Dave preferisce lavorare di fioretto, ammaliare con passaggi che sembrano del tutto improvvisati da tanto disorientanti.

 Un lavoro perfetto per una colonna sonora cinematografica, dove la tribalità di un suono sempre sotto controllo regna sovrana.

Rites Of Percussion è il sorprendente album solista di Dave Lombardo, batterista noto per gli Slayer. Lontano dal metal veloce, esplora percussioni tribali e poliritmie con eleganza e creatività. Un'opera che richiede ascolto attento, ideale per chi ama la musica sperimentale e l'arte ritmica. Un lavoro breve ma intenso, che conferma la versatilità del musicista. Ascolta ora Rites Of Percussion e lasciati trasportare dalle percussioni di Dave Lombardo.

 Il potenziale infinito dei videogame inizia a dare frutti anche sul piccolo schermo della tv.

 La distopia è duplice: prevarrà la civiltà o l'istinto?

Fallout, la serie TV di Jonathan Nolan e Lisa Joy, sfrutta il potenziale dei videogame con una trama avvincente e variegata. Il mix di western, fantascienza e critica sociale è sostenuto da personaggi profondi e una narrazione ironica. Nonostante alcune ripetizioni e una rivelazione finale semplice, l'opera rimane coinvolgente e ben costruita. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione. Scopri Fallout e immergiti in un'avventura post-apocalittica unica!

 La scrittura di oggi è dedicata alla colonna sonora del film Troppoforte, uscito nel 1986 poco prima di Vendittiesegreti.

 Per esser la colonna sonora di un film, la prima composta da Antonello, possiamo mettere pure 4 stelle.

La recensione celebra la colonna sonora di Antonello Venditti per il film 'Troppo Forte' del 1986. Vengono analizzati sia i due brani vocali che le tracce strumentali, evidenziando varietà stilistica e momenti di grande efficacia musicale. La valutazione finale è positiva con 4 stelle, rimarcando l'importanza di questo lavoro nella carriera dell'artista e nell'ambito delle colonne sonore italiane. Scopri la magia della colonna sonora di Antonello Venditti per Troppo Forte!

 Dio benedica la Paura.

 E dopo tante sostanzialmente inutili parole è tempo di Distruzione, di lasciarsi trasportare nel vomito avvolgente di I Don’t Care About You.

La recensione celebra Fear - The Fear Record come un'opera intensa e iconoclasta, carica di un'energia corrosiva e irriverente. L'album viene descritto come un viaggio nel noise rock più sporco e viscerale degli anni '80. Vengono approfonditi riferimenti culturali e uno sguardo critico sul contesto sociale e musicale del periodo. Il giudizio è altamente positivo, esaltando la forza catartica e l'attitudine punk della band. Ascolta Fear - The Fear Record e lasciati travolgere dalla sua furia sonora!

 Dopo vent'anni perfino la merda diventa leggendaria.

 Basta che un regime poliziesco rimanga vent'anni al potere per rendere tutti suoi complici. Perfino le vittime.

La recensione di 'Tutta una vita' di Jan Zábrana mette in luce l'estrema onestà e la ferma resistenza contro l'oppressione di un regime dittatoriale. Il libro racconta la persecuzione personale e collettiva, l'importanza della libertà irriducibile e il rifiuto di piegarsi alla menzogna. Zábrana emerge come simbolo di purezza e coraggio, testimoniando con forza la necessità di una rivoluzione radicale per la giustizia. L’opera è un monito potente contro la complicità e la falsificazione storica. Scopri la forza di una vita di resistenza e libertà con Jan Zábrana.

 Ancora oggi metto su "R.A.M.O.N.E.S." o "Aloha! Go Bananas".

 La mezzora di "Aloha! Go Bananas" risuona ancora forte e chiara dopo vent'anni.

