psychopompe

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 Brutta bestia, il r'n'r. Quando pensi di averla domata, ti azzanna a tradimento alla giugulare.

 "If I Can't Come Back", la canzone garage-soul DEFINITIVA, con fantasma di Chuck Berry a bussare sulla spalla.

La recensione celebra l'album "Love And Curses" dei Reigning Sound come un'autentica espressione di rock'n'roll con venature soul. Greg Cartwright e la sua band mescolano malinconia e intensità, creando una raccolta di brani capaci di evocare amori persi e atmosfere vintage. Brani come "If I Can't Come Back" e "Break It" sono indicati come momenti imperdibili. Nel complesso, un disco riuscito e rappresentativo del rock del 2009. Ascolta "Love And Curses" per un viaggio rock soul emozionante!

 Se uno è capace di coniugare le due cose, ossia suonare come uno dei gruppi ipnosbrodolanti per eccellenza ed esprimere le stesse sensazioni ma in un terzo del tempo, beh non si può che gioire!

 La resa di 'War Sucks' è esattamente come ce la saremmo aspettata dagli Spacemen 3: malata, con una chitarra molto Velvet, un organo stile famiglia Addams e un drone-lamento sottofondo che fa molto ospedale psichiatrico.

La recensione celebra War Sucks EP di Spectrum che, in pochi minuti, riesce a condensare l'essenza della psichedelia classica e innovativa. Pete Kember, alias Sonic Boom, apporta il suo stile unico, richiamando i suoi Spacemen 3 e omaggiando pionieri come i Red Crayola. L'EP è definito un perfetto esempio di musica psichedelica breve, intensa e avvolgente, ideale per chi ama esperienze musicali coinvolgenti ma concise. Ascolta War Sucks EP per un viaggio psichedelico intenso e conciso!

 Dopo 4/5 tentativi a vuoto... mi sono imbattuto nei Crocodiles, duo di San Diego, che sembrano i Suicide che suonano come Jesus & Mary Chain.

 Sconsigliato a tutti quelli che abbiano una minima conoscenza dei secondi '80, shoegaze compreso. Ossia oramai tutti meno che il sottoscritto.

La recensione analizza l'album Summer Of Hate dei Crocodiles, duo di San Diego che propone un sound lo-fi ispirato a icone come Suicide e Jesus & Mary Chain. Con un tono ironico, l'autore esprime scetticismo verso il revival anni '80 ma apprezza la freschezza e qualità delle canzoni del disco. L'album si distingue per una buona media qualitativa e brani dall'immediato appeal, consigliato a chi cerca atmosfere alternative lontane dagli stereotipi shoegaze. Ascolta Summer Of Hate dei Crocodiles e scopri il loro originale sound lo-fi anni '80!

 I Cave sembra proprio che abbiano affidato l’artwork a qualche loro amico sballato.

 Il caldo rimane, il senso di schizofrenia scema pian pianino, la voglia di riascoltare il tutto rimane per un po’. Ma l’artwork rimane una merda.

La recensione evidenzia come Psychic Psummer dei Cave offra un mix interessante di tribalismi, krautrock e post punk con un'atmosfera psicotica ben trasmessa. Purtroppo l'esperienza viene compromessa da un artwork giudicato brutto e mal realizzato, difficile da apprezzare anche nel formato fisico. Gli arrangiamenti e i brani suscitano curiosità e voglia di riascoltarli, ma la grafica lascia molto a desiderare, rappresentando un vero peccato rispetto al valore musicale. Scopri l'album Psychic Psummer dei Cave e giudica tu stesso questo mix unico di suoni e visioni.

 "Quasi 80 min. di estatica adorazione del fallo negroide, lavacro rituale tramite cui noi culi pallidi dovremmo mondarci dei nostri peccati nei confronti dei neri."

 "Su tutti e tutto Hazel e la sua carica sexy e funk, vera incarnazione post mortem di Hendrix."

