Hammer ignorò regole comportamentali tipiche del rapper di strada, si insaponò, si cosparse di profumo e tirò dritto finché il pubblico non gli voltò le spalle.

 MC Hammer la pensò più facile... e frantumò ogni record di vendite, di airplay, di pubblico.

La recensione ripercorre il fenomeno MC Hammer e il suo album 'Please Hammer Don't Hurt 'Em', che ha segnato il rap anni '90 con un successo record. Si analizzano le critiche dei rapper più duri, la strategia musicale del cantante e l'impatto culturale dell'opera. Non manca un paragone con artisti contemporanei e una riflessione sul declino della sua carriera, dall'apice delle vendite all'attuale realtà. Scopri la storia dietro il successo e la caduta di MC Hammer nel rap anni '90!

 ‘28 giorni dopo’ è considerato dagli amanti del genere un gioiellino, se non addirittura il capolavoro definitivo.

 Lo spettatore trova conforto dal passaggio di informazioni, dal dipanarsi della trama che non bleffa e non improvvisa niente di eclatante, ma al tempo stesso prende forma catturando empatia ed interesse.

La recensione esalta '28 giorni dopo' come un capolavoro del genere zombie, grazie alla regia di Danny Boyle e alla sceneggiatura pulita di Alex Garland. Viene sottolineata la forza delle interpretazioni, soprattutto di Cillian Murphy e Naomie Harris, e la capacità del film di unire tensione e coinvolgimento emotivo. Il film è considerato un must per gli appassionati di catastrofi e horror, con uno splatter misurato. Si critica invece il sequel, '28 settimane dopo', meno riuscito e distante dal nucleo narrativo originale. Scopri perché '28 giorni dopo' è un cult imperdibile nel cinema horror.

 "Si trovano perle da salvaguardare e tramandare ai posteri."

 "Le sobrie e seriose 'The Greatest Thing' e 'Feel This Love' valgono il prezzo del biglietto."

The Other Two, progetto di Gillian Gilbert e Stephen Morris dei New Order, pubblicò nel 1991 un album di elettronica raffinata ma senza grandi sorprese. Il disco offre tracce radiofoniche interessanti come "Tasty Fish" e "Selfish", e momenti di vero valore in brani come "The Greatest Thing". La produzione soffre un po' per alcune lungaggini e monotonia, ma il lavoro nel complesso merita attenzione e fu riproposto rimasterizzato nel 2010. Scopri l'elettronica raffinata di The Other Two, ascolta ora l'album rimasterizzato!

 La retorica non uccide: cattura un momento, lo rende inutile.

 Un pomeriggio all’oratorio a lanciare palloncini gonfiati a elio per la pace, e va bene, mancherebbe altro.

La recensione critica 'One' degli U2 come un brano retorico e semplice, incapace di offrire una vera ricerca artistica. Il messaggio di pace viene visto come banale e paternalista, simile a uno spettacolo provinciale. L'autore ironizza sul testo e sulla musica, suggerendo che il pezzo non meriti un posto importante nella storia musicale. Scopri la nostra recensione critica e approfondita su U2 - One!

 Il suo mixare pop, rap, dance, hip hop, new-jack swing e soul mi ha sempre mandato in brodo di giuggiole.

 A distanza di 26 anni mi accorgo che, a differenza di altri artisti, Brown mi rimanda ai miei 15 anni con disinvoltura.

La recensione analizza l'album 'Bobby' di Bobby Brown, pubblicato nel 1992, come un perfetto mix di pop, rap, dance, soul e new jack swing. Nonostante le difficoltà personali dell'artista, l'album rappresenta un momento di brillantezza creativa e musicale tra il grande successo di 'Don't Be Cruel' e il declino successivo. La traccia 'Two Can Play That Game' è sottolineata come classico remixato con successo in Europa. L'autore esprime un sentimento nostalgico e apprezzamento per un sound ormai raro nel panorama attuale. Ascolta oggi 'Bobby' e riscopri il sound unico di Bobby Brown!