La recensione celebra l'album "Aloha! Go Bananas" delle Spazzys come un omaggio sentito e vivo ai Ramones. Le tre ragazze australiane incarnano lo spirito punk con energia e passione, offrendo canzoni coinvolgenti e melodie brillanti. Nonostante una carriera breve, l'album resiste nel tempo come manifesto di autenticità e divertimento punk. Il legame con la tradizione del rock'n'roll emerge con trasporto e nostalgia. Scopri ora Aloha! Go Bananas e immergiti nel punk energico delle Spazzys!

 "'This Is a Low' dei Blur è un'eccezione rara: un brano che è poesia più che semplice musica pop internazionale degli ultimi 40 anni."

 "Un viaggio psichedelico lungo la costa britannica a metà strada tra Edward Lear e John Lennon usando lo 'Shipping Forecast'."

La recensione celebra 'This Is A Low' dei Blur come un raro esempio di poesia musicale nel pop internazionale degli ultimi 40 anni. La canzone, ispirata al bollettino meteo marino britannico, evoca un viaggio psichedelico lungo la costa UK, tra nostalgia e immagini evocative. La recensione approfondisce la genesi del brano e il contributo di Albarn e Coxon, sottolineando il valore artistico e personale del pezzo anche attraverso performance live memorabili. Ascolta 'This Is A Low' e lasciati trasportare in un viaggio poetico britannico!

 Un disco onesto, fuori tempo massimo per ogni cosa, anacronistico come piace a tanti metallari e sicuramente divertente, sporco e cattivo.

 Una cavalcata spacca testicoli lungo l'autostrada per l'inferno sulle orme degli AC/DC.

Helldorado, l'ottavo album dei W.A.S.P., tenta un ritorno alle sonorità grezze e potenti delle origini della band, con una produzione essenziale e un sound anacronistico. Pur non essendo tra i preferiti dei fan, il disco offre momenti divertenti e interessanti, con una scaletta che alterna intensità e qualche calo di ispirazione. Le performance vocali di Blackie Lawless e il chitarrismo di Chris Holmes mantengono vivo l'interesse fino alla fine. Scopri il lato più grezzo e potente dei W.A.S.P. con Helldorado!

 Il film, diciamolo subito, è straordinario. Di una precisione chirurgica, 118 minuti di grande cinema.

 Per me il vero eroe è il disertore... non il vigliacco che fugge, ma chi dice no alla guerra a costo della prigione o della morte.

From Here to Eternity è un classico del 1953 diretto da Fred Zinnemann, celebre per il suo cast stellare e la qualità tecnica impeccabile. La trama affronta temi di amore, amicizia e guerra ambientati poco prima di Pearl Harbour. Pur ammirando il film sul piano artistico, la recensione esprime una critica verso il messaggio patriottico e la glorificazione militare. Un capolavoro imperdibile per appassionati di cinema, che invita però a riflettere sul significato del vero eroismo. Scopri questo capolavoro hollywoodiano e lasciati coinvolgere dalla sua storia unica!

 Lou è tra i morti e, come i morti, diventato eterno nell’anima degli umani che perpetuano il rito.

 C’è solo un modo per venirne fuori: che gli artisti siano stati grandi fan e fortemente influenzati dal musicista cui si rende onore.

La recensione celebra l'album tributo "The Power of the Heart" dedicato a Lou Reed, sottolineandone l'importanza storica e l'influenza sul rock. Le reinterpretazioni degli artisti coinvolti riescono a rispettare e innovare, mantenendo viva la memoria del leggendario musicista. Un viaggio emozionante attraverso le tracce più iconiche e quelle meno note di Reed, con un finale toccante dedicato alla sua eredità. Ascolta ora "The Power of the Heart" e riscopri la leggenda di Lou Reed!

 L’album è un graffiante e ruggente capolavoro in stile death rock, in cui la voce sferzante di eveghost tuona e riecheggia senza pietà.

 La band assesta un colpo da maestro, presentandosi al mondo attraverso un pregevole biglietto da visita.

