Dislocation

DeRango : 22,35 • DeEtà™ : 3009 giorni

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Ma che cazzo, le stellette…..
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Leggo con incolpevole ritardo, perdio, e mi commuovo, sarà l'età, il rincoglionimento incipiente, sarà che tutto mi fa girare le balle, sarà che, da laico ed ateo convinto, il natale con le luci sui balconi e le chiese illuminate a giorno mi mette una tristezza, nonledicosignoramia….
L'avevo già intravista, tra le righe d'altri scritti, la tua anima, sola ma non solitaria, impolverata ma non polverosa. E lascia stare i metalli preziosi, e non cercartela più, per stabilire di che cosa è fatta. Chi te la trova deve meritarsela, ma prima deve meritarsi quel po' po' d'anima che ti ritrovi tra i denti e lo stomaco.
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La presenza di Benigni mi suggeriva di saltare la visione di 'sto film, poi ho visto due o tre scene in tv, come trailer, e quasi quasi... poi ho letto questa tua e, perdio, ci vado.
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In tutto questo il massimo rispetto va alla mamma, UDI e tutto il resto.
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Gran disco, ma fose la produzione di Malavasi peccava un po' di Petsciopboissite, appiattiva tutti i suoni verso un'estetica del technopop, allora peraltro imperante. Testi dalliani fino al midollo, anzichenò. Impagabile la linea melodica triste di Latin Lover, pause profonde e musicali in "Toro" , "Washington" sulla scia del miglior technopop d'allora....
Ultimo sussulto del Dalla che aveva voglia di musica, poi solo mestiere....
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Oh, niente contro il prode @[JOHNDOE] che ce l'ha messa tutta e si è fatto capire, ma in effetti questo è il classico prodotto, mi guardo bene dal definirlo film, che è rischioso quanto fuorviante ed, in ultima analisi inutile, vedere senza aver buona cognizione dei fatti, antefatti e misfatti, magari spinti da curiosità spicciole quanto da voglia di consultare fonti diverse dalle più diverse estrazioni.
E così mi trovo, credo sia la seconda volta in meno di un anno, a dare ragione al Presidénte Onoràrio, che spesso scrive solo perché dotato di pollice opponibile (artificiale, credo...) ma stavolta si ritrova ad argomentare anche molto vicino al "seriamente". Anche se lo fa con la sua dialettica scoppiettante e contumelica....
Sommessamente mi ritiro e programmo una ventina di sedute terapeutiche, appena dopo Natale, sento urgente il dovere di liberarmi dell'increscioso quesito "Siamo tutti @[puntiniCAZpuntini] ?"
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Grave l'argomento, greve la stesura. Invero materia non priva di un suo fascino ed alla quale più e più di noi dovrebbero interessarsi. Un pò "pesa" la forma e l'enunciato, però Rasko sa far meglio e di più immediata comprensione tra noi poveri astanti distratti.
E non vuol dire che non mi piacciano, personalmente, le baroccherie od i periodi lunghi ed articolati, ma, se mi consenti, avrei pigiato un po' di più sullo splatter iniziale per poi argomentare in maniera più leggera.... ma sono belinate tutte mie, tu lo sai fare senza mie considerazioni, perbacco vieppiù allorquando.
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Bello, bello, bello, forse più editoriale che recensione, ma non mi va di criticare le cose scritte da Lulù. Matteo, del resto, ha certo una stella tatuata sul cervello ed un riccio di castagna piantato sul cuore. Lo so, glieli vedo.
Rock and Roll, poi...
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Parlare del disarticolato di Cortona è un po' sparare sula Croce Rossa, a meno che la recensione non la faccia Mollica.... E che, vogliamo davvero riotrnare sulle sue inesistenti doti vocali? Davvero vogliamo ribadire che senza Saturnino neanche i risibili risultati artistici (???) che ha conseguito sarebebro mai arrivati? Sul serio vogliamo ripeterci che sì, come cantante non vale una minchia congelata, come autore peggiomisento, ma insomma ha una coscienza socilae ed ecologica che levati? Per favore, signore e signori, torniamo all'usate opre e sia fi ita lì, il presente album è, se possibile, più inaacoltabile ed inutile dei precedenti, il signor furbetto di cui sopra fa bene a riunire i suoi accoliti negli stadi, nelle spiagge e nei palasport, perdio, lui e il suo amico Vascorossi hanno capito, con due modi di fare differenti (non voglio chiamarli stili, sia mai...) che è possibile abbindolare le bocchebuone con due urlacci, un coro similstadio, parole vuote, ma così vuote che dài, concetti "presi a nolo" (cit. RV) ed ecologia del mio scroto.... Questo non ce lo leviamo più di torno, non è eliminabile in niuna maniera, fa parte, con le sue ovvietà assurte a poesia (dico poesia, giuro, l'ho sentito alla radio nazionale, programma dell'ora di punta....) dell'immaginario collettivo, oramai....
L'incapacità divenuta stile, la mediocrità ascesa a messaggio.
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Sei semplicemente capitato nell'universo di Battiato, che molti considerano o bollano come pop ma che in realtà è e resta inclassificabile, ma senza spocchia d'élite né voglie outstream pelose. Ecco.