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DeRango : 14,44 • DeEtà™ : 7999 giorni

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<< la malattia che da sempre affligge gli Americani: il gigantismo >> E il problema di Palermo è il Traffico. Il pistolotto di dieci minuti (e varie pagine nella versione cartacea) non è sul "Gigantismo" (un problemone irrisolvibile proprio, non una fonte di tasse smisurata), ma sul capitalismo che - sfruttando la grandezza degli USA - già negli anni sessanta mostrava il difetto, con i grandi che diventano sempre più grandi e i più piccoli che diventeranno sempre più piccoli, o semplici dipendenti. Ce l'ha con la grande distribuzione, con il servizio uguale per tutti cash&carry al posto del servizio personalizzato, e soprattutto con il fatto che alle grandi catene non sa a chi chiedere il pizzo, perchè magari il padrone vive a Londra o dall'altra parte della costa. La frase da citare era quella che diceva tipo "non puoi colpire qualcuno al cuore se non sai dove ce l'ha", mica quella del ritornare a casa, ch'era solo una conseguenza. E "I Marsigliesi" non sono la "Mafia Corsa", che si chiama Brise De Mer e che nella fine dei sessanta era un gruppo di pastorazzi sporchi di fango che giravano con l'asino. Ora sono qualcuno, al tempo no. E nemmeno "I Marsigliesi", sono i Marsigliesi che dici tu, che si chiama "Milieu", è nato a Marsiglia ma non è che sia rimasto fermo lì. La banda (nota bene: banda) conosciuta come "I Marsigliesi" erano quattro stronzi Romani che avevano agganci con il "Milieu" per la droga, e sequestravano gente come facevano tutte le bande. Secondo me di tutti sti film di mafia che ti guardi c'hai capito un cazzo (per via delle poche conoscenze di base), ma magari è solo un impressione. Comunque un impressione forte. Il film è fatto bene, di certo meglio questo su Lucas che quello su George Jung o quella cagata su Mr.Nice.
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Era in tour con i Plasma Expander, che sono italiani (o almeno uno lo è) ma forse vivono in america. Avesse fatto un "bonus disc" (tipo quello di Each One) in uno degli Oneida mettendo le stesse tracce un po' più corte (fai la metà), sarebbe piaciuto parecchio. Così è un po' troppo diluito anche per me, comunque non tanto mattone quanto mi aspettavo.
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<< Un capolavoro basato sul nulla. >> Eja, su di un nulla che ha venduto un paio di milione di copie, ch'è stato ristampato un tre o quattro, ch'è stato stampato in tutte le lingue del mondo civilizzato. Hanno fatto una discreta trasposizione, snaturando completamente il senso del libro (infatti, il perchè del titolo dal film non si coglie) piuttosto che tentare di tradurlo in pensieri, ma è comunque una trasposizione cinematografica di un bestseller.
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Secondo me, dovresti estinguerti.
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Vorrei essere donna e tornare al liceo per scrivermela sul diario.
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Fratè ma la carta stampata l'hai mai sentita nominare? Prima recensisci The Valachi Papers ch'è un libro Peter Maas, e assegni tutte le "scoperte" al film. Mo' All President's è un film di Alan Pakula, non un libro di...(cazzo gli autori di quello non me li ricordo). E soprattutto è il film che ha svelato tutti i retroscena del Watergate. Ci sei andato leggerino; ok che l'informazione americana non era e non è messa benissimo (come quella del resto del mondo), ma che tutti i retroscena siano in un film, manco a Paperopoli. Se uno seguiva/segue i giornali le cose le sa sempre prima e meglio del filmetto che fa il riassuntino per portatori di handicap.
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Anche Troy McLure è un figo.
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Il 40% della recensione è sul trailer, "prima volta nella storia". Ora vai su youtube, scrivi "new album trailer", controlla i risultati. Prendi la katana e fai quello che deve essere fatto.
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Uno dei pochi che ancora mi fa scoprire ottime band. Questa è da "scelte", senza dubbio. Chi non la sceglie ha a casa la discografia dei Def Leppard originale e varie magliette degli Spandau Ballet, coordinate con i pantaloncini dei Milly Vanilly.
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Io mi spaccavo di risate prima, ora mi fai un po' pena.