Scarlet's Remains si impone nel death rock californiano con un album omonimo del 2005 di grande intensità e maestria. La voce potente di eveghost e il contributo di musicisti di rilievo creano atmosfere vibranti e graffianti. L'album è una collezione di pezzi ben strutturati e riconosciuti come capolavori del genere, con tracce di spicco come "Metall Heiligenschein". La band segna un'importante pagina nel panorama gothic/death rock contemporaneo. Ascolta subito l'album degli Scarlet's Remains e immergiti nel vero death rock californiano!

 «Se potessi esprimerlo con le parole, non ci sarebbe nessuna ragione per dipingerlo»

 «L'eco spettrale dell'armonica traccia la via. Si potrebbe guidare ad occhi chiusi, lontani da casa.»

La recensione esplora il brano 'Driving Away From Home (Jim's Tune)' degli It's Immaterial, sottolineandone le radici culturali, le influenze americane e britanniche e un'atmosfera nostalgica che evoca paesaggi urbani spettrali. Racconta della collaborazione con Jerry Harrison e Jim Lieber, e delle difficoltà commerciali nonostante il successo di classifica. Il pezzo è descritto come un classico outsider on the road, intriso di malinconia e senso di fuga. Scopri l’atmosfera magnetica di 'Driving Away From Home' e lasciati trasportare dal viaggio musicale degli It's Immaterial!

 Adriano Giammanco ci regala un album perfettamente in bilico tra sonorità oltreoceano e la canzone italiana.

 Un mix riuscito con episodi dal potenziale pop.

Solemuto, progetto solista di Adriano Giammanco, propone con L’ultimo cromantico un album che unisce sonorità grunge americane e il cantautorato italiano. Il disco, interamente autoprodotto, richiama influenze di Pearl Jam e Afterhours, bilanciando atmosfere psichedeliche e testi in italiano. Un lavoro ben riuscito, anche se con qualche inevitabile limite da esordiente. Ascolta L’ultimo cromantico e scopri il grunge italiano di Solemuto!

 La sua penna si erge come un'antica sibilla, intessendo una sinfonia di oscurità e luce, di peccato e redenzione.

 Le parole della Santacroce risuonano come note di un requiem decadente, taglienti come lame di luce nell'oscurità della notte.

Magnificat Amour di Isabella Santacroce è un romanzo intenso che intreccia temi di amore, bellezza e redenzione attraverso una prosa raffinata e coinvolgente. La storia segue le vite di due cugine in un mondo dove il desiderio e le illusioni si mescolano a una realtà amara. L'autrice si distingue per uno stile poetico e affilato, capace di evocare immagini di luce e oscurità, e di esplorare a fondo l'animo umano. Scopri ora Magnificat Amour e immergiti in un viaggio letterario unico tra ombre e passioni.

 Mi basta davvero poco per riconoscere quel sapore di stantio, quella sensazione di compitino senz’anima.

 Diventa come una catena di montaggio e i prodotti (brani) sfornati in serie sono quasi indistinguibili l’uno dall’altro.

La recensione mette in luce un album stagnante e senza anima dei Pearl Jam, incapace di offrire novità o emozioni forti. L'autore critica la ripetitività dei brani e la mancanza di una vera evoluzione creativa, evidenziando come la band sembri più concentrata sul mestiere che sulla passione. Viene suggerita l'importanza della ricerca estetica, assente in questo disco. Dark Matter appare quindi come una copia sbiadita delle glorie passate del gruppo. Scopri se Dark Matter merita il tuo ascolto o è solo un'ombra del passato dei Pearl Jam.

 La parola d'ordine è "MOSTRUOSO": un mostro di bellezza, un mostro di bravura, un mostro di potenza...

 Il comune denominatore è la chiave per accedere all'impersonale, all'eliminare ogni considerazione, all'accettazione del mostruoso che ognuno di noi ha dentro.

