@[Mark76] Caro Mark, non so quanti anni tu abbia né quanto grande sia la tua biblio-discografia, né il tuo livello culturale, elemento per altri versi quasi pleonastico, che comunque quasi sempre si può evitare, per dipingersi un quadro seppur approssimativo della persona di cui si leggono gli scritti..... Però, e mi perdonerai se mi permetto, scorgo nei tuoi giudizi una forma quasi violenta di bastiancontrarietà a tutti i costi che lascia perplessi. Beninteso, ti rinnovo le mie scuse per addentrarmi in analisi sulla tua persona non richieste, ma insomma, su DeBaser ci siamo tutti, e, credimi, senza volerti apparire "allineato alla critica conforme" vengo a comunicarti che, con le possibilità offerteci oggi dal Web ma anche dalla stampa che tu definiresti "non-allineata" (esiste!!!) ognuno riesce, a patto che lo voglia, a formarsi un proprio giudizio personale e cogitato su una materia come quella a cui mi pare tu tenga molto, la canzone d'autore italiana.
Fermo restando che come te amo Conte, Battisti, Dalla e Daniele vengo ad affermarti che, senza nessuna animosità, sia dal punto di vista strettamente letterario che da quello più pedestremente musicale, non è davvero proponibile un confronto come quello proposto da te tra De André e Mario Castelnuovo, a qualsiasi inesperto fruitore di parole e musica la differenza galattica salterebbe agli occhi. Beninteso, ho amato castelnuovo per alcuni suoi prodotti invero personali e sinceri ed i Moda da te citati, solo che stento a rappresentarmeli come punti chiave della discografia d'autore italiana, capisci? Se mi dici che preferisci il Castelnuovo al De andré ti capisco e lì mi fermo, ma non cercare di corroborare le affermazioni sui tuoi gusti con giudizi, perdonami, davvero campati in aria.
Mi pare piuttosto che i giudizi taglienti e un pò roboanti che vomiti sulla supposta figura da "mestatore" di De André, sulla sua figura fisica, sui suoi testi deviati (deviati da cosa, poi? Dal tuo modo di pensare? Pazienza....), dalla sua (peraltro sempre dichiaratissima) derivazione dalla chanson francese, ebbene, mi pare che tutto questo sia piuttosto frutto di un'evidente, acida bastiancontrarietà che traspare da ogni tuo rigo e che, se permetti, ma anche se non lo ,permetti, è comunque un problema tuo che potresti cercare di risolvere senza ammorbarci con sentenze come quelli da te esibite.
E, bada, non sto accusandoti di lesa maestà nei confronti di una certa classe "cantautorale", me ne guardo bene, è solo che seguo la canzone d'autore italiana da decenni (purtroppo per me non sono più giovanissimo, eh....) e ho avuto così modo di vedere la nascita e lo sviluppo di tante sue diramazioni, insomma, se hai una certa età sai di cosa vado parlando, se sei invece un giovinotto procura di informarti un pò meglio e, nel caso, di verificare alcune nozioni di dubbia provenienza e veridicità.
Con amicizia
Dislocation
PS Guarda che il rapimento De André/Ghezzi avvenne nel 1979, quello Farouk nel 1992, non sono affatto contemporanei.
E la mala del Brenta, per quell'occasione, non c'entra per nulla, davvero, come non può entrarci Don Gallo. Questione di tempi. Ciao.