 Concepire capolavori sovrappensiero. Come il colpo di un fuoriclasse.

 Questo disco non piace, o piace a pochi. Ed io non sono degno di legarvi i legacci dei sandali.

La recensione di Abraham celebra 'Big Thing' come un album capolavoro sovrappensiero, caratterizzato da atmosfere sintetiche e malinconiche. Pur distante dai grandi classici come 'Rio', il disco è apprezzato per la sua sperimentazione e profondità emotiva. Nonostante sia stato un flop commerciale, rappresenta un importante passo artistico per i Duran Duran, molto apprezzato tra i fan più maturi. Scopri ora l'emozionante 'Big Thing' dei Duran Duran, un classico da riscoprire!

 L'amore è spaventosa e irrinunciabile colonna portante del kolossal.

 Quando la famiglia si asserraglia in casa senza nemmeno un fucile ma facendosi scudo della forza dei ricordi, allora ho realizzato che esiste una terza via.

Signs di M. Night Shyamalan è un film che affronta l'invasione aliena attraverso il prisma della fede, dell'amore e del dolore familiare. Il ritmo sobrio e i personaggi ben delineati creano una tensione intensa ma mai esagerata. La pellicola si distacca dai classici film di alieni focalizzandosi sull'interiorità e la riconciliazione umana. Un'opera che insegna a credere in una terza via, quella dell'amore, anche in situazioni estreme. Scopri la profonda umanità dietro l'invasione aliena in Signs, guardalo ora!

 Bilingual resta una o due spanne sopra i lavori che verranno, da Nightlife in poi.

 Una fragilità che lo rende credibile, stilisticamente puro, a tratti sorprendente.

La recensione analizza Bilingual, l'album del 1996 dei Pet Shop Boys, sottolineando l'evoluzione stilistica rispetto al precedente Very e l'uso contaminato di elementi latini. Nonostante un successo limitato dei singoli, l'album è apprezzato per la sua profondità e le sperimentazioni, soprattutto nelle b-sides. Il tono è rispettoso e attento alle sfumature, evidenziando una fragilità che rende l'opera autentica e stilisticamente pura. Scopri ora il fascino autentico di Bilingual, un must per fan e appassionati di synth-pop.

 Bill, nella sua melodrammatica follia, mi fa ridere. O meglio: fa da specchio.

 La soluzione risiede nel buon senso che alberga nei nostri cuori: sopravvivere per le persone amate sostituendo odio con compassione.

La recensione esplora la forza emotiva del film di Joel Schumacher, mettendo in luce la complessità di Bill, un uomo travolto dalla follia e dal desiderio di liberazione. Viene sottolineato il contrasto tra i due protagonisti che rappresentano aspetti opposti dell'umanità. Il film è visto come uno specchio della nostra condizione, che invita a riflettere sul bisogno di compassione e sulla complessità dei rapporti familiari. Scopri la forza emotiva di questo film cult, immergiti nella follia e nella redenzione di Bill.

 Il nuovo lavoro dei Double Dee è lì a testimoniarlo: musica, buona musica, ottimamente confezionata.

 C'è quel rammarico di chi sa di essere migliore, molto meglio di taluni personaggi che spopolano nelle italiche classifiche.

La recensione esplora l'album 'Deja Vu' dei Double Dee, progetto di Danny Losito e Davide Domenella, valorizzandone la qualità musicale e la ricchezza stilistica. Pur riconoscendo una certa omogeneità nelle 19 tracce, il lavoro viene apprezzato per la sua eleganza e immediatezza, con richiami al soul e al funk degli anni '90. L'autore sottolinea la genuinità e la maturità dell'artista, mettendo in luce uno stile che si mantiene autentico e ricercato, lontano dalle mode passeggere. Ascolta ora 'Deja Vu' e riscopri il suono autentico della dance anni '90.

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