sfascia carrozze

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 Bad Boy Bubby non è affatto un bambino cattivo, ma un pargolo capace di tenere una condotta esemplare.

 Claustrofobici, malsani, grotteschi, blasfemi, sconcertanti, folli: questi i primi agghiaccianti venti minuti dell’intransigente ma intrigante opera di De Heer.

Bad Boy Bubby di Rolf De Heer è un film claustrofobico e grottesco che esplora la vita isolata e disturbata di Bubby, interpretato magistralmente da Nicholas Hope al suo esordio. Il film, vincitore del Gran Premio della Giuria di Venezia, si distingue per la regia coraggiosa e una narrazione spiazzante che unisce ironia e inquietudine. La recensione sottolinea l’equilibrio tra l’innocenza del protagonista e il contesto malsano e opprimente che lo circonda, evidenziando l’impatto emotivo e visivo dell’opera. Guarda Bad Boy Bubby, un capolavoro disturbante e unico che sfida ogni convenzione.

 La Atlas regala svariati quanto intriganti repechages estratti dal repertorio della settantatrenne libanese.

 Porzioni nelle quali si vivono, non del tutto attesi con tale magniloquenza, intimi quanto intensi istanti di gratificato piacere auricolare.

Ana Hina di Natacha Atlas & The Mazeeka Ensemble offre una raccolta di reinterpretazioni arabeggianti, sostenute da arrangiamenti raffinati e una voce intensa. L'album valorizza il repertorio di Fairuz, esplorando atmosfere desertiche e melodie coinvolgenti. È un viaggio sonoro pieno di suggestioni emozionali e sfumature culturali. Merita l'ascolto per gli amanti della world music e dei vocalismi arabi. Ascolta Ana Hina per un viaggio sonoro tra tradizione e modernità.

 Un concentrato multigrado di sound-citazionismi portato alle proprie piacevoli conseguenze.

 Assoluto nettare per le golose papille orecchiali.

L'album di Jim Noir si presenta come un gioco musicale fresco e originale, con radici nel pop e easy listening degli anni '60/'70. L'artista di Manchester mescola influenze indie, Beck e Stereolab in tracce accattivanti e divertenti. Il disco sorprende per la varietà degli arrangiamenti e la sua atmosfera leggera ma sofisticata. Pur con qualche lirica poco approfondita, il risultato complessivo è piacevole e ben equilibrato. Ascolta ora l'album di Jim Noir e scopri un pop indie irresistibilmente giocoso!

 “Con un po’ di presunzione potremmo dire che sono gli altri che sono fuori sintonia con noi.”

 “Il lavoro in esame venne completamente plasmato grazie all’ausilio di un ‘semplice’ Casio MT 65.”

La recensione esamina l’album 'Nothing To Do With The Dog' dei Krisma, un duo innovativo nel panorama pop italiano degli anni ’80. Pubblicato nel 1983, l’album è un mix di sonorità elettroniche sintetiche e sperimentali, con spunti vocali umanizzanti. Pur non essendo il loro lavoro migliore, si evidenzia come un punto di sintesi della loro spinta electro-propulsiva, con momenti di forte forza visionaria. Un disco che ha anticipato alcune tendenze della musica elettronica italiana. Scopri l’avanguardia synth-pop italiana degli anni ‘80 con Krisma!

 La formazione originale, tuttora arzillo & vegeto, perlomeno in sede concertistica.

 Parraccano una tra le più acutamente astruse musico-nefandezze dell’epoca.

Live In The Land Of The Rising Sun documenta un concerto dei Devo in Giappone nel 2003, ripercorrendo con energia e nostalgia la prima fase della loro carriera. La formazione originale si dimostra ancora viva e coinvolgente, con una scaletta dominata da brani storici degli anni '70 e '80. Il pubblico giapponese appare entusiasta, mentre la qualità audio-visiva esalta la freschezza delle performance. Il DVD è un must per fan e amanti del rock synth sperimentale. Scopri l'energia live dei Devo con questo imperdibile DVD!

 Una iniezione massicciamentereiterata et avvolgente di siderali synthetizzatori, theremin e di multiformemente vintage blip-blip accompagna... le urla indelicate emanate dalla tumefatta laringe del Vocalista.

