Si sa.
Quanto più alta è la statura del Villain tanto più epica sarà la dimensione eroica del suo antagonista.
Il cattivo è l'unità di misura del buono, della sua dedizione, sagacia, forza ed astuzia. Il suo corrispettivo speculare, ma in negativo. In definitiva la sua dimensione.
Probabilmente è stata tutta colpa della visione a 10 anni de “L’Impero colpisce ancora”, il cui choccante finale lasciò un segno indelebile nella mia psiche ancora in formazione, coriacea quanto il molle ventre di un calamaro di Humboldt.
Ci volle un po' per realizzare che la pellicola era davvero terminata, Luke con una mano in meno e un padre di troppo, Han Solo cristallizzato, la resistenza spazzata via.
Troppo.
Così oggi capita di abbandonarmi a perfide derive, con sadico accanimento sui più sensibili nei panni di algol, mi dedico ad ascolti dalle tinte poco rassicuranti in pellegrinaggio presso i luoghi della mia psiche meno presentabili (Babadook docet).
Gli utenti più datati già conoscono la mia malvagità, eccovi un esempio di cui vado particolarmente fiero: tempo fa vidi un cieco che avanzava spedito come il Titanic verso i raggi di una bicicletta parcheggiata sul marciapiede … beh, me ne sono stato dall’altra parte a gustarmi la scena, ridendo a crepapelle quando quella cazzo di bacchetta oscillante andò inevitabilmente ad incagliarvisi trascinando il resto del malcapitato. Hehheheh.
Lo rifarei … lo so, sono una brutta persona.
Quindi nel vano tentativo di superare i miei atavici traumi oggi vi tedierò con la mia personale classifica dei cattivi cinematografici / fiction, dall’ottavo al primo posto, “A rebours” come direbbe Huysmans.
8 Tinky Winky, Laa Laa, Dipsy, Po (I Teletubbies)
Lobotomizzanti
Pensate quello che volete, ma sono sicuro che fanno parte di un diabolico programma di devastazione della psiche di generazioni di piccoli umani.
Se li incrociate sterminateli senza pietà.
Anche il sole-bambino è piuttosto inquietante.
Pure il trenino Thomas, ma questo è un altro editoriale. Forse.
7 Darth Vader (Star Wars)
L’archetipo
Iconico, che aggiungere?
La sua scintillante teca, il respiro meccanico, la fusione corporea ad elementi cibernetici a rappresentare l'incubo di assoggettamento dell'uomo alla macchina e la perdita della nostra identità.
Concetto quest’ultimo portato all’estremo dai Borg di Star Trek.
Ma anche il percorso di fascinazione al Male, da umano a inumano, è rimarchevole, ci interroga su quanto la Paura sia un potente motore nei processi di deriva morale.
Anche collettivi.
Peccato per la democristianissima conversione finale, uno spot per il cristianesimo che nemmeno il peggior Innominato uscito dalle pagine manzoniane.
Ovvero, puoi sterminareprevaricaredistruggere fare esplodere pianeti ma se, anche un secondo prima di trapassare ti penti (ma per davvero eh, giurin giuretta e non incrociare le dita che ti vedo) allora puoi andare nel Regno dei Cieli e della Phorza, ballare con gli Ewoks e scurdammoce o passato.
Che poi sarebbe il sacramento della Confessione.
Comunque voglio essere un padre amorevole come Vader.
6 Loki (Mitologia nordica)
L'ambiguità
Multiforme, insinuante, ingannevole, infido, calcolatore, corrotto, dispettoso.
Eppure capace di slanci inaspettati.
Loki offre una variegata panoramica: è una divinità norrena, ma quanto sembra terreno nelle sue grette mire?
Sfaccettato, come l'animo umano, che alberga abissi e vette.
Convincente Tom Hiddleston nella trasposizione cinematografica in Thor.
5 Souther (Ken Shiro)
La disciplina
Vabeh, mi rifiuto di pensare che esista ancora qualcuno ignaro della drammatica vicenda di estremo sacrificio. Molto nippo.
A volte il lato oscuro è un cammino impervio da intraprendere, una pedagogia da abbracciare.
E così l'amato Maestro impartisce l'ultima lezione facendosi uccidere per mano dell'allievo. Non avrai debolezze se non avrai nulla per cui soffrire, per cui temere.
Estirpa l'amore, e non soffrirai. Questa la genesi (vedi Darth Vader), la banale superfilosofia, la tentazione anestetizzante, la promessa di un’eterna aponia.
Ma quante volte ci illudiamo che la distanza emotiva possa metterci al riparo dalle delusioni che il prossimo inevitabilmente ci infliggerà?
Personalmente è un meccanismo di difesa che ho adottato.
E poi ieri soffiandomi il naso mi è partita una sonora scorreggia, segno evidente che pure io tengo i punti di pressione invertiti.
4 Il Colonnello Hans Landa (Bastardi senza gloria)
Geniale
Il bieco utilitarismo nel completo abbandono di qualsiasi principio etico, che non sia la propria affermazione personale.
Ma condito da intuizione, sottigliezza, acume e arguzia, financo classe. In una parola "Intelligenza"
Impossibile non collocare Christoph Waltz nel mio Olimpo personale, per me che anche nella vita reale preferisco mille volte avere a che fare con uno stronzo intelligente piuttosto che con un coglione ricolmo di buoni propositi.
Lo so, è una mia debolezza, ma tutto ciò che percepisco come stolto mi irrita irrimediabilmente.
3 Agent Smith (Matrix)
La freddezza
Infatti è una macchina, il suo monologo al cospetto di un Morpheus agonizzante, che accomuna la razza umana per modalità di adattamento e impatto all'ambiente al virus, è da applausi a scena aperta.
Il disprezzo, sublimato dalla maschera luciferina e asettica di Hugo Weaving, addirittura condivisibile.
2 Joker (Il Cavaliere Oscuro)
Destabilizzante
Nel secondo Batman della trilogia di Nolan inutile girarci attorno, il superbo Joker di Ledger fa paura.
Qua il concetto di Male assurge a vette di apologia eversive.
Talmente radicale da spingersi alla massima volontà e capacità di corruzione. Finalizzata ad imporre la sua anti – moralità a ad estenderla come un morbo disgregante dell’ordine sociale prestabilito, dimostrando che caos e assenza di connotati morali definiti sono costitutivi dell’essere umano.
Sostanzialmente un male altamente ideologico, autoaffermante, per questo spaventoso.
1 Lo Xenomorfo (Alien)
La purezza
Questo inarrestabile membro corazzato è animato da una forma di ostilità assoluta, totalmente priva di qualsiasi sovrastruttura ideologica, spoglia di motivazioni che non siano mera furia brutale e annientatrice diretta a tutto ciò che è "altro da sé".
Odio incondizionato, primordiale, innato. Ontologico in quanto costitutivo della natura di una creatura che all'unidirezionalità intransigente del comportamento teso alla distruzione aggiunge componenti morfologiche unicamente concepite per offendere.
La sua bocca vuole ucciderti.
Le sue diramazioni vogliono ucciderti.
I suoi stadi larvali vogliono ucciderti.
Addirittura i suoi fluidi sono letali.
Ogni suo gesto è finalizzato alla tua distruzione.
Come dice Bishop, ammirevole.
Ma la vera domanda è.
Quale il vostro cattivo preferito?
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