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Non ci sono più i mulini a vento di una volta, manco i Don e le pance a servizio.
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Lo shoegaze che amo.
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I Nu Genea li ho visti live e mi sono piaciuti molto, ma non sapevo che dietro questo progetto (Di Lena e Aquilina a parte) ci fosse un Castello ai primi passi. Ho ascoltato l'album e effettivamente ha molta attinenza col sound dei sovraccitati, un ibrido tra Battisti e Alan Sorrenti in salsa yacht-funk-balearic.
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...e ci sono le eccezioni che confermano la regola, come Don Henley degli Eagles!
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Kaiser, che storia, veramente da farci un film come anzidetto dal buon Stanlio. È una mia costante associare periodi di vita ad una canzone o album e immagino che per te questo lavoro sia uno stargate verso un mondo di ricordi stupendi. Lettura deliziosa.
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Tra le opere che prima o poi avrei recensito (le cose più belle per me le ha realizzate con i Cosmic Echoes). Bene così, hai reso giustizia a un disco che merita tanta attenzione.
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Proposta molto affine ai miei gusti, poi se c'è un pizzico di cinematica è ancor più attizzante.
Popol Vuh Yoga
3 dic 24
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Questa è una grande band che, mea maxima culpa, ho seguito poco. Approfitto della tua ottima pagina come promemoria per approfondire, magari iniziando proprio dall'album in questione anche se sono propenso ad ascoltare le discografie dal principio.
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Black Cat For A Blue Girl.