Dislocation

DeRango : 22,33 • DeEtà™ : 3006 giorni

Voto:
Eh, buon ultimo mi paleso, per assegnar le solite cinque stelle al Professore e per esternargli alcuni piccoli dubbi che angosciano la mia già provata sacca scrotale.
In primis, amico mio, il crepitar ansioso dell'assunto mal s'attaglia a quadri generici invero spendibili diversamente e per ragioni diperse stesse inconfutabili anzichenò.
Quindi potremmo proseguire col deflagrante trentativo, puerile quanto inconcreto, di mettere in fila assiomi pre-taliercici che nulla possono togliere a chi, lui tapino, avverte inconsciamente bisogni tantrici e si lancia in contumelie, peraltro sommariamente indirizzate, contenenti affinità letterarie con alcuni cantici tradizionali del Galles preromano ma anche, stupisci incredulo, con le incoerenze stilistiche proprie delle danze post libagione tipiche unicamente delle famiglie patrizie, nel secolo XVI, insediate in quel di Roghudi, delle quali tu, esimio prof, sarai senz'altro a perfetta conoscenza.
Infine l'inconoscibile del protoplasmico, converrai con me, chiarissimo docente, rende perfettamente giustizia,nella sua versione meno paternalistica ma sinceramente salassiana alle istanze meno disgiunte da verosimili affronti incongruenti, forse solo apparentemente, con clamori Weimariani assortiti.
Certo di una tua pronta considerazione,mi è gradita l'occasione per porgerti distinti saluti.
Voto:
"...Tutti quaaantiiituttiquantiiituttiquantiv oglionfareilgezzzzzzz..."
Voto:
Uh, che fatica.
Voto:
Da Danilo mai banalità.
Ricordo bene ESP, che teneva la famiglia incollata al Siemens a valvole.
E ricordo anche bene A Come Andromeda, per una ragione più prosaica, però...
Le minigonne e le gambe di Paola Pitagora, insieme a quelle della Carrà, furono responsabili dei miei primissimi sommovimenti bassoventrali tardoinfantili.
Voto:
Ero cresciuto a voce, chitarra, basso e batteria, buoni i tastieristi ma non per tutti... Poi finivano i settanta e qualche VegaRev dimostrava che le drum machine avevano fatto passi da gigante e che un buon synth lo trovavi anche a noleggio, quindi, stai a vedere che voce e synth di può... Perfino, se si poteva, da batterista convinto a tastierista in erba, vai col sequencer che spariamo anche al bassista...
Poi fu chiaro a tutti che non tutti erano disposti ad essere i Suicide molti finivano per essere i Twins, per carità, massimo rispetto, sempre voce e tastiere, eh .. e poi c'erano loro, certo, il loro look sadomasogay ci allibiva un po' ma i dischi giravano a mille, sequencer potente e profondo, a volte come una chitarra col distorsore, a volte come una lama affilata e lucente, nessun solismo né riff ruffiani... Sta' a vedere che vi riusciamo anche noi, in garage.
Ah, il garage della wave sintetica e minimale...
DAF.
Voto:
Mi sa che parlo da fan, ma ci provo lo stesso...
Gran bel disco, dopo il mezzo passo falso di Quartet si mirava di nuovo in alto, all'essenziale, a quella wave virata verso l'elettronica e verso l'oscurità, falsamente/apparentemente dance, dove una cassa in quattro non necessariamente faceva disco, anzi, contribuiva sistematicamente alla descrizione delle personali angosce e dei riti di passaggio nella vita di ognuno.
Sezione ritmica squadrata e potente, tonante, a far da base alla chitarra tagliente e distorta ed alla voce disperata di Midge Ure...
Al resto, e che resto, pensava Billy Currie col suo muro di tastiere, il violino, il pianoforte scintillante.
Su tutte A Friend I Call Desire, ma non sottovalutate gli automatismi algidi di White China e le distorsioni rock di One Small Day.
Non ai livelli di Vienna e Rage In Eden, ma disco che ce ne fossero.
E bravo @[Conteverde] .
Voto:
Tracklist stupenda.
Ho visto due o tre volte Carmelina dal vivo, di cui una quand'era alle prime armi, background decisamente indie, affilata e sgranata come i suoi amati Shellac.
Quando la vidi una seconda ed una terza volta, avvinghiata ad un Fender Jazz d'annata, era già più "inserita", più signora chanteuse, ma sempre ho visto concerti ben fatti, semplici ma non facili, immediati ma non scontati.
Ti invidio per il luogo dove hai visto il suo concerto, maledetto.
E anche un po' per gli arancini.
Voto:
Povertà d'idee, d'iniziativa e di risultati.
Voto:
Bene, dai, spengo la luce e chiudo io...