 La semi-suite decaminutesca 'Silent Tongue' concentra tutte le para-kraute (ma anche pseudo-Hawkindiane) digressioni e le miscelate traiettorie dispensate nell’arco dell’intero lavoro.

La recensione analizza il terzo album di U.S. Christmas, una band del North Carolina sotto Neurot Recordings. Caratterizzato da atmosfere psichedeliche e sperimentazioni sonore, l'album mescola sintetizzatori vintage, theremin e strumenti tradizionali a urla intense. La traccia chiave è la suite 'Silent Tongue', esemplare delle tante digressioni acustiche presenti. Il giudizio complessivo è equilibrato, riconoscendo originalità ma senza eccessivo entusiasmo. Ascolta Eat The Low Dogs e immergiti nelle atmosfere uniche di U.S. Christmas!

 Una lettura possibile, certamente una delle tante possibili. Anche un esorcismo forse, su Noi stessi e su tutti i nostri fantasmi.

 Si lascia avidamente divorare nel giro d’un pigro pomeridium d’autunno in virtù della stessa qualitativa sintesi posta in essere.

La recensione presenta il libro "Blow Up presenta ROCK e altre Contaminazioni", una guida esaustiva e sintetica a 600 album fondamentali del rock e delle sue contaminazioni. Curato da una ventina di giornalisti musicali, il volume propone uno sguardo cronologico e critico sulla musica rock dagli ultimi anni del XIX secolo fino al 2002. L'approccio scelto privilegia una selezione rappresentativa per ogni artista, offrendo un compendio sia accessibile che approfondito. Il libro è corredato da immagini, dati e un indice alfabetico, risultando un utile strumento di esplorazione musicale. Scopri l'evoluzione del rock con questo compendio unico e approfondito!

 Un riff-spettro rock’n’roll che ribadisce e replica sé medesimo fin alla più totale e definitiva nausea.

 Il monocorde scartavétrio vocale emanato da Mr.Johnson mescolato alla calamitante linea portante espulsa dal giovane Angus fa sobbalzare le bisunte terga.

La recensione sottolinea l'estrema ripetitività e autoreferenzialità del suono di AC/DC, che da decenni ripropone riff molto simili. Tuttavia, nonostante questa stagnazione stilistica, la potenza e l'efficacia di 'Rock N Roll Train' restano evidenti grazie al carisma vocale di Brian Johnson e all'energia delle chitarre di Angus Young. L'uscita imminente di 'Black Ice' probabilmente non cambierà questa consolidata formula hard rock. Scopri il potere eterno di AC/DC con Rock N Roll Train!

 Cold Fact suona tutt’oggi inaspettatamente quanto magnificentemente fresco, godibilmente variegato, ricco di fantasiose quanto inattese soluzioni.

 Il pregiato e diversificato pastiche psychedelic-folk-pop-rock-soul-blues fa barba, capelli e ceretta integrale tutta alla produzione del quantunque interessante Mr. Hansen.

La recensione racconta la riscoperta tardiva di Rodriguez e del suo album di debutto Cold Fact, pubblicato nel 1970. Nonostante qualche difficoltà iniziale nell'assimilare il suono arcaico, il disco si rivela sorprendentemente fresco, ricco di sfumature e atmosfere coinvolgenti. La varietà di generi e la qualità delle canzoni, in particolare "Sugar Man", conquistano l'ascoltatore. L'autore esprime indignazione per la scarsa notorietà dell'opera, esortando a un ascolto più attento e ripetuto. Ascolta Cold Fact e riscopri un capolavoro dimenticato del folk psichedelico.

 "Un experimental-noise di impronta riservatamente strumentale, dal carattere amabilmente scorbutico e formalmente disallineato."

 "FateVi del male. Dategli un'assaggio*."

I Grey Daturas, trio australiano di Melbourne, presentano con 'Return To Disruption' un album di noise rock sperimentale e strumentale. L'opera si distingue per un carattere volutamente dissonante e cacofonico, con forti influenze da artisti come Sun Ra e Sonic Youth. Sebbene la tensione musicale non sia sempre costante, il lavoro rimane un'esperienza intensa e originale nel panorama underground. Una proposta ideale per chi cerca sonorità complesse e fuori dagli schemi. Scopri il caos sonoro di Grey Daturas, ascolta Return To Disruption ora!