Dislocation

DeRango : 22,35 • DeEtà™ : 3009 giorni

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Bene, finalmente una donna delle caverne. Il prodottino recensito non lo cognosco, me ne imberrò in Suo onore, Miss.
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Non conosco il suddetto carneade ma ne suppongo le doti, un po' perché, a quanto pare, agisce su territori wave che gradisco alquanto, un po' perché lo sponsorizzi tu e vado indipercui ad informarmi.
La tua recensione l'ho letta in due tempi, il primo si è interrotto quando, subito all'inizio, tu hai scritto " ...pulisce le statue dell’orrore, pota gli alberi di gioia...". m'è parsa un'immagine così bella e potente, per quanto sconsolata, che ho dovuto interompere e ritornarci su un po' dopo....
Ma che vuoi, son vecchio, ecché.
#forse
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Sei nobile d'animo quando conferisci a Rocchetti "incertezza estetica e conoscitiva", nobile, da parte tua. L'Artista in questione, da "Impattosonoro", era descritto come affetto da eclettismo culturale, e questo spiega tutto e niente del personaggio, che certo ha sempre mostrato coraggio, o forse avventatezza.... Bello ed, appunto, avventato, il lavoro con gli echi ed i delays, nelle "Variazioni", anche se sovviene truce la questione: "Era il caso?"
Magari sì, come un po' per tutto.
Se cambi ancora una volta la Versione ti vengo a cercare personalmente.
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Bella scelta, Alberto Verde ha sempre un posto a sedere nel nostro cuore.
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Da non esperto, e per giunta "antipatizzante", del rappe, ippoppe e trappe, ho deciso di non agire per luoghi comuni e di sforzarmi, di ascoltarlo. Arrivato a metà scarsa devo interrompere. Quindi questo è il meglio che può darci il genere?
Invoco l'intervento di @[puntiniCAZpuntini] , perdio, che mi tolga dall'impasse.
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Noiosetti, pur muà, naturalmente. Ma il tuo scritto fa venir voglia di ascoltarli. Poi mi passa, ma leggendo mi viene. Solito Lulù.
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Ti potrei dire della perizia strumentale e dell'urgenza compositiva rispetto ad una tipologia, quella del power trio, che tante belle cosette ci ha regalato. Ma, in omaggio alla loro nota e non sospetta verve di grezzoni casinari, ti dirò solo che erano un bel combo di bastardoni dediti al riff, acui tante realtà, financo dell'heavy metal, devono tanto..... Peccato che avessero la fama di buontemponi rocchettari un po' paesani e che i contratti che firmavano prevedevano per loro solo gli spiccioli.....
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Modifica alla recensione: «Particella pronominale lasciata ad minchiam.». Vedi la vecchia versione Cálice - Chico Buarque De Hollanda - Gilberto Gil - Recensione di Dislocation Versione 2
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Scusa... Le maledette stellette....
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Bella recensione, libro dimenticato sugli scaffali più altri, per colpa tua devo armarmi di scaletta e trovarlo. Se mi succede qualcosa ho già riferito che vengano a cercarti.
Centruncazzo, lo so, ma di recente ho riletto la "Litania" di Caproni e mi sono sentito obbligato a rivisitare luoghi della mia città a cui non arrivavo da anni. E' stato doloroso ma medicamentoso.
Sarà mica la poesia uno scudo da legionario che tutto ti copre ma sempre lascia, comunque, in potenziale pericolo una parte di te? O piuttosto una punta di giavellotto che serva sia alla difesa che all'attacco, ma da lontano?