La recensione esalta l'album 'Welcome' dei 17 Pygmies come un'opera potente e visionaria che mescola bellezza e mostruosità per creare un'esperienza musicale intensa. L'album invita a una riflessione profonda sulle nostre paure e verità interiori attraverso una musica evocativa e una narrazione simbolica. Il canto di Louise Bialik e l'apporto musicale di Robert Loveless e Philip Drucker contribuiscono a un'atmosfera magica e incantata, capace di portare l'ascoltatore verso una pace interiore. Il disco rappresenta un circo emotivo, capace di turbare e incantare. Scopri l'affascinante universo sonoro di 17 Pygmies con 'Welcome'!

 DeMille non esita a mostrare il modo d’agire ipocrita e vigliacco degli spagnoli.

 Il senso di straniamento che produce il veder arrivare dal mare i Conquistadores, immaginare quello che poi sarebbe successo e che tu vedi per la prima volta filmato.

La recensione esamina il film storico del 1917 diretto da Cecil B. DeMille, evidenziandone l'importanza come primo kolossal del regista. Viene analizzata la rappresentazione di Cortés e Montezuma, con attenzione alla recitazione acerba ma promettente di Geraldine Farrar e Wallace Reid. Notevole è l'impatto visivo delle scene di massa, battaglia e dei costumi. Il film è consigliato per il suo valore storico e per il senso di straniamento evocato dal racconto visivo. Scopri il primo kolossal storico di DeMille e rivivi l’epopea dei Conquistadores!

 “Minimal is maximal”: Sonic Boom erige un altare sonoro per i suoi dèi ispiratori.

 ‘All Things Be Equal’ è un’esperienza immersiva dove il tempo si dissolve tra le trame sinuose della mente di Sonic Boom.

‘All Things Be Equal’ è il secondo album solista di Sonic Boom, un viaggio sonoro che unisce minimalismo e visioni psichedeliche. L’opera si ispira a maestri come Suicide, La Monte Young e Kraftwerk, offrendo paesaggi sonori stratificati e un’esperienza immersiva. Pur con qualche brano dilatato, il disco si conferma una meditazione profonda e un’evoluzione artistica significativa. Ascolta ora 'All Things Be Equal' e lasciati trasportare nell'infinito sonoro di Sonic Boom.

 La "Strange Movies" dei Troggs resa ancora più viziosa dall'effetto "doomizzazione", con un finale che sa di amplesso orgiastico parossistico.

 La voce roca di Joe è il perfetto epigono del Lemmy più catramoso, trasformando il blues originale in uno stoner anfetaminico ed esaltante.

L'ex batterista Joe Hasselvander rende omaggio alle radici del metal con l'album di cover 'Ancient Rocks', esplorando brani rari e oscure gemme del proto-metal anni '60 e '70. Accompagnato da musicisti d'esperienza, Hasselvander si cimenta in ruoli diversi dal solito. La voce roca e i riff profondi trasportano l'ascoltatore attraverso un viaggio sonoro autentico e appassionato, nonostante alcune tracce finali meno convincenti. Un progetto che entusiasma soprattutto gli amanti del genere e della scena underground. Scopri il proto-metal con 'Ancient Rocks' di The Hounds Of Hasselvander!

 La pizza nasce come cibo a sé nella categoria del pane in ambito popolare a Napoli fra il ‘600 e il ‘700.

 Dopo averlo letto, lo recensisco, avendolo apprezzato (e deciso di proporvelo).

La recensione apprezza il libro di Luca Cesari, uno storico della Gastronomia, per la sua chiarezza e il racconto avvincente della nascita e diffusione della pizza, da Napoli agli Stati Uniti. Vengono evidenziati aneddoti poco conosciuti, il ruolo degli emigrati italiani e l'evoluzione del condimento base. Il libro è adatto sia agli appassionati sia a chi si avvicina per curiosità, stimolando interesse e voglia di approfondire. Scopri la vera storia della pizza: leggi il libro e lasciati ispirare!