CosmicJocker

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#estratti (non sarò mai costante, per cui non metterò il numerino davanti)

"Di tutto quanto, della Mora, di quella vita di noialtri, che cosa resta? Per tanti anni mi era bastata una ventata di tiglio la sera, e mi sentivo un altro, mi sentivo davvero io, non sapevo nemmeno bene perché. Una cosa che penso sempre è quanta gente deve viverci in questa valle e nel mondo che le succede proprio adesso quello che a noi toccava allora, e non lo sanno, non ci pensano.
I ragazzi, le donne, il mondo, non sono mica cambiati [...] eppure la vita è la stessa e non sanno che un giorno si guarderanno in giro e anche per loro sarà tutto passato. La prima cosa che dissi, sbarcando a Genova, in mezzo alle case rotte dalla guerra, fu che ogni casa, ogni cortile, ogni terrazzo, è stato qualcosa per qualcuno e, più ancora che al danno materiale e ai morti, dispiace pensare a tanti anni vissuti, tante memorie, spariti così in una notte senza lasciare un segno. O no? Magari è meglio così, meglio che tutto se ne vada in un falò d'erbe secche e che la gente ricominci."

Cesare Pavese, La Luna e i Falò
 
#estratti (non sarò mai costante, per cui non metterò il numerino davanti)

"Incombevano strane giornate nebbiose: passava il velenoso ottobre; la polvere volava per la città in bruni vortici; e docilmente si posava sulla terra la porpora frusciante, per turbinare e rincorrersi ai piedi degli uomini, e per sussurrare, intrecciando di foglie le proprie giallo-rosse distese di parole."

Andrej Belyj, Pietroburgo
 
#estratti (non sarò mai costante, per cui non metterò il numerino davanti)

ESTRAGONE: E mentre aspettiamo, cerchiamo di conversare senza montarci la testa, visto che siamo incapaci di star zitti.
VLADIMIRO: E’ vero, siamo inesauribili.
ESTRAGONE: Lo facciamo per non pensare.
VLADIMIRO: Abbiamo delle attenuanti.
ESTRAGONE: Lo facciamo per non sentire.
VLADIMIRO: Abbiamo le nostre ragioni.
ESTRAGONE: Tutte le voci morte.
VLADIMIRO: Che fanno un rumore d'ali.
ESTRAGONE: Di foglie.
VLADIMIRO: Di sabbia.
ESTRAGONE: Di foglie.

Silenzio.

VLADIMIRO: Parlano tutte nello stesso tempo.
ESTRAGONE: Ciascuna per conto proprio.

Silenzio.

VLADIMIRO: Direi piuttosto che bisbigliano.
ESTRAGONE: Che mormorano.
VLADIMIRO: Che sussurrano.
ESTRAGONE: Che mormorano.

Silenzio.

VLADIMIRO: Che cosa dicono?
ESTRAGONE: Parlano della loro vita.
VLADIMIRO: Non si accontentano di aver vissuto.
ESTRAGONE: Bisogna anche che ne parlino.

Samuel Beckett, Aspettando Godot
 
#estratti (non sarò mai costante, per cui non metterò il numerino davanti)

"Fino ad una tale pochezza, grettezza, bruttura s'era dunque potuto abbassare un uomo! Aveva potuto trasformarsi così! È forse verosimile tutto ciò? Tutto è verosimile, tutto può accadere all'uomo. Il giovane che oggi è pieno di passioni farebbe un balzo d'orrore se gli mostrassero il suo ritratto da vecchio. Portate con voi lungo il vostro cammino, uscendo dai dolci anni giovanili e entrando nella severa età virile che inasprisce, portate con voi tutti i moti dell'animo umano, non lasciateli per strada: in seguito non li raccoglierete più!"

Nikolaj Vasil'evič Gogol', Le Anime Morte
 
#estratti (non sarò mai costante, per cui non metterò il numerino davanti)

"Io sono libero di trovare o no di mio gusto l'aragosta all'americana, ma se non amo gli uomini sono un miserabile e non c'è posto per me sotto il sole. Essi hanno accaparrato il senso della vita."

Jean-Paul Sarte, Erostrato (racconto de "Il Muro")
 
#estratti (non sarò mai costante, per cui non metterò il numerino davanti)

"Come se quella grande ira mi avesse purgato dal male, liberato dalla speranza, davanti a quella notte carica di segni e di stelle, mi aprivo per la prima volta alla dolce indifferenza del mondo. Nel trovarlo così simile a me, finalmente così fraterno, ho sentito che ero stato felice, e che lo ero ancora."

Camus, Lo Straniero