Dislocation

DeRango : 22,35 • DeEtà™ : 3009 giorni

Alan Vega IT
29 dic 17
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Suicide seminali, fondamento per molti, citati tra le influenze da Almond e Ball come da Gore e Wilder, addirittura da Tennant e Lowe come da tantissimi altri. Vega era un genio stralunato ed incostante, multiforme e screziato, dalle più varie esperienze, di vita come musicali.... Andrebbe ricordato di più e meglio, anche se lui per primo riderebbe delle citazioni postume ed apologetiche.... e poi compirebbe il gesto apotropaico, forse.
Voto:
*"Bene, Soto" noncentranulla.
Voto:
Caro Soto, la tua recensione è, come al solito, puntuale e pulita, forse un pò trattenuta al momento in cui ci si sarebbe dovuti lasciar andare a lanciar strali contro lo scempio che Verhoeven fece della stesura originale del romanzo, ma tu, elegantemente, ti limiti alla citazione velata dello stesso e passi oltre, forse conscio dell'inutilità della battaglia che da sempre contrappone chi giudica un'opera cinematografica rispetto alla sua matrice letteraria ed il regista del film che, forse anche a ragione, considera l'opera "liberamente ispirata a..." e con ciò si concede, spesso, ogni nefandezza.... Nel campo della nostra amata fantascienza ricordiamo moltissime scelleratezze introdotte nei film rispetto all'opera da cui furono tratti e pochi, pochi esempi di fedeltà quasi assoluta all'originale, che so, mi sovviene "2001 Odissea Nello Spazio" da cui Kubrick trasse il meglio, tralasciò gli sfrangiamenti inutili e spesso, oddio, migliorò il racconto rispetto alla provenienza cartacea, arricchendolo di significati ed argomenti tutti umanistici anziché meramente spettacolari o tecnologici.... Che dire di quell'abominevole schifezza che fu "Io Robot" ?
Forse allora va meglio a "Fanteria Dello Spazio", forse, che ha volutamente e colpevolmente, però, come tu soggiungi, steso un velo sulla descrizione della società terrestre al momento dei fatti per calcare la mano sugli effetti speciali e sullo splatter a tutti i costi.... Insomma, Soto, grazie come al solito, cinquatté e treallopera....
Bene, Soto,
Voto:
5/5, savasandir.
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E riecco @[IlConte], finalmente.... poco imposrta cosa tu abbia recensito, il fatto è che sei tornato... bellino il disco, l'han già detto, non come il primo, l'han già detto.... ma tu che hai fatto in tutto questo tempo?
Voto:
Scusate l'indebita introduzione nel vostro mondo di dotte e meno disquisizioni, di iperboliche risposte a commenti insanamente dejà vu, anzi, dejà entendu.... tutto 'sto spreco di parole per star dietro ad un disco di, udite udite, Jovanotti, del disarticolato demente dal cospicuo seguito di fedelissimi spesso coincidenti, sarà un caso, coi fedelissimi seguitori dei Vaschi e dei Tizianiferri... ma di cosa stiamo (state) parlando? Del furbissimo cavalcatore d'ogni onda, dello zeppolato rapper radicalscic? Ma per favore, davvero, tanto rumore per nulla, lui, come al solito, esibisce poche idee ma ben confuse, stonate e svarionate....
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Buon dischetto, certo non ci aspettiamo più nulla da loro, e meno che mai un capolavoro, ecco...
Voto:
@[joe strummer] Caro Joe, non posso che ringraziarti per questa recensione che ricalca quasi alla perfezione il mio pensiero. Non solo penso che questo disco sia il migliore, anche se non il più compiuto ed organico, di Dalla ma mi stupisco sempre della paura che l'artista aveva di non riuscire a scrivere testi che potessero competere con quelli dei dischi del recente trittico Dalla/Roversi.... La semplicità della descrizione e della sintassi fu presa, ai tempi, per faciloneria e per impreparazione stilistica ma fa impressione riascoltarlo ora, l'album, tanto scorre con facilità, descrivendo senza interruzione paesaggi, sentimenti, risentimenti e miserie... Dalla affrontò, in quel disco, temi come l'ecologia, l'immigrazione (che allora, oh, stupore! era migrazione interna al Paese), ed i migranti erano i meridionali che sbarcavano al nord), la solitudine, l'amore per il viaggio e per il cuore dell'altro/altra.... Era un disco "politico" ma nel senso più nobile ed originario del termine, indignato, commosso, divertito e incazzato per le bellezze, le piccolezze e le miserie del nostro tempo...
Mi permetto, per i cultori dell'argomento, di ricordare il bel libro dedicato interamente a questo disco di M. L. Giulietti, molto tecnico e molto utile per comprendere l'ambito, il tempo e lo specifico.... Ancora grazie, Joe!
5/5, ça va sans dire....
Voto:
L'Elettronica al suo stato naturale, pura e dura, fredda e tecnologica come le si addice.... Beh, 5/5, no?