è ammazzato).
    Lake suonava troppo poco ed è morto di cattiva salute dopo una vita di stravizi.
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Be che devo dirti, è tutto indubbiamente vero.
  • Littlelion
    30 nov 17
    Il mio preferito del trio!
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Oh son gusti. "Karn Evil 9" sicuramente è affascinante, per il concept, la performance molto carismatica e trascinante di Lake, le atmosfere, ci sta. Una 1st Impression (prime due parti) davvero figa e il resto lo preferisco comunque alla suite "Tarkus". Però 'sta cosa di Super Mario su "Toccata" è vera, fateci caso :D
  • hellraiser
    30 nov 17
  • hjhhjij
    30 nov 17
    Ahahahhha lo senti ? Dimmi di no ahahhaha
  • hellraiser
    1 dic 17
    È da una vita che non l'ascoltavo, sembra la musica di sottofondo del castello infernale della fine del mondo, dove Browser lo aspetta lanciandogli i fiammoni ;^))
  • hjhhjij
    1 dic 17
    Esattamente ahahahahahah. Keith genio avanguardista del videogame.
  • Flame
    1 dic 17
    Sti qua mi han sempre gonfiato le gonadi a dispmisura. Non sopporto manco Lake quando fa le se cose. Gusti. Lui però ha una grandissima voce, se mi dessero il potere di cambiare una sola cosa nella storia della musica, lo vorrei inchiodato al Re a vita.
  • Flame
    1 dic 17
    ... dessero e dassero vanno in guerra, muore ... non ricordo mai come va a finire
  • hjhhjij
    1 dic 17
    Ci mancherebbe ovviamente sono gusti. Io stesso mi tengo solo alcune cose di loro e tendo comunque a riascoltarli di rado.
  • hellraiser
    1 dic 17
    Ho sempre paragonato gli ELP ai pranzi di Natale di mia madre. Tutto ottimo, buono, preparati alla perfezione. Ma TROOOPPOOO... alla fine del pasto non ti alzi più dal tavolo ed hai gli agnolotti che ti escono dalle orecchie. Tutto buono ma esagerato
  • hjhhjij
    1 dic 17
    L'unica differenza con la mia idea è che ogni tanto qualche piatto è pure troppo cotto, o troppo poco. Insomma qualche magagna c'è.
In studio, per me questo esordio resta il miglior lavoro del trio. Più fresco rispetto a quello che verrà, con l'esibizione all'Isola di Wight sullo sfondo, solo di pochi mesi addietro, che ancora li presentava come una rock-band; diversa, nel proporre il linguaggio del "rock", ma pur sempre una rock-band. Emerge anche qui la potenza rock, fortunatamente concisa in 5 minuti, nella splendida "Knife-Edge" che muovendosi tra Janacek e Bach ci regala una prova incendiaria, e bellissima, del trio. Gli altri due capolavori dell'album sono brani originali invece e, guarda il caso, portano entrambi la firma di Lake. Il resto (come e soprattutto "The Three Fates") invece conferma il mio scarso feeling con Keith Emerson nelle vesti di compositore.
L'apice del trio per me si trova nelle performance e nei dischi dal vivo, lì dove a mio avviso trovano maggior senso gli eccessi, i virtuosismi e le esagerazioni del super-gruppo e dove può essere esaltante ascoltare/vedere Emerson stuprare le sue tastiere in un'orgia di estasi mistica/luciferina/assatanata. Quindi "Welcome Back..." insieme ad un altro paio di loro live è la cosa che apprezzo di più degli Ellepì. Apice, anche concettuale, del live è ovviamente l'infinita versione di "Karn Evil 9" (35 minuti) baccanale circense di eccessi e simbolo della simbiosi Emerson/strumenti a tastiera. Tuttavia per me, anche in questo live, il momento più emozionante è quando sale in cattedra Lake. L' apice dell'album è infatti il medley di brani composti interamente da Lake "Take a Pebble/Still... You Turn Me On/Lucky Man" tutti eseguiti in versione completamente acustica. Lake da brividi.
Enya: The Celts
CD Audio Ce l'ho ★★★
Noiosetto a tratti, ma in ogni caso gradevolissimo. 3,5