Dislocation

DeRango : 22,33 • DeEtà™ : 2975 giorni

 Qui si sfiora l’indecenza, con un 5.1 Surround datato e piatto e un suono stereo stereotipato, davvero nulla di che.

 Finisco il concerto in bluray e me lo riascolto anche nei due cd, la voglio assaggiare tutta la minestra, è senz’altro stata riscaldata, è buona, come no, ma è riscaldata.

La recensione di Spirits In The Forest analizza un live ben eseguito dei Depeche Mode ma privo di novità nella scaletta e nella produzione. L'audio e la regia sono sotto la media rispetto agli standard abituali del gruppo. Il film di Corbijn, pur interessante per le storie dei fan, manca dell'incisività tipica del regista. Nonostante la qualità tecnica complessiva, la sensazione è di un prodotto funzionale ma poco coinvolgente. I fan storici potrebbero apprezzare soprattutto i brani classici e alcuni momenti di pura emozione, mentre i più esigenti resteranno un po' delusi. Scopri il live Spirits In The Forest e vivi l’emozione storica dei Depeche Mode.

 "Parli di una cosa ed è facile capire che intendi un’altra, è il modo di passare tra le maglie della censura."

 "Non di sola violenza fisica vive una dittatura: togliere la parola è altra forma di repressione."

La recensione esplora la canzone "Cálice" di Chico Buarque e Gilberto Gil come esempio sublime di musica politica sotto la dittatura brasiliana. Attraverso un testo velato, la canzone denuncia la censura e la repressione con delicatezza ma fermezza. L'autore evidenzia l'importanza del linguaggio allegorico per aggirare la censura, il coraggio degli artisti esiliati e l'impatto emotivo sulla società. Un'analisi profonda della lotta tra arte e potere in un contesto storico difficile. Ascolta 'Cálice' e scopri il potere nascosto della canzone politica brasiliana!

 Il Duca, poi, l’improvvisazione ce la dosa come il chinino per la malaria, a gocce, e non a tutti...

 Avevo legato la mia vita a quella del Duca, dopo quella sera lui usava dire che era nato a Washington ed era rinato a Newport.

La recensione racconta, in prima persona, l'esperienza di Paul Gonsalves, sassofonista della Duke Ellington Orchestra, focalizzandosi sul leggendario assolo di 27 ritornelli al Newport Jazz Festival del 1950. Viene descritta la complessa dinamica della band, l'importanza di Duke Ellington come leader e compositore, e l'impatto che quell'assolo ebbe nel rilanciare l'orchestra nel mondo del jazz. Il racconto è ricco di aneddoti sulla vita dei musicisti e sull'atmosfera del tempo. Ascolta ora l'epico assolo di Gonsalves e vivi la magia di Duke Ellington!

 Ti siedi sul tappeto, il Gelosino sul letto della cuginetta, pieno di quarantacinquegiri sparsi.... E che musica è? ... quello che canta lo fa in maniera così cattiva ed eccitata che altro che il Miccgeggher di Satisfescion.

 Lo considero una delle vette dei Bitols, più di 'A Day In The Life' e sullo stesso livello, eccelso, di 'Tomorrow Never Knows'.

La recensione è una riflessione nostalgica sull’impatto che i Beatles e la loro musica hanno avuto su chi è cresciuto negli anni Sessanta. Attraverso ricordi personali, il testo celebra l’energia, l’originalità e la freschezza di 'Come Together', sottolineando la sua importanza musicale e simbolica. Il racconto intreccia esperienze familiari e sociali dell’epoca per descrivere come questa musica abbia segnato un’epoca e un modo di vivere. Riscopri l’energia senza tempo dei Beatles con Come Together!

 Fripp tende sempre, come fa da anni e farà tutta la sua vita, ad organizzare il disordine, creandolo, promuovendolo, allevandolo, per poi integrarlo in una disciplina che gli dà senso.

 Il cielo che dà asilo, riparo, un concetto per pochi, un simulacro dove perdersi in mondi interiori e galassie indistinte.

La recensione analizza 'The Sheltering Sky' dei King Crimson, mettendo in luce la complessità delle sonorità e l'innovazione stilistica dell'album. Fripp guida il brano con atmosfere oniriche e dissonanti, mentre la collaborazione con Adrian Belew, Tony Levin e Bill Bruford arricchisce il tessuto musicale. Un’opera che sfida le aspettative e invita l'ascoltatore a un viaggio interiore e sonoro unico. Ascolta 'The Sheltering Sky' e lasciati trasportare in un viaggio sonoro senza precedenti.

 Il Sacro Graal dell’Arte, non già della Musica, non della Classica né del Rock né dell’Elettronica.

 Un’Opera in cui l’Artista ci spiega carinamente la Creazione Del Suo Artefatto.

La recensione esplora l'ascolto di 'I Am Sitting in a Room' di Alvin Lucier, un capolavoro della musica sperimentale del 1970. Attraverso un processo di registrazioni successive, la voce si tramuta in una melodia minimalista di tre note, mettendo in discussione i confini tra musica e arte. L'autore riflette sull'esperienza unica e profonda di quest'opera che demolisce le definizioni tradizionali di musica e si propone come un vero esperimento artistico sul suono. Ascolta 'I Am Sitting in a Room' e immergiti nell'arte sonora di Alvin Lucier!