La recensione celebra il live dei Funkadelic del 1971 come un momento magico che cattura l'essenza della band e del funk psichedelico. Viene esaltata la figura di Eddie Hazel e l'energia magica del concerto, definito un vero e proprio monolite nero. La narrazione intreccia la storia della band, la loro evoluzione e l'impatto culturale di quel periodo, con un linguaggio diretto e passionale. Scopri l'energia selvaggia di Funkadelic, ascolta questo live leggendario ora!

 Questa volta han centrato proprio le canzoni.

 Ritornelli e refrain che si stampano a caldo sulla corteccia cerebrale senza possibilità di liberarsene.

La recensione evidenzia come il disco '200 Million Thousand' dei Black Lips, pur mantenendo un sound garage tradizionale, presenti canzoni fortemente coinvolgenti e memorabili. Brani come 'Again And Again' e 'Body Combat' restano impressi, accompagnati da sperimentazioni e una vena ironica. L’album conquista l’ascoltatore, risultando più valido e stimolante rispetto al precedente lavoro. Ascolta '200 Million Thousand' e scopri il fascino del garage punk contemporaneo!

 Suoni da un futuro passato

 Dopo l'ascolto, preferibilmente notturno, la notte vi sembrerà meno buia e una piccola luce farà capolino tra gli alberi.

La recensione celebra Luminous Night di Six Organs Of Admittance come un album che sintetizza perfettamente il percorso artistico di Ben Chasny. Il disco mescola folk, drone, free jazz e raga indiani in un equilibrio tra sperimentazione e ricerca melodica. Le tracce sono eterogenee ma tutte di alto livello, capaci di evocare atmosfere intime e profonde. Un ascolto consigliato nelle ore notturne che regala emozioni e suggestioni durature. Scopri l'universo sonoro di Six Organs Of Admittance con Luminous Night!

 Sì insomma non basta strimpellare e imbroccare una melodia per diventare i Pavement, a voler essere stronzamente generalisti.

 La lunga 'September With Pete', a metà fra il Peter Green di 'End Of The Game' e il Bruce Palmer di 'The Cycle Is Complete', alza di molto il livello qualitativo generale.

La recensione di Songs Of Shame dei Woods presenta un album dal folk grezzo e low-fi, con potenzialità non del tutto esplorate. Pur apprezzando alcune tracce e la cover di Graham Nash, il recensore evidenzia limiti tecnici e una scarsa profondità artistica. Con uno sguardo ironico e disincantato, si critica anche l'entusiasmo poco critico degli appassionati moderni. Un ascolto interessante ma non privo di difetti. Scopri l'atmosfera unica di Songs Of Shame e giudica tu stesso il folk dei Woods.

 Il fine gioco di equilibrismo fra pomposità e ricchezza degli arrangiamenti resiste incredibilmente per (quasi) tutte le 10 tracce.

 Fra le migliori uscite pop di quest’anno!

La terza prova dei Pink Mountaintops, guidati da Stephen McBean, sorprende con un pop barocco e raffinato. L'album bilancia arrangiamenti ricchi ed echi kitsch creando nuovi archetipi pop anni '70. Piccoli dettagli sonori e una produzione maniacale rendono Outside Love un lavoro di alto livello e tra le migliori uscite pop del 2009. Scopri il sound unico di Pink Mountaintops in Outside Love, un gioiello pop da ascoltare subito!

 Un disco non è solo la musica che contiene, almeno non per me.

 Una volta tanto forma e sostanza.

La recensione riflette sul valore dell'attesa e del rapporto tra musica e supporto fisico, sottolineando come 'Maker' dei Pontiak sia un album che cresce negli ascolti lenti e attenti. Il disco si distingue per un sound ipnotico che spazia dal post blues al post punk, accompagnato da un packaging curato che richiama il vinile. Un lavoro che valorizza tanto la musica quanto l'aspetto visivo, offrendo un'esperienza completa e coinvolgente. Scopri l'album Maker dei Pontiak e immergiti in un viaggio sonoro ipnotico.